lunedì 6 febbraio 2012

Gay Oldman

Beginners
Trama: Tersa Età.

Ci sono cose, in Beginners, francamente sincere. Prima fra tutte il personaggio interpretato da Christopher Plummer, giustamente vincitore di Golden Globe e al 99% vincitore di Oscar (certo c'è il problema "altro vecchio", Max Von Sydow, tutti e due del '29 - sarebbe bastato che uno fosse nato nel '28 e vinceva lui - tutti e due con supercarriera alle spalle ed entrambi alla prima tarda candidatura). Plummer vincerà per il quid gay del film, fatevi servire (vedi Penn per Milk).
Il suo personaggio, nonno ugay, che scopre la joie de vivre in punto di morte, liberandosi dalla sua maschera di eterosessualità e che, nella scena più straziante, si fa fare la cresta col gel dal suo infermiere, perché... "perché no?", è la cosa che più "rimane", più di tutti. Funziona più di un McGregor in forma a metà: sì carino coi golfini a righe + illustratore incompreso, ma McGregor è bravo quando fa la sua faccia da schiaffi, non la sua faccia da Teddy Ruxpin); 
funziona più di una Mélanie Shosshanna Laurent (eccone un'altra che ogni Natale deve mandare un regalo grosso così a Tarantino): sì carina, un po' francesina sbarazzina un pò attrice problematica tutta mossette e vestitini deliziosi, funziona più del cagnetto dalla faccia furba (che non fosse passato il 2011 sarebbe stato ricordato come l'anno dei Terrier, questo, The ArtiTINTINst); e funziona più delle IDEE.
Le idee. I film "delle idee", quelli che ad un certo punto ti sparano addosso delle cose che "ehy, carina questa idea!", carino raccontarmi ogni personaggio con una selezione di diapositive con "questo era il presidente nel 1955
questo era il sole
e queste erano le stelle
questa era la natura
e le macchine
e questo è come apparivano gli animali domestici
questa era fumare
questo baciare
e questa era la felicità
etcetera. Sì carino farmi la scena della festa mascherata e lei è mascherata da personaggio muto (o ha la laringite?) e quindi non parla e lui da Freud e quindi la psicoanalizza e lei scrive le risposte su dei foglietti, sì insomma i film "delle idee", sai no, Amelié.
Però c'è un però. Nonostante il film fili liscio come l'olio - ivi compresi i lagrimoni e le risate quando si tratta di affrontare il cancro che sta uccidendo Plummer che pare un po' la piega che ha preso questo 2012 quando si tratta di moribondi, vedi anche 50/50 e The Descendants. Il dito nella piega. Death is the new Life. Il "però" riguarda proprio le idee, che non mancano per carità, ma sono, come dire, di seconda mano. Non sono, ecco, sincere al 100%, non sono "naturali", non vengono fuori del tutto da chi "ho troppe idee in testa, devo metterle in un film". Non è Submarine (film di idee, tutte sincere), non è Gentlemen Broncos (film di idee, tutte folli), non è Amelié (film di idee stupende, peccato fossero tutte sbagliate, anche se ci eravamo cascati come le pere cotte), e meno che mai non è Wes Anderson (uomo delle idee, tutte perfette, struggenti, romantiche, totali). C'è da dire che almeno, l'amore che nasce tra i due ragazzi, non è mai melenso, non è mai indulgente, non è un film con Anne Hathaway, per fortuna nostra. Non fosse per quel solito particolare di cui a volte fingiamo di scordarci: l'amore non esiste.
Beginners è un buon film, non del tutto insincero, non del tutto furbo, ma al tempo stesso con delle punte di forzatura che si fanno notare troppo, idee sì, ma un po' di seconda mano (ripetita iuvant). Mike Mills è come un artista di una corrente che va di moda, ma con poca originalità; non il peggiore, ma lontano da essere un maestro.
E, bando agli empatici tre protagonisti principali del film, il vero genitore con cui avreste voluto crescere è la madre disfunzionale di Ewan: poche scene, tutte favolose.
A proposito di Idee e di chi ne ha troppe e le deve mettere nei film, l'avete visto questo? Intendo, l'avete visto almeno 15 volte? 
[i secondi da 0:00 a 0:17 bastano e avanzano per TUTTA la filmografia delle idee extra-anderson. stop.]

4 commenti:

  1. Concordo, poteva essere un bel film, ma c'è un risvolto troppo melenso in tutta la storia. Soprattitto per la storia teddy ruxpin / francesina che trovo forzatamente romantica. Sarebbe bastata qualche pazzia in più per rendero credibile. Bello scatto in partenza dunque ma rallentamenti in paludi di dolce marmellata appiccicosa già verso la metà del film... e poi dai le cartoline del '55 non c'entrano nulla nel taglio del film, sono state appiccicate li per darli un tocco "originale" che invece è ormai visto e rivisto e non basta da solo a rendere cool la scena...

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  2. le idee non sono nuovissime, a me ha ricordato anche una sorta di se mi lasci ti cancello più moribondo-gay, però il film fa centro.
    e il cane è fantastico (e io di solito odio gli animali al cinema!)

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  3. pistrice: dai infatti! sarebbe come che ne so, fare un film di una che legge un blog e poi va in vacanza, che ne so, a bonifacio, e incontra il blogger e lo riconosce pure se lui fa di tutto per non mettere la sua facciaccia in primo piano :DDD assurdità vere!
    cannibal: be' sì, però le idee di eternal sunshine sono PAZZESCHE, queste stirate... poi carino eh, l'ho visto e ho fatto pure un pochino di piagnoni, però poi, a mente fredda... (ma il cane non è identico a quello di The Artist, che non ho ancora visto...

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  4. credo sia lo stesso, però là con il bianco e nero i produttori hanno depistato tutti, evitando una multa per sfruttamento eccessivo dello stesso animale... i producer di sex and the city volevano fare lo stesso con sarah jessica parker :)

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