lunedì 2 marzo 2015

Senti chi abbaia

The Voices
Trama: Cane pazzo gatto cane

Finalmente una parte adatta alla faccia sveglia di Ryan Reynolds: il cretino.
Non fosse che oltre ad essere cretino il protagonista del film è anche schizofrenico, cioè sente le voci, nella fattispecie quella del cane e del gatto che, come fossero i classici diavoletto e angioletto posati sulle spalle, gli consigliano cosa fare delle sue manie omicide. Ovviamente il cane è quello che le placa, il gatto quello che le aizza. In pratica la versione pazzia di questo celebre video qui:

Le voci sono nella sua testa, ma noi vediamo gli animali parlare con quel classico e orrendo modo di far parlare gli animali, muovendogli la bocca col computer che manco in un film per bambini. Se poi pensi che (se non erro il terzo, o era il quarto?) Senti chi parla usava proprio i cani parlanti siamo veramente alla frutta (le prugne, poi scoprirete perché).
Insomma Ryan fa questo ragazzetto tutto calmo che lavora in un ufficio di trasporti dove devono indossare tutti delle tute rosa, poi dici che diventi un assassino.
Sente le voci degli animali - a proposito, se le doppia da solo, il gatto con inflessione inglese (inglessione, quindi) e il cane con fare da basso - e dà più retta al gatto (cattivo) che al cane (buono), iniziando così ad ammazzare un po' di colleghe, di cui poi tiene le teste nel frigo, e le teste, come ti sbagli, iniziano a parlare pure loro.

Perché ho visto questo film? Perché ho rotto la promessa che avevo stretto con le mie voci  interiori (il Pollo cattivo e il Broccolo buono) che ogni tanto in passato mi hanno costretto a vedere dei film con Ryan Reynolds che è veramente il peggior attore in circolazione? Perché sono state più forti loro?
Prima di tutto perché una delle protagonisti femminili è Gemma Arterton (e qui mi ha convinto il Broccolo interiore). Pensavate che me l'ero scordata quella manzona di Gemma? Lei per capirci:
Ma come fai a scordartela?
Il cast intorno a Ryan era poi un pochino (non tanto, un pochino) interessante, infatti oltre a Gemma c'è quella roscia dentona che canta bene, quella vecchia che fa sempre la cattivona e altra gente di cui non ricordo il nome ma da qualche parte ho visto.
Ma, più di tutto, ho visto The Voices perché è un film di Majane Satrapi, e non potevo assolutamente perdere l'occasione di farle una bella risata in faccia  (qui ci ha messo lo zampino il Chicken interiore). Ridere, nel particolare, della questione coerenza.
Marjane, lo sappiamo, è stata illuminata dalle luci di Hollywood quando da fumettista è passata ad essere regista, all'inizio di un film tratto dal suo fumetto Persepolis, che fu poi candidato all'oscar. Iran, guerra, diritti delle donne e percaritàdiddio (o chi per lui) se sono qui a dire che non siano cose pesanti e gravi e degne di tutta l'attenzione del mondo (e infatti non ne parlo mai perché mi sento sempre inadeguato).
Solo che lo spirito di Marjane nei confronti del fumettomondo è sempre stato molto molto molto da "puzza sotto il naso", quasi che il fumetto fosse il mondo da cui scappare subito, infatti appena ha fatto il film non ha (quasi) più disegnato e si è reinventata regista; che poi, avesse fatto film d'animazione, avrei capito, invece è passata subito al live action, e com'è come non è nel giro di pochi anni è finita a fare questo film atroce, una black comedy (e sappiamo quanto sono difficili le black comedy, anche se me le azzeppi di assurdità e balletti finali con tanto di Gesù danzerino) con protagonista Ryan Reynolds, ecco, a me fa quantomeno ridere sotto baffi e barba, mi pare un buon contrappasso per chi ci ha sempre messo quella dose di "intellettualismo" di troppo, la stessa dose che poi rovina tutto, che stona, stonature che nel mondo fumetto sono attualissime. Gipi (un altro che c'ha provato col cinema, fallendo) va dalla Bignardi perché è "intellettualissimo", ma la Bignardi poi li legge i fumetti? Anzi... le "graaaphìc nòòòvel" (detta come vingardium leviosà). 
Insomma che il cinema è il ritiro dei fumettisti che non vogliono più fare i fumetti perché non si fanno abbastanza soldi? Ma stattene nel mondo tuo a fare i fumetti, che diamine. Gipi infatti ci è tornato, per fortuna. Speriamo che Marjane abbassi la cresta e qualcuno le consigli (da dentro o più probabilmente da fuori, nei panni dei produttori) di non fare più film.
Per me devi essere coerente sempre e se a me domani mi dicono di girare un film con Gemma Arterton posso stare sicuro che nessuno può venirmi a dire "ah prima facevi tanto quello che Gemma Arterton no eh!?"
Comunque le voci nella testa che fanno ammazzare le persone non è la prima volta che le sentiamo:
A proposito di vestiti colorati e pazzie vi volevo solo dire che...
IL VESTITO È VERDE E ROSA! MA DOVE LI VEDETE L'ORO E IL BLU? DOVE?!

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