venerdì 15 ottobre 2010

SPIELBERG C&B MISSION • L'impero del sole (1987)

L'impero del sole (1987)
Trama: Vivere nella bambagia e nell'opulenza, che bello. Certo poi vatti ad adattarre quando i giapponesi ti chiudono in un campo di prigionia e ti danno da mangiare ciotole di riso che su 1000 chicchi, 800 sono larve. Poi certo che diventi Patrick Bateman.

Spilbi, non contento del polpettone in salsa gospel precedente (Il colore viola) vira dal nero al giallo e mette in piedi questa storia, sempre guerra, sempre jappi marziani (negli usi e costumi) ma marziali (nella fierezza anche in tempo di sconfitta). Insomma, nuovi luoghi comuni. Ma stavolta Spilbi ci risparmia la (troppa) retorica (cioè, la retorica c'è, ma almeno è somministrata bene). Spilbi viene salvato, e questa è una delle poche volte dove l'attore salva del tutto il film di Spilberg (pensateci, quando esce un film di Spielberg dici "il nuovo film di Spielberg", quando invece esce il nuovo film di un regista che, metti, non sai chi è, dici "il nuovo film di DiCaprio, o "il nuovo film di Tom Cruise". Non è vero? Pensate a Edward Zwick...L'ultimo samurai, ah, il nuovo di Cruise. Blood Diamond, "il nuovo di Di Caprio". Poi quando DiCaprio fa Iception non dici il nuovo di DiCaprio, dici il nuovo di Nolan. vabbè ma questa è un'altra storia.)
Allora torniamo a Spilbi nel sole: questo film è TUTTO sorretto da Christian Bale. Incredibile. Una cosa che Spilbi si sarà messo paura da solo. Che lui con i bambini ce l'ha proprio in fissa, ma un'interpretazione così, non l'ha mai vista, manco ani dopo in A.I.. Il fatto è che Bale già a 12 anni aveva una faccia e delle espressioni allucinanti, perché se prendi Eliott e gli dici "fai il bambino stupito davanti all'alieno" lui lo fa, è bambino fa il bambino. Ma poi prendi Bale e digli: fai il bambino in un campo di prigionia coi morti e tu cresci da solo di 50 anni in 2 anni e ti muoiono le persone accanto e sbrocchi. Cioè, Bale è pazzesco, è pazzo già a 12 anni. Favoloso.
C'è l'idea di Christian Bale, una sorta di astrazione, ma non esiste un vero e proprio "me".

Anche John Malcovich si fa valere al solito stranuomo e si intravede addirittura un Ben Stiller 18enne. L'impero del sole è palesemente la palestra servita a Spilbi per il suo più struggente film, Schindler. E sì, L'impero del sole, che ancora colpisce, è il suo migliore di quelli "impegnati" del primo ventennio (70/80). Sta per arrivare un altro Indy, e come recita la geniale locandina italiana "stavolta si porta papà" (!?). Poi si entrerà negli anni 90, e lì ci sarà da divertirsi, tra stermini di popoli, scompasa di specie, massacri di soldati, e pinocchiorobot.
Momento Spielberghiano: Il distacco dai genitori nella folla, scena ripetuta poi in Schindler e Guerra dei mondi, sempre spaventosa. Mai stati nella folla? Quella vera che è una specie di massa informe che non sai cosa la spinge ma si muove da sola ceh sai che se per sbaglio inciampi: fine dei giochi? Paura.
-Spilbi che ne dici se poi ad un certo punto prendo una motosega e al generale giapponese gli taglio la testa e gliela scoperchiamo e ci mangiamo il cervello? Che dici?
-Tu mi spaventi...
Come avrete capito 'sto periodo è periodo di locandine. Cioè lo è sempre, ma adesso di più. Diventerà un sito di grafica film. evvabbèdai. Quando fanno i film ambientai in giappone (che poi questo è ambientato in Cina, ma per loro, basta che hai gli occhi a mandorla e sei jappo) gli ameriggani nei cartelloni basta che ci mettono il sol levante o meglio ancora una palla rossa su sfondo bianco e TAC: è subito oriente. Tipo così:
(sì sì questa è tipo esteuropea ma vabbè, era per esempio, ci siamo capiti).
Insomma però è un peccato perché invece i Jappi agli americani gli rendono dei servizi incredili, cioè migliorano le locandine e le trasformano in opere d'arte grafiche:
(sopra L'armata delle tenebre ispirata ai lavori di Yokoo Tadanori, geni)
o d'inventiva:
(bellissima l'aggiunta della scarpa del tutto arbitraria!)
(un lupo mannaro americano a londra diventa Lamù, yes!)
Insomma fico, evvia sempre la testa grafica  jappa.
Però a proposito di cartelloni alternativi, li volete vedere i più bei poster di SEMPRE?! Eccoli:
 Poster POLACCO di Aliens. ha ha.
 Poster RUSSO di Guerre Stellari. ha ha ha.
Poster POLACCO di La mosca. ha ha ha ha ha.
Poster RUSSO di Gremlins. ha ha haha ha ha ha ha ha ha ha.

2 commenti:

  1. È vero delle locandine jappe, quanto spaccano. Io andavo in un cinemetto che dava gratis i miniposterini dei film, tipo in A4, e dopo un anno avevo la parete davanti alla scrivania tappezzata.
    Smantellare tutto mi costò, AH se mi costò.

    (avevo quella lì di Juno!!! Quella rosa a destra, l'altra è CINESE)
    (sempre in cattedra Alabama :P)

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  2. vabbè cinesi giapponesi se somigliano tutti - _ - haha!
    http://www.eu-japanfest.org/program/16/images/camera.jpg

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