mercoledì 31 agosto 2016

La presa della Bastiglia

Bastille Day
Trama: Bastille che respirano

Abbiamo detto di ricominciare piano piano, e così faremo.
Ci sta benissimo questo filmettino che più insulso (un refuso sbarazzino mi aveva fatto scrivere insulto, ma manco la potenza per un vaffanculo c'ha, 'sto Bastille Day) non si può.
Un giovane ladruncolo, interpretato da un imbambolato Rob Stark (ancora non s'ìè risvegliato dalle Nozze Rosse) vive a Parigi organizzando truffarelle comsì e comsà, anche se è più bravo di Lupin a sfilare i portafogli alla gente.
Un giorno ha la bella idea di ladrare una borsa con dentro una bomba. La bomba esplode, lui viene accusato di Isisaggio, a ricercarlo il mastino (anglo)africano Idris Elba. 
Guarda i muscoli dell'africano...
Fanno paura pure mentre spenge una docile abat jour, pensa se ti vuole prendere a pizze.
Cosa che effettivamente fa, scova Rob Stark ma capisce che è innocente (può uno scemo così palese essere un bombarolo?) 


insieme capiranno che si tratta di una cosa terribile organizzata da dei poliziotti corrotti per distruggere lo stato... NO! È SOLO LA SOLITA VECCHIA RAPINA, che da Die Hard 3, quando un gruppo di facinorosi mette a ferro e fuoco una città con bombe e azioni violente, è sempre per distogliere l'attenzione dalla solita solita vecchia rapina. Giustamente spoilerata dal sottotitolo italiano. Bene così.
Il filmettino è un action senza infamia e con pochissime lodi
Questo invece è lo sguardo che Idris riserva a tutta la capitale delle lumache e delle baguette.
E mo so' cazzi tua, sembra proprio dire Tobler 1 (che se lo leggi in inglese capisci a cosa si riferisce...) a tutta Parigi.
Dal canto suo Stark fa delle facce da scemo tutto il tempo. 


Ma non solo le facce in effetti, è proprio scemo il personaggio. A partire dalla favolosa idea di parlare dusce dusce con l'orsacchiotto al cuore di plastico che di lì a poco farà il botto
Bastille Day è un filmettino con un po' di action, un po' di bromance, un po' di romance, un po' di buddy cop, coi cattivi cattivi, i buoni buoni, gli scemi scemi. Cerca di ricalcare la serie Bourne per le scene di manate in faccia (e sappiamo che di Bourne ce n'è uno tutti gli altri sono nessuno, e ne parliamo domani che all'anteprima so' successe un sacco di cose), ma non ci riesce (anche se certi pizzoni di Idris sono messi a buon segno) e non si cura minimamente di raccontare una storia decente, quantomeno una scenggiatura

Per il fantasioso popolo del web (non quello americano visto che lì il film non è proprio uscito), è stato motivo non di adrenalinico entusiasmo, ma più di immaginare Idris e Rob come i protagonisti di Bastille Gay: 
Ogni uomo è un'isola. E Idris è Elba.
Bonus:

martedì 30 agosto 2016

CB ANTEPRIMA • La famiglia Fang

La famiglia Fang
Trama: La macchina dei Fang

Ricominciamo piano piano piano, va bene? Che questi sono i giorni peggiori dell'anno. Quelli che sembrano sole tre settimane fa che ci eravamo salutati con le valigie cariche di creme dopo sole poi abbiamo preso un casino di sole e rieccoci tutti qui che l'unica luce che ci abbronzerà per i prossimi undici mesi sarà quella di questo schermo (ve la sto facendo pigliare malissimo, ve'?). OK! FELICISMO! SPENSIERATAGGINE! GAUDISMO!
Che grande evviva mi fa gridare ritrovarci tutti qui anche quest'anno, con tante cose che bollono in pentola, tutte belle cose artistiche!
Ah, l'arte, quella cosa che devi imparare e poi certe volte è meglio che metti da parte.
Ecco, uno che dovrebbe mettere da parte molte delle sue velleità artistiche è Jason Bateman.
Un attore che non riesce mai ad essere carne o pesce, men che mai memorabile. Ha fatto fortuna coi suoi registri comici, ma poi si è fatto ricoprire di merda (letteralmente), ha tentato un registro meno comico e più ruvido, e ha addirittura sconfinato nel thriller puro. Eppure, nulla, non riesce, non fa quel passettino necessario per essere considerato unico. Si ha sempre l'impressione che lui o un altro, stessa cosa. Se domani sparisse, nessuno ma proprio nessuno ne sentirebbe la mancanza (queste sono le classiche frasi che poi domani Bateman muore e io rimango di sale e mi mancherà tantissimo.) Peraltro scopro ORA che è stato protagonista di Voglia di Vincere 2, un film che meriterebbe di essere bruciato al rogo, poi dici che le antipatie a pelle non esistono, esistono esistono.
Ora Jason prova a fare quel passettino esordendo (esordendo?) alla regia. E il film lo rispecchia in pieno. Non è brutto, ma davvero, non lascerà nessuna traccia di sé.
La storia è quantomai singolare: racconta la storia di due performer e della loro matta famiglia.
Essere performer è quella cosa che ti fai sparare addosso oppure fai queste cose qui:

Insomma usi corpo, testa, scenari e quello che ti circonda per delle opere situazioniste più o meno improvvisate. Tu scateni l'arte, gli spettatori diventano parte dell'opera, e vedi quello che succede, se ti va bene fai il capolavoro, se ti va male fai la figura del fesso.
È quello che fanno pa' (un Christopher Walken che potrebbe cambiare il nome all'anagrafe in Pilota Automatico) e ma' Fang

con l'aiuto (più o meno volontario) dei figli inscenano finte rapine di caramelle, si fanno foto famiglia travestiti da vampiri

vanno a pattinare sul ghiaccio carichi di fuochi artificiali, cantano canzoni assurde nei parchi, e riprendendo sempre tutto.
I ragazzini (nonostante siano chiamati Child 1 e Child 2) se la passano bene, mai un momento di noia. Peccato che le figure paterna e materna siano poco più che degli impresari.
Ora i due bambini sono cresciuti, lui uno scrittore di successo in cerca del bis che non arriva, lei un'attrice in declino costretta a fare cose tipo questa per attirare un po' l'attenzione

A questo punto, tipo a minuto 25, succede che i due attempati genitori spariscono, sono dati per morti, vittime di un serial killer. Sarà vero o sarà l'ultima (neanche troppo) geniale trovata dei due per chiudere in bellezza la carriera?
Investigano i due figli che, costretti a passere insieme i giorni e rivangare il passato, si riscopriranno e legheranno di nuovo e blablabla.
Interessante, direte voi, ma sì sì, risponderò io, peccato che l'indole troppo indie, troppo off, troppo "sundance" che Bateman ha voluto imprimere al suo film, lo ammazza. La parte del passato, con le performance e il racconto di questa famiglia atipica è bello, prende, si fa capire bene in dilemma interiore di vivere una vita di sicuro divertente girovagando per l'America e facendo pazzie artistiche ma al contempo senza radici e con due genitori così imponenti da farti diventare trasparente, visto che per loro sei solo un veicolo per la loro arte, ma poi la noia inizia a serpeggiare nella parte attuale, quella dell'investigazione (anche interiore) dei due fratelli cresciuti.
Ecco, la carriera di Bateman è un po' riassunta in questa scena:

Deve prendere una direzione, altrimenti rimane "quello che ha fatto quel film".
Complimentoni estivi a chi ha deciso che sulla locandina italiana avere un Bateman e una ormai botoxata e quasi irriconoscibile Nicole Kidman siano motivi d'interesse. Abbiamo per l'ennesima volta (dopo cose indie come Life during wartime o The Myth of American Sleepover o Happiness) perso l'occasione di avere una gran bella locandina illustrata
o anche solo una po' originale:
Anche la fanart a cui dà vita è molto indie

lunedì 29 agosto 2016

♰ Gene Wilder ♰

♰ Gene Wilder ♰
La lezione è terminata.  

L'isola tiburon

Paradise Beach - Dentro l'incubo
Trama: Paradise biatch

Così vi avevo lasciato, così vi ritrovo: spiaggiati.
Io invece sapeste come vado, proprio quando il mare è una tavola blu e io broccolo sopra che neanche Matt, Jack e Leroy, ma mica solo il mercoledì, no, tutti i giorni della settimana da leone che mi sono fatto.
Ora ci starebbe benissimo un video pazzesco con colonna sonora altrettanto pazzesca e tutti i tubi che ho preso (soprattutto youTube). Ma accontentavi di questo favoloso gesto atletico.
Ah, il mare. Lo sport. L'acqua che ti schiaffeggia la faccia allora tu per gentilezza porgi l'altra guancia e quello ti scaraventa addosso uno squalo. 
È quello che succede alla povera pinguana protagonista di The Shallows - furbissimamente intitolato Paradise Beach - che viene dritto dritto dal contratto che il Cinema ha stretto con l'Associazione Facciamo Venire il Terrore degli Squali A Tutti Anche Se Ci Sono Più Probabilità di Morire con un Vaso che ti Cade in Testa; il contratto l'ha scritto Spilbi all'epoca e la prima clausola sancisce che almeno una volta l'anno bisogna fare un film in cui ci raccontano la favola che Uomo e Squalo sono nemici naturali, che è vero quanto dire che Uomo e Colibrì o Uomo e Lumaca sono nemici naturali.
Tant'è, quando entri in acqua a fare surf (e io ne so), anche se stai entrando nella piscina coperta della palestra, ti chiedi "e se arriva squalo?", è automatico proprio.
Tutta colpa di Spilbi e del fatto che gli squali so' un po' ciechi e dal loro punto di vista tu surfista sei solo uno spuntino tartarugoso 
Allora in questo caso lo squalo arriva davvero, ed è morto de fica.
Già, proprio vede la bionda da lontano che fa tutta la sciantosa sul suo surf e non ne vuole sapere di andarsene, non prima di averla assaggiata. Gli squali preferiscono le bionde.
Dunque, dall'inizio. Ci sta la biondona - che mi dicono avere alterne fortune tipo aver fatto Gossip Girl (fortuna) e quel film metrosessuale brutto coi narcotrafficanti (sfortuna) ed continuare la progenie di Ryan Reynolds (questa è sfiga proprio)
che va a fare surf in una sperduta spiaggia messicana col suo bel costumino Tezenis e tutti i muscoli del corpo tesi per l'accoppiamento con le onde 
E per i primi venti minuti il film sembra semplicemente uno spot di Instagram: ogni. singola. inquadratura. potrebbe diventare uno scatto social 
Ci manca solo una foto tipo così:
Finalmente arriva squalo, e lì sono cavoli amari. È grosso, incazzato e fatto abbastanza bene col computer. Non ci sono più gli squali animatroni di una volta
Insomma la bionda rimane bloccata su uno scoglio (ah, ti rode essere una cozza adesso eh!?) 
a 200 metri dalla riva, col pescecane che le gira intorno 
e appena qualcuno prova a mettere un mignolino del piede in acqua per vedere se è fredda e se può fare il bagno visto che me so papatos tres tacos esta magnana senorita, questa è la fine che fa
Come farà la tipa a salvarsi? Si trasferirà sullo scoglio? Aprirà un negozietto di collanine lì?
La risposta, purtroppo, è Sharknado.
Già, man mano che si procede con l'atavica lotta Bionda vs Squalo le cose si fanno sempre più insensate, fino a una risoluzione finale degna, per l'appunto, di un film Asylum, film che ho smesso di vedere dopo che ho capito che il brutto fatto di proposito non è divertente (vi ricordate?)
Film del genere - tizi vs mare aperto - ce ne son stati, ce n'è e ce ne saran, da Open Water a Adrift a The reef a Shark Night, questo è l'ennesimo e non è per nulla memorabile; devi solo decidere se te lo vuoi vedere per una bionda con un fisico bestiale o per una bestia che sfida le leggi della fisica.
Io che sono dell'esercito del surf (questa cosa dell'esercito non l'avevo percepita bene mi sa, quando poi per una settimana mi sono svegliato tutti i giorni alle 6 e alle 7 via di correre sulla spiaggia e via di piegamenti, squat e altre cose che qualcuno ha detto si chiama "riscaldamento", ho capito cosa esattamente intendevano per "esercito") dico che Paradise Beach poteva essere fatto molto meglio; è davvero troppo patinato, troppo concentrato a far topa service alla protagonista e sfida ogni realismo in maniera fastidiosa... ad esempio quel bikini striminzito che resiste intatto dopo un attacco di squalo è fuori dalla realtà. Vuoi mettere, se per amor di realismo eh, lei avesse recitato tutto il tempo in topless?
Ah, questi squali morti di fica, che squalore.

domenica 7 agosto 2016

• CB SUMMERSCOPE 2016 •

Questo è l'anno del SUMMERSCOPE! Con la E... (anche se la A non ci sta male). SCOPrirete dopo perché.
Il post di sbaracchiamo tutto e andiamo a rimorchiare le tedesche a Rimini saluti estivi sta diventando sempre più pregno di significati. Insieme agli Awards è il post più importante dell'anno, anzi mi sa pure di più degli Awards, perché se quelli mettono il punto al finale d'anno, questo ne mette tre... E poi nasconde un alone di mistero, porta con sé la domanda fatidica: verrò mangiato da uno squalo? Avrò la voglia di ricominciare a scrivere ChickenBroccoli a Settembre? 
C'è un video che sta commuovendo il web di uno che dice di essere me (è la seconda volta! Stramaledetto!) in cui riassume in un minuto sette anni di ChickenBroccoli:
Ora, a parte che io sono molto più bello e simpatico e non farei mai battute sessiste (anche se uso peggio i congiuntivi) e detesto chi si mette degli occhiali da sole per avere più carisma e sintomatico mistero anche alle 8 di sera, ma devo ammettere che il tizio dice, sul finale, una cosa condivido: questo blog sito è davvero il mio psichiatra-cologo-coterapeuta.
Una posto che da SETTE ANNI aiutame a di'
curo da solo - quindi smettetela anche di scrivermi "Voi di ChickenBroccoli", non fate che aumentare le mie personalità multiple, mi accontento di cose tipo: "no! ma davvero lo fai tutto da solo! Ti amo!" - con una recensione al giorno; e se ho saltato qualche giorno vi assicuro che ci sono stato un pochino male, come se qualcuno davvero venisse qui tutti i giorni e se non trova la recensione nuova pensa: "Oh no che peccato, oggi non c'è la recensione nuova di CB, è la cosa più grave dopo quella volta che Belen non ha postato una foto del culo su Instagram". 
E se io lo curo, ChickenBroccoli cura me. Almeno credo.
Capito che intendo? Intendo dire che la costanza genera mostri, fare una cosa tutti i santi giorni diventa più una necessità, oserei dire una dipendenza, una droga. Mi faccio di costanze, non sostanze.
Poi c'è anche il fatto che d'estate arriva il compleanno di CB, bei tempi quelli in cui aprivo CB con la più lampante dichiarazione d'intenti che web ricordi. Poi lo abbiamo festeggiato ballando, incasinando tutto, meditando, diventando veri, mangiando gelati, e ogni volta mi dico "già un anno, due anni, tre anni, quattro anni, cinque anni, sei anni, sette anni".
Ho fondato CB nel 2009, un periodo in cui i blog erano già in declino, infatti dico sempre che è un sito, ma a chi la voglio dare a bere

Ora i blog sono definitivamente morti, fagocitati dai social che se scrivi troppo non ti legge nessuno, infatti so benissimo che ogni parola che aggiungo a questo post è di troppo. Come sto sul pezzo io... Lo so bene che come saluti estivi avreste preferito una giffetta estiva scema

o artistica
e un post su Facebook con delle tag varie come "#svaccation #summerof69nottheyear #CBonthebeachsottoilsolelapellebruc #escilo" e invece beccateve sto papiro.
Oh! Mica sto dicendo che non mi diverto più, anzi tutto il contrario, continuo imperterrito come un caterpillar guidato da un crash test dummy a fare recensioni di film ogni giorno perché dovreste vedermi mentre scrivo: rido da solo alle battute, mi commuovo quando quella volta l'anno faccio un post accorato, mi sento sdolcinato quando quella volta ogni tre anni faccio il post amoroso, penso ai giochi di parole dei titoli tutto il giorno. È come in quei meme. 
Come mi vedete voi:
Come mi vedo io:
excited yes computer working goldeneye
Com'è in realta:
Capisco che questo inutile preambolo possa far trasparire un po' di ansia rispetto al continuare sì/continuare no/continuare forse, ma siccome sono Presidente Onorario del S.D.A.C.A.A.F.F.F.A.P.F. (Smettetela di Dire "ANSIA", "CHE ANSIA", "ANSIETTA" o Fare Fumetti con l'ANSIA come Personaggio Fisico), preferirei chiamarla inquietudine.
O anche balla di fieno che passa.

Che cosa intendo per balla di fieno che passa? Intendo che se io e il Cinema fossimo una coppia, questa sarebbe la crisi del settimo anno. Intendo quella sensazione che ti piglia quando pensi che sono passati sette anni, come le meraviglie, le note, i magnifici, i samurai e i bubù tè. Con mille e più cambiamenti, in tutti i sensi, che vanno dai lavori fatti alle passioni avute, dai tagli di capelli agli amori, dai funerali ai rogiti. 
E CB era sempre lì per un motivo solo, perché il Cinema era sempre lì (arrivo al punto, giuro): il Cinema è quella cosa che c'è sempre, qualsiasi cosa ti succede nella vita. Alle volte la precede, altre ne regola l'andamento, altre ancora la racconta a posteriori. In ogni caso quando andiamo al Cinema è come quando sognamo: ogni personaggio sullo schermo, come nel sogno, è sempre noi stessi. Come Essere John Malkovich. Sì, anche nei sogni erotici.
E quindi - dopo un lungo periodo in cui il dilemma di cui sopra (continuo? non continuo? mi compro la moto?) è stato abbastanza sottotraccia in ogni recensione (non ha aiutato la FOLLIA del post di Boyhood), ho deciso...





[Sarebbe bellissimo chiudere il post qui. Il migliore dei cliffhanger.]




...che invece no, si continua imperterriti. Si va avanti ciechi e sordi ma non muti. Perché sì.
A parte che non oserei mai togliere a voi lettori l'occasione di vedere un film bello perché consigliato da CB, di non vederne uno brutto perché sconsigliato da 9 dentisti su 10, di incazzarvi perché vi ho spoilerato qualcosa, di scuotere la testa quando mi sento particolarmente simpatico, di comprare stupende visioni illustrate di locandine riempendomi le tasche (bucate) e soprattutto di rosicare quando vado alle anteprime gratis (io rosico quando non mi invitano.) Chi sono io per chiudere il sito che ho fondato e curo? Mi sono pure scordato la password (giuro).
Quindi facciamo così: finché esiste il Cinema esisterà ChickenBroccoli.
Che. Cosa. Ho. Appena. Scritto.

Che inquietudinetta! 
Ma bando alle parole ciancicate. Passiamo a un Recupero Credito veloce veloce. [Il Recupero Credito è sinonimo di pulizie estive. Ci sono dei film che ho visto e di cui non ho avuto tempo di parlare perché dovevo parlare di altri film. Quindi metto recensioni velocissime prima delle ferie estive così a Settembre si ricomincia a mente fresca e cartellina "FAI SFATICATO (sfaiticato, quindi)" vuota. Esiste davvero.
The Trasporter Legacy

Trama: Micromachine

Aridatece Stazzam veramente. E pensare che proprio un anno fa mi chiedevo come fosse possibile che la prima trilogia godesse anche di un certo seguito. 

Ora ci riprovano con un nuovo attore che ha il carisma di un mignolo del piede di Stazzam, corse in macchina fracassone che hanno la potenza visiva di un Abre Magique appeso allo specchietto retrovisore di Dom Toretto, e una storia che... com'era la storia? 
Speriamo abbiano affossato definitivamente la serie.
Soffocare

Trama: Don Chuck

Dopo il megasuccesso di Fight Club, Hollywood si è subito affrettata a comprare tutti i diritti dei libri di Chuck Palaniuk.

Soffocare è un film riuscito a metà: funziona tantissimo Sam Rockwell (ma dov'è che non funziona? Oddio, in effetti qui proprio non funziona, ma rimane un attore stupendo), tristo sesso-dipendente (ma sesso-dipendente non è sinonimo di uomo? Ah no? Pensavo...) con una madre pazzoide che lo fa crescere con un buco dentro grosso così che non si riempie neanche con tutti i sex toy immaginabili.

Purtroppo regia e sceneggiatura non trovano nessuno dei guizzi necessari per rendere la storia ritmata, e ci si annoia un po'.
Non aspettatevi Fight Club 2, ma io Sam Rockwell lo amo così tanto che proprio non riesco a dargli Broccolo.

Vacanze in America

Trama: Amerika Star

Sì lo so, vi chiederete che ci fa questo ritrovato vanzinesco di italiota cinepattoniana memoria in CB. Be', ci fa che... oh, ma quanto erano belli 'sti film! ECCO LA VERA NOSTALGIA CHE ANDREBBE SALVATA! Altro che Stranger Things!

VOGLIO CHE NETFLIX FACCIA UNA SERIE che mi riprenda tutti i personaggi mitici degli Anni Ottanta Italiani! Perché:

Io speriamo che me la cavo

Trama: Teng' che ffà (si scrive così?)


Anche questo vi sembrerà stonare (come se poi vedessi solo film di Tarkovskij), eppure viene da una visione molto voluta, molto consigliata e molto apprezzata.
Un film che riesce ad andare oltre la furbizia del libro da cui è tratto, un film umano e sentito, che ci ha regalato un Villaggio bravo davvero, non solo fantozziano come tutti lo conosciamo o incazzato col mondo come negli ultimi anni. 
Riesce a dire più cose Io speriamo che me la cavo sul sud senza dirle davvero, che tutti quei film impegnatoni con i camorristi e le madri che piangono.
Il finale "felliniano" è da lacrime vero:

Saw - L'enigmista


Trama: No escape room

Lui sta lì nella stanza tutto il tempo. Ah, non lo sapevate? Evvabbèddai.
La morte ti fa bella

Trama: Meryl Strap

Ma davvero, quando esattamente il Pippa ha smesso di fare film belli? Lo sappiamo, ha passato la sua vita all'ombra degli amici più bravi e ricchi (Spilbi e PappagorgiaLucas), ma insomma, il Pippa (che è Robert Zemeckis, per chi non lo sapesse) ha fatto grandi film. Ritorno a futuro e Roger Rabbit e Forrest Gump e... e... lo sai che forse veramente GRANDI ne ha fatti proprio pochi. E da quando ha perso 15 anni della sua vita pensando di essere il messia della motion capture, ha fatto solo cose così cosà (!), tipo Flight (così) o The Walk (cosà). Sta per tornare con questoNon ce la fa, nooon ce laa faa.
La morte ti fa bella non è tra i suoi GRANDI film, ma cavolo, ha una forza dirompente. Se ripenso a quanto ci stupirono quegli effetti speciali
talmente tanto che che ora ricordiamo sopratutto quelli, invece il film è cattivissimo, dark, oscuro, coraggioso, persino meglio delle prime cose di Tim Burton.
Attori stupendi, ivi Bruce Willis, uno che veramente dimostra che se sei un idiota puoi riuscire a lavorare coi migliori registi in circolazione (e lui l'ha fatto: Tarantino, Anderson, Gilliam, Altman, Besson, Frears, Rodriguez...) alla fine finirai su delle locandine da film direct-dvd in cui incollano la tua faccia su un corpo non tuo:
Avrà qualche colpa da espiare? O svariati figli segreti sparsi per il mondo a cui  pagare gli alimenti? Davvero non si spiega questa sua deriva niccagiana.
La morte ti fa bella comunque filmone. Riscopritelo, tanto adesso gli effetti speciali non vi distrarranno più.
Closer

Trama: Come closer

Ho rivisto Closer. Tanti mesi fa. Non credo lo rivedrò mai più, perché è uno dei film sulle situazioni di Lui e di Lei più veri, assolutamente veri, che siano mai stati scritti.
Fa quasi male pensarci, perché se fai un po' i riassunti delle relazioni precedenti ti accorgi che sei stato/a tutti e quattro i personaggi. Sei stato/a piagnucolosa con Jude Law, troglodita come Clive Owen (mai così stupendo), dipendente come Natalie Portman, opportunista come Julia Roberts. Dipende solo chi c'era dall'altra parte, quale delle quattro modalità si incastrava meglio con quell'amore. Perché la sapete no quella cosa che si è diversi ogni volta... Non la sapete? SVEGLIA!!undici!1 È come dicevo prima, tutti i personaggi che sono sul grande schermo, sei sempre tu.
Fine del recupero credito.

È proprio ora di passare ai Campioni d'Estate [che sono i film meglio assai di questi primi 7 mesi dell'anno, è molto importante perché alcuni ce li ritroveremo sicuramente ai prossimi Awards, quindi iniziate a temperare le matite o le penne grafiche o quello che usate per disegnare sperando non facciate come lui, che quest'anno mi frulla in testa una parola matta: "Contest".] Cliccando sulle gif aprite le recensioni.
1. The Revenant

Di Caprio finalmente c'ha vinto l'oscar, bastava fare un po' di rough sex con un'orsa.
2. Non essere cattivo

Un film che vale tanta cocaina quanto pesa.
3. Zootropolis

Ogni bradipo è indimenticabile.
5. Anomalisa

Un'iniezione di follia direttamente dalla mente di Kaufman.
7. Lo chiamavano Jeeg Robot
Perché i cinecomics possiamo farli anche noi!
8. Me, Earl and the Dying Girl
Non si esce vivi dall'adolescenza...
9. Krampus
Rosso natale...
10. Green Room

Nazi vs Punk.
Serie Tv? Direi questa:
bojack horseman will arnett bojack green screen
E ok! OK!!! Anche questa dai...
Abbiamo finito? Andiamo in vacanza? Abbassiamo la saracinesca e tutti al mare? 
NO!!!
Perché proprio come lo scorso anno ho un annuncio importantissimo (segnarsi promomeria: smettere di dare gli annunci importanti alla fine di post chilometrici, tanto nessuno ci è arrivato qua sotto. Scrivili all'inizio e poi tutti in spiaggia.)
IL 17 SETTEMBRE INAUGURA IL 
[clicca]
Si tratta di una megamostra d'illustrazione e cinema ospitata al Treviso Comics Book Festival. E per mega intendo 14 pannelli grandi come kaiju che invadono un'intera piazza per un mese intero! 
I nomi coinvolti - loro malgrado - sono di quelli che non si scordano. Durante l'estate seguite la pagina Facebook di CB, metteremo metterò uno per uno gli artisti coinvolti e degli indizi per indovinare il film che stanno illustrando. Con questo gioco estivo conto di sbaragliare la concorrenza, di certo racchettoni e biglie li supero... non so bene il gioco della bottiglia intorno al falò perché la componente "limonare" è impossibile da battere.
Ora abbiamo finito davv... ANCORA NO!?! 

È che c'ho queste gif poligonali fiche fatte da tale Bruno Alberto (o Alberto Bruno?) che mi sono rimaste sul groppone e che mi davano tutto un LA per parlare della fan art ma adesso non mi va più. Le metto e voi le guardate e bòn:



Dài. Fine per davvero, giuringiurello. Come sempre potete mandarmi foto di tette (è tanto che non ve le chiedo, strano ve'?) o offese o foto di tette offensive alla mia mail, state sicuri che vi rispondo. 
Dove vado io? Dopo aver visto i cinema giapponesi, quelli turchi e quelli thailandesi, quest'anno esplorerò le sale cinematografiche del Portogallo, mi ha ispirato il nome... e subito vado a fare una di quelle cose che "se vabbé", una cosa che proprio come in quei meme. Come la vedo io:

Come sarà in realtà:

Qui la questione non è più ricominciare o meno ChickenBroccoli a settembre, qui la questione è se avrò tutte e 12 le dita per farlo.
Non fate quelle facce tristi. Ci rivediamo, riscriviamo, rileggiamo, ribroccoliamo a Settembre. Ah, dite che è proprio questo che vi rende tristi?
Buona estate, sempre vostro (SEMPRE?!)
[Spenge il neon. Abbassa la saracinesca. Si allontana per le strade deserte 
che da lontano sembrano bagnate. Sembra un addio, sappiamo tutti non lo è.]