sabato 30 aprile 2011

Martello! Come here!

THOR
Trama: Essere o non essere Thor?

Prima di cominciare un piccolo assioma di base: posso considerarmi un appassionato di fumetti. Però ne leggo pochissimi, quasi nessuno. Ho avuto il mio periodo supereroi, ma è passato presto (prima ancora che passasse il periodo Dylan Dog e tantissimo prima che passasse il periodo Alan Moore). Perché - soprattutto nei Marvel - non sono mai riuscito a sentirmi a mio agio nella loro immensa continuity. Sapete che, i Marvel ancora più dei DC, sono tutti legati tra di loro, vivono nello stesso universo, in città, pianeti, mondi paralleli e spesso e volentieri si aiutano o combattono vicendevolmente. Si chiamano spin-off, saghe, what if... e tutti quei trucchi per dare a personaggi vecchi di 50 anni sempre linfa nuova. Io "combatto" con il nerd che è in me proprio con questo: da una parte AMEREI sapere TUTTI gli intrecci, le storie, le ospitate di TUTTI i personaggi - la mia mente accumulatrice ci va a nozze, dall'altra recuperare 50 anni di storie di circa 400 personaggi, mi viene un tantinello complicato, poi non avrei più tempo di veder film. 
Siamo al punto in cui Hollywood è la nuova linfa vitale dei comics (ellincontrario). Siamo (già da un paio d'anni) nel momento degli spin-off (per ora leggeri, con i divertenti inserimenti delle scenette dove Samuel 25:17 Jackson va a prendere tutti quelli che gli servono per fare i Vendicatori nei vari film, o come in questo Thor con l'apparizione estemporanea di Hawkeye) e tra un annetto circa con il "filmone" con tuttimapropriotutti i Vendicattori, una sorta di sogno ad occhi aperti per fumettonerd e cinematonerd.
E questo THOR? Thor è un gran bel film tratto da fumetti. Gli amici di Latveria (che invece sono di quelli che hanno chiari in mente tutti e 50annix400personaggi) fanno un commento lapidario sul film: "A Jack Kirby sarebbe piaciuto molto". Dire una cosa del genere, nel mondo del fumetto Marvel, è come recensire l'enciclica del Papa scrivendo solo: "A Dio sarebbe piaciuto molto". Quindi io mi fido. Mi fido perché Jack Kirby, a detto di TUTTI i fumettonerd, è Dio, anche se, vi ricordo, io sono ateo. Al limite potrei chiedermi: "A Kubrick sarebbe piaciuto?". La risposta è sì.
La scelta di Branagh come regista era stata accolta tipo "A Kenneth piace Milhouse! A Kenneth piace Milhouse!" Cioè a presa per il culo, tipo: VENDUTO! BLASFEMIA! PAZZIA! THIS IS VALHALLA! E invece, buttando un occhio a tutta la marea di comics movie usciti da 10 anni a questa parte, ecco che la scelta del regista (attenti che sta per arrivare la scoperta dell'acqua termale) si rivela FONDAMENTALE. Lo hanno dimostrato Singer con i primi due X-Men (i film che per PRIMI hanno riportato smalto ai comicsmovie), Nolan con i due Batman; anche Guillermo Del Toro con il suo Blade II e i due Hellboy: la "firma" cinematografica, l'immaginario di un regista (immaginario che spesso deriva anche dal fumetto, ma non solo dal fumetto) che si fonde con quello del fumetto "riprodotto" in film diventa l'amalgama principale: il regista è libero da quelle catene immaginarie di rispetto/reverenza/manicalità che hanno gli appassionati di fumetti e non si sente costretto a mettere tutto quello che il personaggio ha fatto per paura che gli appassionati lo crocifiggano in pubblica piazza. E su questa banale considerazione, Branagh ci mette il punto esclamativo, con la penna a piuma e l'inchiostro nero, poi ci passa la ceralacca e ci imprime lo stemma Marvel.
Thor, puro, coraggioso ma al tempo stesso spavaldo e arrogante, in lotta con il fratello Loki, roso dalla gelosia e dal livore (e dal sangue misto), sono gli eredi al trono di Asgard, su cui regna Odino, un re giusto. Regni, scettri, principi, amori, tradimenti, omicidi, bugie...SHAKESPEARE! Helllooo?? Quindi ecco che un Branagh che avrebbe fatto carte false per essere nato nel 1500 quasi 1600 e aver fatto parte della combriccola del Bardo, regala ai personaggi e alla trama di palazzo la perfetta tragicità e non è un caso che il personaggio migliore del film sia il cattivo, finalmente un cattivo cazzuto, viscido eppure mosso da un sentimento umano, sentimento talmente "buono" (voler essere amato dal padre) da fare tutto il giro e diventare atroce, e qui, vale la pena ricordare il Magneto di Ian McKellen (attore supershakespeariano, tac!), anche lui mosso da sentimenti "buoni" (nei confronti dei mutanti) fino a diventare spietato. Loki è la cosa migliore che poteva capitare a Thor, e non solo per la stupenda tutina. E aproposito di tutine e costumi, ecco che Thor (al contrario della baracconata di Scontro di Titani) ci fa immaginare come potrebbero essere le armature di un possibile film dai Cavalieri dello Zodiaco. Tanto per buttarla in nerdcaciara).
Thor è, al momento, il migliore dei film da supereroi Marvel dai tempi del secondo X-Men. Ripeto, io del fumetto di Thor non ho letto una sola vignetta, e non sono stato lì a chiedermi se "Eh no peVò! Non hanno Vispettato quando Thor, a pagina cinquantaquattVo della seVie VegoVaVe di «The Mighty adventures of the mighty Thor» datata millenovecentosessantatVe e disegnata dal gVande Arthur Adams, lanciava il maVtello con il bVaccio sinistVo e invece nel film lo lancia con il bVaccio destVoo! Nooooo!"
insomma, scevro da ogni possibile confronto mi sono goduto un "filmone" con effetti speciali ai limit massimii (davvero, ormai il concetto di schermo blu non esiste più), un immaginifico spettacolare (che bello è il ponte sbrilluccicoso arcobaleno? Che la dice lunga pure su certi personaggi tipo lui:
E anche su quella pazza di C&B visto che è la cosa che gli è piaciuta di più).
Un film che, come capita qundo hai poche aspettative, invece ti stupisce, te lo godi proprio, ti lasci spaccare i timpani dalle esplosioni, i turbinii, i fulmini e le martellate. Ti senti anche un po' bene quando, al contrario di quello accanto a te, non ridi di gusto non appena si fa il minimo accenno a Tony Stark o a quella "pagina cinquantaquattVo della seVie VegoVaVe" di cui sopra. Insomma è un film CAZZUTISSIMO. Certamente centra molto anche il tipo di "storia" che un personaggio come Thor mette su. Mentre, per esempio, in Ironic Man alla fine sono botte tra robot (che a C&B alla fine dicono pure pochino), qui c'è molto più sentimento. Insomma Dèi che provano sentimenti umani, ma siccome sono Dèi (si muovono nello spazio profondo si pettinano e aspettano la fine del mondo), li provano con un rapporto di 1000 a 1 - stesso rapporto che c'è tra la forza fisica di un uomo e di un Dio, per dire), insomma, se un Dio (o un Superman) che cade sulla terra è superforte, perché non dovrebbero essere super anche i sentimenti? Non a caso si innamora perdutamente di Natalie in totali 16 minuti di conoscenza (e viene pure investito da Natalie due volte). Vabbè, è vero che di Natalie (in questo film cicciottina e antipatica, non lo dico perché mi chiama tutte le notti alle 4 tipo stalker e mi manda mms con gli occhi rossi black swan per il pianto, lo sapete no, che ci siamo lasciati) ti innamori e basta, però qui il suo personaggio è un po' Fail, quando devono rappresentare le dottoresse e gli scienziati svampiti gli mettono sempre addosso delle magliette orende. Ma perchè? 
Ad esempio avrei visto meglio una coppia Thor e lei>
Che non so, è come se avesse delle qualità nascoste che mi fanno pensare che attutirebbe meglio il lancio del martello di Thor.
Thor! Vedeviti Thor! Un film che dà adito anche a tantissime prese per in giro di facilissima fattura ma che proprio non resisti a lasciartele sfuggire:
Thorte in faccia!
Un film che già mi va di rivedere.  La cosa bella è che lascia da parte - abbastanza - il lato comico della questione (tranne il riuscito contrasto tra un omone biondo alto due metri che urla "DATEMI IL MIO MARTELLO" e viene steso da un infermiera con un'iniezione sulla chiappa) e spinge forte sulla spettacolarità di Asgard e su Loki, Loki, amore per Loki! No Thor, sì Loki. L'unico uomo che porta delle corna da montone con una classe pazzesca. Adirittura il gigione con la benda sull'occhio dorata Anthony Hopkins ci è piaciuto assai. Posso dire le uniche due cose che non mi sono pasciute? Il Dolce Forno Harbert formato roboto gigante:

e stocazzodi 3D (inutile) che mi fa uscire dal cinema con gli occhi storti e un gran malditesta:
Comunque i superpoteri sempre viva quando verso fine serata ci si chiede "tu che superpotere vorresti". Ecco una lista dettagliata su cui scegliere, una sorta di Tavola dei Superpotenti:
(clicca e scegli il tuo)
Conclusione: date i supereroi in mano a registi che il loro stile lo hanno creato "fuori" dai supereroi, non saranno schiavi di 50anni di continuity e daranno il loro contributo "sincero" e (per quanto gli studios e le "pagine cinquantaquattVo" permettono) al personaggio. Date i supereroi a Wes Anderson, dateli a Inarritu, Itagliani! date un film di supereroi a Paolo Sorrentino! Al limite datelo ad Apatow (ma non a Seth Rogen), ci sono già le locandine:
Quindi, bava alla bocca (non per Scarlett Joahnsson) attendiamo prima Capitan America (che poi mi devi spiegaVe peVché hanno scelto l'attoVe dei Fantastici QuattVo, secondo me è una cosa propVio anti-continuity poi se vuoi faVe il film con tuttitutti i supeVeVoi come fai? eh? Come fai?) e dopo, finalmente, I vendicatori, di cui C&B è riuscito ad avere una foto in ANTEPRIMA ASSOLUTA del primo ciak:
(clicca che vale la pena)
A Jack Kirby sarebbe piaciuto. Ridere. Gli unici cospayer a cui stringerei la mano. Bonus Video: Thor pecoraro sardo ospite da Hulk Ferrigno. 
Thor ci saluta e si prende una meritata vacanza. Thornerà nel 2012.

3 commenti:

  1. il film non l'ho ancora visto, però stai osando criticare natalie??
    :D

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  2. no no figurati. Non sono il tipo da parlare male delle ex :)
    è colpa sua se non riesce a farsene una ragione... poveracci quelli che verranno dopo di C&B, saranno perseguitati dal mio ricordo...
    dico solo che alla fine sarabbe stato meglio valorizzare le doti innate dell'altra e che non dà il meglio di sè. ma evitiamo di parlarne troppo sennò pensa che sto ancora a pensare a lei...
    thor scatenato.

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  3. se ti eri perso il gossip cerca i post intitolati NATALIE OR NOTHING

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