martedì 28 febbraio 2017

Naomi Wattsup

Shut In
Trama: Sciatt In

La carriera di Naomi Watts è una montagna russa.
È piena zeppa di cose belle quando non bellissime (Mulholland Drive, La promessa dell'assassino
(me lo chiedo ogni  mattina)
The Ring (ahò a me m'è piaciuto), 21 grammi, The Impossible, Birdman, Demolition) e la MERDA. Non dico qui film bruttini fatti tanto per farli che comunque li fanno tutti gli attori o per rimpinguare il CV o per racimolare quanto basta per rifare la tappezzeria della stanza da letto, della quarta stanza da letto, intendo proprio LA MERDA.
The international, Movie 43, DIANA! Come scordarsi di Diana... Divergent... e ora questo Shut In, forse il più basso gradino della sua carriera. Non ok Diana è il più basso, ma questo è qullo subito sopra.
Naomi è una psicologa infantile (nel senso che cura i ragazzini non che è infantile lei) che riceve i pazienti a casa perché si è dovuta accollare il figliastro adolescente con la faccia da pazzo
dopo che il suo ex-marito è morto in un incidente stradale in cui è rimasto coinvolto anche il figlio che appunto adesso è ridotto una pianta grassa
non so voi ma io già mi sono perso.
Insomma questi abitano in questa casa isolatissima che rimane ancora più isolata per colpa di una bufera di neve (certo furbo vivere col tuo figliastro ficus benjamin in una casa a mille chilometri dal centro abitato più vicino. Chi è il tuo agente immobiliare, STEPHEN KING?!) e Naomi inizia a fare brutti sogni.
A un certo punto uno dei ragazzini problematici che Naomi ha in cura (te lo ricordi quello di Room e di Somnia? Lui, che è già candidato a diventare il nuovo Haley Joel Hosmet, tanto caruccio da piccolo, tra 15 anni lo ritroviamo nelle liste web tipo "10 children actors once pretty now shit like wrost shit in the world of shit".) problematico pure lui, infatti è muto per non ricordo quale dramma e lui non lo dice (!).
Insomma se non hai un problema non avevi posto nel film.
Ad un certo punto 'sto ragazzino, che si era molto affezionato a Naomi, si perde, non si trova più, e in contemporanea Naomi inizia a fare sogni strani tipo che questo ragazzino è a casa sua (indovina un po'...).
MA ATTENZIONE!!! PROPRIO QUELLO CHE LA FACCIA DA PAZZO DI PRIMA VI HA FATTO PENSARE POTESSE SUCCEDERE, SUCCEDE!
Infatti il figliastro era un finto filodendro e fingeva cactus sin dal momento dell'incidente solo per farsi fare il bagnetto da Naomi.
La famosa sindrome di Edipastro (essendo i figliastro...)
Da quando arriva questo turning point il film diventa meno movimentato di quando il tizio imitava uno spatifillo:
Diventa in pratica un home invasion con Naomi che scappa, l'ex ragazzo felce che la insegue non si capisce se per scoparsela o ucciderla, probabilmente entrambe (non chiediamoci quale delle due cose per prima), e TA-DA! anche il ragazzino muto è in giro davvero per la casa.
Insomma la fiera delle stronzate tutte belle inzeppate in un film fatto con due lire, peraltro tutte spese per la neve finta.
E pensare che la sceneggiatura era in un roba che si chiama Black List, che è una zona grigia nell'iperspazio di Hollywood che raccoglie tutte quelle sceneggiature che nessuno vuole fare e ogni tanto tramite votazione (probabilmente del Gran Consiglio delle Piante d'Appartamento) ne pescano una e la fanno davvero. Film come The Millionaire, Il discorso del Re, Il caso Spotlight, Revenant erano in quella lista. Evvabbéddai, non ti può dire sempre bene quando peschi dal mucchio.
Factoid: Shut In è quel film che ha fatto cambiare il titolo in Intruders a un altro film che aveva la sola colpa di avere attori meno famosi o forse quella di essere nettamente più fico. 
Non è giusto! Al limite avrei chiamato questo Shut (the fuck) Up! Io so i Naomi.
C'è in giro una locandina "sincityata" che mi chiedo veramente a chi è venuta in mente. A un bonsai?

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