mercoledì 5 gennaio 2011

«Mistico!»

The Mist
Trama: Ce l'hanno proprio messa al Cthulhu

E arisdinghe. Non mi chiedete perché ma da tre anni a questa parte The Mist è diventato una specie di feticcio. Cioè come quando da piccoli vedevi a manovella un film senza che ti stancasse mai, e anche se lo sapevi a memoria non ti importava, anzi. E il più delle volte erano film abbastanza miserabili. Ecco, The Mist, che ha degli effetti speciali bruttini, attori tirati fuori dall'armadietto, una regia che vorrebbe copiare quella di Greengrass con la camera a mano che si "fonde" con la storia raccontata, ecco, questo The Mist MI PIACE DA MORIRE! Non lo so neanche io perché. Se voi lo bollato come un filmetto passatempo non ve ne vorrò mai male, perché lo capisco, ma dai, i mostroni giganti nella nebbia e tutti bloccati e tutto so 50th's. Bello. Da qui a un anno ci ritroveremo a vederlo e a dire esattamente le stesse coseInsomma ma venissero i mostri così. 
Che ore so'? Le 18:26? Alle 19... già mi sono chiuso nel bagno (vedi consiglio di qualche giorno fa) a tremare come una foglia e a pregare tutti gli Dei a cui non credo Visnù, Odino e Apollo compresi. Comunque noi qui ci si lamenta delle locandine fralloppe e dei titoli tradotti male. Certo che se vedi queste:
LA prima annuncia addirittura che "Korku Herşeyi Değiştirir", che insomma so' parole forti, poi toppa totalmente il colore base del film (che è tutto sul ciano sporco) e ci vuole vendere una distruzione apocalittica infuocata dove di fuoco nel film non se ne sente manco la puzza di bruciato - giusto un minutino, ma poca roba - qui sembra Segnali dal futuro!). La seconda fa il rip-off concettuale di Guerra dei Mondi, cosa non vera, ma almeno azzecca il colore.
Comunque poco da dire. Film SuperChicken, per me Broccolo. Voi, fate voi. Continuo ad aspettare la serie TV di The Dome, che lo potrebbe fare proprio il buon Darabont.
Lavorando esattamente con gli STESSI attori di The Mist (che infatti ne ha messi la metà anche in The Walking Dead). "Lo fanno sicuro", ricordatevi queste parole. E dire che comunque bastava un semplice, minuscolo, microscopico "click": 

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