venerdì 7 marzo 2014

SIAMO SERIAL • True DetecTV

True Detective
Trama: Tocca McConaughey e Harrelson toccherà te

Alright Alright Alright.
È davvero arrivato il momento di parlare di Matthew McConaughey per davvero.
Che, lo sapete bene, non è più Matto Meccanigo. Quello che TUTTI scherzavamo. Che TUTTI ci permettevamo di prendere il culo liberamente perché per noi era solo un cretinone palestrato (per carità, bene) che si era fatto arrestare per aver suonato la chitarra nudo nel suo giardino fatto di erba, ma più che altro per fare dei film di merda. Film che lo definivano, film che avevano tutti la stessa locandina. 

Film che - in un post del 2009 trovato su un blog a casa - venivano scherzati con questi fotomontaggi che sembra che li ho fatti io:
Poi capisci che non li ho fatti io perché sono fatti demmerda, ma rendono l'idea di quanto Matto venisse preso sul serio.
Capito? Matthew che era lo zimbello della classe, che quelli bravi e con gli oscar in tasca prendevano per il culo in universovisione:

E lui doveva abbozzare facendo finta che era compagnone e stava al gioco:

E quelli niente, continuavano tranquilli come niente fosse a ferirlo.
Matthew, prima alla berlina.
Ora, alla Berlinale.
Perché oggi, anzi ieri - scrivo questo post post-Oscar - Matthew entra nella storia vincendo un oscar e lo fa così
(oddio, non è mai detto, se guardo la storia non ci trovo ne lui, ne lui, ne tantomeno lei... e potrei continuare) e, smacco degli smacco mecconeghi, lo ruba DI NUOVO a Leo, povero povero Leo, e fa il suo discorso, a dire il vero, un bel discorso:
Ah no è questo:

Ah no, questo:

Ora. Da queste parti (come in TUTTE le altre parti, è stato talmente palese il salto di Matthew che non si è parlato d'altro per un anno e nessuno può arrogarsi il diritto di dire "io lo sapevo da prima degli altri" perché ammetterebbe di amare alla follia i filmacci che faceva prima), ci siamo accorti che Matthew era cambiato SUBITO, precisamente qui. Poi sono arrivati questo, questo, questo, questo e, alla fine, questo. A livello personale un cambio repentino di essenza. L'accettazione dell'essere Attori e non fusti surfisti (surfusti, quindi) e basta. Capire che bisognava spingere, ma forte per davvero, nella direzione opposta di quella che si stava percorrendo. Arriva a pochi questa epifania, Matthew sarà ricordato come un Messia (il problema di questa teoria è che ci ritroveremo gente come Channing Tatum dimograto di 30 chili malato di cancro e via dicendo...).
Parte di questa allucinante trasformazione - che non è confinata a quella fisica di Dallas Buyers Club, ma  riguarda anche quella personale di apprendimento e quella pubblica di distruzione della percezione che gli spettatori avevano di lui (fino a un anno fa i film con Matthew si schifafano per principio, oggi sai che se lui è coinvolto, il film vale il prezzo del biglietto, o addirittura molto di più - è anche True Detective, il serial Tv che lo vede co-protagonista. Non si paga il biglietto per vedere True Detective, serie che sta creando un manto di misticismo (interno alla serie ed esterno sul web) che ricorda da vicino quello di BB. 
A partire dalla stupenda sigla (che mi ricorda molto da vicino alcune cose di Alberto Seveso, comunque):
La storia dei due detective - 7 puntate andate, la season finale dietro l'angolo - ci ha portati per mano in un racconto di violenza nella provincia più lurida e squallida che America possa crescere, una storia di omicidi tutt'altro che eccellenti, anzi proprio sudici, che forse non è in sè così originale, ma è sorretta da due interpretazioni Giganti, da un andamento temporale spezzetato e dipanato per un ventennio e una regia così ferma che ci ha fatto gridare "Miracolo!", a TUTTI. 


TD è un serial pieno di simboli, ma pochi hanno a che fare con quelli palesati o meno del caso investigativo (corna, spirali, croci, steccheti di legno), sono invece simboli di psicanalisi filmica, cardini della scrittura, ma molto ben calibrati, e per certi versi sconvolti. I due personaggi non sono esattamente due facce della stessa medaglia, non sono Ghiaccio e Fuoco, non sono Bianco e Nero, non sono Buono e Cattivo, loro sono Rust (Ruggine) e Hart (che gli manca una "e" per fare cuore): uomini che sorreggono il fardello di diversissimi tipi di profondità. 

Hanno molti difetti, i due, pochi condivisi, tranne il peggiore: entrambi sono sostenitori e cavalieri di un valore assoluto (la famiglia Hart, la totale sfiducia nella natura umana Rust), valore di cui però sono i primi detrattori: se il primo tradisce senza remore (Woddy Harrelson, a proposito, deve aver recitato gratis... 


io avrei recitato gratis... ) il secondo, Rust, non riesce ad accettare che l'uomo sia davvero così orrendo, come invece ci tiene tanto a ripetere nelle sue sparate di assoluto pessimismo.
E proprio non vuole saperne di lasciar andare questo caso che, a meno di ultimissimi spiegoni finali e sorpresone che sarebbero forse un po' tirate per i capelli,  non farò altro che confermargli che sì, l'uomo fa schifo e merita di morire.
E poi quei sette minuti:

(Io personalmente ci vedo almeno due stacchi nascosti, precisamente a minuto 2:53 e a 5:00, ma poco importa...)
True Detective è di certo sul podio delle serie di un anno davvero povero di belle novità; oserei dire che è l'unica serie veramente Bella dell'anno, per quanto non così miracolosa, ma Bella sì, davvero. Recitata da due mostri che dimostrano (appunto) che gli attori mostri ci diventano, ve li ricordate in quel pessimo film, no?

E come tutte le cose veramente belle, anche True Detective merita mille mila illustraroba.

Ah. C'è un'altra cosa di Gigante e Bellissimo oltre le interpretazioni di Matthew e Woody. Ce ne siamo resi conto qualche settimana fa, ma non ce lo siamo scordati più, forse non ce le scorderemo mai più
Alright Alright Alright Daddario. (E ci pensi che questa è quella di Puzzi Jackson. E magari c'è qualcuno che ne è appassionato. Sarebbe come vedere Hermione in queste condizioni. Pietrificus totalis. Che dite maschilismo?! Ma va va:

Se volete altre illustrazioni bellissime e speculazioni e teorie prima che TD finisca, correte su questo sito qui.

Riprendendo il discorso oscar (il discoscarso). Sono contento di questo oscar? In linea particolare, cioè se penso a Matthew e solo a lui, moltissimo, è un oscar molto meritato, molto americano, molto cinematografico da "quello che ce l'ha fatta" a suon di 

Ma in linea generale io tifavo per Leo, povero povero Leo.
[clicca, ridi di Leo, pentiti subito]
A proposito di detective, ho anche recuperato:
The Killing • S03
Trama: Who killed The Killing?

Avevamo lasciato un The Killing moribondo, alla fine - noiosa - della seconda stagione, svariato tempo fa. Ma ce la fece, peccato che qui da queste parti non ce la facevamo proprio a riprendere la visione e ho fatto passare l'intera terza stagione senza curarmene per nulla. Poi ho provato a vedere il primo episodio, il primo è diventato il secondo, il secondo il terzo e poi arriva la Season Finale, che riserva - per un caso tutto nuovo, abbastanza interessante (sempre la solita solfa dei bassifondi usati come territorio di caccia per killer altolocati, ma non vi spoilero) - una sorpresa finale un pochino tirata, insomma l'assassino, che come d'uopo in questi casi devi aver conosciuto, perché a nessuno interessa un thriller dove l'assassino appare all'ultima pagina scena e dice «Ehy ciao! Tu non mi hai mai visto, sono io l'assassino!» (a meno che non succeda verso la metà e allora si cambia registro, giusto John Doe?), perché tutti vogliamo fare i tweet in cui ad ogni puntata diciamo È STATO LUI SICURO!!! Poi li abbiamo detti tutti e ci abbiamo preso per forza e ci sentiamo intelligenti come Sherlock Holmes. E insomma The killing è stato di nuovo moribondo fino a che Netflix ha assicurato una quarta e ultima stagione. La vedremo e poi ciao, tanto ora abbiamo True Detective.
Sai anche di chi attendiamo la nuova stagione? Di lui:
No, non Bono Vox, parlo di
Sherlock • S03
Trama: We WAS Sher-locked

Non è un caso che io abbia aspettato così tanto prima di di parlarne, e non sarà casuale neanche questa microrecensione, perché non voglio fare il loro errore. Ammettiamolo, hanno aspettato troppo, hanno alzato l'asticella dell'hype per questo personaggio - indubbiamente uno dei meglio riusciti degli ultimi tempi - da rovinare il risultato.
Le tre puntate, seppur decenti, non hanno soddisfatto l'appetito di due anni.
I tre episodi hanno lasciato l'amaro in bocca: il primo sottotono, il secondo con l'impressione di stare assistendo ad una di quelle puntate speciali che si possono permettere serie di minimo 13 episodi (se BB fosse durato 3 episodi e uno fosse stato Fly, quanto ci saremmo incazzati, pur accettando la qualità dell'episodio?) e il terzo, l'unico davvero all'altezza delle leccornie che ci avevano servito nella prima e seconda stagione, non è bastato a farci felici. Neanche un po'. E neanche sapere che i due genitori del serial sono i veri genitori di Cumbi (cosa di per sè molto divertente), e neanche il ritorno di Moriarty (cosa di per sè molto deprimente).
Forse il personaggio e la recitazione di Cucumberbath è diventata ridondante? Forse l'averlo visto DAPPERTUTTO (qui, qui, qui, qui) per non parlare di cose del genere:

non aiuta... 
Insomma Cucumberbombing Hollywood, sarà un bene? Per lui di certo... per Sherlock un po' meno. Sono sempre mille le gif
enerjax:

Woohoo! Super selfie 2014 Osca—- BENEDICT WHY
e i tumblr equivoci a lui dedicati. Aspetteremo la quarta stagione per rinfrescarci la memoria. Per oggi è tutto sul fronte detective. Tutt Detective.

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