giovedì 26 marzo 2015

Vampire Weekend

What We Do in the Shadows
Trama: Interviste coi vampiri

Era tanto tanto tanto tempo che non ridevo così di gusto, e per di più con una horror comedy sui vampiri (c'è argomento più dissanguato dei vampiri?). Ed ecco WWDitS, un film neozelandese che, sul serio, non esagera, fa ridere dall'inizio alla fine.
È un mockumentary, quindi un po' telecamerina, ma è del tutto perdonabile vista la sceneggiatura davvero scoppiettante (lo so sto usando termini a cui non siete avvezzi.. scoppiettante... ma che mi sono ammattito?) e i personaggi davvero eclettici (echle?).
Allora, la storia è questa: ci sono 4 vampiri che convivono, sono coinquilini. E sono, ognuno a suo modo, un topos del vampirismo.
C'è Viago. 
Lui è il vampiro dandy, effeminato, un po' pentito ogni volta che deve nutrirsi di qualche ragazza, infatti prima di azzannarla le prepara sempre un ambientino confortevole, pieno di asciugamani e giornali per terra. Anche per quel fatto che spesso si sbaglia e tronca di netto la giugulare. È il più candido, si diverte ancora a fare il giochetto dello specchio
e tiene insieme i quattro amici col suo sincero entusiasmo.
C'è Vladislav. 
Lui è praticamente il Conte Dracula, ama il sesso ma anche di più la tortura, ha un piglio da re e uno stile da Piero Pelù dei tempi andati. Ed è è interpretato da Jemaine Clements, uno dei due registi del film e che è anche quello di Gentlemen Broncos, un film iperapprezzato molti anni addietro...
C'è Deacon.
Lui è il vampiro smargiasso, quello sicuro di sé, con la pletora di servili schiavi intorno e sempre pronto a fare a calci volanti con il primo lupo mannaro che lo guarda male.  È anche un ballerino provetto
E poi c'è Petyr. Il dolce caro Petyr.
Che è Nosferatu. Un vampiro di quasi 9000 anni che praticamente è un essere incapace di provvedere a se stesso. Poverino, è tenerissimo.
Il documentario sulla tranquilla vita di questi quattro "vampire friends" procede tra piccoli litigi quotidiani, la scoperta di internet, scherzetti ai danni dei poveri malcapitati che vengono portati a cena da loro (spaghetti che diventano vermi, il solito vecchio trucchetto alla Ragazzi Perduti) e le serate in giro per la città a cercare di essere invitati dentro le discoteche... capite no... non ci possono entrare da soli, devono essere invitati. Per non parlare delle pulizie di casa

Risolte con il più ancestrale, antico, leggendario manufatto vampiresco di sempre, il giralapulizia
Fa ridere. Fa ridere tanto e bene. Racconta di tutte le tipiche manie, le storie, le leggende sui vampiri, di tutte le cose che ormai sono di dominio pubblico - anche un bambino ormai sa chi sono e tutte le regole a cui devono sottostare - e le sparge nella trama divertentissima del film, che lascia egual spazio ad ognuno dei quattro (anche se poi diventano cinque, ma poi tornano quattro, purtroppo...) succhiasangue con lo stesso piaciometro. Vi piaceranno davvero tutti, e vi piacerà il film, e vi piaceranno gli uomini lupo e le banshee e gli zombie... 
Bràvo. Così si fa una commedia sui vampiri (o in generale su personaggi horror ormai stra-abusati), non come l'ultima che mi ricordo del genere comic-vampiro, quel Dark Shadows di Tim Burton, in cui alcune gag addirittura uguali (il lavaggio dei denti, lo specchio) non facevano ridere per nulla. Questione di tempi e anche colpa di Gionni Tic, mentre gli attori di WWDitS sono tutti in formissima.
Ce l'aveva detto anche Eleonora.
E, se penso al film recensito lunedi, italiano e con una struttura quantomeno originale per il nostro paesello disperato in quanto a idee, penso per l'ennesima volta a quanto siamo indietro su tutto. Questo film di ridere sui vampiri poteva essere tranquillamente girato in qualsiasi paese extra-america del mondo, italia compresa, non mi dite ora che in italia non sappiamo tutto sui vampiri; non ha effetti speciali eclatanti (anche se ne ha, ma nulla che non si possa fare anche da noi), non ha una megaproduzione alle spalle, non ha attori strafamosi, ha solo molta molta intelligenza, ritmo, e una dannatissima capacità di far ridere.
Infatti in patria è un mezzo cult, tanto che gli fanno fare l'haka tra gli All Blacks a questi vampiri:
Almeno si emancipano un po' dagli Hobbit... noi quando ci emancipiamo dall'interno casa con famiglia e ci decisiamo a fare un film così? 
Solo i vampiri di 8000 anni potranno vedere quel momento, forse.
Intanto vedete OGGI WWDiTS che è divertentissimo e che ci ha dimostrato ancora una volta, assodato il fatto che nulla di nuovo si può creare più, che non è mai cosa fai, ma come lo fai. 
Anche un film comico sui vampiri. 
Forse soprattutto un film comico sui vampiri.

Nessun commento:

Posta un commento