mercoledì 19 ottobre 2016

CB ANTEPRIMA • Jack Reacher - Punto di non ritorno

Jack Reacher - Punto di non ritorno
Trama: From my heart to Major Tom

Io ho questo problema: per me non è per nulla un problema ammettere che Tom Cruise mi piace sempre, da sempre e per sempre. 
Lo dico da anni, ma proprio da anni (anni e anni e anni e anni e anni e anni): per me difficilmente sbaglia e per quanto mi riguarda nella sua vita privata (di raziocinio) può credere a Xenu e mangiarsi tutte le placente che vuole, basta che rimane un attore che non mi tradisce (sì. sto chiudendo un occhio su questo.) e OGNI volta che arriva un suo film mi sento come in dovere di ribadirlo, perché veramente non ho capito - cinematograficamente parlando - cosa ha fatto da un certo punto in poi per essere messo un po' in mezzo, essere preso un po' per il culo. Chi siete voi per giudicarlo?
Dite che è ridicolo il fatto che si appenda ai palazzi e agli aerei a 50 superati da un pezzo? Ma chi l'ha detto? Per me finché continua a farlo in produzioni coi controcoglioni e in film che appassionano (mica Edge of Tomorrow l'ho messo tra i migliori del suo anno per sport...), può fare quello che vuole. Mi sembra che nessuno si prenda la briga di sfottere tanto Bruce Willis, che sta facendo una finaccia, la peggiore, quella dei film direct-to-scaffalefinalediAuchan.
Già al primo Jack Reacher, che era un film che si posizionava proprio a metà tra il franchise Mission Impossible (dove Tom fa delle cose incredibili ma difficilmente mena le mani) e il franchise Bourne (dove Matt mena le mani in modo incredibile e difficilmente fa cose impossibili), non ero riuscito a dargli il Broccolo, perché Tom mi ispira sempre una benevolenza naturale, lo sa bene con quei dentoni da castoro, guarda come se la ride
Ecco io a Tom ci voglio bene sempre, e quindi gliene voglia anche in secondo capitolo di Jack Reacher, che nulla toglie e nulla aggiunge alla storia del cinema, ma manco al primo JR, ma manco alla filmografia di Tom, ma manco alla programmazione settimanale di un multisala di periferia, insomma è proprio uno di quei film che valgono il tempo che durano, non un minuto di più.
Non ho letto i libri da cui sono tratti i film, sicuramente magari il personaggio è fichissimo, ma insomma, non ho letto neanche Bourne eppure lui è nell'immaginario collettivo, così come lo fu quel fico di Jack Ryan negli anni Novanta grazie a Harrison Ford (poi rovinato negli anni 2000), e quindi non è che uno deve per forza leggere i libri per farsi piacere i film (tranne Harry Potter, ovviamente.)
Jack Reacher non è iperadrenalinico come M:I, non è tutto peso come Bourne, è un tipo che sostanzialmente si fa i cavoli suoi fino a quando anche altri non iniziano a farseli e lui ci tiene alla privacy e quindi si incazza e ciao, per il ficcanaso è finita.
Tom ha il physique du role per menare la gente? Pochino, ammettiamolo. Non è Statham, non è Diesel, non è Van Damme, roba che è più credibile Colin Firth in quella scena, quindi in effetti le scene di botte sono anche quelle più debolucce, ma se prendi tutto con un'aspettativa di adrenalina in meno, c'è la concreta possibilità che ti diverti. Però ecco, basta non aspettarsi quel Tom che si appende ai palazzi ecco. 
Ci sono delle cose di film che puzzano un po' di naftalina, il rapporto padre-figlia tra Tom e la ragazzina che sostiene di essere sua figlia è da Corso di Lezione di Sceneggiatura in edicola, ma del Fascicolo 1 proprio, quello da 0,99 (mentre gli altri settecendo costano 7,90)
E poi quel killer. Quel cazzo di killer spietatissimo, temibilissimo, cattivissimo, ma talmente cattivissimo che per non farsi riconoscere si veste tutto, TUTTO, il tempo con un cappotto nero, dei pantaloni neri, delle scarpe nere, degli occhiali neri e soprattutto, anche se gli altri stanno in canottiera, dei guanti di pelle neri.
Ma dài! È da Delitto perfetto che tra i killer non vanno più di moda i guanti di pelle! Te definiscono subito, fanno troppo Killer Inverno 1954/1955, essù
Mi dispiace anche un po' per il regista, Edward Zwick, che è uno dall'epica, ok americanoide, ma sempre gestita alla grande: scene emozionali, grandi fanfare, protagonisti che prendono mazzaroccate tutto il tempo e poi sul finale la tipica scena che ti emoziona, roba così. Diamanti e Samurai erano americanoni belloni, questo e questo si facevano guardare con leggero disimpegno, mentre putroppo in JR2 è un bel po' trasparente.
Sì lo so, ho iniziato dicendo che JR2 è buono, e poi lo sto smontando piezz piezz, ma che volete che vi dica, sarà l'effetto Tom, se c'è lui dimentico tutte le magagne, mi beo del suo nasone e via, gli appioppo il Chicken.
Aiuta anche la presenza della sempre bella agente SHIELDS, lei, cosa, Cobie Chan, Cobie Charlie Chan, fanculo Charlie Chan:
che in effetti è la vera protagonista del film, almeno in quanto a botte, ci dà che ci dà che ci dà.
Fa riderissimo che Jack Reacher all'inizio se ne va tutto ramingo per l'America, non gliene frega nulla di nulla e finalmente sembra aver trovato la pace, però ogni tanto telefona alla tipa, e alla fine si convince a prendere un aereo a andarla a trovare, e proprio in quel momento iniziano a succedere i casini. Però in effetti ributtando un occhio sulla foto di poco fa, anche io l'avrei preso quell'aereo. Più che altro perché quel plaidino mi farebbe di un comodo, per quando mi faccio le maratone film sul divano sarebbe perfetto, bello calduccio. Sì sì ci sarei andato anche di corsa da Cobie, corsa alla Tom, ovviamente (aggiornata al 2015):

Poi io sogno anche un universo condiviso estremo fatto così:

Ma forse la capiamo in troppo pochi per pensare di proporlo ai produttori...

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