giovedì 31 marzo 2011

DOCUMENTARY MONTH • Deliver Us from Evil

Trama: Ma c'è scritto nella Bibbia che Dio è Satana?

Allora. Sono in forte difficoltà. Non posso, nella maniera più assoluta, ricorrere ai miei soliti trucchetti simpatia, dove faccio i giochi di parole, dove faccio dello Spirito (!), chiamo in causa quel diavolaccio di Santana, dove insomma faccio il Broccolo. Infatti vedi, lo sto già iniziando a fare. No, non devo, non posso, non voglio.
Il fatto è che questo documentario è così: prendi QUESTO, e ci togli tutte le risate. E come ce le togli? Mettendoci QUESTO.
Esatto, questo documentario è un'investigazione sulla pedofilia clericale. Ora, a volta, nella condotta cazzona dei blogger - e più in generale di chi dice "si può scherzare di tutto, sempre" (e io sono uno di quelli) - dire "Prete Pedofilo" è come dire, chessò, Guardia Svizzera o Capo Indiano, cioè due parole che proprio sembrano essere nate per stare insieme. Quindi questo dovrebbe essere motivo di Ridere, ma a denti stretti. Magari quando vedi South Park, lo fai pure.
Però non quando vedi questo documentario, che ci racconta la vita (o la ricerca di essa) di tre dei centinaia di bambini abusati sessualmente da questo pretaccio qui:
Che non solo ha un nome e cognome - Oliver O'Grady - ma ha anche il coraggio di apparire in questo documentario, di "chiedere scusa" (come se un pentimento potesse riparare ad alcunché) e chiedere, con quel tipo di superiorità indisponente che solo il clero sa avere, addirittura un incontro con i bambini, ormai adulti (ma mai davvero adulti), da lui abusati. Direte voi, "ok, chiede questo dal carcere dove è rinchiuso". No, lo chiede dalla ridente città irlandese dove vive, dove va al parco, dove va al pub, dove incontra bambini.
Per venti anni (anni 70/80), nello Stato della California, O'Grady ha servito messa in quattro diverse chiese, abusando liberamente dei bambini che le famiglie gli affidavano. Ma non stiamo parlando di cose tipo "lievi" come schifosamente il nostro lurido, immondo, schifoso governo perdona dall'altro ieri, no parliamo, anche, di neonati. Neonati. Fa male anche scriverlo. Quindi, eccola lì, la faccia del Diavolo.
Il film non tenta assolutamente un'assoluzione, la richiesta dell'incontro, chiaramente, è accolta con incredulità e con la furia, mai troppo poca, che può provocare un ricordo come quello o una lettera da colui che ti ha rovinato la vita in modi che non possiamo neanche immaginare. Quindi, fortunatamente, il lato filmico della questione è messo da parte, ma due sono le cose che comunque toccano profondamente: la libertà di cui gode O'Grady, solo perché prete, protetto dalla chiesa, che ogni volta che "qualcosa di strano" veniva a galla, lo trasferiva a diverse parrocchie, con un massimale di 70 km di distanza dalla parrocchia precedente e di 0 metri dai bambini; e il fatto che nessuna delle vittime o dei loro famigliari non vada con una pistola in Irlanda facendo davvero, davvero, quella che potrebbe essere definita una "opera di bene".
Ed è questo che traspare maggiormente da questo abominevole (per i temi trattati) documentario: si fa luce su quello che il "cattolicesimo" realmente è. Non l'istituzione Chiesa (che viene molto intelligentemente paragonata alla Mafia) ma più la "mente del cattolico". Famiglie che aprivano le loro case al "lupo cattivo", madri e padri che quando vedevano "strani cambiamenti" nei comportamenti dei figli, non si facevano domande e non facevano altro che chiedere maggiore aiuto al prete di casa. Sono cose che incendiano chi guarda il film. L'ottusità, la cecità, la fiducia dogmatica che queste famiglie regalavano a quest'uomo, solo in funzione della camicia nera col tassellino bianco. E allora puoi credere ancora in un Dio, che ha mandato un suo messaggero a distruggere tutto quello che può esserci di "buono" in una famiglia? Sono domande che se fatte ad un religioso, avranno sempre la stessa risposta: "Dio ci parla in maniera misteriosa". "Tutto è volere di Dio". Allora io, da ateo, mi chiedo se è bello vivere con questi compartimenti stagni al cervello. 
Ok, vuoi credere nei serpenti parlanti nell'immacolata concezione in uno che si stacca la costola ed esce la donna. Credici. Ma poi, quando la realtà ti sbatte in faccia che la Chiesa, la Chiesa come istituzione, quando si tratta di "preti pedofili" insabbia e perdona e chiude gli occhi e arriva perfino a "aiutare", come è possibile entrare ancora in una chiesa per te? Alcuni protagonisti di questo film, nonostante i fatti, lo fanno ancora. Dio, quello vero, quello che spinge i missionari in Africa o i preti di Napoli a combattere la Camorra, che ne pensa? Sarà forse che Dio non esiste e che esistono solo il bene e il male, in ognuno di noi, poi cambia solo il dosaggio? Banale? Sì per carità, ma vero.
Il film è online. Dovrebbero videoproiettarlo su tutta la facciata di San Pietro, mentre il Papa (che ha una grande parte nella protezione dei preti pedofili) dice messa e invoca Satana.

1 commento:

  1. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina