lunedì 24 gennaio 2011

7 Animelle Dannate

My Soul to Take
Trama: Ci sta un tizio molto cattivo che divide la sua anima in sette e la mette in sette pischelli diversi. Poi arriva Harry Potter Poi si scopre che in realtà
era il solito imbecille vestito da Alan Moore (diapo>) Che si divertiva a telefonare con l'apparecchietto che cambia la voce e ad ammazzare i negri ciechi. L'animaccia sua.

Wes Craven è morto, però non se n'è accorto. E fa finta di fare film da circa 15 anni. Questo suo ultimo film è il solito ritrito spettacolino di morti giovanilistiche col coltello ricurvo e giovani che entrano dalle finestre proprio dopo un minuto che è stato ammazzato qualcuno, proprio che dici "aaahh è stato lui", "aaah no aspetta è stato lui". Insomma è uno Scream, è un So cosa hai fatto, è un Urban Legend, ma soprattutto, è una merda.
Un ricordo sbiadito di quei thrillerini dall'assassino mascherato dell'ultima ora che nell'era post-Scream andavano tanto di moda. Qui Craven tenta l'ennesima carta creando un assassino che si chiama Ripper. Un assassino che si chiama Ripper. Capito? Crea un assassino mascherato che si chiama Ripper, e uccide con un coltello con sopra scritto SO' COJONE Vendetta, e si chiama Ripper. Manco lei vale la visione:
La parola più adatta (ed è davvero una parola fin troppo ricercata per definire questo film) è scomposto. Non ci si capisce una mazza, o meglio, si capisce fin troppo bene che Craven non sapeva più dove sbattere la testa (e pensare che bastava sbattersi quella di cui sopra). Insomma lo sapete la scena più terrificante qual'è? Lo sketch dello specchio. Avete presente?

GIURO. Non ci credete vero? L'animaccia vostra:

2 commenti:

  1. Non può essere! Non può essere! Non può essere stato luii! BWHHAAAAAAAAHHHHHH!!!!
    (Corre via disperata disseminando laGrime per ogni dove al suo passaggio. E sbattendo la porta.)

    ISA

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