Trama: Grande truffa alla Corte di Francia - A Palazzo si smadonna già - Tre briganti tra cui Brody e la Swank - agguato al Cinemà!
Sembrava l'altro ieri che stavo a Versailles e tra orde di zombi che deambulavano davanti al pitale del Re anche io, C&B, gridavo "SONO UN CICISBEO!". Era appunto l'altro ieri.
Insomma adesso vi beccate questo film che racconta di questo "intrigo della collana" che noi tutti sappiamo cos'è dopo aver visto la puntata #23 di Lady Oscar. Che in pratica se ci pensi noi sappiamo meglio la rivoluzione francese che l'unità d'I Taglia. Se a noi ci chiedi: chi era Garibaldi, rispondiamo dubbiosi ma non so c'entra con le mille lire. Ma se ci chiedi chi era la Contessa Du Barry, ahivoglia! Ecco una foto d'epoca di questa Jeanne Valois de la Motte:
Ed ecco appunto una ricostruzione, molto rara, sempre d'epoca:
Questo film ti fa rimpiangere forte Marie Antoinette (che casualmente - giuro - ho visto esattamente un anno fa) e lo rimpiangi non solo perchè la scorsa settimana ci siamo visti quella baguette infilata en dan le didietr di Somewhere, ma perché qui, vuoi che non avevano un franco per fare vestiti e parrucconi decenti, vuoi che il regista sia un totale incapace, vuoi che gli attori scelti siano quanto di più inadeguato mai visto (cioè che Hilary Swank mi fa una contessa francese del 700 è credibile quanto se mi ci mettevano Eva Mendes o Jennifer Lopez).
Questo film ti fa rimpiangere forte Marie Antoinette (che casualmente - giuro - ho visto esattamente un anno fa) e lo rimpiangi non solo perchè la scorsa settimana ci siamo visti quella baguette infilata en dan le didietr di Somewhere, ma perché qui, vuoi che non avevano un franco per fare vestiti e parrucconi decenti, vuoi che il regista sia un totale incapace, vuoi che gli attori scelti siano quanto di più inadeguato mai visto (cioè che Hilary Swank mi fa una contessa francese del 700 è credibile quanto se mi ci mettevano Eva Mendes o Jennifer Lopez).
Oppure vuoi anche che ci sia Christopher Walker in una delle sue solite interpretazioni "sono un mito e faccio il cazzo che mi pare" aka >> Insomma un film penoso, brutto, brutto di quella bruttezza che si scrivono le lettere (Francia, XVIII Secolo) con la calligrafia quella tutta fatta a svirgolette e inchiostro, ma IN INGLESE! Non so se rendo l'idea.
Le jè son fè. Il motivo del titolo del post (che inaugura un nuovo anno di titoli geniali) lo dobbiamo chiaramente agli oscar immeritatamente vinti dalla protagonista (per me supersopravvalutata, insomma, questo film lo dimostra) e la nostra bionda beneamina di criptogheanza della rivoluzione francese, quella disturbata mentale di Lady Oscar. Ma più disturbati ancora erano loro, i Cavalieri del Re:
Da notare anche Garibaldi come si diverte. Io lo so che ora volete che vi racconti del mio viaggio con tutte le foto del cafè di Amelie e le confezioni di burro. Invece ecco a voi l'unica foto che ho fatto:
Libertè. Egalitè. Alimortè.
Nessun commento:
Posta un commento