giovedì 28 ottobre 2010

Morti sul lavoro

Severance – Tagli al personale
Trama: In viaggio motivazionale all'Est (europa), un gruppo di colleghi si ritrova a dover fronteggiare ex-soldati con educazione siberiana. Un macello.

Severance è una commedia horror, quindi paura + risate, che è un mix davvero pericolo. Il rischio di fare una puttanata è dietro l'angolo, e il film diventa un labirinto per capirsi. Il regista deve stare attento diecimila a non spingere troppo da un lato (se fai troppi sberleffi edulcori l'horror non facendomi più paura e se fai troppa paura annacqui la commedia, non facendomi più ridere). La soluzione è spingerla sul grottesco. E qui di cose grottesche ce ne sono e sono divertenti, assurde e azzeccatissime (su tutti il personaggio del collega sfigato che è buono ed entusiasta con tutti e tutti lo sfottono e lui per tutta risposta, è ancora più buono ed entusiasta), ma quello che stupisce di Severance è che, davvero, fa anche un ottimo lavoro come horror puro, un pò slasher, un po' torture, comunque pauroso se devi immaginare davvero di finire in mano ad un cammando di soldati sadici e inselvatichiti. 
Applausi a Severance e al suo regista che ci ha regalato anche quel gioiello spazio-temporale di Triangle. Ora bisogna vedere quel pestilenziale Black Death, eddai anche applausini a chi un paio d'anni fa lo distribuì in Italia, che ci guadagnò addirittura 310.000 euro, credo adesso faccia il benzinaio in Ungheria, reietto dal mondo del cinema, impazzito e inselvatichito. 
Cercando "severance" su Google ci si trova di fronte ad un trattato di psicologia internazionale. Quella di prima è la locandina italiana: Coltellaccio + motosega - testa. Poi ecco quello che succedeva nel mondo:
Germania: Via coltello, via motosegha + schizzo giugulare + testa tagliata
Spagna: Sempre avanti: mettici tutto: testa che rotola + motosega + schizzi di sangue + coltello arriba arriba
Est Europa: (incazzati col film: via tutto, giusto due schizzetti di sangue, che vuoi che sia...
Cina (o comunque Oriente): via schizzi, via motosega, il coltello diventa una specie di trapano a mano (nel film non ve n'è traccia), appare foto su cartellino.
Il grafico che ha creato la locandina si sarà ritirato nelle foreste rumene, impazzito e inselvatichito.
Poi, sempre cercando "Severance" esce fuori anche lei
ma, GIURO, non è colpa mia questa volta! Questa Joan Severance è una tizia che ha nel suo CV di livello filmetti come Criminal Passion, HArd Evidence, The Last SEduction 2, Sex & Consequences, ma soprattutto:

(Comunque è colpa di Google, non mia, io stavo parlando di tutt'altro).

1 commento:

  1. Che figa Joan Severance, me la ricordo ancora in "Non guardarmi non ti sento", e la scena con Gene Wilder che la tiene a bada con la sua erezione!
    :-D

    MENS REA!!! O MIO DIO!!!!

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