giovedì 9 settembre 2010

Indovina chi ride a cena?

La cena dei cretini

Trama: Aggiungi un posto a tavola, che c'è un cretino in più. (Certo dovrebbero fare le tavolate dei matrimoni proprio).

In attesa dell'immancabile e inutile remake hollywoodiano fuori tempo massimo trovo questo gioiellino teatrale di humour francioso. Un gioiellino, sono film che trovano un tempo giusto (anche il minutaggio breve), interpreti perfetti e delicatezza unica (come Il pranzo di ferragosto, al di qua delle Alpi).
Il bello è che per tutto il film, oltre le risate a denti stretti, ti fai una lista completa di chi inveteresti tu alla cena dei cretini... aaah, quanti ne avrei. Ma proprio potrei fare una cena al giorno per dieci anni. E poi dopo qualche secondo pensi: chissà a quante cene dei cretini mi vorrebbero invitare.
E poi qui nella fottuta blogosfera (si chiama così vero?) c'è un gioco che praticamente è il corrispettivo della cena dei cretini, e cioè quella di andare su alcuni blog e leggere e pensare: ma quanto cazzo scrive male questo? ma è cretino? ma coma si fa a scrivere certe cose. E giù risate. Come si fa? Vedete in alto la voce: blog successivo, provate a cliccare, scommettiamo che trovate un cretino (e se venite dal blog precedente, be' è l'eccezione che conferma la regola). Io poi di blog "cretini" ho i miei preferiti, quelli da sfottere con altri, ma siccome se la fortuna è cieca invece il karma c'ha l'occhio di lince, non ve li do (tralaltro rischio di darvi il vostro stesso link). FAcciamo una prova: questi sono i primi tre "blog successivi" che ho beccato:
http://muddiki.blogspot.com/
http://viaempty.blogspot.com/
http://veritaevita.blogspot.com/
wow, che bottino, due cretini e UN COGLIONE VERO.

E il merito del film sta tutto qui, nel aver saputo "scrivere" un cretino senza scendere nella macchietta alla fantozzi, nello slapstick. Scrivere un cretino, cioè essere talmente non cretini da saper inscenare la cretineria in maniera credibile. Ora mi perso, ma secondo me questi sono gli zenith di scrittura cinematografica. Rendere le emozioni "medie" ad esempio: facile scrivere la rabbia pura, l'amore puro, la tristezza pura. E invece quando riesci a farmi "un po'" d'amore, "un po' di rabbia" quello è l bello. lì si vede se sei bravo vero. Valo lo stesso per la "scemenza", in generale per la bruttezza: saper scrivere talmente bene da saper scrivere male, male vero, non male forzato. (oddio sono entrato in un loop, ora ne esco, speriamo sia riuscito a spiegarmi. mica facile. mi aiuto con un filmatino.
Provate voi a scrivere una cosa così dal nulla. Se ci riuscite, be' altro che oscar, sarete i miei nuovi eroi.

Regalo per voi prima di andare via
(pubblico entusiasta vero)
scappo che Steve Jobs, Bill Gates, Mark Zuckenberg e Larry Page mi hanno invitato ad una cena per parlare di C&B... non sto nella pelle.

5 commenti:

  1. L'ho visto da poco, dopo una vita che se ne stava nell'hard disk.
    Niente male però io nei film francesi doppiati, odio come si muovono a culo di gallina le loro labbra.
    E fatico ad arrivare alla fine.

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  2. dai carino...proprio tutto perfetto senza stonature. poi certo non è cambia la vita...però... quasi che sembrano simpatici i francesi quando fanno questi film ;)

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  3. ihihhiihihiihihih!!!!!!!! :°D
    (e cmq sempre viva "Il pranzo di ferragosto")

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  4. ps: SEMBRANO simpatici. perché in realtà NON LO SONO^^(Mina esclusa^^)

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  5. Mina infatti è per metà italiana... :D

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