lunedì 7 marzo 2016

2x1 ANTEPRIMA CB • Frankenstein goes to Hollywood

Frankie mio, faccina di rosa, corpicino delicato, che finaccia che hai fatto a Hollywood. C'era un tempo in cui facevi ridere tantissimo, grazie a Mel Brooks, o che incutevi paura e avevi una filmografia tutta tua (tra Universal e Hammer non si sa quanti film portano il tuo nome). Una volta addirittura un attore da oscar
E non dimentichiamo i tuoi Me-e-eh...
E ora? Ora sembra che archiviata definitivamente la passione per i vampiri, Hollywood debba per forza trovare il suo nuovo mostro iconico. Ci sono gli zombi, ma anche loro iniziano ad avere il fiato corto (!) e ci sono, questi sono in piena invasione pelosa, i lupi mannari. Poi ci sei tu, dolce patchwork di putrefatti pezzi umani. 
Ogni tanto ecco che esce un film che ti chiama in causa, e la maggior parte delle volte fa schifo. Quello a Telecamerina meglio non parlarne, quello di Tim Brutton lasciamo stare, quello a cartoni animati su Igor immondo, quello che voleva fare la serie tipo Underworld inguardabile. E poi c'eri anche in quella stagione di American Horror Story e anche in Penny Dreadfull. E pure in Hotel Transylvania. E comunque anche Ava di Ex_Machina eri praticamente tu con le tette. Insomma sembra sempre che tu sia pronto a fare il grande salto nei mostri quelli proprio universalmente (appunto) riconosciuti, e invece niente, ci fosse un film che ti rende giustizia.
Sarà perché alla fine sei solo un ammasso di grugniti e facce storte, ma insomma, quello con i grugniti e le facce storte finalmente s'è preso il suo oscar.
Allora, succede che nel giro di una settimana vedo due film che ti riportano in vita per l'ennesima volta. Uno è:
Victor Frankenstein
Trama: Victor victoria

Questo film è praticamente un universo condiviso di serie Tv e film nerd.
Ci sono il Professor X 
che riportano in vita un exogino, penso sia Mattone o Teseo, o l'unione dei due:
Ad aiutarli od osteggiarli nell'impresa ci sono Moriarty di Sherlock, Lady Cybil di Downton Abbey
e il padre stronzo dei Lannister.
Vi sarà già chiaro che se uno passa tutto il film a pensare a quello che gli attori hanno fatto prima non è un buon segno, vuol dire che il film non ti sta proprio appassionando e che loro non riescono a imprimere alcunché di nuovo ai loro personaggi.
In primis McAvoy, in uno stato di overacting assoluto, una cosa fastidiosa, ride, urla, gigioneggia, sbraita... quando non vorresti sbatterlo al muro gridando "Statte calmo, cristo!", vorresti solo riempirlo di sberle.
Lui è il prof. Victor, ma da giovane, alla sua prima esperienza come creatore di golem umani. Un giorno va al circo e incontra un pagliaccio gobbo che tutti trattano male anche perché è innamorato della trapezista (Freaks è dietro l'angolo).
Allora lui gli fa "posso fare qualcosa per la tua gobba" e l'altro dice "quale gobba?" "ok"... ed effettivamente gli leva la gobba.
Da questo momento è tutto in discesa, voglio dire, se fai un film con Igor senza gobba, da quel momento puoi fare di tutto, ma ne pagherai le conseguenze.
Il film, come si addice a qualsiasi cosa scritta dopo Brokeback Montain che abbia come protagonisti due uomini nel pieno delle loro funzionalità erettili, spinge velatamente sul lato bromantico della situazione, e per velatamente intendo così:
E via che la nuova coppia per i fumettini homo di internet è fatta:
I due comunque con questa cosa ci giocano pure durante la promozione e finisce che stanno tutto il tempo così:
Il film è pure questo una creatura fatta di pezzi presi qui e lì da altri film, addirittura tutta una prima parte ad ambientazione circense che ricorda l'inizio dell'ultimo OZ. Poi ci sono una frakenscimmia, un amore incredibilmente corrisposto tra Igor e la sua bella, vari colpi gobbi (ah. ah.) da parte di Victor all'ispettore che lo vuole incastrare, una marea di macelleria un po' gratuita (preparatevi a vedere un sacco di interiora con Victor sornione che vi dice "che faccio lascio?"
e un finale incasinatissimo pieno di fulmini che servono a distrarre dalla reale pochezza della scenografia, tutto sempre costellato da un McAvoja con una perenne paresi facciale tra lo scatenato e il tifoso da stadio sotto benzedrina e un Radcliffe in versione romanticone (e ricordiamo che effetto fa Harry Potter innamorato).
Questo poster fa benissimo il suo dovere:
Il fatto che mettano dentro lo sterno della creatura due cuori invece che uno solo è la dimostrazione che se avessero avuto il coraggio di fare un film con una storia dichiaratamente gay tra Vicky & Igy, sarebbe stato molto meglio:
Franky a quel punto sarebbe stato il loro figlio tanto voluto anche se osteggiato dalla politica e dai benpensanti. Li avrebbe guardati coi suoi occhi pucci pucci che fanno 
AWWWW
E sarebbe stato un film d'esempio più di ogni altra coppia gay con figli.
L'altro film sulla creatura esce questa settimana in Italia e, bypassato (!) il fatto che il titolo sia scritto in bimbominkiese (ancora con le l3tt3r3 a num3r0, 51373 53R1?), vi consiglio vivamente (!) di tenervene alla larga. Si chiama con un titolo che sembra uscito da sms scritto da una sedicenne con un Nokia 3310:
Frank3n5t31n
Trama: Mary Ascelly

Ecco la reazione mentre vedi il film:
solo che al posto del comodino vorresti avere la testa del regista e al posto della chitarra una mazza chiodata.
Davvero ti chiedi: cosa. Cazzo. Hai visto.
Un film così brutto era davvero difficile da mettere insieme. Eppure ci sono riusciti.
Si parte con un Frankenstein belloccio (uno reduce dalla saga di Twilight. Non si è salvato il protagonista, oggi praticamente dimenticato, figurate quelli de contorno) che viene creato da due... come definirli... aspetta fammi pensare... SCEMI (che sono Danny Huston, uno a cui alle volte abbiamo anche creduto e Trinity della trilogia di Matrix, una a cui in fondo non abbiamo creduto mai). Viene creato, vale la pena dirlo, con una stampante 3D. Vabbé, detta così poteva pure essere interessante.
La prima cosa che fa è cercare di ciucciare il latte da Trinity. Vabbé, detta così poteva pure essere interessante.
Invece no. Invece è una merda (non voglio essere scurrile ma certe volte te la chiamano proprio). 
*24/£3/5731/ è un film di una bruttezza unica, senza capo né coda, con una storia che segue blandamente quella originale - il mostro vaga per la città e incontra la bambina, poi il cieco, poi boh - ma è realizzata con una tale pochezza di tutto - scenografie inestistenti, regia da arresto, non cardiaco, proprio quello che finisci in prigione, attori ridicoli - che rimpiangi di non averlo visto al Fantafestival per sentire almeno la sinfonia di fischie e offese che sarebbero volate durante la proiezione.
Non raggiunge neanche quella paradossale bruttobellezza da film di serie Z tipo i prodotti della Troma. Tutte le scene splatter sono fastidiosissime perché assolutamente inutili e mal fatte, le scene auliche (lui che alla fine grida IOOO SONOO ADAAAM! e tu pensi EESTTICAZZIIII) sono da orticaria e l'unico bravo a recitare è il cane:
Sai quando finisci di vedere un film e sei talmente sorpreso dalla sua bruttezza che ti ritrovi spaesato, quasi non ti vengono le idee o sono talmente tante da non sapere dove cominciare? Ecco. Proprio l'incredulità di aver visto una cosa del genere, e che qualcuno l'abbia prodotto, e girato, e distribuito, ecco... ti chiedi come diamine è possibile che abbia trovato la sua via per essere distribuito in italia quando capolavori horror (comici o meno) non ci riescono. 
Non si può neanche dire "mostruoso" perché avrebbe una sua divertita attinenza al tema. Rende molto meglio: È una merda. Non andate a vederlo neanche sotto benzedrina.
Questo Frankenstein è talmente brutto che poi ripensi a quello prima e ti fa addirittura cambiare idea! Ecco, cambio idea nel giro di una recensione e a Vicky & Ighy ci metto il Chicken! Va là che cosa fanno i film di merda, ti fanno sembrare meglio quelli brutti.
Il regista mille anni fa fece Candyman (Candyman. Candyman. Candyman. Ah, che pensi che ci casco a dire cinque volte Candyman? Oh cazzo.)
Comunque, se volete rinvigorire per davvero la figura di Franky, ce l'ho io un soggetto per voi. Non è la storia di uno scienziato che viene riportato in vita da un altro scienziato pazzo: FrankEinstein; non è la storia di un cantante della mafia che viene riportato in vita da un padrino pazzo: FrankenSinatra; non è neanche la storia di una bambina morta in un campo di concentramento che viene riportata in vita da un nazista pazzo: Anna Frankeistein (poi questo l'hanno già fatto).
È invece la storia di una ragazza madre che muore durante la sua gravidanza e che viene riportata in vita dal fidanzato nerd pazzo, feto compreso:

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