lunedì 7 marzo 2011

RinTRONati

Tron Legacy
Trama: La rete è fetish e balla la techno.

TRON (il primo) è stato uno dei film che C&B ha visto con un leggero ritardo (circa 28 anni) e, nonostante tutto, ne è rimasto invischiato come stesse vedendo i dinosauri di Jurassic Park o la scena delle pallottole in Matrix. Un film che - parole di Lasseter - è stato capace di segnare DAVVERO un punto di svolta. Succede pochissime volte, che qualche cosa (un libro, un film, una frase) siano riconosciuti da subito come "punti di svolta". Di solito succede solo molto tempo dopo, quando ci si accorge che è cambiato il modo di scrivere, di fare film, di parlare, e ci si ricorda che in prima istanza era stato "quel/la" libro/film/frase a cambiare tutto. TRON per primo usava lunghe scene interamente generate al computer, e questo basta per farvi capire di che parlo. TRON LEGACY è un seguito, non un remake. E paga tanti tanti scotti. Preferisco elecarno un paio, perché sono sì cose da storcere un po' il naso, ma non abbastanza da farmi pensare che TRON LEGACY sia una totale perdita di tempo. Ammodernare tutto il baraccone Tronesco risulta, incredibilmente, un po' vecchio. Ma non vecchi rétro, o retrofuturibile, no vecchio tipo del 2004. Perché è come se ci fosse questa sequenza di codice: < TRON porta a MATRIX; MATRIX porta a TRON LEGACY >. L'iniezione fetish ai costumi, alcune scene (il salto al rallenty) sono troppo matrixiane, e di cose matrixiane ne abbiamo fatto il pieno e ormai sono solo noiose, e non va scordato che Matrix prendeva di patta la filosofia di TRON (i programmi antropomorfizzati, la rete come luogo fisico e al tempo stesso "plasmabile"), quindi perché copiare chi ha copiato? Solo per mettere a proprio agio gli spettatori? L'operazione di litfing digitale di Jeff Bridges mi ha divertito, anche se è riuscita così-così (quando hanno ringiovanito Brad Pitt in Benjamin Button rimasi di strucco). Ci sono poi alcuni personaggi francamente inutili e fastidiosi - su tutti un terrificante Micheal Sheen, praticamente un Tony Blair albino:
Ma TRON LEGACY è anche zeppo di cose positive. Davvero. C'è la scena delle moto, che davvero vale tutto il film, e dura anche troppo poco. Davvero una FICATA, nel senso più profondo del termine (fossimo stati negli Anni80 avremmo detto SGICIATA). Purtroppo poi hanno deciso di fare delle moto degli aeroplani, però di inseguimenti in aeroplani ne abbiamo piene le scatole. Ma arriviamo alla cosa più positiva di tutte, davvero quello che rende TRON LEGACY un film IMPORTANTE: la "cosa" sono loro:
I DAFT PUNK. Allora, innanzittutto i Daft Punk sono persone da amare per assunto. Cioè sono due tizi che si ostinano da ANNI ad andare in giro con dei caschi robotizzati e continuano a fare musica spettacolare, e niente, loro sono ROBOT! Proprio ne sono convinti. Hanno tutta la mia ammirazione. Ma quello che spinge un po' più in là il concetto di "colonna sonora" è che qui, nella collaborazione tra Daft Punk e Tron, c'è una sorta di "teoria evoluzionistica". Esiste TRON da cui nascono i DAFT PUNK da cui sembra nascere per osmosi TRON LEGACY. O meglio, TRON LEGACY NON potrebbe esistere, essere neanche immaginato SENZA la colonna sonora dei DAFT PUNK. Sarebbe come la scena degli elicotteri di Apocalypse Now! senza Wagner, sarebbe come Arancia Meccanica senza Beethoven. E chiamare in causa autori classici e imponenti come quelli nominati non è una cosa campata in aria. Perché la colonna sonora dei DAFT PUNK è davvero un Opera Classica, ma fatta al computer. Non è questione di "elettronica", non è Moby, non è neanche i Chemical Brothers, non è Squarepusher. I Daft Punk creano la prima "Sonata in CtrlAlt", "Opera per Mouse Bemolle", "Sinfonia per QWERTY", "Concerto per due tastiere e orchestra in OS Maggiore". Ve ne metto un po', ma vi consiglio di fare come ho fatto io: recuperate la OST e mettetevela sparatissima mentre andate in moto, vi starete tutto il tempo a guardarvi alle spalle, sperando anche voi di lasciare una scia al neon nel traffico.
E non è un caso che i due facciano la loro apparizione, in una discoteca of course:

E solo oggi posso dire che il vero scandalo degli Oscar non è stato non dare un oscar a Kynodontas o darlo al "Miglior Film" Discorso del Re o che Alice ne ha presi due, ma è stato non aver neanche candidato i Daft Punk per quello che hanno fatto nella sountrack del film, qualcosa che, è chiaro da subito, cambierà il futuro.
Mentre no, il film non cambierà niente. Non ha neanche il minimo della forza visiva che aveva il primo, perde purtroppo la forza visionaria e aveneristica di TRON, chiuso nella scatoletta del guadagno forzato, delle idee rassicuranti, della computer grafica spinta bene per carità, ma non con uno sguardo al futuro. Rimane lì, nella bolla sospesa dell'intrattenimento annoiato, nell'effetto speciale ripetuto, nella storia rassicurante quanto basta per far digerire una vaschetta di pop-corn formato gigante. Ciononostante un film da vedere. Da vedere su uno schermo più grande possibile e - più importante - col volume al massimo. Di schermi grandi ne parleremo. Come d'altronde parleremo presto di quello che vorrebbe raccontarci TRON, il futuro. 
Ok, ammettiamolo, c'è anche un'altra cosa che fa piacere guardare in TRON LEGACY:
Da domani, usare tutte prodotti naturali, mi raccomando.

2 commenti:

  1. Direi che sono in accordo su tutta la linea, che i Daft Punk da queste parti sono venerati e non a torto ... pero' modificherei la tua equazione in tal modo : < TRON porta a MATRIX; MATRIX porta a TRON LEGACY; TRON LEGACY porta (indiscutibilmente) al CRAZY HORSE >
    voilà http://www.lematin.ch/files/imagecache/600x440/stories/crazyart_0_0.jpg

    E poi, quando usci il film in Francia ricordo di aver letto anche un critico che citava Le Corbusier... in effetti se non sbaglio l'architetto passo' dalla progettazione "pulita" in cerca della perfezione, Purismo, al Brutalismo degli ultimi anni ... infondo il caos è mejio, no? :)

    RispondiElimina
  2. 'sti critici francesi sempre a citare i nomi dell'architettura e delle "sceslong" :D
    cmq sì, indiscutibile le architetture dell'appartamento sono pare pare...infatti ci sarà pure il premio "casa di design" nei prossimi award :D

    RispondiElimina