Crisi. Austerity. Tasche vuote. President Evil. C'è poco da festeggia'! E dopo l'abboffata di roba dello scorso anno - quando più che altro ciebbì non c'aveva un cazzo da fare e ci mise TUTTO Dicembre a fare gli Awards - ora vi beccate gli Awards dell'Apocalisse scampata, oppure no magari s'erano sblagliati de un anno, oh l'hanno scritto un milione di anni fa o forse più che vuoi che sia un anno. Come dice quello "wrost Apocalypse ever".
Comunque. Diciamo che facciamo una rapida carrellata sui trend del 2012, almeno quelli che ho deciso IO che diventassero trend e poi lo sono effettivamente diventati, e poi giù giù a cadere gli awards più importanti, non le cazzate e manco i caz... piselli (tanto quest'anno non c'era gara, vero Michael?). Poi oh, ma lo sai che il momento degli Awards mi crea sempre uno strano stato di bipolarismo: da una parte ci vado in una brodaglia di giuggiole a rivedere uno per uno tutti i post dell'anno, dall'altra inizio a pensare solo a quello, solo a chi è stato bravo, a chi è stato penoso (sì ok, ora basta Michael), a quali categorie folli inventare. E poi arriva la frenesia dicembrina da Awards: «Non ho vito Ruby Sparks! Di certo è il film dell'anno!» «Non ho visto Holy Motors, sicuro è l'attore dell'anno!» «Non ho visto la luce del sole, di sicuro mi faceva bene!». Quindi, questo è il 2012 di Ciebbì, anno di grandi grandissimi cambiamenti in quella cosa che alcuni chiamano vita. Lo sapete che vita deriva da una vecchia parola Maya?
Buona Lettura.
Comunque. Diciamo che facciamo una rapida carrellata sui trend del 2012, almeno quelli che ho deciso IO che diventassero trend e poi lo sono effettivamente diventati, e poi giù giù a cadere gli awards più importanti, non le cazzate e manco i caz... piselli (tanto quest'anno non c'era gara, vero Michael?). Poi oh, ma lo sai che il momento degli Awards mi crea sempre uno strano stato di bipolarismo: da una parte ci vado in una brodaglia di giuggiole a rivedere uno per uno tutti i post dell'anno, dall'altra inizio a pensare solo a quello, solo a chi è stato bravo, a chi è stato penoso (sì ok, ora basta Michael), a quali categorie folli inventare. E poi arriva la frenesia dicembrina da Awards: «Non ho vito Ruby Sparks! Di certo è il film dell'anno!» «Non ho visto Holy Motors, sicuro è l'attore dell'anno!» «Non ho visto la luce del sole, di sicuro mi faceva bene!». Quindi, questo è il 2012 di Ciebbì, anno di grandi grandissimi cambiamenti in quella cosa che alcuni chiamano vita. Lo sapete che vita deriva da una vecchia parola Maya?
Buona Lettura.
I più smaliziati avranno capito che se a qualcuno il pane glie lo dà il pene (BASTA MICHAEL, smettila di infilarlo dove capita!), a me lo dà la grafica (ecco il perché anche del trend grafico di questi Awards: le palle.) so che alcuni di voi vengono qui solo per vedere gli alternaposter che raccatto in giro e che metto senza manco citare l'autore, dai buoni propositi dell'anno nuovo: non citare manco quelli di cui so il nome. I sei poster che mi sono piaSciuti di più sono sopra, ecco le recensioni belle in ordine: The innkeeper • Chronicle • The Cabin in the Woods • Looper (questa ha vinto per la versione gif!) • The Iron Lady • The Lady (vabbé, te lo fai fare da Obey vinci facile...)
Se lo scorso anno tutti andavano in treno, quest'anno è un tripudio di barche, barchette, zattere, galeoni, transatlantici, navi volanti, di ghiaccio e di pongo. C'è chi sostiene che è la concomitanza coi cento anni del Titanic e i 10 del film (non a caso è riuscito il film e hanno fatto la serie Tv): io sostengo che hanno visto il mio reportage a puntate del Lago Film Festival dove ho dimostrato di essere un bravo capitano di fregata. Ecco dove abbiamo visto salpare (o affondare) le bagnarole del 2012: Battleship • Pirati! • I tre moschettieri • Titanic (film e Serial) • Vita di Pi (ops, questo arriva dopo, avvabbèdai) • L'era glaciale 4. Vabbuò?
Questa categoria dovremmo considerarla la più importante, che spesso gli animali, a recitare, so' proprio meglio de li cristiani. Quest'anno è stato l'anno degli orsi, ma non quelli veri, quelli a cartoni animati. Li abbiamo adorati in Brave, schifati in Ted, ignorati ne I Muppet. E Babbo Natale che c'entra? Be', più bear di Babbo ne Le 5 Leggende non so io.
Abbiamo anche assistito all'atavico scontro tra due animali che notoriamente si fanno la guerra dalla notte dei tempi: l'uomo e il lupo (!). Liam Naason ha preso a mazzate un lupo in The Grey, mentre quel proto-curdo di Jeremy Renner ha fatto letteramente eplodere un lupo. So finiti i tempi cupi! Odio puro per quel cazzo di cagnetto di The Artist (ma è lo stesso di Beginners?) Li odio quei cani isterici lì io! E poi due "attori" amozionanti: occhi di cavallo in War Horse e zattera delle Tigri in Vita di Pi (pure questo arriva, posso dirvi che sì, è bello. E molto.)
Ma più umani ancora degli animali sono i robot. Certo di robot ce ne propinano minimo 3 all'anno, e proprio quando potevano farci fare un tuffo nel passato riportando in vita Johnny Cab, non l'hanno fatto). Quest'anno però i robot imbullonati si merito una categoria perché sono tutti deliziosi esempi di "omini di latta" di Oziana memoria (e tremo nell'attesa di vedere come sarà quello del 2013): l'abbiamo chiamato Muhammed A.I. quello di Real Steel, l'iberica Eva è una bambina robot che meraviglia però porta sul nasino gli occhiali ma quanta forza che ha la fisica e l'algebra sa, mentre David di Prometheus è un robot frignone che se tanto mi dà tanto chissà che meccanismo c'ha lì! MICHAEEEL FALLO FINITA!
Sei forte papà! Oh, gli attori maschi proprio c'hanno la carriera segnata, appena raggiunti gli -anta, gli appioppano certi regazzini (il più delle volte di un'antipatia da antologia. atipagia, infatti.). Ecco, nome per nome, tutti quelli che magari era meglio se quella sera seguivano il sanissimo consiglio di Vincent Vega. Papà Ethan • Papà Hugh (che poi lui se diventa nonno diventa Nonno Hugh) • Papà Daniel • Papà Tom • Papà George • Papà Clive • Papà Woody (non Allen, che quello meglio se non ce l'hai come papà) • Papà Matt • Papà Aaron • Papà Nicolas • Papà Denzel (anche questo arriva, è in ritardo come ti sbagli) • Papà John. Io se divento papà divento Barbapapà?
Poi sai però che? Che i genitori hanno questa brutta abitudine di diventare vecchi e morire. Ma guarda questi. Quest'anno hanno veramente deciso che dovevamo piangere, a vedere la gente malata che forse moriva, o che moriva davvero. Joseph aveva il 50/50 di possibilità. Christopher il 100/100. La moglie di George non ha scelto un buon momento (come se ce ne fossero poi), mentre un bambino farebbe dichiarare guerra a qualsiasi genitore. Una guerra che si DEVE vincere.
Ma la vita continua, direbbe qualcuno senza cuore. Si muore, si nasce. Ma prima di nascere si procrea. Certo al cinema fanno sempre gli esagerati: MICHEAL! Dai che ora puoi venire... ma non intendevo quello!!! Johnny ed Eva si danno un da fare mostruoso (incredibile, in un colpetto solo ho dato un Award a tre persone che generalmente schifo: Depp, Burton e la Green... è proprio vero che tira più un premio di...). Vincent Cassell, pure da pelato, rimane un grosso fare luminoso ritto ad indicarci la via del rimorchio. E poi arriva POLLO! No, non io, proprio POLLO! Ovviamente chi volesse imparare da questi maestri del sesso e della frittura può ricorrere all'internet VM18, o a questa gif... contenti voi.
Non c'è gara. Le acconciature più ASSURDE (e brutte) del 2012 (ma credo del decennio) le potete ammirare solo su The Hunger Games. Bisogna dare a Cesare quello che è di Cesare, Ragazzi.
Ecco, se avessi davanti il parrucchiere di The Hunger Games gli chiederei «Ma che per caso durante e riprese Jennifer t'ha lanciato due dardi dritti dritti nelle pupille?!». Eccolo, il VERO trend del 2012: Archi. Archi in ogni dove. Dove ti giravi ARCHI! Oltre al citato Hunger Games hanno fatto ripetuti centri anche Kevin (lui più che altro sulle fronti dei compagni di scuola. No comment su quello che avete appena pensato). Merida, l'indomita rossa di Brave è la figlia segreta di Robin Hood (quello a volpe, il colore del crine è lui); Jeremy Occhio di Falco (vero Action Man del 2012... Action Men era una categoria che è stata defalcata: gli altri erano quell'abbacchio di John Mazzo di Carte e... E? No, gli espandibili non sono "men".) I due film mitologici (né titanici né immortali, anzi bruttarelli entrambi) dell'anno non si lasciano sfuggire l'occasione di metterci dentro ARCHI! e anche in Biancaneve quello bello c'è ARCHI! E fortunati voi che non mi sono messo a vedere Arrow.
Chissà perché ARCHI! non è arma da cattivi. Strano no? I cattivi preferiscono usare bombe e schiene possenti come il tanto chiacchierato Bane (che poi non so se l'avete visto in originale ma il doppiaggio del suo co-cattivo Timi non era poi così diverso); soldati di roccia come fa la bravissima, davvero, regina cattiva Charlize Theron; chitarre e psicologia distorta come il Mansoniano capo della setta in cui cade Martha, e canti davvero inquietanti come il dottore pedofilo che Timi mette in scena in Ruggine, davvero bravo. Ma l'arma più micidiale rimane POLLO!
E chi di pollo ferisce, di pollo vincisce (!). Matthew, ti ricordi quando ti prendevo in giro? Quando non eri altro che un bufalo biondo capace al massimo di sfoggiare un sorriso a mille denti? Ecco, scusa, te ne do atto: nel giro di un anno sei diventato un GRANDE attore. GRANDE! Quello che hai fatto in Killer Joe non è da tutti: la tua presenza scenica è esaltante e terrorizzante al tempo stesso. Giuro, se non avessi paura di rappresaglie paragonerei quello cha hai fatto al lavoro di Pacino ne Il padrino 2 o di Nicholson in Shining. Non esagero. Bravo, ora lo togliamo quel Pollo? Shi shi shei shtatho bhravo anche in Bernhiie in Masshicc Mikhhe...
A proposito, Joseph, ti ricordi quando non mi ricordavo neanche come ti chiamavi? Che ti confondevo sempre con quell'altro? Dai quello? Come si chiama? Vabbè lui. Ora invece pensa hai vinto. Hai vinto perché hai messo a segno tre interpretazioni che vanno dal pazzesco al bello tosto al divertito (e ti perdono la fregnaccia con le bici). Bravo.
Michael? MICHAEL! BASTA! L'abbiamo capito che non sei un robot, che tu le donne le pigli o le meni, sempre il più fico sei.
Adam. Adam. Adamadamadam... L'uomo di Adampianto. Che brutta figura. Per una volta i Razzie sono stati no sacrosanti, deeppiù. La pochezza e lo squallore... Ma guarda manco De Sica e Banfi in quel film. Mi fa schifo anche solo parlarne. Passiamo oltre.
Passiamo all'Uomo Bagno. Anzi no, che pure questo ti giuro che faccia da deficiente che mi fa fare battute deficienti pure amme. E. ma. EMMA! Ripensaci!
Guarda ti passerei addirittura Dennis che fa il cattivo alla Psyco. No forse no...
Rifacciamoci gli occhi con le attrici più brave dell'anno. Non ho detto bone, quelle arrivano dopo. Elizabeth Olsen dimostra che la bravura salta una generazione; se le due sorelle sono come due lama che recitano Checov, lei è cieco chi non l'ama (madonna questa...). In Martha Marcy May Marlene è eccezionale, pacata e tesissima. Perfetta. In Silent House regala un'interpretazione "paurosa" davvero. In Red Lights... ah ma perché c'è in Red Lights? Maddai, vabbé deve essere stata brava pure lì.
Poi Tilda. Che stramboide. Mamma poco coraggio di quell'altro stramboide di Ezra (cast perfetto): mi sa che du' parole ce le potevate spreca' per Kevin.
E poi il duetto furente della middle-class (radical chic da una parte, finto liberale dall'altra) che si fanno Jodie e Kate in Carnage: stupende. Comunque Team Kate tutta la vita.
Oh. Io come minimo mi aspetto che ora mi commentano Julia, Keira e Claudia tutte insieme! Agguerrite mi raccomando! Se non ora quando? Daje! No perché parliamone delle figura barbine che avete fatto: vi ho scelto perché quest'anno avete rappresentato al meglio il concetto di "fuori ruolo".
Julia cattiva (?) regina di Biancaneve, tutta smorfie e mossette che manco fosse Gionni Deppe. E la merda in faccia se la merita davvero.
Keira (insieme a Julia un'altra sicurezza di questa categoria) sei veramente ridicola nella parte della "stranetta con problemi" e poi io i avevo avvertito: a furia di fare smorfie ci sei rimasta! Ti giuro, io l'ultima notte al mondo più che con te la passerei col tè, piuttosto.
Claudia. Ma perché non mi scrivi più? Che devo fare per farmi notare da te? Dai scrivimi scrivimi scrivimi, oh però non fare quelle cose da ROKKKER con la mano a corna tipo scrivermi col sangue o chessò, accostare con la macchina e trascinarmi sul selciato. Io in fondo sono un gran bravo ragazzo. Tu una brava ROKKER un po' meno grande...
Per fortuna ci sono loro. Le top... diciamo le "top". Ragazze belle, brave e sicuramente intelligenti che se pensano come... Vabbé. Jennifer, Felicity, Camille, Brie (che mi fa ridere), Chloé, Jessica e domenica riposo.
Poi c'è una cosa che non capisco. E che voglio condividere con voi attenti lettori e critici di questo mondo del cinema: perché gli attori bravi (o meglio quelli che potenzialmente possono essere bravi) buttano alle ortiche la loro carriera facendo millemila film (di cui 999mila orrendi)? Devono pagare troppo tasse? Devono comprare l'ultimo modello di robot puliscipiscina? Bruce Willis (bravissimo in Moorise Kingdom, patetico in tutte le altre sue apparizioni, che non mi va manco di linkare); Sigourney Weaver, cattivella direttrice dell'ufficio "sinistri" in The Cabin in the Woods, poi ripetitiva in tutti gli altri panni di "donna matrigna pare buona ma è maligna"; Channing Tatum, perfetto ballerino in Magic Mike e divertente in 21 Jump Street, ottenebrato muflone con lo sguardo spento nel resto dei suoi troppi film. Perché? Pensare.
E poi ci sono quelli che nel 2012 hanno dimostrato una grande verità: appari il meno possibile, che se rimani sullo schermo più di un minuto ci viene l'orticaria. Se invece fai una comparsata (o cameo) vinci addirittura un C&B Award! Attori abbonati al Broccolo Actor come Johnny Deppe e Ryan Reynolds appaiono pochi secondi rispettivamente in 21 Jump Street e in Ted, e valgono. Mentre Edward Norton, ormai famoso per essere il migliore attore della sua generazione ormai decaduto, compare ne Il Dittatore, ed è la sua migliore interpretazione da 10 anni a questa parte.
Film orientali. Ah perché in oriente fanno film? Sentiamo la nostra inviata dal giapponese (il ristorante intendo...)
Cari amici del tofu, quest’anno la mia scelta ricade essenzialmente su tre dei film visti al FEFF 2012, dato che per il resto non è che mi sia data granché da fare. Vergogna su di me, direbbe un anglofono. Inutile fare buoni propositi per l’anno nuovo, accontentatevi di quello che passa il convento. Il film da recuperare assolutamente è Punch, sudcoreano del 2011, per me il migliore del festival. Poi il dolce e strampalato Rent-a-cat, della giapponese Ogigami, e infine il triste e sconvolgente Song of Silence, opera prima cinese del 2012. Così accontentiamo un po’ tutti i paesi di quella parte di mondo lontanissima (ma sempre nel mio cuore, anche se non si direbbe). [Alabama]
E dopo film inventati da paesi che non esistono scritti da persone troppo belle per essere vere (e con questo mi sono assicurato un altro anno di Tofu gratis. Quante ne so io.) Passiamo alle cose serial! Serie TV. Devo dire che questo 2012 non ci ha riservato grandi sorprese (per non chiamare sopresa Walter White con i capelli, Don Draper che ti domina la vita, i walking dead che diventano finalmente si mettono a correre): la serie più interessante viene dall'inghilterra, si chiama Black Mirror e in tre episodi ci racconta il più vicino dei futuri possibili, quello che vivremo davvero, non quello di "se vabbè ma tanto io le macchine volanti non le vedrò mai. A parte il fatto che i nostri nonni se andavi da loro a 20 e gli dicevi "oh! nonno! nonnoh! Ma lo sai che nel 2012 saremo tutti connessi ad una grande rete e ci rimorchieremo le ragazze, ci scriveremo su una cosa chiamata faccia ma anche libro, e ci sarà anche un cineblog che dominerà il mondo!!!" lui diceva "bravi cojoni!".
E finalmente arrivano i film! Avete notato che bravo ho impaginato tutto proprio come gli oscar, che te fanno aspetta' le cinque della matina per il miglior film e poi vince sempre il più brutto. Uguale, solo che qui a vincere è il bel gioco. I film d'animazione meritano da sempre una categoria a parte. E a parte il campanilismo, come ogni anno vince la Pixar, ma questa volta non con il film regolare, ma con il suo corto: La Luna, cinque minuti di Poesia.
Ed eccoci finalmente alla categoria più goduriosa! I film dello schifo! Ma proprio la tristezza che vorresti incontrare il produttore e ridergli in faccia! In rapida successione titoli e motivi stringatissimi di disastro:
L'ora nera... Sì, quella che passa lo spettatore; I Tre Moschettieri, Dumas in salsa Matrix.. Dumatrix; Beneath the Darkeness, che Dennis è una minaccia per tutti i bar nel raggio di un chilomentro; Molto forte Incredibilmente vicino mostruosamente pretenzioso francamente orripilante; I più grandi di tutti, se "tutti" sono i Puffi pure pure; Project X, se il vostro progetto era rovinare una generazione, ci siete riusciti; The Amazing Spider Man, da piccoli attori derivano piccoli film; Jack & Jill, Due Adam al prezzo di uno, una, uni...; Biancaneve e le sue sopracciglia.
E il peggior film dell'anno? Il peggior film dell'anno è un film francese d'amore: Emotivi Anonimi. Con la a minuscolissima, perché quello che mette in scena non è amore, è idiozia, è pochezza mentale, è fesseria reiterata e questo dà fastidio. Molto fastidio. Non è che se t'innamori diventi ritardato.
E il miglior film? Quelli che ti danno la forza di continuare i tuoi cineblog e qualche volta anche la vita in generale? Ci sono stati, non proprio i capolavori che ci ricorderemo per sempre, la crisi forse è arrivata anche dalle parti di Hollywood, ma ci sono stati momenti per cui è valso la pena tutto. Ci sono stati in Battleship, che lo so che vi sembra una scelta strana ma oh, quanto è gasante quando partono gli AC/DC! E un horror? Non c'è neanche la categoria quest'anno e no vuoi mettere un horror? Ce lo metto eccome, il più originale divertente citazionista (e a tratti anche pauroso): The Cabin in the Woods. Dobbiamo ancora parlare di Kevin? Potremo farlo di Moorise Kingdom, il film che finalmente ha sdoganato Wes per TUTTI (e voglio dire TUTTI. Avete notato? Certo, Anderson lo amavano in tanti anche prima, ma ora lo amano TUTTI, anche il pizzicagnolo sotto casa che ti taglia il pane al ralenti o la casalinga di Voghera che fa la spesa col baule firmato al posto del carrello. Sono strano io se dico che più piace a loro, e meno inizia a piacere a me? L'avevo detto io che c'era qualcosa che non tornava); 50/50 sfumatumore di materia grigia, 50 ridi/50 piangi; in The Raid Redemption invece ti sudano le mani per quante botte si danno; Martha Marcy May Marlene, Martha, che bellissimo nome; Shame on you Michael!; e il miglior film italiano possibile sulla peggiore italia possibile: DIAZ.
E il più bel film dell'anno? Il miglior film dell'anno è un film francese d'Amore: La guerra è dichiarata. L'Amore con la A maiuscola; quello che ti fa diventare matto, pieno di stupidità e bellezza, leggero e pesantissimo, tutto e niente, ridere di una cosa gigante, piangere di una cosa minuscola. L'Amore delle canzoni d'Amore sia quelle belle che quelle brutte. Sì dai insomma. Quello.
Ciebbì che parla d'Amore? Aspetta un po'... barche... Amore... deve essersi per forza imbarcato su un cargo battente bandiera panamense. Chissà che trasportava? Bisognerebbe capirlo.
Per forza. Non è un caso se al posto delle scene bellissime dell'anno (a dire il vero abbastanza poche e comunque contenute tutte nei film degli Awards) quest'anno vi beccate una selezione tagliata male di droghe di sostanza.
Senza dimenticare la mosca gigante di Wanderlust, Eddie Murphy strafumato in A Thousand Words e la droga ralenti di quel fattone di Dredd.
E questa signori miei, è la Fine. Doveva arrivare il 21 e invece vedi... Mai dire Maya.