sabato 23 ottobre 2010

SPIELBERG C&BMISSION • JURASSIC PARK (1993)

Jurassic Park (1993)
Trama: Venghino sioori venghino. In questo parco delle meraviglie ci sono i dinossssauri. E il bello è che per creare tutto non abbiamo "badato a spese", ci siamo infatti affidati ai meglio tecnici e ai meglio scienziati che per voi:
- hanno dimenticato per un attimo dimettere le sicure alle portiere delle macchine;
- hanno ricreato i dinosauri da una goccia di sangue di 65 milioni di anni ma senza sapere che i rospi cambiano sesso, scienziatoni veri;
- hanno messo il centro di controllo elettrico a 12 chilometri dagli studi di comando;
- hanno costruito recinti semobili dove un attimo prima c'è la terra a livello delle macchine e un attimo dopo diventa un dirupo da cui far volare le suddette macchine;
- hanno dato l'intero controllo di 2 milioni di linee a un tizio obeso che usa per salvaschermo quest'immagine qui:
(no no no non hai detto la parola magica)
- hanno creato porte d'ingresso nei ristoranti grandi abbastanza da far entrare un tirannosauro, chissà poi perché;
ma sopratutto...
- hanno deciso che è una bella pensata aprire un parco giochi per bambini mettendoci dentro predatori carnivori preistorici alti come palazzi... ma sì, che ce frega? abbiamo la possibilità di creare solo specie erbivore e innoque, ma figurati se ci facciamo parlare dietro, creiamo anche i Velociraptor, dai, ma davvero che ce frega.

Adesso, dopo aver fatto la lista delle incongruenze concettuali che saltano agli occhi dopo che non vedevo JP da almeno 10 anni (questo film ha quasi 20 anni!) voi vi aspettate che inizio a fare una delle mie sparate del tipo "evediquandoseipiccolotientusiasmipoidagrande rivediifilm perdonodifascino".
Invece no.
Jurassic Park ai miei occhi non ha perso neanche un briciolo di tutto lo stupore che mi diede vederlo al cinema. Me lo ricordo, mi ricordo proprio il cuore in gola all'inseguimento del tirannosauro, mi ricordo lo stupore (ma lo stupore VERO) alla prima scena dei brontosauri, che (non avendo visto Terminator 2 al cinema) per me fu la PRIMA scena di computer graphic degna di questo nome in vita mia. Roba che ti segna... roba che torni a casa e ripeti per due giorni con la testa all'insù "Si muovono in branco... Si muovono in branco"

e i tuoi professori che chiamano l'insegnante di sostegno.
JP è un CAPOLAVORO. Davvero, come quando si fanno le buffonesche liste dei film più importanti del cinema, JP deve stare tra i primi 20, ok, dei primi OGGETTIVI 20 (nel senso di oggettivamente importanti per quello che sarebbe venuto dopo di lui). E sì, tutto questo grazie dinosauri. Mi ricordo (e ora fa un po' ridere) che quando uscì JP fummo invasi da una MAREA di roba, prodotti con sopra i dinosauri... Capito, come se fossero la più grande novità del mondo, i dinosauri, "cosi" che esistevano già da 60 milioni di anni prima di noi! Ehy amici, Steven Spielbberg ha tirato fuori un'altra trovata delle sue! - Cosa? - I dinosauri... Poi dai, il dinosauro se lo guardi è un lucertolone brutto, per nulla aggraziato, zero kawaai e invece riuscirono a farci di tutto:
Jurassic Park US Postage...
E ancora più incredibile, a riguardarlo dopo tanto tempo ti rendi conto che le scene con la computer graphic erano sì incredibili ma anche poche e che su 10 scene coi dinosauri 7 volte erano animatronic. E quando rivedi adesso i lucertoloni sembrano così posticci, li vedi propri tutti, non dico lucidi, piuttosto... opachi. Eppure stanno lì, a ricordarti che da quel momento in poi non avresti più visto un film senza un effetto speciale, anche piccolo, che da quel momento in poi sarebbero state spazzate via tutta una serie di professionalità del cinema che da quel momento in poi, tutte per strada a vendere tacos. Ma guarda un po' 'sti computer che vengono a rubare il lavoro a noi!
Ma qui è SPielberg che ritrova la sua dimensione più naturale: quella che era dai tempi dello Squalo che non vedevamo: quella della caccia spietata all'uomo, e dove l'uomo immancabilmente si merita tutto. C'è Hammond che gioca a fare Dio manipolando il loro DNA, e i dinosauri, non è che gli carezzi la pancia e quelli fanno le feste, quelli ti mangiano con una SGNAC. (Tralaltro mi ricordavo molti più morti, invece in tutto il film muoiono 4 persone: all'inizio un operaio del Costa Rica, sicuramente sottopagato, tanto che l'avvocato si lamenta della causa da 20 milioni di dollari intentata dalla famiglia della vittima; poi muore un italoamericano (appunto l'avvocato, Gennaro); poi muore un obeso (quello di prima) e infine muore un nero (Samuel L. Jackson prima di diventare "quel" Samuel L. Jackson). Insomma al solito l'americanismo yankee di Spielberg trova il modo di farsi notare. Ma a parte le uccisioni made in USA, è proprio lo Spielberg che tutti sognamo, noi novelli Dawson (!). Quello che ci ha insegnato che si può aver paura di un bicchiere d'acqua in cui si formano delle increspature, di un arbusto che si muove (leggi "LOST"), di un dinosauro che apre le porte. Spielberg è in JP davvero un maestro di tensione. JP è un adventure-horror come pochi me ne ricordo.
E, incredibilmente, Spielberg sceglie anche di fare forte autocritica nei confronti di un sogno (quello di Hammond, ma che rispecchia in pieno quello dello stesso Spielberg) di creare mondi impossibili, di dimostrare che l'immaginazione è la forza più grande, di sfidare la natura e la sua realtà creando dal nulla, realizzando l'impossibile. Si (auto)critica inserendo e dando un'aurea quasi mistica al personaggio di Jeff Goldblum, il matematico del caos, che oltre a riservarsi una delle scenette comiche più belle che io ricordi (oh che volete, io questa scenetta minuscola la adoro, quando nella macchina Ia Malcolm tamburella sullo schermo chiedendo "è previsto vedere dei dinosauri nel suo parco dei dinosauri?"); personaggio che ha l'onore di proferire nel corso del film le sentenze più importanti, contraltare della follia biologica messa su da Hammond. Non sono importanti i ragazzini messi lì da Spielberg perché "è un film di Spielberg" (ragazzini che daresti volentieri in pasto ai velociraptor per antipatia e per quando raccontano barzellette tipo "didinosauro"(!)), non sono importanti i paleontologi, è importante Malcolm ed è importante Hammond. E poi certo, c'è il personaggio più importante di tutti: il T-Rex.
Il T-Rex. Dico, come già detto il T-Rex te lo insegnano a scuola, è roba che il genere umano lo sapeva che esisteva da sempre, e invece ecco che da Jurassic Park in poi il T-REx è divantato un animale noto a TUTTI! Ci stanno gli elefanti, le giraffe, i cani, i gatti, il T-Rex. DA lì in poi gli schermi cinematografici sono stati INVASI da T-Rex. Alcuni (pochini) buoni:
File:Scary Door - T-Rex.jpg
Altri (quasi tutti) miserrimi:
(me ne vengono in mente altri ma sono così brutti che non vale la pena, forse giusto lui:
A sound of Thunder. mai visto Sound of Thunder, ecco, meglio per voi) oppure sono cartoni animati orrendi o telefilm ancora più brutti. Non so se faranno i Dinobots in Transformers 3, ma tanto saranno tutti sfocati come al solito, quindi stica (certo erano belli i dinobots:
E anche noi in italia non ci siamo fatti mancare la nostra personalissima visione:
Ma il T-Rex è lì, e quando rivedi questa scena:
capisci che JP ha davvero, davvero, messo un punto fermo nella storia del cinema (di intrettenimento, ma non solo) da cui si è partiti e che è all'origine di quello che vediamo ancora oggi.
Momento Spielberghiano: Chiaramente la valle dei brontosauri, una roba da studiare all'università, a zoologia chiaramente, no a indirizzo spettavolo. E poi certo, l'inseguimento del T-Rex, che è il nuovo Squalo.
Capisci Mr. T-Rex? Voglio vedere l'anima. Dammi sentimento. Hai presente Daniel Day Lewis ne Il mio piede Sinistro? Ecco, voglio vedere l'Actor Studio. Dai, riproviamo, questa volta con più cuore.
Tra pocho è halloween, non so voi ma io mi sa che mi vesto così:

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