lunedì 13 febbraio 2017

CB ANTEPRIMA • Autobahn - Fuori controllo

Autobahn - Fuori controllo 
Trama: Autobah 

Prima di tutto bisogna chiarire che non è un film sulla storia dei Kraftwerk. Anche se sarebbe stato meglio.
Parlando di Felicity, a me pare che Felicity non stia facendo proprio delle scelte molto felicity. Cioè a parte Rogue One, dalla candidatura all'Oscar in poi me la ritrovo in film che lasciano il tempo che trovano. Inferno... questo crime-action automobilistico... ora capisco che a un film come Inferno non puoi dire di no, ma a un altro film che ha per protagonista Nicholas Hoult, puzza di sòla lontano un miglio, che non ti ricordi l'ultimo? Tu gli devi dire di no.
Non devi mai farti fregare dalla presenza nel cast di due mostri sacri come Anthony Hopkins e Ben Kingsley, quelli ormai accettano lavori a cottimo perché hanno una sfilza di nipotini che manco si ricordano i nomi valli a fare te tutti i dannati regali di compleanno e Natale e onomastico (questo poi è il più difficile visto che non ti ricordi i nomi) a tutti quei cavolo di nipotini.
Autobahn - che in originale si chiama Collide, un titolo francamente molto più vendibile di "autostrada" in tedesco, le vie dei titolisti italici sono sempre più a senso unico - è un grande vorrei ma non posso, in cui la trama criminale è un pretesto per fare qualche inseguimento riuscito male e raccontare una storia d'amore.
Ragazzo americano si ritrova immischiato in lotta criminale tra mega-boss cattivissimo, del tipo tutto serafico, che ti racconta quanto era bello andare a dare da mangiare ai piccioni al parco e poi ti strappa le unghie con lo stesso tono pacato nella voce, ovviamente interpretato da quel tomo di Hopkins vs altro criminale però del tipo pazzo estroso completamente fuori controllo che si ascolta la musica a palla con le cuffie sventolando pistole con l'impugnatura di corallo e citando Frank Sinatra e tu non sai mai se ti sta per sparare o dare una pacca sulle spalle. Insomma la stessa differenza che passa tra Gus Fringe e Tuco Salamanca in Breaking Bad. Pericolosi uguali, per i motivi opposti.
Il ragazzo si innamora di Felicity Jones (chiamalo stronzo)

e accetta il famoso "ultimo lavoretto" per sistemarsi e pagare le di lei cure mediche (ah sì, c'è anche il tempo di farle venire non ricordo che malattia incurabile ma invece curabile se hai tanti denari).
Ovviamente va tutto a scatafascio e la cosa prende la piega della corsa contro il tempo, contro lo spazio, ma sopratutto contro gli autovelox.
Collide (mi piace più chiamarlo Collide perché non mi ricordo mai dove mettere la h in Authoban) mi ha fatto pensare a quanto sono bravi quelli che fanno i trailer. Infatti il divario tra trailer, che è fico:

e film, che invece è una accozzaglia di scene senza una precisa direzione, è davvero enorme.
Collide alle volte vuole essere Fast & Furious, altre Crank, altre Romeo + Giulietta, altre The Snatch, altre Need for Speed, altre S7evin, poi ti rendi conto che più di tutti sembra Nerve: non è altro che un film fatto per i ragazzini, ma con meno neon (meneon, quindi.)
Passi che Anthony e Ben stanno lì per fare dei soldi e recitano usando il "generatore automatico di interpretazioni Hopkins/Kingsley, la cosa più brutta è che la presenza di Felicity è del tutto accessoria. Non fa NIENTE.
Cazzo gliel'ha appena messa nel sedere all'Impero! Mi aspettavo qualcosa di più oltre che fare l'angelo nella neve in collant (che ok, è sempre un piacere vedere dei collant, ma insomma...) e poi starsene tutto il tempo ad aspettare che Nic manocalda finisca il lavoretto.
Le scene d'azione automobilistica neanche sono particolarmente degne di nota (rivedersi F&F), e l'ambientazione tedesca sembra più un modo di dare un senso esotico al tutto piuttosto che una scelta sensata di "ambientazione diversa da quella americana perché è importante" (rivedersi Bourne).
Il fatto che il primo casting prevedesse Zac Efron e Amber Heard come protagonisti mi dovrebbe dire qualcosa. Già, ma cosa? Pensiamoci per 22 minuti:

A latere del film ho scoperto che Felicity è stata fidanzata dieci anni con un artista. 'sto tizio qui, tale Ed Fornieles

Che fa queste cose qui:


Be' mi piace molto il senso intrinseco della scelta non convenzionale che l'artista fa nel rappresentare il quotidiano destrutturato nel sistema compresso e complesso di un mondo allo sbando che tende all'infinito ma difficilmente sottende al significante dello straordinario in quanto deus ex machina del piacere edonistico che ammanta la vita delle star, no? Giusto? Be' io ci ho visto questo. Questo e un nuovo altissimo significato della frase "braccia rubate all'agricoltura." 
Comunque stando a Wiki si sono lasciati. Credo per manifesto imbarazzo di Felicity di dover spiegare l'"arte" del fidanzato ai produttori di Hollywood dopo che è entrata nel giro grosso.
Felicity non per dire ma anche io sono libero eh. Chiama Julianne e Natalie... fatti dire... poi sentiamoci.

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