giovedì 31 dicembre 2015

• CHICKEN BROCCOLI AWARDS 2015 •

PEPPEREPÈ!
Per la settima volta - qualcuno mi aiuti a dire "settima volta", facciamo insieme: prima, seconda, terza, quarta, quinta, sesta e sss... sss... settima! - si dia inizio alle danze dei CHICKEN BROCCOLI AWARDS, quel post annuale lunghissimo, pesantissimo, pienissimo di roba che nessuno legge mai per intero, ma che arriva inesorabilmente allo scadere dell'anno, manco fossimo sul sito di Equitalia. 
Post che poi, guarda caso, raccoglie alla chetichella un sacco di gradimento, soprattutto perché serve durante il mese successivo, quando sei nel bel mezzo del blind-date con la Tinderella (o il Tinderello) di turno, a superare quel momento di silenzio imbarazzante. Vuoi mettere come rompe il ghiaccio dire "hai visto chi ha vinto il Broccolo Award? Te l'aspettavi?". E poi lei/lui ti guarda e fa: "Scusa devo andare un attimo in bagno". Poi senti un rumore di finestra che si rompe, poi un tonfo, poi passi che si allontanano veloci. E a te rimane il conto da pagare e le risate mentre ri-leggi i CHICKEN BROCCOLI AWARDS. E così per tutto l'anno fino agli Awars successivi.
C'è da dire che da quando sfrutto furbescamente gli illustratori perché a me non mi va più di fare le grafiche e lo faccio pure a aggratis ammappeme c'ho proprio la faccia come il broccolo collaboro con fantastici artisti e gli chiedo in ginocchio (!) di realizzare i loghi degli AWARDS in esclusiva, ho proprio raggiunto lo stato dell'estasi. 
Quest'anno a cascare nella trappola a collaborare con me c'è
stupenda e bravissima illustratrice (già una delle protagoniste dello scorso anno con gli AWARDS POpSTER di Nymph()maniac), che ha disegnato le incredibili gif  per questi CHICKEN BROCCOLI AWARDS 2015! Tutto in tema scout, perché noi Giovani Marmotte del cinema non finiamo mai di imparare, grazi ai film, nuovi trucchi, meraviglie della natura, fatti importanti, ma soprattuto il valore dell'amicizia!
Quindi come di consueto vedermo i trend dell'anno, quelle tematiche che si sono ripetuti di film in film, gli attori peggiori e quelli migliori e quelli più fighi, le scene che vale la pena ricordare e i film più orrendi della stagione.
MA NON FINISCE QUI! Infatti anche quest'anno arrivano i CHICKEN AWARDS POpSTER! UNA COLLEZIONE DI 10 POSTER D'ARTISTA DEDICATI AI 10 MIGLIORI FILM DELL'ANNO.
Attenzione: non li troverete alla fine di questo post come l'anno scorso al mare col pattino, quindi è inutile che correte in basso per vederli, che nel 2014 siete arrivati in fondo che non ci capivate più nulla e incredibilmente non li avete comprati TUTTI vendendo un fegato per fare i soldi. Ma perché non avete venduto un fegato? In fondo avete l'altro! 
No, questa volta ve li svelerò uno per uno, giorno dopo giorno, dal decimo al primo. Scoprirete quindi i migliori film del 2015 e le versioni illustrate esclusive per ChickenBroccoli realizzate da grandi artisti italiani (con tanto di interviste) a partire dal 4 gennaio! Bello ve'? Preparate i dindi, che ne vedrete di BELLISSIME.
Allora. Il 2015, un anno di attesa per Guerre Stellari e poi neanche un CB Award al film di JJ Binks - ve lo dico subito così vi mettete l'anima in pace sia chi lo ha odiato che chi va in giro facendo versi wookie - ma anche un anno di Oscar stranissimi (Birdman! Il metapremio definitivo!) e, per fortuna nostra, un anno pieno di trend.
Come sapete i trend sono quella cosa che fa gli Awards: quando in almeno tre film ci sono tematiche simile, è Trend (tre-nd, infatti...). Dopo un 2014 poverissimo, quest'anno siamo stati riempiti di trend che non si faceva in tempo a dire "Oh, pare che quest'anno escono un sacco di film con le spie" e ecco serviti altri due film di spie. Serviti segreti proprio... Una vera manna per me, che più di stare attento alle interpretazioni o alle regie, mi appassiono alle mode, tipo quella degli Uomini Loop mi è piaciuta da uuululare.
MA BANDO ALLE CHIACCHIERE! ANDIAMO A INCOMINCIARE!
E come si comincia? Che domande, si comincia sempre dalle locandine. Perché se un libro lo si giudica dalla copertina, una locandina può spingerci a vedere un film.
 
Non sono tantissimi i poster che ci hanno colpito dritti in faccia, c'è una certa ripetitività ultimamente, ma quelli che l'hanno fatto, be', sono di una bellezza stratosferica.
Sul podio salgono Crimson Peak nella loro versione internazionale, quella che se ti metti davanti agli occhi una gelatina rossa vedi i protagonisti, se la metti blu vedi gli animali. Certo, c'è la questione ripoff totale di una serie fotografica già vista, ma rimangono bellissime.
Poi le locandine con l'assenza grafica e sentimentale di The Lobster (recensione in arrivo, non è facile...), con uno pienissimo utilizzo del vuoto, non solo quello interiore.
Più belli di tutti la stupenda serie di illustrazioni realizzate per Inherent Vice, che al di là del fatto che se usi il neon con me hai vinto di default, sono davvero incredibili. Peccato per il film che non troverete nei peggiori, era 11esimo.
Plauso specialissimo, per il LOL se si usa ancora dire così, alle foto promozionali di Unfinished Business: vedere gli attori dentro foto di iStock in ufficio è stata l'idea di marketing più divertente dell'anno, se non fosse che l'abbiamo capita solo noi che per lavoro siamo frequentatori abituali di quei siti cornucopia di imbarazzi visivi.
Sai chi ci sapeva fare con i proprio sottoposti? Oltre che i capiufficio? I Faraoni.
Ah. Ah. Ah. Questa funziona sempre quando faccio gli spettacoli sui bar lungo il Nilo. Quest'anno dove ti giravi vedevi un faraone che faceva il balletto delle Bangles, e il più delle volte era Ben Kingsley (uno che peraltro dovrebbero abbattere, inizia a coprirsi di ridicolo, oltre che di cerone. Quest'anno è riuscito a fare l'egiziano, l'ebreo, il cecoslovacco e l'indiano in un susseguirsi di accenti ridicoli che neanche Gigi Sabani).
Abbiamo incontrato tutti i tipi di Tutankamen (tutt kamen, quindi): in Exodus - Uomini e Dei era incazzato e rosicone, in Una notte al museo 3 si mette a fare il DJ (no comment) e nell'horror Telecamerina The Pyramid manda i suoi scagnozzi con la faccia da cane a mangiare le persone.
Poi ci sarebbe anche TUT (una serie TV di cui ho visto la prima puntata, e guarda, c'è Ben Kingsley! e che fa schifo talmente tanto che vi accontenterete di queste due righe come recensione per sempre).
Se c'è una cosa a cui i Faraoni prestavano attenzione erano le case, gente che si faceva addobbare le tombe come fossero vere magioni perché oh, hai visto mai che poi nell'aldilà vivi in una capanna, che squallore. Quindi, dalle piramidi alle case di design il passo è breve.
Esatto. Se è vero che gli architetti sono qua e hanno in mano la città, gli interior design non sono da meno. Abbiamo visitato tante di quelle case strafigherrime che poi ti guardi intorno e la tua ti sembra una stamberga. Sono ipermoderne o hipster o di gran classe come la musica di RadioMontecarlo, ma sempre di design sono, con quelle grandi vetrate che in confronto quando guardi la tua normalissima finestra in legno bianco banale e vetro trasparente normale ti senti sfigatissimo e ci passeresti attraverso al grido di PHILIPPSTARKAKIRI! 
Ecco le 3 più belle case cinematografiche dell'anno: quella "artistica" di Knock Knock (anche se più di tutti si vede la doccia), quella ipertecnologica di Ex_Machina e quella sperduta nel nulla di Goodnight Mommy.
Delle case che fanno da set a filmastri itaGliani come I nostri ragazziIl nome del figlio o Dobbiamo parlare, belle per carità, scelgo di non parlare, che se solo penso al fatto che come minimo saranno di qualche produttorino/attoruccio/registucolo che poi se la fa ristrutturare coi soldi presi dallo stato per fare il film (gossip di prima mano, signori...).
Sai che ti dico allora! Abbandono casa e vado a vivere in albergo! 
Quest'anno ho l'imbarazzo della scelta: c'è quello pauroso di Hotel Transylvania 2C'è quello ancora più pauroso (perché ci sta Lady Gaga) di American Horror History 5C'è quello per vecchi di Ritorno al Marigold Hotel. C'è quello per coppie scoppiate di By The SeaC'è quello per coppie da accoppiare di The Lobster. C'è quello, almeno all'inizio, dove scoppia l'amore tragico di AlaskaL'effetto Grand Budapest Hotel si è fatto sentire, non c'è che dire...
Ma oltre all'albergo giusto bisogna anche scegliere la meta perfetta! Andare in un luogo temperato, non caldo e umido come quello che ho scelto io la scorsa estate (vi ho mai detto del mio viaggio thailandese? Della bomba? NO!? Allora, lo scorso agosto...), sapete perché? Perché nel 2015 bisogna evitare gli insetti! Mai visti così tanti insetti al cinema, ma non li disinfestate ogni tanto 'ste sale?
Fossero le terribili api giganti di Stung... Le api meno giganti ma sempre stronze di Mr. Holmes... Gli scarafaggi che ti mettono in bocca i ragazzini di Goodnight Mommy... O Ant-Man lui medesimo... Gli insetti sono sempre schifosi, è inutile che cercate di convincermi del contrario. Attendiamo un film su dei mecoptera assassini.
A proposito di animali. Vi ricordate il vecchio adagio "Il cane è il miglior amico dell'uomo?". Sembra che quest'anno valga più di sempre.
Quei teneri batuffolini rompicoglioni, sono proprio delle care bestioline.
Quest'anno ci sono state due povere vittime, cadute per mano di criminali da strapazzo, i cui padroni di vendicano fortissimo! Guai se tocchi il cane a Keanu (canu?) Reeves in John Wick e Tom Hardy in The Drop.
Certo poi ci sono padroni che esagerano, e ci parlano... proprio nel senso che ci intavolano interi discorsi, lo fanno Simon Pegg in Un'occasione da Dio (sì, l'occasione sprecata di non fare il film, che ritroveremo presto indovinate dove...) e Ryan Reynolds in The Voices (dove il cane ovviamente fa la figura migliore).
Ah, l'uomo e il suo cane, che tenero binomio. Ma ancora più tenerezza infonde quando l'uomo è il suo cane, lupo per l'esatezza. Esatto, dimenticate vampiri e zombi, il 2015 è stato l'anno dell'uomo lupo:
Come cantava il grandissimo Pippo Franco: La Licantropia (non capisco perché nessuno mi crede quando dico che è una canzone splendida e scritta benissimo, bha...) è tra noi!
Lupi mannari che ululano ridicoli alla luna in What We Do in the Shadow, che viaggiano col treno notturno in Howl, che fanno la paella in Lobos de Arga, che se la prendono col veterano sbagliato in Late Phases, che si fanno riprendere da Telecamerina in La metamorfosi del male, che hanno freddo nonostante il pelo in When Animals Dreams. E c'è pure il tempo del matto mumblescemo che si crede lupo in Creep.
AUUUUUUUU!
Ma "a tutto c'è rimedio", come dice la mamma. E di mamme, quest'anno, ce ne sono state tantissime. Mamme, mamme everywhere. E il più delle volte (fatta esclusione per film che colpevolmente non ho ancora recensito come Mia Madre e Mommy) sono state mamme coraggio capaci di sfidare il mondo (terreno e non) per il bene dei loro pargoletti. Hanno sfidato, nell'ordine: l'uomo nero chiamato Babadook, un rapitore in Room, due ragazzini stramboidi in Goodnight Mommy, e poi, nella silhouette che più materna non si può di Christina Hendrix, anche un assassino seriale Dark Places e un matto lynchano in Lost River.
L'unica che non ha fatto niente per il figlio cresciuto nella perdizione, e anzi ci ha mandato il padre con il bel risultato che sappiamo, è lei.. la.
E dove c'è una mamma, a meno che non si tratti di gravidanze isteriche, ci sono anche ragazzini!
Che, come nelle migliori famiglie che si rispettino, o sono simpatici, o sono antipatici, mai che fossero un po' e un po'.
Tra le fila degli Antipatici di sono i ragazzini di Poltergeist, l'odioso urlatore di Babadook, il saccentino T.S. Spivet, Peter Pan e i teledipendenti di Sinister 2... Certo anche finire tra le grinfie dei bambini zombi di Cooties non deve esser piacevole.
Poi ci sono quelli Simpatici, quantomeno sopportabili (non fosse altro perché gli attori se la cavano egregiamente a interpretare il ruolo di ragazzini, non deve essere facile avere 40 anni e fare i 12enni): il povero bambino di Room, i due novelli ladri di macchine della polizia di Cop Car, i due gemelli inquietanti di Goodnight Mommy ('sto film ha fatto incetta di premi, e non è neanche tra i miei favoriti...) e i simpatici francesini Microbe e Gasoil.
Ma la famiglia non è fatta solo di Mamme, Papà e Ragazzini, possiamo benissimo incastrarci come più ci piace come pezzi di Lego multicolore! Da domani possiamo essere Gay come ci pare e piace!
 
E quest'anno - incredibile che ce ne sia ancora bisogno, ma evidentemente invece serve sempre - se n' accorto anche il cinema, infatti abbiamo vissuto molte storie omosessuali, con un'equilibrata soluzione di continuità tra gay, lesbo, trans e chi più sessi ne ha ne metta (!). Sono state storie di rispetto e denuncia sociale quelle di Pride e Freeheld. C'è un personaggio omosessuale forte in Jessica Jones (recensione a venire, e no, non è bello come Daredevil).
E sono del 2015 film come Carol, The Danish Girl, I Am Michael, I toni dell'amore e persino in italia abbiamo fatto (immagino con risultati discutibili) Io e lei con la coppia Ferilli-Buy. 
Invece "vergogna su di te" Knock Knock e su di te Loro Chi? che sfruttate in maniera becera lo slinguazzarsi di due belle figliole mezze nude per il solo ludibrio arraposo del maschio di turno. Poi vabbé, non conta che ho mandato indietro le scene, era per lanciarvi ancora più "vergogna su di voi!". Per non parlare dei pessimi episodi gay-centrici di The ABC's of Death 2 e del non dichiarato amore tra le miniature cow-boy/romano di Una notte al museo 3.
Oltre ai gay dischiarati, felici e contenti, ci sono poi i criptogay. E vi dico un segreto: lo sapete tantissimi criptogay che lavoro fanno? Le SPIE!
Se non sono bromantici certi rapporti che abbiamo visto in alcuni - se non TUTTI - i film di spie di quest'anno, non lo so io. Ed è anche il trend assoluto dell'ano... anno! Anno! Questi refusi... Devil is in the refusi.
Coppie di fatto spiate sono le coppie di spie in Spy, Mortdecai, Kingsman, Operazione U.N.C.L.E.,  tutto il cast di FF7 (che ormai sono a tutti gli effetti agenti speciali),  
E anche Ethan Hunt di Mission Impossible Rogue Nation, James Bond di Spectre, e il Tom Hanks del Ponte delle Spie non me la raccontano tanto giusta.
E ora, proprio come agli Oscar, il momento ferale di ricordare i morti dell'anno. Però aspetta, quest'anno è successa questa cosa assurda di ritrovarsi in tanti film attori belli e sepolti da mesi, con tutta la tristessa del caso.
Non so voi ma io quando ho visto i faccioni di Philip Seymour Hoffman (in Hunger Games - Il canto della rivolta 2 e avrei potuto vederlo anche in La spia, tanto per dire i doppi trend) e di Robin Williams (in Una notte al museo 3 e in versione doppiatore di cane in Un'occasione da dio e avrei potuto vederlo in 90 minuti a New York, Natale con i tuoi e Boulevard) mi ha fatto una certa impressione.
Poi c'è Paul Walker, uno che ha vissuto la sua vita un km al secondo, nei film, solo che ha pensato di farlo pure nella realtà e niente, sappiamo tutti com'è finita. Anche il palo lo sa. Rinato al compiuter in FF7, ora insegna agli angeli a prendere le macchine volanti al volo.
E adesso, dopo aver visitato in lungo e largo in trend di quest'anno, che peraltro ha segnato il minor numero di post storico di CB (è proprio vero, più cose fai meno hai tempo di vedere film, è una situazione incresciosa! Pronto, scienziati? A che punto siamo con quella cosa dei cloni!? Vediamo di sbrigarci eh) passiamo agli appuntamenti fissi, quelli che anno dopo anno hanno segnato la storia di questo premio (e di tutti gli altri premi del mondo e di internet).
Partiamo dalla televisione. 
Mai telesvogliatezza maggiore mi prese come in questo 2015. Basti pensare che ho iniziato praticamente tutte le serie uscite (che tra nuove e vecchie ormai siamo arrivati a numeri con tre cifre) e ne ho portate a termine neanche la metà... della metà. E no, Fargo 2 ancora non l'ho ancora neanche sfiorata.
Il prodotto televisivo più incredibile, peraltro, non è neanche un vero e proprio serial, ma una miniserie documentario che parla di un criminale talmente impensabile che sembra uscito dalla penna di uno scrittore thriller, ma di quelli con una fantasia malata per davvero alla Ellroy. Parlo di (clicca sulle gif per il link):
Seguita a strettissimo giro da:
Mensione speciale per il folle divertimento che regala:

E non dimentichiamoci questa faccia qui:

Ah. Questi attori e attrici, croce e delizia per noi appassionati. 
Oltre al trend di fare film con cast multinominati, tanto che ormai nelle locandine prendono più spazio "il candidato all'oscar", "la vincitrice dell'oscar", "il premio oscar" che sembra che gli oscar ormai li danno con la raccolta punti al Todis, non ci sono state interpretazioni magistrali che rimarrano scolpite negli occhi e nei cuori, non ci sono stati novelli Matthew McConaughey capaci di sorprenderci, non ci sono stati, in definitiva, Interpretazioni con la I maiuscola. Se proprio vogliamo trovare un 

Mi piace più pensare ad un unione praticamente perfetta di cast. A livello recitativo vince a mani basse (e anche in faccia) il trio Carrell-Ruffalo-Tatum di Foxcatcher
E dopo i purosangue, passiamo al brocco, anzi al broccolo.

Scremata la pletora di attoracci italici (fatta esclusione per i due di Non essere cattivo, ma quella è una cosa a sè stante, di cui parlerò) che insomma, avrebbe senso mettere Muccinino tra gli attori? Ecco. E eliminati attori che in fondo scelgono solo film sbagliati (su tutti Simon Pegg, che quando gli affidano un film da solo proprio non ce la fa), si staglia, su tutti e su tutto, l'unico (per fortuna) e ignobile:
In The Voices parla con gli animali e fa la figura del più fesso dei tre. In Self/Less lo scelgono addirittura per farsi un trapianto di coscienza (e indovinate chi? Esatto... Ben Kingsley). Ma devi essere scemo? Sono riuscito nonostante gli sforzi a evitare Woman in Gold e Mississippi Grind, ma andarlo a prendere in giro in Deadpool non me lo toglie nessuno.
Per fortuna ci sono le ragazze (cioè intendo nel cinema... ma in effetti anche nella vita in generale).

È arrivata l'ora che qualcuno si accorga - Fappening a parte - delle clamorose doti di
In Room è tragica, bravissima, sommessa e ti fa scattare una sindrome dell'"io ti salverò anche al ragazzino tuo venite tutti a vivere da me la stanza che ho preparato io è molto più bella" che levati.
Spendo due parole anche per la stupenda stupenda stupenda
Una Charlize Theron in Mad Max Fury Road mai così bella. Che però, ammettiamolo, è aiutata dall'assenza di braccio e capelli, insomma dal personaggio. Che donna! Che fantastica donna!

L'altro lato della medaglia, il lato B diciamo, è occupato da un esempio lampante di "guardate com'eri, guardate come sei, me pari tu zia!" 
La povera Abigail Breslin era quella bambinetta che in Little Miss Sunshine che ci fece tutti innamorare (non in senso criminale), poi è cresciuta, e con lei le tette, e la panza, e la faccia. L'unica cosa che non è cresciuta è la capacità di recitare. Vederla zombi in Maggie, sopravvissuta in Final Girl e super-posh in Scream Queens è ugualmente imbarazzante.
Per fortuna c'è una cosa che ti fa superare anche le interpretazioni più "cagnesche". Si chiama bellezza, anzi topaggine, e che tu sia un uomo o una donna, quando ce l'hai, puoi anche fare un film di spogliarellisti imbecilli, la gente verrà a vedere il tuo film comunque.


Alicia Vikander sia in versione robot in Ex_Machina, che strega ne Il settimo figlio, che spia in Operazione U.N.C.L.E., che scapestrata in Son of a Gun è, innegabilmente, una delle più belle figliUole del firmamento attuale.
E niente, non se ne esce, il più fico (bravo e bello, bello e bravo) si ricoferma di nuovo lui, Tom Hardy. Non puoi staccargli gli occhi di dosso in Mad Max Fury Road, ma anche in un anno in cui i suoi film non hanno brillato (Legend è bruttino, The Drop inutile, Child 44 un mezzo pasticcio) lui rimane inarrivabile in quanto a fascino magnetico.
E alla fine ci siamo! Preparate le buste che avete rubato sugli aerei, dai quelle per quando avete mangiato troppa insalata russa e il pilota incontra un po' di turbolenza, avete capito quali. Anche dall'odore di broccolo che inizia a diffondersi.

Un anno in notevole risalita, non c'è che dire. Ovviamente di Broccoli Film ce ne sono stati, eccome se ce ne sono stati, ma la media di bassezza è stata perlomeno leggermente più alta. Capito che voglio dire? Ecco se avete capito spiegatemi che io veramente no...
Ecco i peggiori film del 2015, tutti da evitare! Ovviamente vale la regola del Broccolo, che definisce un Broccolo film per quella speciale alchimia di attori sprecati + registi nel pallone + sceneggiature sconclusionate + spreco di effetti speciali + produzioni milionarie fallimentari + buone idee buttate all'ortica + Adam Sandler. Nel senso che sarebbe troppo facile vedere tutto l'anno prodotti Syfy o Asylum e poi dire che fanno schifissimo
Per le recensioni vi basta cliccare sulle gif, ancora ve lo devo dire? PEr facilitarvi ricorro però alle microrecensioni che un tempo usavo nel bestseller il Broccoletti.
Al Pegg non c'è mai fine.
Adam sandaler dà fastidio come un macigno nella scarpa.
Pensa gli altri sei che erano...
Sean Penn, per brindare a un incontro col viagra.
Uomocane + donna cagna = Bau.
 Gionni Deppe, le solite faccette, ma coi baffetti da sparviero.
L'invidia del pixel del corto originale.
La cosa più vera del film è il neaonato.
Thor nel film più sopravvalutato di Mann.
Si ok l'arte, ma che due cojoni!

È davvero la fine? Non manca qualcosa? MA CERTO! Mancano le scene più belle dell'anno! Eccole qui in un montaggio di follia embeddata come capita.


Bisogna ammettere che Lost River, esordio senza sguardling di Ryan Gosling, è un film che regala tantissime scene ammalianti. Peccato non siano così originali, belle, ma non originali.

The SIgnal è stato sorprendente, per certi versi, proprio per alcune scene (con ottimo utilizzo del ralenti) ad altissima carica cinetica. 

LA scena finale di Whiplash è entusiasmante anche se non ci capisci un cazzo di jazz. Non ci capisci un cazz.
Non so voi ma quando in FF7 Toretto & Family si buttano dall'aereo, attaccati alle macchine, io stavo con la bava alla bocca.

La scena dell'aereo di Storie pazzesche, con il suo profetico quanto tragico schianto, non vale tanto per la scena in sé, quanto per il meta-cinema ai limiti del grottesco che se ne ricava.

Il combattimento in chiesa di Kingsman è semplicemente stupendo, roba che anche Colin Firth sembra un eroe action con tutti i crismi. E anche un bravo attore.

Proprio come nel primo, in 22 Jump Street c'è una scena di trip allucinogeno che vale tutto il film.

Inside Out è una collezione infinita di superscene, ma quando arriva il pensiero astratto...

E poi, a mangiarsi a colazione, pranzo, cena, spuntino notturno TUTTE le scene di TUTTI gli altri film dell'anno, c'è solo lui, Mad Max Fury Road. AMMIRATELO! Metto il trailer, perché già da lì si capiva da cosa saremmo stati travolti, letteralmente.



Ci vediamo il prossimo anno! 









Dai scherzo. CI VEDIAMO A PARTIRE DAL 4 GENNAIO PER I 10 FANTASMAGORICI CHICKENBROCCOLI AWARDS POpPSTER in cui finalmente scoprire i...


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