martedì 17 novembre 2015

Sherlock Olds

Mr. Holmes
Trama: Deambulare, Watson

C'erano tutti i presupposti per fare un film bellissimo.
C'era Sherlock, un personaggio che non invecchia mai (!), e che gode anzi di un rinnovato e rinvigorito successo anche tra i più ganzi giovani di oggi, ovviamente grazie alla versione muscolare e un po' coatta della coppia Downey Jr./Law 
e anche di più per quella televisiva con Cumby&Freeman
Un po' meno per Elementary, ma basta che si parli di Sherlock, tutto va bene:
Quindi la strada spianata per una versione vecchia, pensierosa, canuta ma sempre intelligentissima del caro Holmes c'era tutta. Nessuno aveva storto in naso quando era uscita la notizia di questo film, anzi, a sapere che a interpretarlo ci sarebbe stato Gandalf/Magneto Sir Ian McKellen, altro che storcere il naso, si erano alzati i veri gridolini di giubilo.
Lo avevamo pregustato, lui, in versione Maggie Smith maschile, vecchio rompicoglioni (che rompicoglioni Sherlock lo è sempre stato, ad ogni età), in più con tutti gli acciacchi, a guardare i lavori di costruzione e dedurre che gli operai stavano risparmiando sul cemento e lamentarsi di tutto e tutti.
Poi si profilava questa storia di amicizia con un ragazzino, e lo avevamo già immaginato bastone della vecchiaia di Holmes, che avrebbe perso colpi per tutto il tempo, per poi, magari per un nuovo caso in tarda età, riprendere vigore e di indizio in indizio risolverlo, aiutato dal nuovo piccolo Watson.
Niente di tutto questo. Mr. Holmes è un film noiosissimo, lento, impasticciato e ai limiti del comprensibile. Non cattura mai l'attenzione, e dire che non cercavamo scene d'azione o regia supermoderna, non volevamo vedere un altro Sherlock modernizzato, anche se vecchio, magari alle prese con un cellulare touch e il ragazzine che gli insegnava come usarlo. Anzi volevamo un buon vecchio Sherlock classico, con attore super, che avrebbe anzi riportato equilibrio a Baker Street. E invece nulla.
Il film intreccia tre story lines in tre tempi diversi (anche se Sherlock sempre vecchio rimane, diciamo che lo vediamo vecchio, vecchietto e mummia) e nessuna delle tre si rivela machiavellica, degna di un'investigazione geniale, di una scoperta sorprendente, l'intreccio è alquanto inesistente.
La cosa peggiore è non aver regalato alla sceneggiatura quella dose di ironia necessaria al personaggio. Va benissimo presentarcelo un po' rimbambito, schiavo di non si sa che unguento giapponese (Sherlock e le dipendenze, un classico...), triste e solitario dopo la perdita del fidato compare, ma mai avremmo voluto vederlo solo così, senza guizzi, anzi piegato dall'età e da una sceneggiatura troppo ridondante, che sbaglia alcuni tratti distintivi del personaggio: Sherlock che piange? Ma andiamo...
Era difficile sbagliare questo progetto, ci sono riusciti, sembra quasi ci si siano impegnati.
Che peccato. Sarebbe stato l'inizio di un bellissimo nuovo franchise, meno cinetico e "fighetto" dei suoi contemporanei, con un protagonista affascinantissimo. Ma quanto è fico Ian? Ma quanto è un perfetto Sherlock vecchio? Troppo davvero:
Film come questo sono quel classico esempio di pellicole che aspetti tantissimo, perché ti sembrano delle gran trovate, che riescono a sopravvivere addirittura al tentativo di "popolizzarle" per il pubblico italiano (vedi: Sherlock come non lo avete mai visto... Se leggo un'altra volta la formula "[Insert here qualcosa] come non l'avete mai visto" mi ribello.), e poi mentre le vedi tutto l'entusiasmo si spenge piano piano e ti rimane solo nostalgia per quella felicità che avevi provato quando ne avevi sentito parlare. Sono film che qualcuno ti dovrebbe dire di non vedere, per non rovinarvi la festa. Ecco, non vedetelo, immaginatelo come un film fatto benissimo, non solo nell'idea, ma anche nella realizzazione. Un film che però non vedrete mai perché l'unica copia esistente è stata nascosta in una stanza chiusa da dentro. Non ci sono finestre. Nessuno poteva entrare o uscire. Erano le 11:23. Mr. Holmes non era nei paragi e nessuno saprà mai risolvere il caso.
Alcuni altri Sherlock, oltre a quelli già citati:
happy birthday q gene wilder young frankenstein willy wonka and the chocolate factory

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