venerdì 3 febbraio 2012

Uomini che odiano Lisbeth Salander

Millenium - Uomini che odiano le donne (2011)
Trama: Lisbeth Salander reloaded.

Il film di Fincher si apre con questa sequenza:
che dovrebbe, e sottolineo dovrebbe, subito metterci addosso un certo spavento, dovrebbe essere una cosa che in inglese si dice "frightening". Ma, oltre alla fotografia al catrame riuscita bene, dove sta la novità? Sono cose che la Sigismondi, Cunningham,  lo stesso Tarsem (quello di ieri) facevano più di quindici anni fa (per certi versi non è che una versione aggiornata di questo). Per non parlare di Richard Serra e Matthew Barney. Per non parlare poi di certi performer ai rave primi anni 90 (non che io ci sia mai stato ai rave anni90, io sono un uomo che odia i raver, pensa te).
Ecco, l'ennesima impersonificazione di questa tanto decantanta Lisbeth Salander regala ESATTAMENTE la stessa identica sensazione che si prova leggendo i libri, e vedendo la noiosa trilogia originale: dove sarebbe la novità?
No, per davvero. Spiegatemelo.
Non lo vedete lontano un miglio quando diavolo è stereotipata un'"hacker tutta strana piercing e tatuaggi perché 'oh! quelli coi tatuaggi so' troppo strani!' e la cresta nei capelli però la superintelligenza e il passato difficile che ne vuoi sapere tu che giudichi dall'alto del tuo SUV parcheggiato nel terrazzo all'ultimo piano del tuo attico?".
E se c'è una cosa peggiore dello stereotipo, è lo stereotipo di un tempo andato. 
Lisbeth Salander non solo è banale OGGI come personaggio, ma è un banale personaggio uscito dritto dritto dal fottuto 1996. Fossimo stati nel 1996, allora sì avremmo detto"be' forte, una hacker cazzuta coi capelli strambi che fa delle robe assurde con il computer tipo intrufolarsi anche nella mail del presidente della Svezia" e poi ci vedevamo il VHS de Il Tagliaerbe dicendo "madonna certo che la realtà virtuale che storia, finirà che faremo tutti all'amore con i guanti e gli occhialoni 3D!".
E invece, pensa un po'. Nonostante la banalità, Lisbeth Salander, con la sola forza dei suoi piercing ai capezzoli, ha creato un franchise infinito di tre libri e milioni di copie, tre film e milioni di spettatori e ora altrii tre film e miliardi di dollari. 
Tutta da sola, l'ha fatto, 'sta Lisbeth Salander.
Io ho letto i libri. Ho visto i film originali (annoiandomi, e a morte). Ho visto il remake di Fincher e finirà che vedrò anche gli altri due.
E l'ho fatto perché mi diverto un mondo a usare Lisbeth Salander come bilancia di giudizio per la gente. Va più o meno così: 
Io: "Hai letto Uomini che odiano le donne?" 
Persona da giudicare: "Sì! Bellissimo poi lei troppo un personaggio bello veramente tutta piena di piercing ma fragile al tempo stesso che poi infatti ci pensavo che anche tu hai tutti questi tatuagg.." 
Io [interrompendo]: "Io la considero una dei personaggi più banalmente pensati e scritti di quasi tutta la letteratura thriller/gialla contemporanea. Lo stereotipo vivente creato da Larsson per l'hacker stramba e punk può fare leva solo su animi semplici che la sera si addormentano con letture banalissime, tipo Fabio Volo. Inoltre se andassimo a vedere chi sono davvero gli hacker oggi, non troveremmo di certo gente così riconoscibile con la cresta in testa o le catene nel naso. Zuckerberg ne è un'esempio. La maggior parte degli hacker sono nerd mezzi autistici, altro che punk". 
Persona giudicata [in un certo imbarazzo]: "Ah be' sì certo, io comunque leggo anche altro eh. Siddartha anche leggo. Sì."
Lisbeth Salander non viene risollevata neanche dall'interpretazione di Rooney Mara  (sempre 'sti Noomi eh?), e neanche da David Fincher (che conferma ancora una volta la sua strana altolenanza stilistica). Certo non si può dire che sia un cattivo regista, questo no. Il film funziona molto meglio degli originali, ma è troppo lungo e se la parte dell'investigazione è tenuta con mano ferma (non si dimentica, Fincher, di Se7en e di Zodiac), ma tutte le parti con gli ostentati omaggi alla "traumatica e traumatizzata" Lisbeth Salander sono, appunto, banali (la scena della metropolitana è ridicola). 
C'è poi un piccolo appunto da fare al direttore del casting. Ok Daniel Craig che continua a convincermi sempre; ok Rooney Mara che "si è fatta davvero i piercing 'mazza proprio metodo Dostoevskij" ma la candidatura all'oscar è proprio un sintomo lampante della cecità di Hollywood (e allora, cacchio, The Woman?!); ma quando poi scegli di inserire nel cast lui:
che con il suo sguardo glaciale e, soprattutto, il suo passato di "quello dalla moralità indefinita nei film", come faccio poi io spettatore a non aspettarmi che sì, è proprio lui il cattivo (dai che non vi ho spoilerato niente, che lo so che siete tra le milioni di persone che avete letto/visto Millenium, almeno il primo). Sai cosa, nella scelta del cattivo di un thriller bisognerebbe metterci un po' di metacinema: prendere un attore che fa sempre il buono, che ne so, Tom Hanks, che il pubblico l'ha sempre visto dividersi tra lo scemo o l'imbambolato e fargli fare lo stronzo, però a sorpresa (no che lo dici prima e ci fai tutta la comunicazione sopra tipo Cruise canuto in Collateral).
Quindi Lisbeth Salander ritorna, si prende una candidatura all'oscar perché "oh, ammazza che strana se c'ha tutti quei tatuaggi uno deve proprio essere cazzuto". Invece pensa un po', io sono pieno di tatuaggi (arisdinghe) e l'ultima cosa che mi sento è punk, goth, strambo, diverso, cazzuto, e se mai lo dovessi essere, non è per i tatuaggi. Anzi i tatuaggi mi hanno dato una tranquillità che pensavo di non avere (me è un discorso un po' lungo, che non farò qui). Meno che mai essere pieno di tatuaggi fa di me un hacker visto che prima di scoprire la differenza tra 
 e 
ci ho messo un anno. E ancora non ho capito che sono i
... sono i personaggi famosi nell'html?! Ogni volta mi incasino (infatti vedi! so spariti i DIV e gli span che avevo scritto? Aiuto, Lisbeth!).
Inoltre mi è poco chiaro il motivo per cui Fincher ha deciso di ambientare il film comunque in Svezia invece di trascinare tutto negli USA, e perché fa recitare gli attori in inglese marcato come fossero svedesi che recitano in inglese, e poi i giornali locali sono in inglese.
Ma che ce frega, quando c'è di mezzo Lisbeth Salander è sempre tutto molto strano, hai visto quanti tatuaggi (che detto tra noi, fanno pure schifo). Lisbeth Salander non è altro che un surrogato pop di un personaggio che, a voler chiamare in causa tutta una letteratura cyberpunk, in realtà esiste dagli anni 80, se non prima. Ora è arrivata al grande pubblico e anche la mia vicina di ombrellone (quella della scenetta che vi ho raccontato prima) adesso sa che cosa sono gli hacker e che se vogliono ti entrano nelle mail! ma tanto sta tranquilla perché gli hacker li riconosci subito, sono quelli pieni di tatuaggi. Infatti ora che mi ci fai pensare ogni volta che prendevo il telefonino lei agguantava la borsa dal coprisole della sdraio (sai no, messo dietro la tesa) e la stringeva forte a sè.
Popolino ti presento hacker, hacker, popolino.
E senza che c'entri nulla con il film tranne che ogni volta che si parla di Svezia vengono in mente, oltre a quei simpatici nazistelli biondi, i mobili di IKEA, ecco le istruzioni per montare roba interessante.
 
Sono sicuro che queste cose girano da anni ma io le ho viste solo ora e quindi non odiatemi... Donne che odiano C&B. E. Altro che trilogia potrei scriverci...
Ecco una cosa svedese frightening per davvero:

Fatto da una donna svedese cazzuta sì, Fever Ray.

54 commenti:

  1. la cosa + figa di lisbeth salander è il nome, ho letto il primo libro, ho visto il primo filme... ma abbasta!

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    1. LA COSA PIU' BANALE SONO GLI UOMINI E PIU' MAI CHE IN QUESTO MOMENTO STORICO;CHE PICCHIANO E UCCIDONO; NON SANNO AFFRONTARE LE LORO DEBOLEZZE; NON RIESCONO A CONFRONTASRI CON LE DONNE NEMMENO SUL PIANO PROFESSIONALE; APPENA VEDETE UNA DONNA CHE NON SIA LA SOLITA OCA... E' INVECE BANALE LA VOSTRA VISIONE DELLE DONNE.. GLI UOMINI ODIANO LE DONNE A PRESCINDERE NON RIUSCENDO AD ACCETTARE E CONFRONTARE QUALCHE COSA CHE SIA DIVERSO DALLA LORO COSTITUZIONE GENETICA.

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    2. si parla della Svezia, in Svezia il tema trattato nel libro è ancora un problema attuale.

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    3. oltrettu lo pseudo culturale è anche piuttosto ignorante. oppure procorre i tempi. dice che la Salander è capace di entrare nel PC del presidente della Svezia: informati prima di sparare caxxate. oppure i libri prima di recensirli leggili!!!!! la Svezia è una monarchia, cog..one, ha un Re non un Presidente

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  2. http://chickenbroccoli.blogspot.com/2011/04/nomen-omen.html :)

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  3. Fever Ray Dio!mi sa che mi devo registrare, sei diventato la mia fonte ufficiale di recensioni cinematograFiche, e hai pienamente raggione sul film... ciao Sergio

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  4. ovviamente m'è scappata una g

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  5. se lisbeth salander è uno stereotipo te sei il classico stereotipo di quello che fa le recensioni pseudoculturali considerando tutto e tutti una merda (vedi la scenetta con la vicina di ombrellone) e che deve far l'acido a tutti i costi,magari citando qualche detto, qualche regista o film un pò meno di massa al fine di esibite una certa cultura per ottenere un minimo di credibilità.....
    e la dimostrazione è che alla scialba e banalissima replica della tipa in questione hai replicato in modo altrettanto piatto e banale, facendolo passare per un discorso pseudointellettuale, cui solo la suddetta vicina poteva cascare.
    avresti dovuto beccare me al suo posto.....
    lisbeth...ahahahah ;)

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    1. oltrettu lo pseudo culturale è anche piuttosto ignorante. oppure procorre i tempi. dice che la Salander è capace di entrare nel PC del presidente della Svezia: informati prima di sparare caxxate. oppure i libri prima di recensirli leggili!!!!! la Svezia è una monarchia, cog..one, ha un Re non un Presidente

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  6. Ciao Broccoleiro...leggendo la rece (cioè) e soffermandomi sulla hacker punk-con-la-cresta-e-i tatuaggi-e-il-pearcing-che-fa-tanto-hacker-punk-con-i-tatuaggi-e-la-cresta, mi sovviene una domanda...Quanti anni ha lo scrittore svedese (che ha capito tuttotutto sull' hackeraggio-punk-con-la-cresta-e-i-pearcing (e sulla violenza sulle donne)? Perchè effettivamente il ragionamento sul luogo comune nn fa una piega...
    Comunque anche la locandina del film fa caHà!

    Isa

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    1. Veramente gli hacker nerdacchioni (nel senso buono, Zuckerberg a parte) che contrapporrebbe al presunto stereotipo dell'hacker darkettone, sono uno stereotipo a loro volta, anzi oserei dire il più noto, basti pensare a "La rivincita dei nerd", quello dell'hacker punkettone è più letterario e fa capo a "Blade Runner" di Dick ed al cyberpunk appunto.
      Per quanto riguarda il look, è una questione di gusti, per dire a me piace l'estetica goth punk, ma senza né tatuaggi nè piercing, al limite quelil finti, e senza per questo riflettere uno "stile di vita". E' solo un estetica, poi chiaro anch'io ho una personalità particolare, che però non etichetterei.

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  7. a dimostrazione che non avete capito una mazza (ma la recensione l'avete letta su cioè??ma davvero??)no non ho parole.i libri li avete letti?se mi dite di si tutto questo discorso pseudopurista sull'hacker punk coi piercing e i tattoo non regge perchè se vi foste soffermati un minimo sulla personalità del personaggio avreste capito (illuminazione!) che Lisbeth fa di tutto per sviare l'attenzione da se, vuole vivere la sua vita ed essere lasciata in pace. ma se leggete le recensioni su cioè anzichè il libro...

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  8. Oddio...Lisbeth, la nuova Britney Spears..Leav her alone!!
    Io ho letto una parte del libro...per trovarlo noioso e pesante!
    Ed anche la serie trasmessa su la7 era pesante...e dagli Americani ho avuto una ennesima conferma di dozzinalità!

    isa

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  9. Comunque Ciè non lo leggo da secoli...è divenuto commerciale e banale!! cioè!

    isa

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  10. Piacciono pure i Die Antwoord (googla: lei è uguale) e questo dà molto da pensare.
    Ma guai a toccare i gusti degli altri...

    p.s.
    cioè è letteratura rispetto alle recensioni markettare di tanti "bei" magazine

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  11. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  12. più che stereotipo mi sento tipo stereo

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  13. @ Anonimo (che sarebbe poi carino se ti firmassi almeno con il nome)... mi è venuto un dubbio: ma hai uno studio di tatuaggi und piercing? Per cui ti sei sentito, non si capisce poi perché, chiamato in causa?... tutto questo astio proprio non lo capisco.

    Ho provato, anni fa, a leggere "Uomini che odiano le donne" e sinceramente non sono riuscita ad andare avanti di neanche 10 pagine... proprio grazie alla descrizione della Salander... veramente non ce l'ho fatta... è un personaggio che PUZZA di stereotipo... mi sono chiesta: «ma ancora con sta storia che chi è tatuato e/o ha dei piercing allora è uno "misterioso/cattivello/che sicuramente fa un lavoro fuori dal comune/non mangia ma si impasticca/si dipinge gli occhi di nero?»
    ... mi sono risposta con un sonorissimo: NO!

    e in risposta a «Non avete capito una mazza...»:
    Non c'è niente da capire, è un personaggio banale, povero, forzato... che probabilmente fa leva su chi si lascia influenzare dalle classifiche imposte...

    Un Saluto
    Siriana

    PS. non amo lo scambio "blogghistico" di "botte" e risposta. Il mio intervento finisce qui.

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  14. perfettamente d'accordo!!!! non ho letto i libri, ma ho visto il primo film.
    lei si sarà anche fatta i piercing ma sinceramente la trovo una pessima scelta. e poi ma che è anoressica??
    bad girls de noantri con la cresta, la sigaretta in bocca e l'eye liner abbondante...
    aridatece le tettone! http://designcrave.frsucrave.netdna-cdn.com/wp-content/uploads/2011/02/DC02081104.jpg
    no?? :)))

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  15. ma la vera domanda è: "C&B fa recensioni pseudo-culturali"!?!?! aaahh...pseudo CUL..turali..

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  16. Secondo me invece la domanda è: quanta cultura esprimono frasi come "far l'acido a tutti i costi"e "non avete capito una mazza"?
    Io credo, ma è solo un'opinione per carità, che uno prima di accusare la gente di non leggere i libri, prima di accusarli di pseudo cultura, dovrebbe applicare il proprio consiglio e leggere le varie recensioni di questo blog.
    Pensarla diversamente va bene, incazzarsi senza motivo un po meno. Prova la prossima volta a portare argomenti, vedrai che ti sentirai meglio, e magari le persone avranno anche voglia di discuterne.

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  17. sai cosa, il bello (o brutto?) è che io DAVVERO ho letto tutti e 3 i libri e visto tutti e tre i film (chiedendomi ad ogni pagina e ogni minuto perché lo stavo facendo... ma è anche un po' la mia filosofia di vita quella di fare le cose e poi chiedermi "perché?"...) e quindi, in effetti, tutto quello che ho scritto è stato molto ragionato.
    postilla: certo che per essere una che si vuole fare i cazzi suoi e non essere notata dalla società, la cara Lisbeth se ne va in giro con una mises che grida "notatemi notatemi, so' strana!"

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  18. Vabbè dai alla fine C&B se trova una cosa che non gli piace la smonta tutta da cima a capo, se uno prima di essere suo FAN è FAN di Lisbeth ci sta che gli rode un po'...alla fine etichettare un cineblogger come radical-chic è la cosa più semplice e spontanea che si possa fare! Il problema è che, nonostante sia lo stesso C&B a suggerirvelo, non dovete prendere questo blog-SITO come il vangelo...ricordatevi che gli piace Harry Potter!
    E poi vi svelo un segreto, anzi un segretone che solo io di sicuro ci ho fatto caso, quando C&B fa le rece lunghe-demolitrici è proprio quando il film l'ha deluso parecchio...o forse semplicemente per far l'acido a tutti i costi!
    Però è vero che fai LE recensioni pseudo-culturali, ecco le prove:
    http://chickenbroccoli.blogspot.com/2011/11/one-die.html

    http://chickenbroccoli.blogspot.com/2011/11/wilde-wilde-west.html

    http://chickenbroccoli.blogspot.com/2011/09/boss-finale.html

    http://chickenbroccoli.blogspot.com/2011/11/shit-up.html

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  19. pensavo dicessi queste:
    http://chickenbroccoli.blogspot.com/2010/10/12-squalo12-polipopuro-terrore.html

    http://chickenbroccoli.blogspot.com/2010/10/venezia-e-uno-squalo.html

    http://chickenbroccoli.blogspot.com/2010/10/mascelle-preistoriche.html

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  20. volevo sottolineare che in effetti non dovete prendere questo blog-sito come il vangelo...LO DOVETE PRENDERE COME IL MEIN KAMPF! :D

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  21. Ho visto il film, io ero proprio a totale digiuno sul tema, e Lisbeth manco sapevo chi fosse. Questo secondo me è un buon film, a me mi mette agitazione anche solo l'idea di un film che ti deve far agitare, quindi il mio metro di giudizio non è certo basato su quante ore mi servono per riprendermi dal film. Il personaggio di Lisbeth secondo me non vuole essere rivelatorio, infatti come dici tu è stato già più che sdoganato, però ti chiedo: Se uno ha avuto una vita di merda( e non è un clichè a volte capita davvero)ed è fortemente turbato, quante sono le probabilità che diventi una ballerina di danza classica piuttosto che una stramba, scasciata e perciengata-tatuata? Cioè secondo me ci sta che una gli prende male e allora si ricreano-rifugiano in questa estetica rude e dissonante con il resto della società. Soffermiamoci sui tatuaggi, quelli che ha lei rispecchiano al 100% lo stile di vita disfattista che ha scelto, esistono tatuaggi e tatuaggi, se ti tatui il colosseo probabilmente sei un calciatore o comnunque fai parte del populino che dicevi tu, se ti fai roba giappo o traditional o old school allora sei sensibile ad un tipo di arte millenaria che non fa parte della nostra cultura(se ti piacciono mahori e robe affini sei un pirla X)...Però, dico, questa ha dei cazzo di tatuaggi di merda iper sofferenza e ditruzione, se era piena di fiori di loto e Geishe mica faceva quell'effetto...Secondo me il punto interessante non è l'aspetto di Lisbeth, ma il rapporto che si crea tra i due, e sotto questo aspetto si poteva fare molto di più...però spero che con i prossimi film Fincher approfondirà proprio questa relazione fra i due.Rooney Mara è brava e bella...che ne dici?

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  22. domani ti rispondo! OGGI NEVEEEEE!

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  23. Provo a fare un ragionamento, più sul personaggio che sul romanzo o il film...
    Se NON ricordo male la Punk-Hacker ha alle spalle una infanzia ed una adolescenza a base di violenze sessuali e fisiche, ha ammazzato il padre e successivamente incastrato il dottore che l'aveva in terapia nel manicomio in cui l'avevano rinchiusa dopo il parricidio...Vi ricordo che ho abbandonato il libro e quanto trasmesso su La7 per la pesantezza di entrambe ma credo che grosso modo la vita della punk-Hacker sia stata questa, no?
    Dunque vorrei sapere se tutte le ragazze che hanno passato quel che ha passato lei, indipendentemente dal fatto che abbian poi avuto o meno un supporto psicologico,finiscono per farsi pearcing, la cresta ed i tatutaggi e magari faccian le hacker...Io ne dubito proprio!!
    Semplicemente è una immagine Vomantica & Vock che andava bene una o due decadi fa ma che ormai è stantia; piace sopratutto per le Vadical chic e quelle che io chiamo le Servelloni Valsanti Viendallacollina (qui a Firenze non abbiamo il mare)e che frequentano l'università senza piegarsi a fare nemmeno la baby sitter e vanno in crisi se non fanno le turiste a Londra per l'ennesima volta!!
    Piace a quelli che amano gli anni '80 e che ci sfrantecano i coglioni con 'sti anni '80...sopratutto perchè stanno dietro ai soliti gruppi che sono coooosì anni '80!! DaVk o meno che siano.
    Gli Hackers non sono necessariamente punk anzi, credo che il tasso di (vero)punk sia molto basso tra gli Hackers, così come nn credo siano al limite dell'autismo...per non dire che una buona parte di costoro passano immediatamente dalla parte del "Male" appena vedono qualche cifra a molti zeri...
    Da che ho capito lo scrittore ha scritto una fiction, nel senso di FINZIONE, non un qualcosa sulla violenza sulle donne e il femminicidio in generale, nè tantomeno credo su come irrompere nel sistema, il suo non è un romanzo sulla riBBellione.
    E' una fiction che CI pregiamo di trovare abbastanza pallosa...Ed in quanto FICTION aveva la possibilità di inventare un personaggio differente dal clichè...Chi l'ha detto che l'infanzia e le violenze subite non potessero sublimarsi proprio nella danza classica? Magari non fatta bene ma perchè no? E' anche plausibile che chi abbia subito tutta quella roba non voglia nemmeno esser sfiorata da un uomo anzi, magari nemmeno esser toccata da chicchessia!! Dunque niente tatuaggi! Nè pearcing...anzi un atteggiamento potente da "Non rompetemi i coglioni" che si esprime nel comportamento quotidiano celando il corpo e in un modo di fare in generale che vuole tener lontano chiunque. Perchè magari vestirsi Punk tiene lontano i peVbenisti boVghesi giacca e cVavatta ma non il resto del mondo che ti vorrebbe romper le scatole perchè sei femmina oppure perchè non ti (s)copri come dovrebbe una femmina e via dicendo.
    Lo scrittore ha preso il primo personaggio che gli è capitato a tiro e l'ha sistemato lì nel romanzo...abbiamo il diritto di esserne scocciati ed annoiati.

    isa

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  24. esatto. tutto esatto. hai riassunto quello che non ho avuto tempo di scrivere (anche perché mi ero abbastanza spiegato nel post)

    mi hai fatto venire in mente i Krisma. anni 80 secchi e loro che si tagliavano e mettevano le spille da balia in bocca in diretta
    http://www.youtube.com/watch?v=wkHmPurkXxc

    altro che Lisbeth Salander ...e dire che io sono LONTANISSIMO dall'estetica e dalla poetica dark/goth...secondo me chi davvero è dark/goth e tutte quelle cose lì ride ancora più di noi davanti a Lisbeth Salander...

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  25. squalo: per quanto riguarda la mara, vedendo la streep e la close, sì, l'ho un po' rivalutata. Il giudizio sul personaggio rimane invariato...:) (sorry se non ti ho risposto prima ero stritolato... Donne che stritolano i broccoli :D

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  26. I Krisna, però, prendevano di Punks londinesi, eh! Però furono LORO a portar qua tutta quella roba...ed a farla!
    A tal proposito, nessun appassionato degli (sfrantecanti) anni '80 cita MAI e dico, MAI i Krisna!!

    isa

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  27. ma stete parlando di un libro/film o della realtà?! credo abbiate confuso le cose, se la Salander fosse stata una ragazza jeans superga e camicina bianca credete che sarebbe stato un best seller il libro?

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  28. @C&B: non preoccuparti,ho saputo che ha Roma è venuta tanta di quella neve da poter addirittura snowboardare...
    @Isa: Se vogliamo ragionare sul "Possibilismo", parola che non so se esiste, allora potrebbe essere qualsiasi cosa...rimane un dato di fatto che chi nasce nel bronx in famiglie poverissime, ha una % altissima di entrare in una gang, e di vestirsi da rapper. Oppure ha la possibilità di giocare bene a basket e diventare una nba star,vestendosi sempre da rapper. Però è vero anche che qualcuno si infila la calza maglia e diventa una ballerina di danza classica. O l'uomo più ricco del mondo...Il "possibilismo" non ha fine!

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  29. 'Nonimo, steme perlendo di un personaggio checci fa taanto deJà vu ma tanto assai...seppoi serve il tritato ritritato per far un best seller allora me sa che il luogo comune è davvero oltre!Ma di moRRto oltre!! E' lecito PRETENDERE uno sforzo o qualcos'altro che nn puzzi di vecchio intanto tenetevi voialtri il luogo comune!

    Lo SqualoGiaguaro. Rièpeto che questo libro non è un dettato sulla riBBellione nè sugli Hackers nè sulla violenza sulle donne, l'autore ha scritto un romanzo tanto per passare il tempo, ha fatto un GGIallo parecchio lungo e, ripeto, per ME palloso. Se sei uno scrittore bravo, non dico eccelso, ma bravo puoi anche inventarti un altro tipo di personaggio invece che una che veste punk perchè ha avuto un passato terribile come ci si aspetta da una Punk e che fa la hacker.
    "Possibilismo" l'ho inventato io e me ne assumo la responZabilità!

    isa

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  30. Il mio discorso è a prescindere dal libro, se hai avuto un passato di merda è più facile che diventi punk che ballerina di danza classica. Non è questione di clichè, il realismo non è originale, è probabile o meglio il più probabile. Questo per ribadire che secondo me la critica al personaggio di Lisbeth perchè punk e di conseguenza troppo scontato non ha molto senso, mi sembra forzata. Come lamentarsi che l'acqua è banalmente bagnata, poteva essere più originale per dinci! (esasperando un tantino la cosa:)

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    1. Ma quindi se io mi metto accessori dark perchè mi va ne devi dedurre che sono
      1.un tipo con un passato di merda.
      2.Uno che vuole farsi vedere, esibizionista, che quindi ti sta sui coglioni a prescindere, escludendo che invece possa essere una persona assolutamente semplice e tranquilla.
      3.Uno che vuole fare l'anticonformista seguendo una moda "anticonformista". E invece magari non mi faccio nessuna di queste paturnie conformista o no e lo faccio perchè mi piace.
      Seppure già il pregiudizio #2 sembra dare legittimità di anticonformismo ad una semplice estetica vestiaria :D.

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  31. io AMO Lisbeth Salander

    questo sito l'ho trovato cercando la maniera di incontrarla

    Amo anche la mia ingenuità, che mi fa apprezzare anche cose banali e stereotipate

    A voi invece così raffinati, consiglio di guardarvi "La Montagna Sacra"

    (comunque mi piace davvero questo sito.Penso che verrò a trovarvi spesso

    ciao a tutti

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  32. io AMO Lisbeth Salander

    questo sito l'ho trovato cercando la maniera di incontrarla

    Amo anche la mia ingenuità, che mi fa apprezzare anche cose banali e stereotipate

    A voi invece così raffinati, consiglio di guardarvi "La Montagna Sacra"

    (comunque mi piace davvero questo sito.Penso che verrò a trovarvi spesso

    ciao a tutti

    RispondiElimina
  33. donne che AMANO le donne. le AMO! :D

    postilla: raffinati per nulla eh, ci piacciono anche le cose zozze, brutte però belle, sporche e low profile! è che Lisbeth è proprio troppo costuita a tavolino!

    grazie, soprattutto di darmi del Voi che è sempre la cosa più giusta da fare con C&B :D

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  34. Broccoleiro, un giorno s'arriverà a darti dell'ESSI!

    isa

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  35. haahhaaha

    ciao ragazzi
    il voi era riferito proprio a (tutti) voi
    ma non voleva essere una critica (amo anche la raffinatezza)

    ma, ribadisco, se amate spiazzature (come amo essere spiazzato) guardatevi "La Montagna Sacra" (e poi spennatemi)

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  36. ma soprattutto i div sono i personaggi famosi dell'html!! grande

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  37. A me personalmente il libro è piaciuto, benché abbia letto anche Siddartha, e non Fabio Volo. :) Penso che il messaggio del libro sia buono, nonostante trama e personaggi possano non piacere, perché quello è questione di gusti. Forse ne avrei tenuto conto, anche scrivendone una recensione negativa. Nel nostro paese, direi che i problemi di sessismo e omofobia siano piuttosto comuni, e qualcosa di positivo lo si può trarre anche da qualcosa che non sia stato scritto da Hesse.
    Volevo solo far notare questo, senza inoltrarmi in diatribe su ciò che sia banale oppure no. :)

    Ila

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  38. hey amico anonimo che hai lasciato questo commento:
    oltrettu lo pseudo culturale è anche piuttosto ignorante. oppure procorre i tempi. dice che la Salander è capace di entrare nel PC del presidente della Svezia: informati prima di sparare caxxate. oppure i libri prima di recensirli leggili!!!!! la Svezia è una monarchia, cog..one, ha un Re non un Presidente
    perché poi l'hai cancellato? dici che è stata lisbethacker? oppure? magari si è cancellato da solo per carità...

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  39. ciao sono una regista..dunque ognuno ha i propri gusti ma il tuo esagerato accanimento verso Lisbeth Salander è a dir poco fastidioso..a livello registico è un film fatto molto bene (parlo della versione di FIncher) e pure la versione di Oplev non è male (basti pensare alla recitazione dell'allora sconosciuta Noomi Rapace)...ma mi dirai essendo regista ami il cinema quindi sei di parte..allora ti dirò di più: se reputi quel libro banale mi dispiace veramente,e non lo dico solo perché è un best seller anche se solo questo dovrebbe farti pensare

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    1. no in effetti non te lo dirà "essendo regista ami il cinema quindi sei di parte."

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    2. Ciao, io sono un regista, ma odio il cinema.
      ...
      -Divine

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    3. cambia registro allora

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  40. My 2 cents: pensavo che tutta la saga fosse una 'cagata pazzesca', poi ho visto i film (svedesi). Sarò parte del popolino con gusti retró anni '70/'80, ma la signorina mi garba parecchio... l'è proprio fiHa.

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  41. Non hai capito nulla del libro e non sai neanche scrivere, l'unica cosa banale qui é il tuo articolo di merda.

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    1. a due anni da questo articolo ancora, ogni tot mesi, qualcuno arriva qui (alle 5 di mattina, evidentemente scosso da totale assenza di melatonina ed educazione) e invece di spiegare COSA non gli è piaciuto del post, COSA invece ha letto di tanto interessante nei bestseller, COSA gli ha insegnato il personaggio di Lisbeth, si lancia in offese e sbraitamenti. Strano, pensavo che il cardine di Uomini che odiano le donne dovesse essere proprio "non odiare"... vai così, che tu (anonimo) hai evidentemente capito tutto.

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  42. Sei una persona un po' triste.

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  43. Dai che domani esce un articolo su cui sfogarsi per il prossimi due anni

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