domenica 31 luglio 2011

Hanna Montagna

HANNA
Trama: Quando tuo padre ti porta sui monti Appalacchi e ti veste con le pelli di daino che voi stessi avete cacciato, si fa crescere una barba che manco un aiutante di Babbo Natale, ti insegna tutte quelle tecniche di combattimento che sembrano dei balletti, ti fa usare le armi e ti fa degli agguati mortali notturni per "vedere se stavi attenta", fattene una ragione: sei una killer.

Hanna, ti sorridono i monti, poi però arrivi in città ed è tutto un rutilante inseguimento con gente che ti vuole uccidere. Hanna, tuo padre Eric Banana te l'aveva detto: se spingi quel pulsantino dovremmo andarcene da questo luogo ameno... a meno 50 gradi e tornare nella città e ammazzare le persone. Hanna, tu il pulsantino lo hai spinto, più per una voglia di vedere cosa c'era oltre al bianco della neve e sentire la musica che altro, e ti sei ritrovata alle calcagna Cate Blanchett, dalla bellezza davvero disarmante, Hanna, la donna più BELLA DELL'UNIVERSO... io ad esempio mi ci farei uccidere da Cate Blanchett, in teilleurino:
(ah ecco, ho scoperto che è tutto Maison Armani. Capito.)
Hanna, insomma, hai scoperto cos'è l'amicizia, com'è un primo bacio, che cosa significa la famiglia, hai sentito la musica (soprattutto quella dei Chemical Bros, autori della colonna sonora), però tu, cara Hanna, stavi meglio in montagna, infatti va a finire che essendo tu killer perfetta (ecco il motivo, peraltro di una banalità sconcertante:
finisce che neanche ti rendi conto di quello che fai ma ammazzi tutti.
Hanna dai capelli biondi, sei la  valida protagonista di questo film, che però è diviso a metà: in una metà ci sono scene di sicuro fascino, l'addestramento innevato iniziale, il sempre bello piano sequenza(sempre belli i piani sequenza
e comunque questo (che cita Oldboy e altri mille, peraltro anche un po' male) dura almeno un minuto e mezzo di più, lui scende da un bus e si fa tutto un giro prima di menare le mano. Pensa se sbagli l'ultimo pugno, che palle), c'è Cate Blanchett in tailleurino, c'è appunto Eric Banana che alla fine, che ci posso fa', mi piace (non come Clive Owen, ma mi piace); invece nell'altra metà le cose che sono troppo ma davvero troppo viste (ma le metto in bianco per non rovinare troppo il film, che comunque vi consiglio): l'assassino mezzogay laido e fischiettante, vistovistostravisto. Che fine fa la famiglia di freakkettoni? La questione del "supersoldato", ancora??? Finale tirato un po' via e soprattutto rapporto Cate-Hanna assolutamente irrisolto: dovevano fare che Cate era la madre (cioè donatrice di ovuli) e che quindi Hanna era (in maniera più che altro "psicofolle", sua figlia). E poi la location finale, che val bene una ricerca leggermente meno banale del olito, ma si poteva fare di meglio, molto di meglio (leggi Bomarzo). Lo risolve C&B, il cinema mondiale!
Hanna, ora ti sorridono i morti.
(Mi rifiuto di catalogare Geena Davis, Alicia Keys e Angelina Jolie come kill(h)ers).

sabato 30 luglio 2011

Scemon Quest

Your Highness
Trama: I cavalieri della tavola triangolare meet Il signore degli spinelli.

Dritto dritto da Pinapple Express (per gli amici Strafumati) regista e mezzo cast si riuniscono in questo Sua Mestà 'o deficiente. James Franco (che comunque con o senza braccia si conferma il vero figaccione dell'anno, dieci spanne più su di Jake - pisello - Ghillenal, per citarne uno. Quell'altro - il Cuckold di Demi Moore, manco lo considero) fa l'eroe coraggioso, stupidone, buono di cuore contrapposto al di lui fratello che invece è grasso, indolente, antipatico, egoista, pavido e fannullone. Insomma la solita strana coppia, funziona sempre. Non vi aspettate nulla di più che un divertimento "anpassan", con risatine a denti stretti e qualche effetto speciale ben riposto, che magari non ti aspetti. Ma mettici tutte le prese in giro che hanno fatto dei fantasy su YouTubemettici i Fantozzi (o i film porcelli Itagliani Anni 70):

mettici i Prophilax:
bisogna dire che le nostre risate sul tema "cappa e spada fantasy" (in questo caso canna e spada) ce le siamo già fatte. Anche qui (come nei fini esempi fatti) il casereccio non manca, dalle prese in giro di nani, a quelle di gay, da gente senza pisello:
a minotauri superdotati e poi evirati per fare cose becere tipo questa:
Anche se a dire il vero per tutto il film ho pensato a quell'avventura grafica - un po' meno bella di quelle LucasArts ma comunque carina - che era Simon the Sorcerer. Eccola qui in sole 2 ore e 30 di filmato:


Come quando hanno fatto I pirati dei caraibi praticamente remake di Monkey Island.
Poi c'è Zooey Occhi a palla e stramberia con cognome che non ricordo e comunque odio e c'è un cattivo che fa un po' ridere, mago da strapazzo e strapazzare per scemaggine, ma in effetti non molto di più. Ah sì vabbè, c'è il vero motivo per cui questo film vale la pena (!) di essere visto, Natalie C(he comunque sta buttando alle ortiche l'oscar. Colpa di Millepied, sicuro!) in una scena che ha scatenato i bloggoloidi di tutto il regno e azzerato le migliori menti di internet. DA quando è apparso il trailer di questo film da che tutti stavano lì a inventare il nuovo Facebook o la cura per la calvizia, eccoli invece tutto il giorno presi a fare le gif animate. 
VIVA LE GIF, MIO SIRE!

WEEKEND CON IL CORTO#16




Sofia Coppola's debut short film.

venerdì 29 luglio 2011

70ies C&B OSCAR MISSION • 1975

• MIGLIOR FILM 1975 •
No.
Guarda no. 
No, no guarda sono arrabbiato.
No. Non lo faccio.
No perché uno si fa tutte le sue belle rubrichette se le studia, se le cura, ci si impegna, che insomma a rigor di logica dicesi Rubrica quella cosa che in qualsivoglia "testata giornalistica" crea affezione e il lettore come minimo si compra quella testata solo per quella rubrica. E allora anche C&B ha sempre dato le sue testate al giornalismo con cose come le Week Mission, gli Stupidorama, gli innamoramenti biocinematografici, le OSCAR MISSION, le Raccolte Indifferenziate. Poi, non appena per qualche tempo le Rubriche SPARISCONO MISTERIOSAMENTE, nessuno aiutami a dire NESSUNO si lamenta!
No.
Guarda sono arrabbiato. 
Sì! Con voi! Va bene?
Che mi state addì? Che se domani sparisce C&B NESSUNO SI LAMENTA?!
Ah poi voglio proprio vedere che due risate! Chi ve le strapperebbe quelle due risate due (poi se con C&B o di C&B, poco importa, ma vi sfido a non aver mai ridere almeno due volte su C&B!). Quindi ora per summa punitione adesso vi meritate 'ste recensioni tirate via...
Il Padrino Parte II
Trama: Io una volta ci sono stato a Corleone. Fa schiPAM!
Gli sguardi di Al Pacino (in due momenti: quando la Keaton gli rivela l'aborto e quando scopre il tradimento di Fredo) da soli valgono TUTTA la recitazione americana di sempre. Tra i migliori dieci film mai recensiti da C&B. Coppola poi "Padrino" ci è diventato davvero talmente si era calato nella "famigghia". De Niro che parla itagliano, altri tempi, no quelli tristi di oggi. "Capolavoro", dicono, "Ancora di più" dico io.
La Conversazione
Trama: Bla Bla Bla
Questo gli piacerebbe al Cavaliere. Coppola con due film candidati a miglior film nello stesso anno mi sa unico nella storia (o forse Sodenbergh?). Doveva prendermi enormemente, non mi ha preso enormemente. Gene Hackman.







Lenny
Trama: Come Man on the moon quarant'anni prima.
La triste vita del comico. Come ho già detto negli anni 70 facevano cose così coraggiose che a rivederle ora (quando pensi che appena 'na Linsday Loahn qualunque mostra 'na tetta tutti gridano allo scandalo) pare che siamo tornati indietro nel tempo invece di progredire. Doveva piacermi assolutamente, non mi è piaciuto assolutamente. Dustin Hoffman.

Chinatown
Trama: Noir, tipo Ellroy, però prima.
Investigatore d'altri tempi, anche un po' morti alle volte. Faye Danaway femme fatalina cara. Doveva intrigarmi misteriosamente, misteriosamente non mi ha intrigato. Jack Nicholson, col cerotto.







L'inferno di cristallo
Trama: Fuoco ballerino
Voglio una sfiga come Steve McQueen pompiere e Paul Newman perché non l'ha spento con gli occhi di ghiaccio? I film catastrofici di un tempo - perché sorretti dagli effetti speciali di un tempo - fanno ridere. E anche noia. Appunto per me: rivedere Fuoco Assassino.




Ecco. E adesso che nessuno mi venga a dire "guarda C&B che sono meglio così le recensioni, invece dei pippardoni che attacchi di solito che tanto non li legge nessuno" perché sennò mi arrabbio e vi faccio lo sguardo di Al Pancino!
•Gli altri oscar, per chi gli piace la Rubrica, sono qui: '70 - '71-'72-'73-'74

giovedì 28 luglio 2011

Torna a Sorrentino

L'uomo in più
Trama: Antonio Pisapia e Tony Pisapia

La questione non è essere un bravo regista o essere un cattivo regista, no, la questione è essere un Regista.
Escludiamo a priori gentaglia come i Vanzina e i Veronesi; eliminiamo senza troppo rimorso amebe tipo Pellegrini o questa nuova ondata di giovinastri vari ed eventuali di cui ora neanche ricordo i nomi; non pensiamoci neanche ai Muccino (che siano più o meno cresciuti); mettiamo da parte (ma solo per anzianità) i Moretti. Chi ci rimane? Il nulla? No. 
Ci rimane Sorrentino. 
Che, mi ritrovo a pensarlo ogni volta che vedo un suo film (e l'ho anche scoperto molto tardi, iMe), è un Regista. Uno che ti dà proprio la dimostrazione che fa il Regista, che dice "Adesso questa cosa si fa come dico io", "Adesso questa scena la riprendo da qui", "Adesso Regia". Che può sembrare un discorso campato in aria, o anche solo molto banale, in fondo il regista non è sempre quello che decide, acqua calda? No. Per niente. Cubetti di ghiaccio. 
Sorrentino dimostra che, come dire, "l'attitudine è metà del lavoro". E lui ha classe, stile, personalità.
Questo è il suo primo lungometraggio, favoloso "doppio sogno" partenopeo, con due storie binarie unite da un'omonimia e da una tristezza quasi metafisica. Non ci vengono risparmiate scene grottesche e su piani alterati; la ragazza che balla alla festa...

che tu pensala mentre la giri, o mentre la scrivi, una scena del genere, se non hai il controllo totale della tua idea, rischi di fare una porcata memorabile, una scena stracultrash. E invece, Sorrentino no... O scene che solo qualcuno con uno sguardo quasi scientifico potrebbe mettere su: studiare l'animo umano e saperlo riversare in un personaggio nell'arco di una o due pose. Non basta la bravura degli attori (anche se sì, nonostante da un certo momento in poi TUTTI i film d'Itaglia hanno nel cast Toni Servillo, sì, Toni Servillo è un cristo di attore, tipo un bene culturale itagliano immeritato), serve la scrittura, servono le idee chiare, e, ripetita iuvant, ad oggi mi sembra che queste idee le abbia solo Sorrentino. O una scena come questa, che è un incipit pazzesco:

e poi il lungo piano sequenza dell'entrata nel locale, questo:

che ne cita almeno altri tre, o viene citato: Quei bravi ragazzi, Carlito's Way, Boogie Nights... hai detto cazzo, se solo pensi che un regista ITAGLIANO si è messo a fare un cristo di PIANO SEQUENZA, e lo fa perfetto, be', inchino e reverenza fai la giravolta falla un'altra volta.
E poi certo, la colonna sonora. Sorrentino e le colonne sonore è un discorso a parte. Infatti lo faremo da un'altra parte. Ora intanto speriamo che l'unico Regista Italiano non si faccia traviare dall'ameriga, anche se sembra di no:

mercoledì 27 luglio 2011

Perdi in famiglia

Derby in famiglia
Trama: "Passate la palla agli Itagliani"

Certo fanno un po' pena. Gli amerigani dico. Che crescono male, poracci. Prendi un film come questo: Will Ferrell (che altrove è un grande spasso e se vuole sa anche recitare) qui ai minimi storici di impegno: contemporaneamente padre distratto e figlio bagatto (vedete anche voi il finale, no?). Poi c'è Robert Duvall (che è il padre competitivo allenatore di calcio bambino), che, dio santo, Robert - Consigliori - Duval. è che uno si affeziona troppo al concetto di "grande attore", invece probabile avesse bisogno di soldi e si è immischiato in una roba brutta (certo non come un certo DeNigro che sapete).
Che poi va pure bene fare le commedie SOLO per un pubblico di bambini, non è che ogni volta può essere Apatow (anche se qui è produttore) o Woody Allen o che ne so. Va pure bene se fai le stupidaggini senza impegno, ma i bambini, guarda che i bambini non è che sono idioti. Anzi sono un pubblico forse più difficile di quello adolescente, di certo lo sono di quello adulto. Robert Rodriguez, l'abbia già detto, fa BEI film per bambini; invece questo no, non lo è.
E poi ditemi se uno non si deve offendere se quando per risollevare le sorti della squadra di calcio (la trama è appunto: Ferrell allenatore squadra calcio sfigata - per non dire di ritardati - alla fine vince ma importante  anche partecipare ma sempre meglio vincere) Will ricorre a due ragazzi italiani ("Massimo" e "Giampiero") che lavorano come macellai per lo zio itallian' chi palla tutt cosssì aue pummarola ngoppa mantolin chittestramuort, ma sono campioni di calcio, e quindi sì, sfruttiamoli. Poi alla fine, dopo che i due hanno portato DA SOLI la squadra in finale, Will si accorge che tutti gli altri della squadra non hanno davvero sentito le vittorie perché non giocavano che fa? Toglie gli italiani. Educativi come al solito, gli amerigani. Evviva gli itagliani  all'estero sono quelli più apprezzati.
Sembra che ho messo un disco rotto ultimamente (o anche solo negli ultimi due anni) ma vi dico: questo film è una vera merda.

E sopra ancora meno

Sotto il vestito niente - L'ultima sfilata
Trama: 


Trama: 


Trama: no niente. non viene proprio...

• È luglio. Fa caldo e voglio andare in vacanza.
• Volevo vedere un film di Vanzina a casaccio, 'ché una volta ho incontrato da SubDued con una sedicenne con due tette così e ho pensato: ma sarà la figlia a cui riserva il trattamento delle sue attricette (facendo quindi la figura di un padre perlomeno coerente, micidiale, ma coerente) o un amante un po' giovane (anche se lo sappiamo tutti che ormai 14 is the new 25)? So' domande, come anche, che ci facevo io da SubDued?
• La scelta era tra Biutiful e questo. Quindi Inarritu vs Vanzina, vince Vanzina...
• Volevo "conoscere il mio nemico".
• Volevo vedere un film dove sulla locandina, alla voce "un film di" c'è un DOPPIO SPAZIO...
Vanno bene come manciata di giustificazioni? No vero? 
Ok. Mi vergogno, e mi genufletto. Chiedo perdono. IO, C&B, ho visto questo film. In realtà non so bene neanche io perché. Il fascino del trash, forse, sebbene il trash per il trash io non lo giustifico. È come se queste due fini faccette:
emanassero un fascino irresistibile. Riuscire a raggiungere dei tali alti livelli di bassezza che alla fine... Come quando per sbaglio ti sintonizzi su Uomini e Donne e finisce che rimani ipnotizzato. 
Non puoi credere che sia vero.
E non puoi credere che questo film sia vero.
Eppure è vero. 
SIVN è una cornucopia di momenti ai limiti, è uno stracult ASSOLUTO, è forse lo zenith di tutto quello che di incredibilmente imbarazzante sia mai stato fatto fino ad oggi, in tutto il mondo. Non solo al cinema. Non puoi crederci, eppure è vero, che ogni scena è più atroce di quella precedente. Quando pensi che hai appena visto la scena più ATROCE che tu abbia mai visto in vita tua, i Vanzinas te ne spiattellano una migliore peggiore ancora, e ancora, e ancora. Poi entra in scena lei:
e tutto assume le dimensione di un quadro di Bosch. Un inferno in terra. 
Eppure lo vedi, lo vedi fino alla fine. Non riesci a credere che lo stai facendo. Ma lo stai facendo. E poi chiedi scusa.
Scusa.

martedì 26 luglio 2011

★ IL CUBO DI KUBRICK ★

CIAO! Vi scrivo dalla mia bella astronzatave a forma di Broccolo! Ecco a voi il capitombolo finale (per quest'anno?) delle Fantastiche Avventure di C&B in Radio (ospite di Nessuno è Perfetto! E a proposito, la volete sapere la cosa assurda bella! Nonostante io ce l'abbia messa davvero tutta, il programma è STATO RICONFERMATO! Si riparte a Settembre...

E come chiudere in bellezza se non parlando dell'essere più complicato che cinema abbia mai creato: sembra troppo facile dire "Kubrick è il più grande di tutti", quasi vorresti non fosse vero, perché questa è una cosa che sanno tutti, e ti sembra di dire una banalità. Kubrick è la vera globalizzazione? TUTTI sanno che non c'è film di Kubrick che non abbia cambiato il concetto stesso di Cinema (sì, sì, anche quello con Tom Cruise).
Ascoltiamo in religioso silenzio il Broccolo Meccanico:
Insomma che altro dire di Kubrick, oltre al fatto che ho miseramente rubato una battuta ai Simpson?
Che ormai la mia voce assomiglia sempre più al Dario Fo imitato da Bisio? Che fingo con una malcelata nonchalance di confondere "sei deviato" con "hai deviato" (che sono due cose ben diverse)? Che il caldo di Luglio e la voglia di vacanza mi fa fare battute che anche Alvaro Vitali troverebbe scurrili? Che nonostante mi fossi preparato per l'esame  una volta sfoggiato il Timberline, mi sono totalmente dimenticato lo Yosemite, che ho ribattezzato al volo "un altro"? Che continuare a regalare il mio fascino ai radioascoltatori non mi ha portato neanche una foto di tette?
Che altro dire?
Niente.

Montessori chi?

Mammina Cara
Trama:
Quando ero piccolo tutti mi scherzavano c'erano due film che OGNI VOLTA che li mandava Rete4, mia madre se li voleva vedere, e io dovevo vederli con lei. OGNI. VOLTA.
Uno era Piccolo Lord, che se fate uno sforzo di memoria ve lo ricordate, il film dove c'è quell'antipatico bambino col caschetto biondo che dai bassifondi di londra scopre di essere addirittura un Lord Fonteroi. L'altro era appunto Mammina cara, la storia (folle) di Joan Crawford, che è quell'attrice che in Che fine ha fatto Baby Jane? fa la sorella sana; ci eravamo sbagliati.
Ora, a ripensarci a mente fredda, c'è qualcosa di profondamente strano a pensare che mia madre amasse questi due film, cioè quindi mi stava dicendo che nel suo immaginario lei era così:
e io così?
Aiuto. Poi dite che uno cresce broccolo... Comunque davvero quando siamo piccoli (Lard) non ci rendiamo conto di tante cose, tipo che questo film è veramente brutto, uno stracult di ridicolaggine, con una Faye Danaway che fa delle facce che neanche un pagliaccio davanti ad uno specchio deformante (vedi occhio della madre soprapostato). Infatti ha vinto un Razzie come Peggior Film del Decennio (80). Una merda. Anche se in effetti la scena finale è liberatoria:
Mammina Bara.
Ciao mammina! Stavo scherzando! Guarda che regalo ti ho comprato:
Bella eh?

lunedì 25 luglio 2011

Basta del Captain

Captain America - Il primo Vendicatore
Trama: La formula del supersudato.

Capitan quelle volte che un film pure se sai che lo devi prendere alla leggera, proprio non ti dice nente. Capitan, quelle volte. Questo è l'ultimo passo prima del grande passo che sarà I Vendicatori - prossimo maggio - per il cinecomics: arriva anche su grande schermo il cross-over. Oddio, proprio cross-over non è (personaggi di testate che si danno testate con altri personaggi di altre testate, e via Hulk vs La cosa, Wolverine vs Spiderman, Batman vs Superman). In realtà I Vendicatori trattonsi di gruppo di supereroi, quindi tipo Justice League (e vedrete, gli do tempo 5 anni e ci fanno il film della Justice League, appena dopo quello di Wonder Woman, SI CU RO). Insomma negli Avengers ci stanno Thor(vajanica), Ironic Man (a propoito, in Capt. c'è il padre di Tny Stark, ridere un po'), poi c'è caccolone Hulk (lo fa Mark Arruffallo), tutti personaggi di cui abbiamo già visto uno o due film per uno, poi c'è Hawkeye, che è apparso in Thor e poi questo qui, Capitan America, il più cojone di tutti.
E perché è il più cojone di tutti? Ma lo dice il nome stesso "Capitan"+"Ameriga", vi rendete conto da soli di che cosa stiamo parlando: in un solo uomo tutti gli ideali della grande, libera, sognatrice, giusta Ameriga (sì, vallo a dire agli indiani nativi, vallo). Cioè lui incarna lo spirito americano che va in giro a kill the nazis e si sacrifica per i buoni e odia i cattivi. Che bello, ma che bello l'ideale amerigano nell'uomo tutto d'un pezzo.
Dai davvero, il personaggio è proprio qualcosa di talmente lontano da me e dalla realtà reale di ciò che è davvero l'Ameriga, che non ci si può non sentire a disagio di fronte a questo cojonazzo che va in giro a parlare di Libertà e Giustizia, in nome dell'Ameriga. Ora, lo so che il peronaggio era nato proprio sotto propaganda, poi "risvegliato" da Lee e tutte quelle cose della continuity che ci perdi la testa, e quindi doveva essere com'è, un deficiente a cui oltre che la formula del supersoldato hanno iniettato anche l'ameriganismo e lui mangia solo Big Mac e anche sulle mutande c'ha le stelle (davanti) e le strisce (dietro), ma non posso (o voglio) "gasarmi" quando vedo per tutto il film azioni militari in nome degli Stati Unti d'Ameriga. Per farla breve: "no". Ma non un solo "no", tanti "no":
"no" all'attore che interpreta CAPT., che scusa eh? Ma già l'ho detto: perché è quello dei fantastici quattro? 

Possibile che non ce n'era un altro? E Mattiù Meccanigo? Guarda che ci stava bene eh! Che poi scusa se un domani vuoi fare MARVELS, come fai? O vuoi fare quell'altra storia dove ci stanno tutti e fanno il decreto per le identità segrete? E se vuoi fare Marvel Zombies? DAi, effamme vede come fai? Lo doppi col computer? Te vojo popo vede. Poi c'ha sempre questa faccia da cretino. Infatti la parte più riuscita del film è la prima mezz'ora, quella dove hanno attaccato con photoshop la faccia di lui su un corpo mingherlino. Tanto riuscita (in quanto a empatia con lo sfigatello che ce le prende e si difende con lo scudo fatto col coperchio di un cassonetto dell'immondizia) che la patina dello sfigato non se la leva più neanche quando diventa 3D:
"no" ai comprimari, appena accennati, due battute, e pure brutte, per uno, quando invece ce n'era, eccome se ce n'era, primo fra tutti lo steam-punkoso baffone:
E anche il sidekick Bucky è un tale loser che quando (non)muore "aah, e almeno ce lo semo levato dai". Le scene dove sono in azione potevano essere da mani sudate in quanto a hypismo, invece si vedono che ogni tanto passano co' 'na pistoletta o con un cazzotto fanno volare uno scagnozzo di Teschio Rosso a tre metri che secondo me il lavoro più faticoso di CGI è stato cancellare tutte le pedane elastiche di cui era tappezzato il set. Manco il Circo Barnum.
"no" a Teschio Rozzo, che sarebbe l'agente Smith Rosso Valentino, tirato via senza troppo impegno. No, dico, che PERSONAGGIONE è Teschio Rosso? Nazista pure, più cattivo di Hitler, con la faccia a teschio, super pure lui... e invece no, è solo uno che gigioneggia e tutto il tempo a cercare il cubo. E dammi il cubo diqquà, e guarda che cubo dillà. Peccato...
"no" alle scene d'azione che sono tutte giocate su campi di battaglia senza la minima epicità che pretendiamo da un film del genere; tral'altro con dei problemi di montaggio (scene conseguenziali che ti ritrovi Capt. su una catena che si dà lo slancio e lo stacco dopo lui che corre... e l'atteraggio. No guarda che il montaggio uno se lo scorda, ma ha il suo perché, in un film).
"no" alla totale mancanza di divertimento. Lo dicevo in Thor, un autore lontano dai fumetti, che ci si mette, riesce a vederlo dall'esterno e dare il suo "tocco". Qui il tocco è monocorde e banale. 
Ma il "no" più grande è riseravato alla "scena che non c'era" che invece DOVEVA ESSERCI! Te la dice C&B: Capt, dopo una vita da mingherlo, sfigato, ragazze zero, diventa un culturista (senza cultura) con un corpo statuario: un uomo che è un uomo la prima cosa che fa è guardare i cambiamenti fisici anche dell'"amico Friz"!!! Ci stava, se giocata con ironia era una scena di grande ridere (come quella di Thor all'ospedale). Invece non l'hanno fatta, chissà perché. Si so presi troppo sul serio.
A conti fatti la figura del vero supereroe la fa un bambino che dice "Non ti preoccupare, so nuotare" (se avete visto o vedrete, capirete).
Insomma, lo sappiamo che questo Capt. serviva solo a riscaldarci per I Vendicatori, ed è forse per questo che proprio lo pseudo-trailer dei Vendicatori che ci aspetta dopo i titoli di coda è la cosa più "gasante" (diciamo la cosa che fa ballare la macarena ai midiclorianerd dentro di noi) di tutto il film:
[sentite gli applausi, sono i midiclorianerd]
Chissà perché, da quando, a partire dal 2005/2006, arrivano i film di fumetti fatti bene, vai a rivedere quelli vecchi dello stesso personaggio e ti sembrano cento volte meglio, più sinceri, davvero innocenti:
Occupiamo l'attesa per il prossimo maggio con una locandina "stoutiana" al solito di raro bellismo
e con la scena inaudita del ritrovamento di Capt. nei freddi ghiacci artici che però hanno tagliato nel montaggio, mannaggia:

domenica 24 luglio 2011

★ IL MATTINO HA LORO IN BOCCA ★

IO SONO IL SACCENTE CHICKENBROCCOLI
VOSTRO CAPO REDATTORE
DA QUESTO MOMENTO POTETE VEDERE 
SOLTANTO I FILM CHE VI DICO IO
E LA PRIMA E ULTIMA PAROLA 
CHE DAVRà USCIRE DALLE VOSTRE FOGNE
SARà "BELLISSIMO", TUTTO CHIARO LURIDISSIMI VERMI!?
Ecco, questo in effetti è proprio come mi immagino voi recepiate tutti i miei post. Quindi ecco che quando i drughi di NèP mi hanno detto di salutarci prima delle vacanze in stile Kubrick - per chi si è svegliato alle 5, peraltro orario giustissimo, nell'ottica del Stg. ChickenBroccoli, non vi stupirà che io parli di Kubrick di punto in bianco, per gli altri, aspettate il podcast e capirete - non potevo che buttarmici a pesce facendo la mia miglior faccia da guerra: AAAAHHHHHH!
Certo, chiedere di Kubrick è non so come chiedere di riassumere la Divina Commedia, è come dire al Papa "Ma 'nsomma, 'sto Dio, ma che è?!". CIoè siamo fuori scala massima. Inoltre le MILIONI di parole già spese da TUTTI su Kubrick ti fanno passare la voglia di scriverne seriamente, anche solo per paura di un certo qual confronto. Quindi, per aggirare l'ostacolo, non potevo che cimentarmi in una "broccolaggine" delle mie: vacanze + Kubrick: VACANZE IN STILE KUBRICK! Per scoprire le mete più ambite da Barry, Alex e Hal dovrete ascoltare la trasmissione, ma intanto scaricatevi queste agilissime KUBRICK SUMMER POSTCARD! LE POTETE SCARICARE CLICCANDO QUI!
Si tratta di 4 cartoline da downloadare, stampare (possibilmente su carta pesante e logicamente fronte/retro) e portare con voi durante le vostre vacanze kubrickiane, le potete spedire ad amici, parenti, gemelline. La cosa facile è che sono precompilate, vi risparmio tutte le fatiche, compresa la crisi che vi piglia quando cercate una frase originale e diversa dal solito "Manchi solo tu!". Sono proprio la fatina buona del cazzo. Ma non riesco a non approfondire (sempre visivamente parlando, sia chiaro, l'avete capito che quando C&B si deve confrontare con i Grandi (e Kubrick è il più Grande di tutti), alza la gonnella e fugge via spaventato), i film di Stanley. Ho deciso quindi - al solito - di ricorrere ad altri, e cioè a tutti quegli artisti che come TUTTI GLI ALTRI, amano Kubrick e vi faccio una bella cura Ludovico di locandine alternative. (Strano che non ci sia Olly Moss. Stanley & Olly)... Film per film (di alcuni una, di altri tante, ma in generale sono talmente numerose che c'è da perderci il gulliver):


A neon poster for The Shining.
E la volete sapere la cosa bella di stare qui a parlare di Kubrick e dopo averci messo almeno tre ore a fare le cose su Kubrick e raccogliere le locandine di Kubrick e stare lì a fare le gif di Kubrick a vostro uso e consumo? La cosa bella è che ESATTAMENTE APPENA PRIMA DI CLICCARE "PUBBLICA POST" scopro questa pagina qui, e mi sento.. come dire...
MA DATO CHE SONO UN BROCCOLO NON MI ASPETTO DI PIACERVI! MA PIù ODIERETE IL CINEMA E PIù IMPARERETE! IO SONO UN BROCCOLO PERò SONO GIUSTO! QUI NON SI FANNO DISTINZIONI RAZIALI! QUI SI RISPETTA GENTAGLIA COME BLOGGER, TWEETERS, ITAGLIANI O FACEBOOKIANI! QUI VIGE L'UGUAGLIANZA NON CONTA UN CAZZO NESSUNO!

sabato 23 luglio 2011

★ Onda su Onda ★

LO SO! LO SO COSA VI SIETE CHIESTI GIORNO E NOTTE NEGLI ULTIMI DUE MESI! VI SIETE CHIESTI: "Ma non ce l'ha un lavoro questo?" "Ma fosse mai che finalmente l'hanno capita, a RAIRadio2 logo compreso, quanto male fa dare spago a C&B, che già non sta bene di suo, e hanno deciso di darci un taglio con le incursioni broccole alla radio? RAdio che comunque arriva in tutta Itaglia, mica solo fino al confine di Bologna come Radiofeccia!". E anche i radioascoltatori - ma di più ancora le radioascoltatrici e il garante per i contenuti scabrosi - si sono chiesti: Ma C&B? Dov'è C&B? Che fine ha fatto C&B? Io cerco C&B, lo cerco e non lo trovo! VOIO CIBBBIII!
Quindi a gran voce SI TORNA IN RADIO! Ospite nell'ultima puntata prima della pausa estiva di Nessuno è Perfetto, programma che ha tanti meriti (prima di tutto parlare di cinema!) e una sola colpa: aver dato spag(hett)o a C&B!
Ma come mai questa lunga pausa? Forse perché il funzionario RAI ha finalmente capito il male che faceva alle giovani generazioni (e agli ascolti) approvando i suadenti messaggi subliminali di C&B (che trovate QUI, QUI e poi QUI e QUI e QUA e se li sentite al contrario invocherete il Fantasma Broccolino)? No in realtà, anche se non vi è sembrato (negli ultimi due mesi erano TUTTI post datati dopo (postpostdatati), ero "in missione per conto di NèP"; in eplorazione per scoprire i luoghi più adatti a delle vere vacanze cinematografiche, un girogirotondo per mete lontane e tropicali, insomma vacanze che vi rimarranno nel gulliver per molto tempo. Chiaramente durante le mie esplorazioni non sono riuscito a stare lontano dal CB, perché bisogna dire che quando si viaggia da soli, nonostante i "consigli del vecchio Pork Chop Express", ci si sente soli e amareggiati e si finisce per cercare via radio la propria "caramellina":
Quindi, domani, ore 6.30/7.00 TUTTI SVEGLI a sentire C&B che vi dà consigli per le vacanze in stile... dai che avete capito, palle di lardo! Potete ascoltare in diretta - lo so che lo farete, eccome se lo so - sulla radiolina di nonno mettendola linetta rossa su 91.2:  oppure in diretta web qui. Altrimenti dopo un paio di giorni appare il Podcast e dopo un paio di minuti appare il post qui, vabbè... ci rivediamo qui ho capito...

WEEKEND CON IL CORTO#15


venerdì 22 luglio 2011

Nella rete

Trust
Trama:
- Ciao
          - Ciao
E sei fregata.

Già Catfish era un campanello d'allarme, ma dopo la visione di Trust ho finalmente recepito il messaggio: 
CHIUDETE.
INTERNET.
ORA.
Perché internet è pieno di gente bruttissima, infatti oltre ai blogger, ci sono i pedofili! Che usano le chat, ti mandano i pedo file e poi ti dicono "skypiamo". Ok, basta così, c'è proprio poco da ridere infatti la smetto e chiedo pure Scusa. Solo che il film, nonostante il tema trattato, pesantissimo, criminale, abominevole e lurido, mi ha fatto pensare per tutta la sua durata a "un prodotto televisivo, giusto un po' meglio della media, salvato a fatica da bel faccione sconvolto di Clive Owen". Infatti l'avevo pensata giusta visto che arrivati i titoli di coda ho scoperto che la regia è di David - quello sempre con la faccia appesa di Friends - Schwimmer. Certo ha scelto proprio un argomento leggerino, senza avere il "carattere" nè il coraggio di andare a fondo, nei sentimenti, nella storia, nei personaggi, nelle dinamiche. Si concentra sul padre, sfoca la madre, tenta una carta inusuale (la vittima che arriva a "difendere" il suo carnefice), chiude con un buonismo inutile e infiocchetta il tutto con una scena finale della serie "occhio! sono tra noi!" che suona come quei cartoni animati che poi alla fine c'erano i protagonisti che ti dicevano "e la morale di questa puntata è che...". Però la tematica stessa del film basta a "fartela pigliare malissimo", anche se il film è mediocre. La locandina Banksyana è orrenda. Lo sai chi dovrebbe girare un film del genere? Polansky.

giovedì 21 luglio 2011

La labirintite femminile

Crime d'amour
Trama: Caro capo attenta a vessarmi che ti uccido.

Ho un problema con i francesi. O meglio ho un problema con i film francesi. Con i film francesi d'autore. Anzi mettiamola così, sono loro ad avere un problema con me.
Questo crimine d'amore ci regala una prima mezz'ora d'antologia del noir diabolique, con due caratteri femminili in guerra (chiaramente giocata con micidiali armi psicologiche, non con quegli squallidi e maneschi pugni come fanno i maschi), in un crescendo di cattiveria a fior di pelle che SOLO in Francia la sanno fa' (penso a La Pianista, o appunto, Diabolique). Da una parte Kristin Scott Thomas (inglese trapiantata - certo fastidio queste donne algide e "eleganti" che vanno a vivere in Francia e rinnegano le loro origini e si sposano i primi ministri nani e fasci, eh?) è perfetta come "capa" vessatoria e micidiale, dall'altra Ludivine Sagnier vittima, carnefice, e l'incontrario (che lei se vi ricordate l'avevamo già adocchiata l'altra estate a bordo piscina in Swimming Pool, oddio, forse adocchiata non è proprio la parola giusta:
(questa foto scaricandola da Google si chiama "gros-seins", mi traducete? Che vuol dire? Sicuramente una di quelle cose molto chic che sanno fare solo i francesi)
Comunque, bando alle distrazioni, la questione "problema autoriale" qual'è? Il problema è che quando nel film succede l'inevitabile (che non vi dico, sarebbe un crimine) tutta la narrazione vira verso un giallo estivo, costruito bene, per carità, ma nulla di quella diabolica discesa negli inferi psicologici e isterici femminili che, per l'appunto, in Francia sanno fare meglio di altri, non è che infatti il termine Femme Fatale arriva dalla Turchia, o dalla Norvegia o dal Perù. Però, sempre tornando alla scontro uterino geloso e micidiale, è come se si interrompesse, come se una volta messe in gioco le carte (le due protagoniste, perfette) non si fosse trovato il coraggio (o forse l'età, i registi francesi son tutti un po' vecchi, e quelli giovani si perdono dietro giochi di regia o Milla Jovovich) (in questo caso il regista è pure morto tipo tre mesi dopo aver girato il film, vabbè) di spingere l'accelleratore sulla follia, peccato perché lo sappiamo tutti che le donne, in quanto a follia, non le batte nessuno. Lo consiglio? Sì ma con riserva, per l'andamento altolenante, per un'ultima mezz'ora troppo "giallo mondadori"... e consiglio anche un'altra riserva, di ossigeno, perché in effetti, a "adocchiarla" meglio la Sagnier è LuDIVINE (anche se è bionda):
Certo SOLO C&B riesce a mettere le foto di donnine nude francesi nonostante un film d'autore francese, sarebbe proprio da VOTARE anche solo per questo!

mercoledì 20 luglio 2011

Uolberg insuperabile, 120 chili di bontà in olio d'oliva

La tempesta perfetta
Trama:


Che compendio delizioso di personaggi questo film (film peraltro fatto da quel giovine hitleriano di Wolfango Petersen (nato in Germania nel 1941, no, dico) a cui comunque tutti dobbiamo dire grazie piu che altro per Falcor). Insomma come se li studia lui i caratteri dei film nessuno, manco Michael Gay:
Il vero significato del film non devo essere io a dirvelo:
e il finale era scontato:
Che bella la vita di mare! Dal film sembra proprio che la vita del pescatore sia la cosa migliore che possa capitare a un uomo (e anche a una donna) con il vento tra i capelli, lo sguardo perso nell'orizzonte d'acqua, tu solo con te stesso e fuori la natura, sopra, le stelle più luminose che hai mai visto. Sì bravo, vallo a dire al pescatore di una qualunque delle stracazzo di isolacce che ha questa merda di una Grecia che pesca in alto mare e si impicca con le reti e poi arriva sulla spiaggia e canta le canzoni di Battisti a squarciagola e importuna le ragazze, pùttana. Cantiamo: I'm Clooney the sailor maaan 
Che bel posto, quasi quasi lo VOTO!