mercoledì 20 ottobre 2010

SPIELBERG C&BMISSION • HOOK (1991)

Hook (1991)

Trama: Peter Pan secondo lo Spielberg-pensiero.

Questo me lo sono tolto proprio come un dente che dà fastidio (perché invece Always no). Proprio niente, non mi piace. Mi ricordo che uscii dal cinema veramente deluso (uscii io), nel lontano 1991, cinema Adriano ancora bello con i balconcini (e giù bambini che volevano volare e mi madre che aveva deciso che secondo lei io somigliavo al ragazzino di Hook, m'ha rotto l'anima per anni! ogni C&BBione proprio... vabbè). Prima di tutto devo dirlo, a me Peter Pan (come storia) non mi prende. Uccidetemi. Neanche Alice mi entra davvero dentro (ma già mi piace di più). Io sono e sarò sempre OZ. OZ OZ e ancora OZ (e pensare che quei falliti della Disney (!) adesso rifanno Oz, lo fa Sam Raimi, così pare.. almeno non lo fa quel fallito di Tim Burton mettendo quel malato di tourette di Johnny Depp a fare lo spaventapasseri, qui c'era pure un falsoCAST da brividi lungo la schiena!).
Comunque, Hook. Niente2, non mi è mai piaciuto e mai mi piacerà. Sin da subito mi veniva in mente solo una parola: luna park. Questo è stato semplicemnte il parco giochi di Spielberg che già qua e là nei film precedenti aveva messo suoi omaggi ai Disney anni 40/50, ed ora finalmente si leva il dente (pur lui) e mette su una baraccopoli di cartongesso, polistirolo, sfondi disegnati e binari per farci andare degli skateboard con la vela (?), tutto alla modica di miliononi di dollari. oibò, anche i costumi dei bimbi sperduti, la pettinatura del punk che pare un Emo di oggi. e i ragazzini coi baffi, cioè siamo quasi (quasi) ai livelli di deliranza (tanto per citare il momento più basso e infimo di tutta la cinematografia per ragazzi della storia). Che poi li volete vedere i ragazzini come sono diventati, tanto per farvi prendere male l'intero concetto del "non invecchiamento" su cui si basa PeterPano? Prima/dopo:
(che se tanto mi dà tanto e io era vero che assomigliavo al ragazzino di Hook adesso che fine ho fatto?! aiuto.)
No, non mi prende, ma che vi devo dire, sarò uno che non si lascia andare, C&B adulto fino al midollo, sarò un pirata. Però anche no la guerra di pongo colorato, l'allenamento con la canzoncina, e il cerone su Dustin Hoffman. Non perché parliamone. Dustin Hoffman è veramente un gigione maledetto, roba da dirgli "stai esagerando, datti una calmata, dove cel'hai la dignità?". E Robin Williams con le orecchie a punta e la panzetta in calzamaglia verde, anche no. Guarda facciamo così: Hook non fa per C&B, ok? hook? Quindi chiudiamo qui, ok? hook? Per fortuna al prossimo giro arrivano i dinomostri e Spielberg torna ad essere Grande. Ci vediamo dopo, nell'altro parco giochi, quello dove muori spanzato dal velociraptor.
Momento Spielberghiano: Anche tutto il film, in todo. A livello concettuale direi che tutta questa palese impersonificazione di Spielberg nel personaggio di Peter che diventa adulto ma riscopre e non dimentica più il suo lato fanciullesco, dell'adulto che  ancora si stupisce, proprio come Spielberg, bambino mai cresciuto è in senso lato il "momento spielberghiano". però anche che palle. poi al direttore di banca della Amblin quando vai a svuotare le 12.000 24 ore piene di dobloni d'oro che ti fruttano i film non è che ci vai e gli tiri il pongo spiaccicoso in testa. o forse sì? tanto quello solo zitto deve stare...
- Sei proprio ridicolo con quel parruccone, Dustin, invece io che mi ostino a mettere questi cappellini con visiera, sono fico.
- 6.354.256 stuzzicadenti... 6.354.257 stuzzicadenti... 6.354.258 stuzzicadenti...
Ho solo un'altra cosa da dire su Peter Pan, ed è questa:
Lo conoscete lui spero. è una roba che io personalmente c'ho perso credo almeno un mese della mia vita anni fa, soprattutto perché quando lo conosci capisci che anche quando ti credi matto, c'è qualcuno che sta peggio di te. E il bello è che ci sono riuscito a scrivere anche una cosa dall'altra parte, nella parte dove faccio il serio:
Crescendo, si sa, perdiamo quello stupore innocente che ci fa spalancare gli occhi di fronte al cantastorie. La voglia di sapere che l’isola-che-non-c’è... c’è; di seguire il dolce suono del pifferaio di Hamelin. Ma, fidetevi, la mente è cosa fantastica, e riserva ad alcuni la follia necessaria per continuare a spalancarli, quegli occhi. Prendete lo sconosciuto Randy Constan. Sotto quel caschetto impomatato si cela un malsano Peter Pan, un principe azzurro pazzo. è un elfo inquietante, una fatina contorta. è l’ultimo baluardo di una follia bambina. Diventerà celebre; come star televisiva o come serial killer; dipende... 
Per fortuna celebre non lo è divantato.
Come, voi venite su C&B perché a volte vi sentite matti? A.

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