lunedì 13 settembre 2010

Il cartolaio matto

Paper Man

Trama: Il blocco dello scrittore risolto dall'amico immaginario dello scrittore che non scrive, neanche lo sceneggiatore se è per questo.

Allora. Vedetevi questi (guarda se devo rischiare il carcere duro a vita per voi, né!):
Sono i titoli di testa del film. Che uno dice pure, ah, carucci. Però pensateci un attimo. A parte il fatto che sono abbastanza visti, non avete notato qualcosa di "stonato". Ma più che stonato, direi, svogliato. Parlo dell'utilizzo di una font per i testi. Cioè che le A alla fine sono tutte uguali, le B tutte uguali e via dicendo. Ecco, uno veramente cazzuto, quelle letterine le avrebbe fatte a mano una per una. Ecco, questo andamento del "cerco il coolness tutto l'anno, e all'improvviso eccolo... non qua" si respira per tutto il film, che non è brutto, ma neanche bello. è carino. Il protagonista con l'amico immaginario è ipocondriaco, ma non abbastanza ipocondriaco. L'amico immaginario è divertente, ma non abbastanza divertente. La teenagers è problematica, ma non... ok avete capito, ma non abbastanza capito... ok.
Insomma, l'iter intrapreso è quello dell'indie movie. Introspettivo, e a noi non è che ce ne freghi poi molto dell'introspezione (a meno che non la faccia Kaufman).
Amici, io vi immagino così..

Aurrrrrrggghhhhhhh
Ma proprio La collina della Conigli?
Tony dice di lavarmi sempre i denti, altrimenti non respira
Dove ti giri ci sono conigli immaginari...
A forza di provarci ho sposato mia figlia.
Ma c'è un amico immaginario che li batte proprio tutti:

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