sabato 26 febbraio 2011

AU REVOIR, MICHEL!

The Green Hornet
Trama: Uno sperava fosse questa:  e invece no, è un lunghissimo soliloquio di Seth Roger, mai così insopportabile.

Michel Gondry. Potete cancellarlo dalla vostra agenda. Non è scusabile una cosa del genere, non è scusabile perché se hai bisogno di soldi, non so, fai un'edizione deluxe di qualche altro film che hai fatto, fai qualche video coi White Stripes, ma questo film no. No perché ti sei piegato quando non c'era bisogno di farlo. Green Hornet è stato uno dei tuoi miti giovanili? Quando stavi a Versailles? Dubito. E allora l'hai fatto per soldi. E quando a forza ci metti le tue scene "oniriche" che sono fatte con una tale svogliatezza da sembrare uno che ti copia, e male, allora potevi risparmiartelo. Insomma potevi fare altro, anche uno di quei tuoi video scemi con Jim Carrey, era meglio:

Seth Roger non la smette un secondo di parlare, e seppure usualmente mi mette allegria, qui mi ha messo allergia, e anche un po' di tristezza, anche dovuta al suo dimagrimento, che forse, contrariamente a quanto di solito dico, lui sta meglio ciccio. Cameron Diaz palesemente imposta dalla produzione, in una storia tutta al maschile, che tutta al maschile doveva rimanere - lo dimostra anche l'i'ncontro d'antan con l'altra famosa coppia gay della TV americana anni 60:

Che rimane? Rimane un film che non impara nulla dagli action "gravitazionali" degli ultimi anni, che scrive la parola "annoiato" sulla carriera di un regista che ci ha spalancato gli occhi più e più volte (coi video prima, con almeno un GRANDE film poi), rimane la parlantina insopportabile di Rogers, rimangono gli interminabili intermezzi tra le pochissime scene d'azione (neanche entusiasmanti), rimane Kato, che è quello con in superpoteri ma che risulta solo un coglione e rimane il dato che mette la maggior tristezza: Christoph Waltz che nel giro di UN film è già incastrato nel ruolo di cattivo sui generis (in questo con la crisi di mezz'età). Tempo UN film è già sei lì a dirti: "bei tempi quando gridava AU REVOIR, SHOSHANNA! Un film fa".

4 commenti:

  1. Ecco, io mi ero incuriosita per questo ritorno, mò cheffò???
    Comunque una cosa bisogna dirla: Menomale che non hanno resuscitato diGGItalmente anche Bruce Lee...
    L'avemo scampata questa...

    isa

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  2. io passerei...
    quella cosa del rippaggio al computer non era già toccata al figlio?

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  3. Sissi...al pvero Brandon anche se avevano usato una scena scartata (o da rifare) per reinestarla nel film medesimo in cui era morto...

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  4. Ops...


    Isa (naturalment)

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