mercoledì 31 agosto 2016

La presa della Bastiglia

Bastille Day
Trama: Bastille che respirano

Abbiamo detto di ricominciare piano piano, e così faremo.
Ci sta benissimo questo filmettino che più insulso (un refuso sbarazzino mi aveva fatto scrivere insulto, ma manco la potenza per un vaffanculo c'ha, 'sto Bastille Day) non si può.
Un giovane ladruncolo, interpretato da un imbambolato Rob Stark (ancora non s'ìè risvegliato dalle Nozze Rosse) vive a Parigi organizzando truffarelle comsì e comsà, anche se è più bravo di Lupin a sfilare i portafogli alla gente.
Un giorno ha la bella idea di ladrare una borsa con dentro una bomba. La bomba esplode, lui viene accusato di Isisaggio, a ricercarlo il mastino (anglo)africano Idris Elba. 
Guarda i muscoli dell'africano...
Fanno paura pure mentre spenge una docile abat jour, pensa se ti vuole prendere a pizze.
Cosa che effettivamente fa, scova Rob Stark ma capisce che è innocente (può uno scemo così palese essere un bombarolo?) 


insieme capiranno che si tratta di una cosa terribile organizzata da dei poliziotti corrotti per distruggere lo stato... NO! È SOLO LA SOLITA VECCHIA RAPINA, che da Die Hard 3, quando un gruppo di facinorosi mette a ferro e fuoco una città con bombe e azioni violente, è sempre per distogliere l'attenzione dalla solita solita vecchia rapina. Giustamente spoilerata dal sottotitolo italiano. Bene così.
Il filmettino è un action senza infamia e con pochissime lodi
Questo invece è lo sguardo che Idris riserva a tutta la capitale delle lumache e delle baguette.
E mo so' cazzi tua, sembra proprio dire Tobler 1 (che se lo leggi in inglese capisci a cosa si riferisce...) a tutta Parigi.
Dal canto suo Stark fa delle facce da scemo tutto il tempo. 


Ma non solo le facce in effetti, è proprio scemo il personaggio. A partire dalla favolosa idea di parlare dusce dusce con l'orsacchiotto al cuore di plastico che di lì a poco farà il botto
Bastille Day è un filmettino con un po' di action, un po' di bromance, un po' di romance, un po' di buddy cop, coi cattivi cattivi, i buoni buoni, gli scemi scemi. Cerca di ricalcare la serie Bourne per le scene di manate in faccia (e sappiamo che di Bourne ce n'è uno tutti gli altri sono nessuno, e ne parliamo domani che all'anteprima so' successe un sacco di cose), ma non ci riesce (anche se certi pizzoni di Idris sono messi a buon segno) e non si cura minimamente di raccontare una storia decente, quantomeno una scenggiatura

Per il fantasioso popolo del web (non quello americano visto che lì il film non è proprio uscito), è stato motivo non di adrenalinico entusiasmo, ma più di immaginare Idris e Rob come i protagonisti di Bastille Gay: 
Ogni uomo è un'isola. E Idris è Elba.
Bonus:

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