Trama: Food Porn
Il problema della seconda generazione del Frat Pack, che è questa cosa qui:
è lo stesso identico riscontrato nel loro film tutti insieme fino alla fine del mondo, quel The End of the World in cui i vari Rogen, Hill, Franco, Cena, Rudd, Robinson facevano semplicemente quello che fanno durante una cena, o una festa, o un pomeriggio a vedersi una partita di football: cazzeggiare. Il problema, appunto, è che non è detto che le cose che fanno ridere te e il tuo gruppo poi facciano ridere tutti gli altri, soprattutto quando presumibilmente il più presente a se stesso è quello che si è già scolato 5 birre e fatto due cannoni. Anzi, le dinamiche di ridere che si creano nei gruppi sono proprio quelle che NON fanno ridere gli altri, perché sono frasi, parole, accenti che fanno leva su accadimenti di quel gruppo, sulle dinamiche di quel gruppo e sulle personalità degli appartenenti di quel gruppo.
Insomma quando tutti loro fanno i film insieme non fanno ridere praticamente mai, mente quando li prendi separati mi piacciono quasi sempre tutto (con picchi massima di amorevolezza per Carell e Rudd).
Non fa eccezione questo cartone animato sporcaccione.
Sporcaccione becero, sporcaccione perché il plot è lui:
che vuole riempire lei:
Sono un pisello e una vagina, ma assomigliano un sacco a un wurstel e un panino. Ah no, è il contrario.
Insomma hanno antropomorfizzato il cibo. Nulla che non fosse già stato fatto tante volte. Qualche esempio? Eccolo:
Ma ce ne sono veramente milleioni dalla notte dei tempi della creatività. Antropomorfizzare qualunque cosa è mai tipica dell'essere umano. Basta pensare a lui:
UOMO che giochi a fare Dio e antropomorfizzi tutto! Un giorno capirai che c'è solo una cosa che non potrai mai antropomorfizzare! È l'UOMO! Non ci avevi pensato eh! Pensaci!
Insomma quei due, come tutti gli altri prodotti del supermarket, non vedono l'ora di essere comprati da qualcuno per superare le porte automatiche, che per loro rappresentano le porte di un grande Oltre paradisiaco
UOMO che giochi a fare Dio e antropomorfizzi tutto! Un giorno capirai che c'è solo una cosa che non potrai mai antropomorfizzare! È l'UOMO! Non ci avevi pensato eh! Pensaci!
Insomma quei due, come tutti gli altri prodotti del supermarket, non vedono l'ora di essere comprati da qualcuno per superare le porte automatiche, che per loro rappresentano le porte di un grande Oltre paradisiaco
Non sanno che quando arrivano in cucina iniziano ad essere spezzettati, tritati, spellati, cotti, bruciati, sciolti o mangiati vivi. Una scena horror fatta bene, devo ammettere:
Insomma è una specie di Toy Story ma coi cibi che vivono quando gli umani non li guardano. E invece di essere simpatici e carini, ruttano, scureggiano e vogliono scopare.
L'intento di fare il cartone animato becero e cazzone è palese, e questa è l'unica missione riuscita, perché se volevano anche far ridere, be', non ci sono riusciti, e se volevano fare una cosa "di rottura", be', forse in questo sono riusciti, rottura, ma "di palle".
Sausage Party diverte una volta quando vedi tutti i prodotti del supermercato che cantano e prendono vita e capisci che corsie e reparti sono come quartieri di una città dove il reparto cibi cinesi è Chinatowm, quelli messicani vivono in una specie di Tijuana, i frutti in campagna e via dicendo.
Poi ti viene da ridere la seconda e terza volta per un paio (non di più) di battute riuscite.
E, infine, riesce ad essere interessante solo nel finale quando finalmente, conclusa una storyline stupidissima e diluita troppo, tutti i cibi del supermercato si lasciano andare a un rito orgiastico di sesso e cibo degno di un baccanale romano. Ammetto che mi ha divertito, titillando la parte cinepanettonesca del sottoscritto.
Ah, il villain è una lavanda vaginale a cui i protagonisti tolgono la possibilità di entrare in contatto intimo con la cliente che la compra.
Dove sta lo sbaglio? Sta nell'aver creduto che bastava la storia di un salsisello che voleva entrare nella panigina - un'idea che non metto in dubbio sarà stata uno spasso con dei chilum in mano - per costruirci un film tutto intorno. E sta, ancora, nell'aver creduto che un libertinaggio spinto non equivalga mai all'offesa, che il cattivo gusto (in questo caso mai così adatto come scelta di parole) sia sempre divertente, che se fai una cosa politically scorrect hai vinto di default. Mai vero.
Al doppiaggio mille attori, oltre a mentri d'hoc del Frat Pack come appunto Rogen, Rudd, Hill, Cera, Wiig, anche Edward Norton (nel ruolo di un bagel ebreo che parla come Woody Allen e poi di fa riempire il buco da una pita Araba), Salma Hayek (nel ruolo di una taco lesbica), una cosa che in effetti, ora che ci penso, di certo migliora il film; io l'ho visto in italiano e sentire "cazzo" ogni quattro parole non è stato poi così spassoso. Gli accenti americani probabilmente aiutano, in italiano siamo alla solita con gli accenti napoletani e siciliani.
Ma rimane che Sausage Party fa ridere pochissimo, forse avessero fatto un corto animato sarebbe stato meglio. Del tipo che sono più riuscite le gif promozionali tipo adv anni 50
e quando Seth Rogen è andato a doppiare i cibi nei supermercati americani:
Ma meglio di tutto sarebbe stato fare un film su di loro. Ce li avevo tutti:
O su questa gif:
Nessun commento:
Posta un commento