sabato 19 marzo 2011

2⚫12

2012
Trama: Oggi.

È molto probabile che oggi, sabato 19 maggio 2011, sarà ricordato come "il giorno in cui scoppiò la III Guerra Mondiale". Di Guerre "vicine" ne abbiamo avute, Kuwait, Kosovo, Iraq... Ma, diciamoci la verità, non è che le sentivamo così vicine. Invece, oggi, sentire al TG la frase "La Francia bombarda la Libia", ecco, quella la senti proprio dannatamente vicina. E fa paura.
Non ho idea del perché mi sono rivisto 2012 (un film di "fantascienza" dove, oggi, l'unica vera cosa totalmente incredibile rimane questa). Forse perché esattamente il giorno dopo aver visto questo - e averlo bollato come CAZZATA - è successo quello che è successo.
Sto perlando del Giappone. Si era capito?
Non ne ho parlato. Troppo troppo grande per parlarne qui, anche se lo avete visto da voi, io come tanti (TUTTI?) gli altri sono cresciuto a pane, burro e "quei cosetti triangolari di riso con la cosa nera in mezzo che si mangiano sempre nei cartoni animati". E per induzione catodica so TUTTO di samurai, cyborg, tatami, demoni oni e kendo, quando invece so pochissimo della cultura, chessò, argentina, boliviana, anche austriaca per dire. Non sono mai stato in Giappone, ma, come per tanti (tutti?) gli altri, mi sembra di esserci stato. E sapere che non potrò più dire - nè pensare - "cacchio,  basta! Non è possibile che non sono mai stato in Giappone. Quest'anno cascasse il mondo ci vado". E il mondo è cascato. E io non ci potrò andare per chissà quanti anni, o magari non andarci, ma anche solo ripromettermi di andarci.
La fine del mondo, quella vera, che vi siete accorti che è iniziata no? E che è iniziata dalle coste giapponesi, fa più impressione ancora. Vedo i video, ammutolisco e penso "Siate maledetti sceneggiatori di Hollywood. LO SO che state prendendo appunti. LO SO."
Maledetto anche io, che circa un anno fa scrivevo questo:

Conan di Hayao Miyazaki.Hokuto No ken di Tetsuo Hara. AKIRA di Katsuhiro Otomo. Blame! di Tsutomu Nihei. Gli autori di manga e anime ci hanno catturati quando eravamo indifesi bambini davanti ai teleschermi durante l'invasione degli Anni80 e impietosi ci hanno mostrato il futuro, fatto di megalopoli e occhi luccicanti. Di robot superdeformed e colori pastello. L'immaginario post-apocalittico nipponico ci ha segnati tutti. E quando la Fine arriverà quando non potremo più scordare l'attimo, la terra che tremò. Il collettivo artistico Mecha Fetus sarà con noi. Sopravviveremo. Nonostante tutto.
Invece, l'Apocalisse, quella che sta accadendo OGGI (e su due fronti, quello terrestre e quello belligerante) è una cosa che fa paura. A me fa paura. Ai romani(sti) in genere, sembra di no, se andando in giro per la capitale e alzando lo sguardo si leggono questi messaggi lanciati al cielo. So' Potenti Questi Romani.

5 commenti:

  1. Se vogliamo essere pignoli la fine del mondo non ci sarà fra un anno...casomai nella peggiore delle ipotesi ci sarà la fine del genere umano, ma la terra c'ha ancora 5.000.000.000 di anni da vivere...
    Poi tutti a parlare di sto Giappone...ma lo tsunami in Indonesia con 220.000 morti? Non se l'è cagato nessuno! E nessuno ne ha visto un segno della fine! E l'Afghanistan? L'Iraq? Il fatto è che siamo dei paraculi, se la guerra è in paesi esotici o abbastanza lontani allora tutto ok... Se i bambini con i fucili si scannano in Sierra Leone sti cazzi...Se poco poco si avvicina al nostro giardino allora GUERRA MONDIALE! Dai, le uniche due nostre preoccupazioni sono: il prezzo della benzina, se Gheddafi ci lancia qualche missilotto e gli eventuali profughi, per il resto è normale amministrazione...
    Odio i complottisti però cazzo se ci marciano sopra co sta storia della fine del mondo!

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  2. mat scusa ma lo tsunami eccome se ce lo siamo cagato. Non si è parlato d'altro per mesi. Il fatto è che le notizie hanno l'abitudine di perdere d'importanza giorno dopo giorno (lo sa bene il premier, che per ogni casino che fa gli basta lasciare che le "acque si calmino" - appunto - e tutto come prima). Per come la vedo io, e l'ho ripetuto ultimamente parlando con amici e cospettatori: quando vedi lo tsunami colpire l'indonesia, per tutta la pena e l'orrore che puoi provare, lo senti lontano perche (per proteggerti anche) pensi: l'acqua che trascina via le baracche o comunque costruzioni "povere"... lo so che ha portato via anche gli alberghi, ma è una forma di difesa credo naturale, DOVERLO sentire lontano per non impazzire di paura. Quando vedi l'acqua trascinare via le città giapponesi, che sono come Ostia, come le migliaia di cittadine marittime italiane (e spagnole e francesi ecc) allora credo sia piu che naturale sentirle piu vicine. Il tuo discorso è un po' estremo, e troppo estremo diventa solo uguale e contrario. Sarebbe come dire che il crollo delle torri gemelle sticazzi perché in sierra leone di gente ne muore più in un mese che durante gli attacchi del 9/11. Non sto discutendo assolutamente il valore della vita umana, figurati (che comunque per me rimane ZERO, cioè se domani ci estinguiamo, tanto meglio per la terra e per i gatti). Dico solo che è piu che logico sentire piu vicine le cose che sono, effettivamente, piu vicine. La Libia sta lì, roba che da Pantelleria ne vedi la costa (vero). come non sentirla vicina? Quando sei mesi fa c'era roma bloccata perche berlusca doveva sbavare la mano a uello che ora bombarda (chi mi ricorda? ah già) Itagliani, brava gente.
    comunque.
    non è teoria del complotto, è realtà. poi figurati, bene venga, un po' di sana fine del mondo, magari abbassiamo la cresta.

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  3. Diciamo la stessa cosa più o meno...pensa in Finlandia quanto gliene può fregare dell'Italia e della Libia e noi qui a dire "MILLE E NON PIU' MILLE!!!!".

    Allora spero che prima del 2012 la fai una bella recensione di "Basette"...
    Secondo me ti piace!

    :-D

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  4. io mi sono stufata de sto 2012 sono andata in depressione ho attacchi di panico .....bastaaaa

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  5. dai altri 9 mesi e panico e depressione finiscono...

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