lunedì 31 gennaio 2011

Who can you call? Matt Damon!

Hereafter
Trama: Epicuro disse: "Non dobbiamo temere la Morte. Quando ci siamo noi non c'è Lei, e quando c'è Lei arriva Matt Damon".

Ogni tanto ad Hollywood qualcuno si inizia a chiedere "o cazzo! Ma che ci sarà dopo la morte?". Cercano quindi di darci alcune risposte. Ad esempio per Peter Jackson quando moriamo andiamo nel paese dei campi della Barilla oppure Per Robin Williams vai diretto in Indonesia con tanto di Black Angel:

E questo quando ti va bene, perché senno altrimenti ti chiudono in una fermata della metro di NY e diventi brutto e antipatico e prendi a calci le lattine oppure se ti dice ancora peggio finisce che rimani a casa tua e ti tocca fare le faccende di casa per sempre:

Mi raccomando ad Hollywood non fare la spia che chi fa la spia non è figlio di Grisù e quando muore va laggiù:

Insomma ad Hollywood se lo chiedono, anche perché ad Hollywood un giorno ci sei, il giorno dopo chissà. Una cosa è certa, quando inizia a chiederselo anche uno che ha 80 anni portati così>>allora forse un pochino di paura bisogna mettersela. C&B, essendo di filosofia baobab  - cioè è un tronco con delle radici per terra che lo tengono saldo al terreno dove poggia i piedi e non gli fanno credere a NULLA di ultraterreno - non ci pensa mai alla morte e a quello che viene dopo. Ma proprio mai, proprio che tanto per C&B non c'è nulla, quindi pace. Certo rosichi quando muori, però vabbè, è andata così.
Quindi, in Hereafter Matt Damon è un sensitivo sensibile, che parla con gli spiriti spiritosi, ma non è un "dono", è una "condanna". Seguiamo la vita, la morte e la quasi-morte di personaggi in cerca di anima che per vie traverse e tsunami vari incroceranno le loro vite (e morti) con Matt. Purtroppo la visione dell'AfterLife che Eastwood mette in piedi è di una cattobanalità imbarazzante, roba da sermone della domenica mattina (fantasmi, luce bianca, "stanno tutti bene"). Un peccato perché la visione di un Ottantenne con quella faccia lì poteva essere interessante, invece alla fine tutto si riduce in un "io speriamo che me la cavo e vado in paradiso e incontro tutti i miei cari e stiamo tutti da Dio". La presenza di queste due non fa che edulcorare la visione angelica e paradisiaca (e dimostrare che anche a 80anni non si perde l'occhio clinico per la topa, anche se è la figlia di Ron Howard):
Ora. Morti o non morti, le anime che restano sono materia di interesse altrissimo. Tralasciando paranormal attività in VHS mi viene in mente Harry Houdini. Allora Houdini pettinatura bellissima, sterno carenato, fughe escapismi mago, ok. Ma Harry Houdini ad un certo punto ha iniziato la crociata contro i sedicenti spiritisti, andava alle sedute mascherate o poi faceva "sim sala bim" e li smascherava. E perché?
Perché voleva parlare con la madre morta, quindi smascherarli nella speranza della delusione, cioè nella speranza di trovare quello vero. Il che ci porta ad un libro (The Perfect Medium. comprare prima di morire).(che forse avevo già citato non mi ricordo) che ha queste bellissime foto di stinti estinti , però non veri fantasmi, più cose come mettersi del cotone in bocca e poi farlo uscire e dire che è un ectopasma, oppure mettere un chiodino minuscolo sul tavolo e fare una tacca sull'anello e poi "prendere" il chiodino con l'anello e alzare il tavolino. Oppure mettere dei suoni preregistrati e farli partire come fossero voci dall'aldilà, oppure fare delle foto finte con trucchetti fotografici antelitteram. Insomma ingegno indegno. Bellissimi!

♰ John Barry ♰

♰ John Barry ♰

Ambasciator non porta Penn

Fair Game
Trama: Watts american spy.

Naomi è una spia ameriggana infiltrata soprattutto nei Paesi africani (sai, si nota poco Naomi Watts in Gabon). Sean Penn è suo marito, ex ambasciatore (da qui il titolo che si staglia tra i più grandi successi di C&B in quanto ad allitterazione). A un certo punto fanno tutto un casino, ma anche storia vera. Il film dovrebbe essere una spy-story, in realtà tempo mezzora diventa un tedioso e insopportabile melodramma divorzista. Certo gli ameriggani, so forti l'ameriggani. Il 12 Settembre 2001 hanno decretato che TUTTI quelli col turbante erano dei terroristi, li picchiavano per strada, gli hanno fatto subito la Guerra. Poi è arrivato Obama e tutti l'ameriggani si sono accorti che forse avevano un tantinello esagerato e ora fanno i film dove sono grandi amici di tutti quelli col turbante. Turbamenti ameriggani. Chissà quando arriverà il momento in cui chiederanno scusa all'Itaglia per la barbaria con cui ci hanno rappresentato durante il 2010. Quando mi arriva la mail di scuse dell'ameriggani ve la rigiro.

domenica 30 gennaio 2011

Tamarra Drewe

Tamara Drewe
Trama: «Cucinami spaghetti carbonara / sono insaziabile Tamara».

Del film (francamente inutile e ben al di sotto dei un qualsiasi Frears) è meglio non parlare. Ma anche perché MA CHI SE FREGA DEL FILM, del film dove c'è Gemma Arterton campagnola tamarra con il naso rifatto e tutta bella piena di carne che strombacchia tutti, belli e brutti, alti e bassi, giovani e vecchi (non tutti insieme però eh). Ecco infatti una foto di Gemma:
 Ah no, intendevo questa scena, la scena madre del film, ma soprattutto per l'importanza che una scena del genere ha per la carriera di un'artista, di un'attrice. Cioè tipo che c'è Anna Magnani che corre dietro il camioncino, Bjork che fa la cieca e poi c'è...
Quindi non è che io l'ho premiata per Top of the Topa così tanto per dire. Infatti ora, quando meno ve l'aspettavate, ecco che vi sorbite una bella collection di foto fresche fresche:
Che sia sposata con un italiano la dice lunga sui suoi gusti e sul fatto che mi basta alzare il telefono, ma ancora non lo faccio perché dopo la fine della storia con Julianne (è finita due post fa, ma siamo rimasti amici) adesso devo ancora capire se merita di più Natalie o Gemma. Voi che dite? Io intanto le lascio entrambe sulle spine...

Vento in poppe

Visitors
Trama: Giovane skipper in traversata solitaria. E perde la bussola.

OH MY FUCKING GOD (Eolo nello specifico). Sai una merda di film. Ecco. In effetti l'avrei dovuto capire molto prima dell'ora e mezza di tutta la durata. E l'avrei dovuto capire quando, in un momento di Spoileraggio Simpatia, si è detto: "Ma senti! C'hanno messo i digiridoo in sottofondo! Mo ce manca solo che appare un aborigeno in mezzo al mare col sospensorio bianco e i boccoloni neri in testa". Neanche il tempo di finire la frase e:
Per non parlare del gatto parlante - sì, c'è Gatto Parlante - e ancora peggio quando scopriamo che Dominic Purcell - sì, c'è Dominic Purcell - AVEVA DEI CAPELLI! Il film NON vedetelo vi prego, perché non è solo brutto, è brutto tipo con la barca in una pozzanghera e dei fantasmi con i capelli dritti e dei granchi brutti col computer e la protagonista che doveva essere il suo passaporto per il Grande Cinema, un film come "unica protagonista in mezzo al mare, grande pezzo di bravura"? Il risultato è peggio di questo:A proposito di traversate in solitaria prima DIMENTICATE questo film e poi RECUPERATE un film del giurassico di C&B: Deep Water, uno stupendo documentario, roba che Soldini (il marinaio) in confronto è Capitano Findus.

Vendicati e Ricorda

Perdona e Dimentica
Trama: C'è poco da stare Happiness.

Sodolonz l'aveva rincontrato durante la School Week e di lui tutti ci ricordiamo  la sfiorata apologia del pedofilo di Happiness e Philip Seymour Hoffman che aveva trovato un motodo alternativo (ma deleterio per l'intonaco) di attaccare cartoline al muro, altro che puntine, chiodini o micidiali gommini. Qui siamo dalle parti del seguito, anzi, è proprio il seguito con gli stessi personaggi, ma gli attori tutti diversi, che vuoi che sia, tanto non ci si sarebbe capito un cazzo lo stesso. Quindi, perdona e dimantica? NO! Pensa che io sono proprio della scuola di pensiero inversa, poi certo, il tempo cura tutto e sti cazzi di quello che è successo dieci anni fa o dieci minuti fa, però IO non dimentico e soprattutto NON PERDONO, nel senso che poi non me ne frega più, a se "me l'hai fatto, me l'hai fatto" e la pagherai per sempre, anche se non mi interessa più fartela pagare. Tutto chiaro? 
Nel film c'è questa splendida canzone: Che la cantano Beck e lui:
Al secolo Devedra Banhart (lo vedete ritratto da un altro genio che non mi va di dirvi chi è, voglio essere depositario del genio altrui, m'è presa così! Perdonatemi, ma tanto so che non mi dimenticherete MAI). Insomma sto Derviscio qui è un cantante e vabbè, ma il suo skill maggiore, insomma la cosa per cui ogni uomo (eterosessuale) sano di mente e di robusta costituzione lo INVIDIA è che LUI, il reverendodevedro, si spupazza lei:
Sarà forse perché lui quello che ha sopra, ha anche sotto? ASPETTA! MI HANNO APPENA DETTO CHE NIENTE! è FINITA! NON STANNO PIU' INSIEME! OK, SONO PRONTO! Dove devo firmare? Eccomi, sono qui, sono io NATALIE eccomi!!! Guarda attenta Natalie non so se ti ha raccontato Julianne di me, delle mie doti di oratore, delle emozioni provate quel giorno a roma e soprattutto del mio stalkeraggio folle. Guarda Natalie stai attenta che il 2011 potrebbe essere il tuo anni fortunato co C&B che si innamora di te sul serio. 
Nel film "appare" Pee Wee Herman, che se non sapete chi è, è lui:
Un tizio che mette il terrore solo a guardarlo e che faceva le cose comiche e anche il primo film di Tim Burton, poi un giorno l'hanno trovato che si faceva una pippa solo soletto in un cinema e l'hanno bannato da tutta hollywood, periferie comprese. Ritrovarselo in un film di Sodolonz, anche se come fantasma (non chiedete) non è che lo aiuta molto nell'operazione tergisperma di pulizia della macchia sulla sua carriera. Quindi, proprio come in un film di Sodolonz, sperma e amore si mischiano in questa recensione che comunque dice: che palle Sodolonz, ma anche" NATALIE! Statte attenta! Mi sa che stai per spodestare Julianne!"

sabato 29 gennaio 2011

Viva la Pa..Pa..Pa..Pappa Reale

Il discorso del re (The king's speech)
Trama: Il re non ha le orecchie d'asino, ma raglia e balbetta. Ci pensa il logopedista guascone.

IL film per l'oscar. Sai tipo le emozioni alla "attimo fuggente"? Eccole qui! Quelle proprio perfette, costruite a tavolino come una bellissima torta nuziale, come un favoloso trompe l'oeil. Attori perfetti, sceneggiatura perfetta, recitazioni perfette. Scambi di prospettive perfetti (il re orgoglioso e "superiore", il medico illuminato e coraggioso - prima il re sulle sue, poi si apre, prima il medico che distrugge le difese del re, poi comprende il suo malessere che viene da lontano), tutto dannatamente perfetto. Dico, per carità, un bel film, ma così "perfetto", perfetto per gli oscar del 2011, che nel 2012 nessuno se ne ricorderà più. Ad esempio, raccontatemi Le regole della casa del sidro. Dai. Provate a ricordare Ragione e Sentimento, eddai. Raccontami Il principe delle Maree. Film fatti bene, film che quando li vedi non gli puoi proprio dire un cazzo, ma che a conti fatti, si inseriscono in quella fascia di film "perfetti" che diventano i corrispettivi dei "Mommy Thriller": sono i "Mommy Film", generalizzati. Perfetti e dimenticabili.
Poi ripeto, bel film eh, niente da dire, niente a cui appigliarsi, niente di niente. Le candidature a Colin Firth (e insomma Colin Firth è diventato un attore. L'avessero fatto nel 1994 c'avrebbero messo Kenneth Branagh) e Goeffrey Rush sono pure meritate (sempre con la mentalità "oscarizzata") ma Helena Bonham Carter qualcuno me la spieghi? Candidata perché per la prima volta in 15 anni non fa la pazzoide vestita di pizzo nero e lo sguardo allucinato? Boh.
Magari vincerà uno sfracello di oscar, magari manco uno, la cosa ci lascerebbe del tutto indifferenti in entrambi i casi, nel senso che non ci sarebbe una vera ingiustizia nè in un caso nè nell'altro. Cioè che Forrest Gump vince e non vince Pulp Fiction è un'ingiustizia, che Frances McDormand vince e non vince Emily Watson per Le onde del Destino è un'ingiustizia, ma quando vince Halle Berry al posto di Nicole Kidman o di Renée Zellwegere, be', chissenefrega.
Comunque stanno affà un casino con la casa reale inglese. Praticamente Colin Firth è il padre di Hellen Mirrel che è la pronipote di Cate Blanchett, ma anche di Judi Dench. Al Pacino è il prozio di Eric Bana che è il cugino di Emily Blunt. Helena Bonham Carter è la prozia di sè stessa. Insomma un gran casino questi reali che fanno tutto in casa per non mischiare il sangue blu che ormai sarà nero come pece.
Certo è che è qualche anno che ci rifilano questi film dei reali d'Inghilterra con molta umanità, molti problemi: e infatti sì! Ma voglio vedere voi con le tenute nello Yorkshire e i palazzi e i cavalier, l'arte e gli amori! Mica facile essere re! Porelli, c'è da capirli e compatirli. Alla fine il re fa il suo discorso senza balbettare ma con un piglio un po' nerd, eccolo qui:
Però io avrei scelto altri discorsi tipo questi:


Arsenal

Senza apparente motivo

Trama: Low class inglese. Vedova vera di Heath Ledger fa la vedova finta di un tizio+figlio che muoiono durante un attentato terroristico. Inizia a scrivere a Bin Laden.

Dopo quello che muore per i cornetti alla moglie, ecco un altro contrappasso che levati: lei si fa ingroppare da Ewan McGregor (anche qui, sfido chiunque, con quell'adorabile faccina da schiaffi) mentre marito+figlio sono alla partita di pallone. Ma ingroppare forte eh:
E mentre sono lì che fanno le loro cose scoppiano delle bombe allo stadio e figlio+marito kaput. A lei le parte la capoccia e inizia a scrivere delle lettere a Osama, ma che indirizzo userà? "Deserto". "Casa Bianca". Chi lo sa. Il film non sa proprio che pesci pigliare (giusto quello di Ewan). A tratti pare una sorta di I figli degli uomini, post terrorismo livido, ma poi se lo scorda. A tratti sembra un thriller "indovina chi è il terrorista", ma poi se lo scorda. Poi diventa un dramma "povera vedova inconsolabile ma anche vendicativa", ma poi se lo scorda. Infine diventa una ghost story con fantasma di bambino, ma poi se lo scorda. Un film che ho visto, ma poi me lo sono scordato.

venerdì 28 gennaio 2011

GIONNI DEPPE! M'AI PROVOGATO E IO TE DISTRUGGO!

The Tourist
Trama: Come il Nino Frassica che dice «CORNUTO» al Gionni Deppe.

Gionni Deppe tu sei ammeriggano! Tacci tua ameriggano! Non poi mica combatte co l'ameriggani! So furbi l'ammerigganimosstadda, Angelina Sgholie e Venezzia. L'Ameriggani. So' forti l'ammereggani. Fanno i firme l'ammeriggani. Fanno i firme in Itaglia, so furbi l'ameriggani. Chiameno l'aggenti der cinema in Itaglia je fanno "aho! trovame l'attori itagliani che vengo a fa' er firme a Venezzia coll'attori ammeriggani!". Allora l'aggenti itagliani, che so furbi mejo, je mettono in batteria:
Allesio Boni - che uno je dice vabbè, è bello, ha fatto La meglio gioventù, daje
Nerì Marcorè - che uno je dice vabbè, fa ride, daje
Roaul Bova - che uno je dice vabbé, ha fatto li firme ameriggani, è bello, daje
CHRISTIAN DESICA - che uno je dice (con molto sforzo) vabbé, è figlio del grande Vittorio che ne sanno l'ameriggani, daje
...ma poi je metti...
NINO FRASSICA! Ma cazzo! Ancora NINO FRASSICA?!? Ma come cazzo è possibile? Ma che s'è fatto la tessera della Camorra? No perché uno dopo Somewhere pensava di averle viste tutte. Ma NINO FRASSICA davvero ma chi cazzo è mai stato Nino Frassica anche nella normale routine Itagliana? E proprio pensavi di averli visti tutti l'ameriggani in Itaglia. Quest'anno è stato il putiferio, c'erano più ameriggani che italiani in Itaglia: Mangia prega caga, The American, Somewhere... e basta Dio Santo. Secondo me funziona come per noi l'Argentina che vengono a girare qui che stamo talmente colle pezze ar culo che la manodopera non costa un cazzo. Oppure ho capito: siccome Cristoforo Colombo ha scoperto l'Amerigga, adesso l'Ameriggani hanno scoperto l'Itaglia. So forti l'Ameriggani.
GIONNI DEPPE! MA IO TE DISTRUGGO! IO SONO AMERIGGANO! IO NON BEVO VINO ROSSO! IO MAGNO MAMMELATA! Proprio come te che ti fai più di metà film col pigiamino! Ma io dico, Gionni Deppe, dio santo Gionni Deppe. Ma guarda che la carriera di Gionni Deppe andrebbe tipo studiata all'università, sì delle Malettie Incurabili: ma cazzo hai fatto dei signori film e diciamocelo che l'hai fatti dai, l'hai fatti, nonostante tutto l'hai fatti. Poi un giorno ti sei mascherato da pirata e fine. Ma che c'era in quel kajal? La cocaina che t'entrata in circolo? Poi diciamolo, in generale sei bello, ma in questo film cazzo SEI UN MOSTRO! Ma io sfido chiunque due volte cazzo due volte a farsi piacere Gionni in questo film. Cioè è come Brad Pitt in Ti presento Joe Black, la versione imbambolata. Qui Gionni, con quei capelli, quella barbetta strana sei 'na cosa brutta. Il firme tutto è 'na COSA AMERIGGANA! Anzi è PEGGIO di tutti i firme ameriggani sopracitati! Non c'è storia (ma manco di quelle inutili, tipo fate solo per mettermi gli attori Ameriggani nelle città d'arte, sai tipo Ocean's ##), è solo 'na cartolina de Venezzia come se non ce ne fossero poche nei negozzi di souvenir di Venezzia, che pure in quelli vicino a San Pietro tran'po' ce trovi a cartolina de Venezzia.
Evviva l'ameriggani in Itaglia e Robert DeNiro in copertina di Ciak con Carlo Verdone e whatsamerigganomoostadda.
PUAH. 'MAZZA CHE ZOZZERIA.

Men Have Needs

Romances & Cigarettes
Trama: Cornetti a colazione per gli Italoamericani. Non si fa! Certo t'arriva Kate Winslet che lavora da Agent Provocateur e ti dice quelle cose al telefono, sfido chiunque.

Ode ode ode ode a come sta messa Kate Winslet in questo film. Sta proprio al Top of the Topa della sua carriera. A parte la burrosità sexy del suo corpo un po' chubby (che da quando è dimagrita oltre ai chili ha perso anche il fascino), è proprio il personaggio, proprio la messa in scena, o meglio la messa in oscenità. Bravo Sam Mendes, no bravo eh, complimenti, perché l'hai fatta dimagrire? Che sei come quello delle anoressiche? Forse perché mangiate troppa roba biologica? Maledetto, vieni qui Kate che ti preparo una di quelle paste alla Carbonara che levati (cioè levati tutto subito, poi la pasta).
John Torturro regista di musical, perché di questo si tratta: quel tipo di musical che prende canzoni famose e te le "contestualizza" nel film, cantate dagli attori. Cioè tipo così:

O ANCORA MEGLIO:

Ma chi veramente VINCE è l'inimitabile Christopher Walker ballerino (nel film fa le sue mossette, adorabile pazzo vecchino). Rivediamo in quel gran pezzo di video:

Insomma l'unico tipo di musical sopportabile (Moulin Rouge Style, credo facciano una cosa del genere in Glee, se solo ne avessi visto  una puntata). Bene, degli Italoamericani l'ho detto, di Kate Winslet che è la prova provata in carne, ciccia e ossa della superiorità genetica delle rosse (lo dicono anche loro nel film, ripetute volte) l'ho detto, del musical l'ho detto... E l'ho detto che mi pare un po' esagerato che mo per un paio di corna lui deve pure morire, insomma mi pare un signor contrappasso, anche un po' troppo, no? Cioè sempre meglio di Lorena Bobbit, però, ecchesarà mai.
Comunque ora vi metto un ritratto di Kate Winslet, però, da vero blogger stronzo non vi dico nè chi l'ha fatto nè perché (e che volete, che vi dica pure qual è la MIGLIOR rivista di cinema del mondo? Eh no!). Spalancate gli occhi che arriva:

Ecco bravi, andatevene

American Life (Away We Go)
Trama: Aspetta un figlio e spera di non essere come tutti gli altri. Insomma un film intimo, intimista e anche intimidatorio: fate un figlio? Ripensateci!

Fate collanine con le conchiglie trovate sulla spiaggia?
Questo film fa per voi.
Fate le vacanze in tenda ma esclusivamente campeggio libero?
Questo film fa per voi.
Fate la spesa solo nei negozi Bio - tral'altro non rendendovi conto che spendete otto volte tanto e che i prodotti non sono niente di più niente di meno (anzi di meno c'è il sapore) di quelli del supermerkato e che cambia solo il packagin che invece dei colori sgargianti ha tutto il verdino opaco e non vi accorgete che chi vi vende la pasta di Kamut in realtà è uno col portafoglio gonfio e dieci volte più squalo di un broker di Wall Street?
Questo film fa per voi.
Siete contro ogni tipo di corporation anche Internet e odiate il fatto che tutto quello che vi circondo è di una corporation anche le cose che vi sembrano fatte a mano nel banchetto a Via Sannio?
Questo film fa per voi.
State per avere un bambino e vi viene voglia di vedere gli altri come sono con i loro figli e sperare, promettervi, giurarvi che voi non sarete MAI E POI MAI come gli altri nei confronti dei vostri figli e che i vostri figli avranno i genitori più belli, bravi, buoni del mondo?
Questo film non fa per voi, perché tanto lo sarete, come tutti gli altri.
Quindi il film - lungi da me dire che è brutto - ma questo manto di frikkettonismo allargato (lo sapete no, che i liberal-frikkettoni sono cento volte più rompipalle, "chiusi" e criticoni di tutti gli altri) proprio non fa per me. Se ho amato alla follia American Beauty, posso amare il suo esatto contrario? Certo poi averlo intitolato così, dio santo, che ne parliamo a fare. Ma se domani Sam Mendes fa un film, chessò, di zombi, come lo chiamano? American Dead People?

giovedì 27 gennaio 2011

Il suo nome è CAN!

Il mio nome è Kahn
Trama:
Allora. C'è un motivo. C'è sempre un motivo, per ogni cosa che fa C&B. Il motivo della visione delle TRE ORE che compongono l'insopportabile Il mio nome è Khan è questo: è il film che ha guadagnato più di tutta la storia dell'India. Bollywood, hai presente? Ci hanno sfrantumato i coglioni per mesi dicendoci "ma che ne sapete voi di Bollywood, a Bollyood fanno dei film di nove ore che levati, esci fresco come una rosa e ne chiedi ancora camminando sugli spilloni. A Bollywood tutti ridono, non te ne accorgi perché non hanno i denti, a Bollywood altro che Hollywood. A Bollywood fanno pure i cartelloni coloratissimi tipo questi:
Però a Bollywood sarà davvero tutto così? Cioè alla fine se è vero come è vero che se l'Itaglia è quella che mi propina Mangia, prega, ama allora l'India DEVE essere quella che mi propinano su The Millianaire. Giusto no? Ecco. Quindi - dopo aver visto il film col maggior incasso della storia d'Itaglia, si quello lì che abbiamo capito (non lo metto il nome, non voglio approfittare del suo nome, in fondo è circonvenzione d'incapaci - ecco che mi vedo il film che ha GUADAGNATO PIU' RUPIE DI OGNI ALTRO FILM INDIANO DELLA STORIA. Certo, non so come hanno fatto i conti dollari, rupie, euro. Comunque grazie a questo film nel Gange, dopo le vacche sacre e i morti arsi vivi, scorrevano anche i soldoni bling bling.
Ma il film com'è? Il film è un'interminabile e insopportabile tirata filoamericana (sia nella squallida storia che manco in un film TV sabato pomeriggio su Rete 4, sia nella ricerca programmatica di fare un film "all'americana" - tipo non c'è manco un balletto) dove su tutti la fa da padrone la recitazione assurda del sopracitato CAN. Lui:
Che è un tizio malato di Aspiriner (ANCORA?) che arriva in America e insegue il sogno americano, amore+soldi+super bowl, però poi arrivano gli aerei sulle Torri e tutti lo odiano (Lui è Indiano eh, no per dire), poi un ragazzino muore per una pallonata in pancia (e non è che stava giocando contro Mark Lenders) e poi arriva pure l'Uragano e alla fine incontra Obama. Giuro, tutto vero. Ma che ci volete fare, sono Indiani, è l'innocenza che li guida, non vi accanite, altrimenti vi lanciano addosso Gandhi! Guarda che Gandhi addosso fa male.

♰ Mario Scaccia ♰

♰ MARIO SCACCIA ♰
C&B si duole dell'imperdonabile ritardo.
Vederlo a teatro era una cosa irripetibile.

Basaglia non sbaglia

La pecora nera
Trama: Matto col botto e barbetta da capra. Intorno la letteratura.

Una volta - tanto tempo fa - ho fatto un disegnetto dove c'erano tipo 100 pecore bianche e una pecora nera che si alzava e gridava: "SIETE TUTTE DELLE DIVERSE".
Questo racconto non c'entra proprio niente col resto di questa recensione, era solo perché mi era tornato in mente. Quindi, di Celestini non ho mai seguito carriera, televisione, pubblicazioni e pizzo luciferino, e non lo comincerò a fare dopo questo Pecora Nera. La pellicola è in effetti un soliloquio metaletterario e letterato sulla vita di un matto, col botto. Una roba che forse letta avrebbe fatto più bella impressione (e probabilmente la fa, nel libro), però appunto, la dimensione filmica non mi pare gli si addica più di tanto. Infatti la cosa più filmica - il finale alla Sesto Senso (ops) - proprio non c'entra un beneamato niente, come la storiella della pecora nera rivoluzionaria di prima. Tirabassi è un Attore. Ed ecco che riappare Maya Sansa, che c'è stato un momento nel cinema ITagliano che c'era solo MayaSansaMayaSansaMayaSansaMayaSansa. Certo che TUTTO è meglio di Checco Zalone, e se vi dico che OGGI - per colpa di Checco Zalone - ChickenBroccoli ha raggiunto il suo picco di "ascolti"? Mi prendete per matto? O pensate che sto ripetendo il nome "Checco Zalone" solo per alzare l'"audience"? Eccesso di Zelig.

Governa Ombra

Vanishing on the 7th Street
Trama: Tizio, Cagna e Sempronio si ritrovano bloccati in un bar, fuori l'apocalisse scatenata da delle ombre nere che arrivano e ti ciucciano e di te rimangono solo i vestiti per terra messi lì dai costumisti.

Questo è il terzo di film del regista de Session 9 (molto fico) e soprattutto L'uomo senza sonno (nonché Transsiberian) che è un regista alla disperata ricerca di un suo "stile", che però proprio non riesce a trovare, forse è colpa di tutte le regie per la TV che fa (Fringe). Ne L'USS c'era Christian Bale senza 30 chili che faceva da solo tutto il film, mentre in Transsiberian c'era Woody Harrelson che tanto bastava. Qui c'è Hayden Christiansen, aka Darth Vader teenager scemo, uno degli attori più inutili del cosmo hollywoodiano (una sorta di copia brutta di James Franco). 
Il film è una sorta di "mi asserraglio dentro, perché fuori qualcosa mi uccide". Questo qualcosa sono "ombre". Ombre nere che arrivano dal buio. Complimenti all'originalità: insomma, un film dove la minaccia è costituita da " generiche ombre nere" deve fare i conti con una tale quantita di "cose venute prima" che o mi tiri fuori l'idea geniale che davvero mi fa gasara, oppure diventi solo uno dei tanti. Cioè, vedere ANCORA un eroe con la pila in mano che se gli si scarica la batteria muore, abbiamo già fatto il pieno...
Per non parlare dei videogiochi, che praticamente ci stanno più ombre nere che funghetti 1UP:
L'idea, quella geniale che tanto vorresti, non arriva mai, anzi, ogni minuto che passa il cervello si spegne e il film cade nell'oscurantismo più totale. Luce in sala, che me so cadute le chiavi.

mercoledì 26 gennaio 2011

CHE BRUTTA GIORNATA

Che bella giornata
Trama: Sì quindi c'è Checco Zalone che è di Alberobello però sta a Milano e giura di fare la guardia giurata e... no. non ce la faccio.

Voglio farvi vedere delle cose, cioè come fossere dei reperti della scientifica classificati da un scena di un delitto, ma di quelli tosti, quelli col sangue, con le budella, con gli squartamenti. Il morto è C&B.
Reperto 1:
Il reperto 1 è la lista dei MAGGIORI INCASSI DELLA STORIA DEL CINEMA IN ITALIA (dati wiki). Ora. Voi vi rendete conto di quali complicazioni comportano le parole "maggiori",  "incassi","storia" e "cinema" messe nella stessa frase? Ma studiamo nel dettaglio il podio. Ci sono Avatar e Titanic, e ti dici, ok certo, sono lo stato maximo della trasversalità di pubblico e lo accetto, però, cristo santo, sono comunque due signori film. Non ti sono piaciuti gli omoni blu? Ma l'hai visto quel 3D? Hai odiato il caschetto biondo di Leonardo? Ma la scena del naufragio l'hai vista? Ecco. Certo uno, se vuole essere realista, non può pensare che un film come, chessò, Kynodontas sia tra i maggiori incassi di sempre, figurati. Uno ci fa l'abitudine, uno si abitua a tutto alla fine. Ti abitui ai cinepanettoni, a DeSica col culo di fuori, a Boldi che dice "Cipollino". Ti dici vabbé, gli Itagliani non sono come me, lasciamo che si scannino nei centri commerciali, nelle file allo stadio, lasciamoli divertire sguaiati nelle sale con Pieraccioni e Aldo, Giovanni e Giacomo: tanto è sempre stato così e non è che cambierà mai qualcosa. In fondo stiamo sempre a parlare male di noi e poi alla fine, in Francia, nazione popolata da francesi (non so se) alla fine i maggiori incassi li fanno Asterix e Obelix e I Visitatori, quindi, ok, populismo/nazionalismo/campanilismo a parte, uno semplicemente ha preso l'abitudine di girarsi dall'altra parte e pensare "io non mi sento Itagliano", io non mi sento del "genere umano". E ti vedi Kynodontas sperando pure un po' che lo vedano il minor numero di persone possibile, che in fondo sia un po' "solo" tuo. 
Poi arriva Checco Zalone e fa IL MAGGIOR INCASSO DELLA STORIA DEL CINEMA fatto in due giorni (cioè è al PRIMO POSTO nell'incasso veloce: 7 MILIONI di euro in due giorni).  Quindi, non ci si può più girare dall'altra parte, perché sono loro che pure se io sto girato e non me li inculo, mi si parano davanti, con la faccia di Checco Zalone (sai, tipo Essere John Malkovich) e fanno la canzoncina, una qualunque di quelle squallide di Checco Zalone. E allora ci sta Saviano che va contro la Camorra, perché non ci può essere C&B che va contro Checco Zalone?! Cazzo. Il che ci porta al...
Reperto2:
Il reperto 2 riporta alcuni dei MILIONI di commenti che si trovano in giro per Internet. Allora le cose sono due: o gli togliete Internet all'Itagliani (TUTTI SENZA INTERNET! CAZZO! COME IN COREA DEL NORD! FANCULO!) oppure davvero quello che sta succedendo va oltre la nostra comprensione. Perché uno pensa sempre: ma sì, la gente non lo sanno, la gente non hanno studiato, IO non sono la GENTE. Però vi rendete conto da voi che la GENTE sono TUTTI. Sono una marea di persone e sono tutte schiave di Checco Zalone. Ma il significato della parola "stupendo" la sa "TheAtlon09"? TheAtlon09, se hai trovato questo post autocercandoti su google, ti prego, te lo chiedo davvero, senza supponenza, senza sarcasmo, col cuore di broccolo in mano: dimmi che cazzo vuol dire "Stupendo" per te. Cos'è stupendo nella tua vita? Ti prego, raccontami la tua vita, io non la giudicherò, forse ti manderò Affanculo, ma non ti giudicherò, perché tu, TheAtlon09, HAI RAGIONE! HAI VINTO TU! TU SEI L'ITAGLIA e L'ITAGLIA E' TE. Io che ci sto a fare qui, a vedere i film? Qui traballano le fondamenta stesse di una vita passata per la maggior parte a vedere film, sognare film, fare e farsi i film. Vi sembrerà - broccoli miei - di assistere alla distruzione programmatica di un Broccolo, e vi direte "ma che te pija? E per chi poi? Per Checco Zalone? Che non lo sai? Ma che te ne frega, non lo vedi e stai a posto". EH NO! E io non resisto, perché resisto ai Pieraccioni, resisto ai Benigni quelli brutti, resisto addirittura al culo di Belen, ma Checco Zalone NO. Perché Checco Zalone non è grottesco, dio santo, ci sono cose grottesche e beote che sono genio allo stato solido, sono pietre filosofali dell'idiozia e del suo contrario. No, oh no, Checco Zalone è niente. Niente nell'accezione di qualcosa che non esiste, ma che è come l'Antimateria, non c'è, ma nello stesso tempo c'è, esiste e risucchia nel suo nulla. E spero che ripetere così tante volte le parole Checco Zalone in questo post possa far capitare su ChickenBroccoli i suoi milioni di seguaci (perché di questo si tratta: lobotomizzati deambulanti tra un centro commerciale e un multiplex) e faccia piovere su questo post una graniuola di commenti. Vediamo come si difendono, i soldati beoti dell'Armata Zalone. Non ci sto, non ci posso stare. Anche se tanto non è il mio silenzio che risolverà qualcosa, e neanche le mie sparate: e lo sapete perché? Perché non c'è nulla da risolvere. Anzi, non c'è proprio NULLA. E sapete che vi dico, che ora vi beccate anche delle foto di Checco Zalone, così anche le ricerche immagine li porteranno qui. Copritevi gli occhi, eccole che arrivano:
Tutto finisce, le speranze di vedere un Cinema Italiano non dico buono, ma anche solo dignitoso. Perché Checco Zalone è la dimostrazione vivente che hai perso, è un Golem con incisa la parola "Sconfitta" sulla fronte alta. Scopri e da oggi sai che quello che stai - nel tuo piccolo- cercando di dire nel tuo stupido e broccolo blog non ha senso. MA DE CHE CAZZO STAMO A PARLA'. Di cinema? Di cinema Itagliano? E dell'ITAGLIANO CHE REGALA 7 MILIONI A CHECCO ZALONE? E che vuole l'orologio a led che lo trovi nelle catene Perditempo? Fermatemi perché posso stare qui anche tutta la notte a fare domande retoriche piene di parolacce. Il che ci porta al...
Reperto #3:
Il reperto 3 è una dicitura che appare a fine film. (Almeno ci hanno risparmiato che il film è stato pagato anche dai Contributi Statali). Più che altro mi premeva sottolineare due cose. Primo che le parole "espressione" e "artistica" messe insieme sono importanti quanto quelle di prima. Secondo che siccome appunto le parole sono importanti come diceva quello (io, nei quaderni delle elementari), ecco che il problema maggiore si riassume proprio in questo messaggio messo a fine del film: un messaggio del tutto FALSO. FALSO perché Una bella giornata - e il suo "autore" - SONO PROPRIO IL RIFERIMENTO CHIARO E REALISTICO DI FATTI, PERSONE, NOMI E LUOGHI REALI
SI CHIAMANO ITALIANI. 

Io sono l'Amorte

Io sono l'Amore
Trama: buon per te.

C'è la forma. E c'è la sostanza. I sentimenti espressi in Io sono l'Amore hanno DI NUOVO la forma del viso di Alba Rottwailer (se vedo un altro film con Alba Rottermayer con la piagnulelle giuro che faccio un massacro, oppure massacro lei e basta. E pensare che quella volta, in quel bar, ce l'avevo proprio lì). E poi c'è la ipertiroide "stramboide" di Tilda Swinton, che dopo essersi prodigata con Leonardino Di Caprio questa volta si lancia in un'interminabile e bucolica accoppiata con Ovosodo. Cose che "fanno strano" a vederle. Sempre per il discorso dei pesi e misure. 
Quindi la forma: la forma è quella delle belle e numerose e ricche familie italiche: quelle coi pastifici, i setifici, i malefici: ricchi a palate, sempre a piagne. Porelli. Che pena mi fan, poveri diavoli. Poi c'è la sostanza, che è quella densa melassa Itagliana di silenzi che dovrebbero dirmi qualcosa. MA CAZZO PARLA! PARLA ALBA! DIMMI QUALCOSA! QUALUNQUE COSA!!! BASTA SILENZI! PARLA ALBA PARLA! ARIDATECE ANNA MAGNANI!
Questo doveva essere il film che se presentato al posto de La prima cosa bella avrebbe dovuto vincere tutti gli oscar? Questo è il film che è piaciuto tanto in america? Questa specie di Giardino dei Finzi Contini, Finti Conzini, Finti Confini? Be' sì certo, l'Italia. C'hai quella dei film amerigani con Julia Roberts e questa, che quindi - forma e sostanza - dà adito a dei paragoni. Un ber piatto de' spaghetti ar sugo o un piatto di cucina molecolare? 'Na scopata co' uno rimorchiato per strada o una passione consumata su un prato circondati dal candore della natura e il frinire dei grilli? Soldi facili scrivendo le prime banalità sul BelPaese che ti vengono in mente o soldi di famiglia rinnegati in nome dell'Amore? Questioni di forma. Ma la sostanza rimane quella: all'Itagliano je piace da magna', da scopa' e soprattutto fa la Bellavita. Con buona pace per il Cinema.

Stagno e Olio

There Will Be Blood (Il Petroliere)
Trama: Il petroliere ha un cuore di pietrolio.

Recitazione, ti presento Daniel Day Lewis. Danienl Day Lewis, tu la recitazione la conosci già. Recuperone di C&B di un film vecchietto, sempre accantonato, "male facei". La lotta tra il materialismo e la brama di possesso del petroliere e la spiritualià (finta) del pastore è come una lotta tra male e male peggio. La faccio brevissima per una volta (nonostante le quasi tre ore di densità filmica): grande film, fate anche voi il recuperone.
TRIVIA: «I have a competition in me. I want no one else to succeed. I hate most people.» Chi l'ha detto? Il petroliere o C&B?

martedì 25 gennaio 2011

Jennifer Mori

I spit on your grave (2010)
Trama: Sulla giovane d'oggi ci scatarrano su. Poi vuole il caso che la giovane ritorna e gli fa un culo così a tutti!

Immorali, fascisti, deprecabili, così sono definiti i film di vendetta. Però quando un film di vendetta è bello allora passi che il concetto è quello di "se mi vilenti, ti taglio il cazzo" (a parte che sfiderei chiunque, pure Gesù, a porgere l'altra guancia dopo quello che le fanno a Jennifer nel film i redneck di turno) e diventa un bel film (vedi The Horseman o 7 Days o Lady Vendetta) E allora com'è? Ma niente, è solo che la gente si prendono troppo sul serio. Alla fine in questi film c'è quello che viene distrutto moralmente e fisicamente e poi quando si ripiglia si vendica. Punto. Basta. Il filmuncolo sotto esame ha un'unica freccia al suo arco:  spingere forte sulla scena di violenza - non si dovrebbe dire ma la protagonista è talmente antipatica che all'inizio un pochino se le merita pure, certo poi quelli esagerano e diventano loro a meritarsi tutto e dippiù di quello che la novella Saw architetta per fargli male, ma male vero. Insomma la storia è quella di una ragazzina che, dice, fa la scrittrice e va due mesi in un cottage sperduto nel nulla a scrivere il suo primo romanzo. Allora primo se devi scrivere il tuo primo romanzo NON sei una scrittrice. Poi se sei della scuolo Kinghiana di relegarti nel cottage solitario per due mesi come minimo non hai un cazzo da fare nella vita, sei ricca, perché vuoi perdere il tuo tempo in un cottage sperduto? E soprattutto, perché nel tuo cottage sperduto vai in giro nuda? Anche dopo aver incontrato i famosi REDNECK di turno? Che non li hai visti i film? Roba che la mia cospettatrice mi ha detto "Io manco con te ci andrei in un cottage sperduto" (Senso di protezione, lo dà C&B).
Quindi, 'sta porella viene subissata e buttata nel fosso, poi torna e via di torture, tra cui una che inizia così:
Continua così:
e finisce così:
La canara, in pratica. Insomma se un giorno vi prende quello strano schiribizzo di vedere donne violentate brutalmente ma che poi si vendicano con il quadruplo della brutalità, questo è il film per famiglie che fa per voi. Certo, l'importante è non farlo vedere ai bambini, non come fa Blockbuster> Il film è il remake di Non violentate Jennifer, film del 1978 che non ho visto e non recupererò. Però il titolo è bello, ma è un consiglio o un avvertimento o un comando? Perchè tipo: "NON VIOLENTATE JENNIFER!" Sì ok, ma quale? La Love Hewitt? La Lopez? SI possono violentare?
No... La Connelly? La Garner? Loro almeno si potranno violentare?
Ma insomma! Ma ci sarà un Jennifer che si potrà violentare!!!
No guarda allora tiettela. Comunque - oltre al fatto che tanto tempo fa già avevo esplorato il lato B nelle locandine - so che in Jappone stanno facendo una sorta di seguito, molto ma molto peggio in quanto a raccapriccio e scene terrificanti: