venerdì 14 marzo 2014

LE (ULTIME 5) T-SHIRT DI CHICKEN BROCCOLI

Sono settimane che mi frulla in testa l'esempio Matthew McConaughey. 
Colui che è passato dal copia/incolla del cognome da wikipedia se volevi scriverlo giusto a sapere esattamente dove vanno messe le tante vocali e una sola h del suo cognome.
Ovviamente vincere l'oscar non è tra le mie priorità, non la prima quantomeno, tantomeno dimagrire 20 chili e indossare un cappello da texano, parlo più di quella specie di epifania che quando arriva ti fa guardare tutto quello che hai fatto prima e ti fa dire: ma quanto sono bravo? non è forse arrivato il momento di fare le cose sul serio?
E la grammatica, la modalità e i risultati del suo cambiamento, che l'ha portato da questo a questo, sono quelli che vorrei adottare per perseguire il mio piano B, anzi il piano CB: quello iniziato nel 2009 aprendo un blog di cinema, un cineblog, e che, dal mio biglietto da visita alle dichiarazione di stenti, in quasi cinque anni di recensioni scombinate, occupazioni vocali in radio, posti rubati alle anteprime e altre cose (di)sparate grosse, ci ha portati dritti dritti a vendervi le magliette. Mi pare che il discorso fili liscio come l'olio!
Lo sapevate che ho fatto le magliette? E le shopper? E le HO VENDUTE! Fino a un mese fa era: le vendo ed era fare il buffone con le foto degli attori che indossavano le magliette. Oggi invece posso dire che NE SONO RIMASTE 5 (e 0 shopper! Per fare la spesa al mercato vanno fortissimo...) e posso dimostrarvi che è vero grazie a quella strana congiunzione di fiducia e selfie (la selfiducia, si chiama) che mi permette di vendere le magliette E chiedere a chi l'ha comprate di mandarmi una foto (il che peraltro è una forte evoluzione personale e professionale rispetto ai tempi in cui chiedevo di toglierle, le magliette).
Ed eccoli qui, i matti che vanno in giro firmati ChickenBroccoli!
E VOI? 
Intendo voi 5 che avete in tasca quei 15 euro giusti giusti da spendere per andare a vedere Her + pop-corn, non andateci che vi mette tristezza perché parla anche di voi e delle vostre selfie e non c'è Matthew McConaughey; spendeteli invece per esaurire la prima, clamorosa, incredibile, fatta a mano, collezione di t-Shirt (chi le ha chiamate t-Shit? Chi è stato? Ah non è stato nessuno! Sarà stata la fatina buona delle magliette!) di Chicken Broccoli!
Solo se le vendo tutte (mi do sempre delle aspettative minime, come sapete), posso considerare riuscita la Fase 1 e posso dare il via alla Fase 2, cioè godermi i soldi in film e pop corn al cinema stampare altre t-Shirt, shopper e andare avanti con il progetto Magazine cartaceo.
Vi ricordo che questa è la grafica
E che costano 15 euro e che sono fatte tutte a mano dal sottoscritto con la futuribile tecnica della serigrafia. Ecco cos'è rimasto - quelle da donna tet... tutte andate come avrete notato, lo so che l'avete notato - sono rimaste le classicone Fruit on the Doom come ai concerti:
1 SMALL NERA • 1 SMALL BIANCA • 1 SMALL VERDE
2 MEDIUM NERE
Per comprarle dovete: 
Io risponderò in pieno anonimato e vi darò le istruzioni per il pagamento firmandomi Mmmh. Mmmh. Mmmatthew.

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