The Sugarland Express (1974)
Trama: In fuga per tre, io mogl'm, e poliziotto, chilometri versola valle di zucchero per recuperare il pupo. Carambola di macchine della polizia on the road.
Spielberg ancora alle prese con le mitiche route americane. Dopo Duel gli erano rimaste in testa gomme, stridii, sedili ricoperti di pelicciotto.
Francamente è un film poco Spielberghino, cioè non è che dici "SPILBI!" e tutti rispondono "SUGALLADESPRESS!", insomma un film dove la firma non si vede poi molto, nel senso che lui o un altro, è più figlio dei tempi, dei sogni Sixties/Seventies infranti (ma senza la forza di un Deer Hunter o di un Midnihgt Cowboy, di un Easy Rider per rimanere in strada). Una commedia tragicomica con due scemuniti ritrovatisi in una rocambolesca storia più grande di loro che iniziano a capire che, forse, pensarci due volte prima di fare le cose è meglio.
La mano di Spilbi diventa sempre più salda, questo sì, ci sarà il tempo per metterci la firma. Goldie Hawn pare una seguace di Charles Manson...
Ricapitolando: A) Film figlio dei suoi tempi e B) Spielberg stava già sulla zattera a pensare agli squaloni.
Anche qui negli anni molte locandine, manco male alcune:
Momento Spielbeghiano: Gli inserti comici iniziali dei nonnini prima rapiti poi abbandonati per strada e tantissimo quando i due doppiano il cartoon di Willy Coyote con le voci capendo il proprio tristo destino, tantissimissimo questo.
Ehy ragazzi, sentite questa: c'è un archeologo che ha paura dei serpenti che cade in un tempio e TAC è pieno di serpenti... bella no? eh? no?
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