sabato 4 febbraio 2012

Clooney Island

The Descendants (Paradiso Amaro)
Trama: Quando la moglie non è in vacanza aka Passed Hawaii.

Lo so che sembrerò ripetitivo e anche fuori tempo massimo, ma, Giorgio Clunei, ma tu, ma COME DIAMINE HAI FATTO A STARE più di un anno con Eli Cagnalis (©C&B)?! No, davvero. Ma io non mi capacito, mi fa male la psiche a pensarci ancora. Perché io posso capire che ti incontri in un locale bum fai bagordi tutta la notte e poi le chiami un taxi. Eeee, figurati, la Manovra Jersey Shore, quante volte...
Ma "stare insieme", condividere, anche solo "intavolare un discorso", per non parlare di portarla agli Oscar, cenare con gli amici (quando i tuoi amici sono tipo i fratelli Coen). Ecco, non mi capacito. Devo pensare che l'immagine di te che mi trasmettono i tuoi film, le tue scelte, la tua carriera, è tutta un gran trucco da prestigiatore?
Questa domanda è importante - anche se adesso non stai più con Eli Cagnalis ma con una wrestler (che se tanto mi dà tanto) - perché, a conti fatti, sei al momento la star più grossa che esiste.
Star nel senso che sei, Giorgio mio bello, il massimo che ci si possa immaginare quando parliamo di "star hollywoodiana". Sei bello (che è sempre la prima cosa), sei bravissimo come attore (e davvero in questo film lo dimostri, con quel fare spaesato, quegli sguardi atrocemente tristi, quel aplomb del tipo "ma che diamine ci faccio qui", quei capelli spettinati e la camicia a fiorelloni), sei uno dei pochissimi attori che una volta passati dietro la macchina da presa ha fatto gran bei film (anche l'ultimo, comunque), sei ben voluto dallo star system (che non è sempre detto) e dall'Academy (che non è sempre detto), insomma sei tipo la STAR per eccellenza. Sei croce e delizia di noi poveri uomini normali che non abbiamo le ville sul lago di Como, non abbiamo dieci macchine in garage, non abbiamo come animali domestici dei suini ma solo dei banalissimi gatti, non facciamo film con Ryan Gosling, non diamo lezioni di sguardling brmantico a Obama:
E allora perché? DIMMI PERCHÈ? Dimmi cosa ti ha fatto stare con Eli Cagnalis per più di un anno ti prego dimmelo, anche all'orecchio giuro non lo dico a nessuno. Perché io capisco magari proprio a volerlo cercare qualcosa di decente all'inizio lo trovi puri, se vuoi che non lo capisca io, e capisco anche magari hai preso tanto viagra che per smaltirlo ci metti tutta l'estate, ma un'anno e - fottuto - mezzo?! Ma quando l'hai portata all'anteprima di Mr. Fox? Ma che ha detto lei? Ma quando le hai raccontato la storia de Le Idi di Marzo, ma lei cosa ci ha capito? Lei CHE TI HA PORTATO AD UNA FESTA AD ARCORE!!!! Festa Hard Core!
Giorgio, parliamone, ti prego, io so ascoltare, apriti come a un fratello. Perché io, anche se due anni fa hai vinto un Broccolo Award (ma era anche lì colpa di un'itagliana), ti voglio un gran bene. Sei la star che non avevamo da anni e anni, quella bella, brava, intelligente, colta, benvoluta da tutti. Anche da me!
Chiedo venia per questo delirante cappello introduttivo, per un film che in effetti non c'entra molto, ma è proprio una cosa che non riesco a togliermi dalla testa. Proprio non ci riesco a credere che la vita privata di un attore e quella attoriale di un privato cittadino possano correre su due linee rette e parallele.
Parliamo del film? Ok.
Per una volta il titolo italiano è azzeccatissimo: "amaro" è l'unica, davvero l'unica, parola per definire l'andamento del film, sempre in bilico tra una tristezza abissale (sempre sull'orlo, non vi ci fa cascare mai) e "tutto l'assurdo delle nostre piccole grandi vite" in un concentrato di normalità un po' grottesca un po' banale.
Già il plot è di quelli particolari, ti carica d'attenzione da subito, per la particolare ambientazione (le Hawaii, ma non quelle delle collane di fiori, né quelle di surfisti vs squali), questa è la storia di un uomo normale (anche se vivere alle hawaii normale non è, se pensi che finito di lavorare te ne puoi andare in spiaggia, tipo per tutto il dannato anno solare) discendente (pro-pro-pro-bis-nipote) di una Regina delle Hawaii; uomo per eredità possiede, nel vero senso della parola, un paradiso terrestre (lotto gignte di terra incontaminata che manco l'isola di LOST). Lui e i suoi (tanti) parenti devono prendere una decisione: vendere la terra paradisiaca e farci costruire uno di quel casermoni turistici e rovinare tutto, la loro natura di hawaiiani compresi, oppure no.
Non fosse che - proprio nei giorni di queste tante riunioni di famiglia - la moglie di Giorgio ha un incidente nautico ed entra in coma. Giorgio scopre che essere padre di due ragazzine (dis)perse nelle loro vite senza guida non vuol dire essere solo "quello che paga le bollette".
Mi viene in mente un paragone un po' azzardato, ma tant'è: sembra quasi lo specchio riflesso dell'uomo analsentimentale ritratto da McQueen/Fassbender in Shame, quello che invece ci raccontano Payne/Clooney.
Scoprire che la moglie aveva un affair, che lo stava per lasciare, scoprire che la propria assenza si faceva sentire tantissimo (e porsi per la prima volta in vita sua questa domanda: dov'ero io quando le mie figlie iniziavano a perdersi? quando mia moglie iniziava a perdermi? Dov'ero, io?), pensare di stare facendo un buon lavoro e scoprire che era tutto un disastro, trovare due ragazzine sangue del tuo sangue e scoprire due perfette sconosciute. Ricominciare da capo, diventare padre, marito (di un vegetale) con tutte le debolezze che un uomo può avere (uomo, genere maschile). 
Avere una famiglia è diverso da farsi una famiglia.
Clooney esce totalmente vincitore da questo film. Dando una scorsa ai candidati all'Oscar, tengo i piedi in due scarpe tra Team Brad e Team Giorgio (ma ve l'immaginate Eli che parla del problema della Cambogia con Angelina? Io sì.)
Un film amaro, che ti ritrovi a ridere davanti a una donna in coma con la bava alla bocca a cui stanno staccando la spina, e dici "cazzo, amarissimo". Un amarissimo bel film.
Giorgio, scusa riprendendo un attimo il discorso: guarda, puoi anche scrivermi una mail. Lo so che ti costa ripensarci, ma io sono qui, quando vuoi. Sei sempre bellissimo. Sempre.

8 commenti:

  1. Ho letto solo la parte della Cagnalis che il resto me lo vedo al cine (le HAWAII si meritano uno schermo gigante) già una riga di troppo mi ha spoilerato una cosa di troppo MALEDETTO!!!

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  2. ma francamente non mi pareva. cioè ho capito che sei una purista del "vado al cinema sapendo ZERO (e sono d'accordissimo, non c'è cosa meglio) ma se era la cosa della moglie, sta alla terza parola del plot...
    ma sei Eli vero? ELIBAMA!!!! (e con questa, i win forevere)

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  3. No, era un'altra cosa, vabbè tanto lhoscordatalhoscordatalhoscordata NANANANANA!!!
    No, sono il presidente, ALOBAMA (dicevi? ;)

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  4. ma vogliamo parlare del titolo post? vogliamo? ;)

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  5. film molto carino, però non strepitoso.
    stesso discorso per clooney: nonostante il tuo post da groupie ahah, se la cava ma nulla più.
    agli oscar, visto che quelli davvero bravi non sono stati nominati, io sono per il team dujardin toute la vie (non so il francese, spero si scriva così)

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  6. devo dire che, come te, non mi capacito della relazione con la canalis - che a sanremo ha dato prova, se ce ne fosse ancora bisogno, di essere davvero una cagna a recitare/presentare- ma da buona complottista preferisco pensare a una copertura mediatica. Insomma preferisco credere che George sia gay e tenti di nasconderlo con una storia finta che piegarmi all'idea che sia stato veramente insieme a lei! cmq, detto ciò, questo film amaro mi è piaciuto. Merito dell'ambientazione, delle attrici bambine, dell'amico scemo e anche di George il quale, come ho letto su qualche sito inglese, mostra sguardi da cane carlino spaesato e disperato e ti fa sentire il suo confuso dolore. Insomma, lo guardi e dici: allora sa recitare!
    Buona serata (ho scoperto il tuo blog oggi e mi sono unita ai lettori)

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  7. non credo ci sia davvero un motivo, nel 2012, di nascondere la propria omo/sessualità (a meno che di fondo George non amasse, anche in senso biblico, il maiale). Insomma ci sono attori che non nascondono le proprio preferenze e sono rispettati e lavorano ecc ecc
    capisco che George ha il manto da "trombeur de femmes" che aiuta, ma insomma... copertura o non copertura, la Cagnalis no! Se anche ti devi trovare una copertura, diamine, trovatela meglio! :D

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