martedì 7 giugno 2016

SIAMO SERIAL • Horror vaghi

Se è vero che le serie tv sono morte (e lo sono), continuano a spuntare serie non-morte, zombesche, horror, di paura (ma non sempre da paura) come fossero funghi, marci.
Che si debba tutto a The Walking Dead è cosa nota, il suo successo ha portato i produttori a dire "oh, fosse che fosse (intendo proprio le buche per le barre) l'horror ci fa fare i soldi, e magari gli horror tratti da fumetti ce ne fanno fare ancora di più, dài, facciamone tantissime." Chi l'avrebbe mai detto, eh?
Ed ecco che nel giro di un paio d'anni ci sono quasi pià serie horror che comedy; ne abbiamo parlato qui, qui e pure qui. Oggi parliamo di tre di queste serie horror, di cui due nuove nuove, ricominciando da dove ci eravamo rimasti, ma anche da dove tutto è partito, cioè dai morti viventi.
Fear the Walking Dead - Season 2
Trama: Death Boat

È ricomiciato qualche settimana fa, giusto il tempo che nella serie madre (che ormai guardo con lo stesso entusiasmo con cui mi lavo i denti la mattina, è una cosa che fai perché, boh la devi fare) apparisse Negan, personaggione nei fumetti, davvero, atteso per TUUuUUTTA la serie, e poi cinque minuti di discorsetto e mega cliffhanger.
Devo ammettere che Javier Bardem Jeffrey Dean Morgan sa il fatto suo, potrebbe diventare un motivo di forte interesse, quasi più del Governatore, speriamo lo facciano pazzo e carismatico come nei fumetti... 
Sì. Leggo i fumetti di Walking Dead, che vi ho già detto che sono CENTO volte più (violenti, sorprendenti, interessanti) fichi del serial. Ammetto che l'aver iniziato a leggere i fumetti di WD mi ha ri-incastrato di nuovo nella serie, perché ora mi va di vedere come risolvono alcune situazioni che nel fumetto si risolvono più o meno sempre con "ti stacco la testa a mozzichi". Non parlando poi la quantità di morti ammazzati male dei comics contro il toto-nero del serial (avete notato che appena appare un personaggio di colore nuovo entro un paio di episodi ne muore un altro, sempre di colore ovviamente, l'avete notato? Ah, notatelo. Annotatelo.)
Oh comunque, tanto per spoilerare, nel fumetto Negan con la mazza ci ammazza il cinese koreano, qui sembra che a lasciarci le penne sarà Daryl perché non ha firmato il contratto.
Comunque, dicevamo, non si fa in tempo a finire i Walking Dead che comincia il suo spin-off, quest'anno preceduto da una webserie del genere "zombie on a plane" (non una cosa nuova, se ricordi questo e questo):

Che si ricollega al serial per via di un personaggio. Queste cose continuano a piacermi anche se ormai sono vecchie come il cucco.
Ora, che FtWD mi piaccia più della sua serie madre l'ho già detto, e lo confermo con queste prime 7 puntate della seconda serie.
Il problema è che mi sembra si stiano già incastrando e castrando nell'andamento solito di WD: gruppetto che arriva in cittadella/roccaforte/posto X, dove sembra si sia riusciti a ricreare una microsocietà; appena arrivano sembrano tutti a posto, tempo un episodio si scopre che il leader è un pazzo, che tengono nascosti i cadaveri dei famigliari in cantina, che bisogna scappare via. Quante volte l'abbiamo visto? Troppe per non risultare ripetitivo, anche se questa volta è in salsa messicana (il famoso guacamorte, quindi).
Sarà che mi interessano più i personaggi c'è il piccolo Voldemort che è sempre bravo e naturalmente fico
c'è il padre che ora se la deve vedere col figlio sbroccato che ha pure una sua fandom di sbroccati peggio (probabilmente sbroccate) che lo difende sul web (stiamo messi male amisci)
c'è il nero gay che parifica le quote arcobaleno e nonostante siamo nel 2016 e i personaggi gay non dovrebbero essere più delle novità e blablabal, comunque è una novità, oh.
Anche l'ambientazione nautica è divertente. Insomma FtWD è meglio dell'originale, oppure semplicemente ancora non ha fatto in tempo a scassarci i maroni del tutto.
Il fumetto da cui è tratto WD, lo sapete, è scritto da questo orsacchiottone qui

(quello a destra) che si chiama Robert Kirkman, uno che grazie al successo di WD adesso ogni cosa che scrive diventa prodotto televisivo, anche gli appunti sui post-it. Appunto:
Outcast (S01E01)
Trama: L'esercentista

Che è il serial fatto in tempo di record tratto dal nuovo fumetto di Kirkman, che parla di esorcismi, demoni, possessioni e dita mangiate, non tipo unghie o pellicine sgranocchiate per l'ansia, proprio interi polpastrelli strappati via a morsi
Il fumetto l'avevo letto (perché il primo numero costava 1 euro) e la risposta alla domanda se mi era piaciuto o meno (che immagino tutti vi stiate facendo in questo momento) è nel non aver comprato il secondo (o forse perché costava più di un euro).
Comunque la Saldapress non sapeva che non lo avevo comprato e mi ha invitato lo stesso al megaseratone di presentazione del serial, che si è svolto - ormai un mese fa, io sto sempre sul pezzo - nello stesso posto dell'anteprima di Spectre, praticamente a due passi dal cupolone di San Pietro, gran bella scelta per un serial sulle possessioni demoniache (non sto scherzando); il fatto poi che la serie sia ambientata in una cittadella chiamata Rome aggiunge quel quid alla cose fatte bene.
La serata è stata divertente, soprattutto perché, tra gente appassionata di serial e gente appassionata di fumetti, e gente appassionata di entrambe, si muoveva anche tutto uno stuolo di attorucoli e attricette della favolosa scena del cinema itaGliano che palesemente non gli fregava niente né dei serial né dei fumetti, l'unica cosa che gli fregava era fare la foto sul tappeto rosso.
È stato divertente vedere questo mischione tra nerdoni e tipette intacchettate, pareva veramente una puntata de La pupa e il secchione live. Ecco tre scatti miei medesimi dell'allestimento tipo party che ci è stato riservato all'entrata, con tanto di drink fumogeno di cui io ho assaggiato solo il fumo visto che sono astemio
E c'è stata pure l'apparizione demoniaca!
AGH! SATANASSO ESCI DAL QUEL CORPO! FATTI STRADA NEL SILICONE!
Io ho provato a passare dodici, tredici volte sul red carpet ma nessuno si è reso conto che razza di celebrità stesse passando e non hanno scattato... stolti.
Comunque, tra vallette, soubrette e alcune tett (la scollatura è d'ordinanza alle anteprime), l'idea che mi sono fatto del primo episodio è: ci siamo, ma non fate l'errore di Walking Dead.
"Ci siamo" perché le scene di possessione e esorcismo sono ben fatte, inquietano e la scelta di mostrare un ragazzino che fa cose pazze tipo mangiarsi un dito e poi il dolce procacciarselo a testate
e che va preso a ceffoni fino a che non sputa il rospo-demone ci riporta dritti dritti all'origine (e caposaldo) delle possessioni cinematografiche, quell'Esorcista che non smetterò ai di dire che fa più paura di tutte le serie scritte da Kirkman messe insieme.
Mentre l'avvertimento "non fate l'errore di Walking Dead" è per quando ci si perde in lunghi lunghissimi minuti in cui non fate parlare parlare parlare i protagonisti che dopo un po' non se ne può veramente più. Non posso stare tutto il tempo a pensare "ma quella è l'attricetta che sta in Romanzo Criminale? Mazza che te... ma quando arriva il prossimo esorcismo?"
Ecco, il problema di Kirkman è che sta fissato con questa pseudo-profondità che devono avere per forza tutti i suoi personaggi. Ok, mettiamo anche che ce l'abbiano, ma perché non farmela scoprire pian piano, e non sbattermela addosso ogni scena con loro che parlano tutti gravi, tutti pesantoni, tutti mezzo silenzio tragico mezzo "se solo sapessi che cazzo m'è successo a me", fammelo vedere quello che gli è successo, non raccontarmelo a parole, che diventa noioso.
In questo errore sembra - almeno dalle prime due puntate - non cadere un altro serial, tratto da un altro fumetto (ormai è ufficiale: scrivete al più presto un fumetto, ve ne faranno subito un serial tv):
Preacher (S01E01/02)
Trama: Maniac Street Preacher

Preacher non l'ho mai letto, ma immagino avrei dovuto, visto che da quanto so è seminale ben di più di WD.
Seminale o non seminale, letto o non letto, sèminale o non a letto, il primo episodio di Preacher è pieno zeppo di cose fiche, non nuove, ma fiche.
Intanto tutto il tono è stracazzone (deve essere perché tra i produttori e registi c'è Seth Rogen), che è un tono che marca sempre bene se paragonati ai serial precedenti fatti di mille pippe parlate e spiegoni molto pesanti e poco pensati. 
Qui si parte da questo:

Si passa da questo
e si arriva a uno che al posto della faccia ha un culo, letteralmente:
Capite da voi che anche quando fanno un po' più i seri si fa una certa fatica a prenderli sul serio. Troppo serie le fate 'ste serie.
Di preacher sono fiche le geolocallizzazioni un po' film sci-fi anni 60 un po' Guida Galattica per Autostoppisti:
ma anche un po' pulp tarantiniano
e in generale tutta la regia ha un sacco di trovate e soluzioni movimentate, guardare le scene di combattimento per credere.
E poi sono fichi i tre protagonisti tre, oltre a Dominic Cooper con la sua recitazione un po' scazzata 

e lei che si chiama Negga di cognome e a me non riesce a non far sorridere
su tutti spicca uno che ha sempre rubato la scena a tutti non appena appariva, fossero quelli rimasugli di Misfits originali o inglesi delle periferie, è Joseph Gilgun, fa un vampiro pazzo e quando c'è lui sullo schermo tutto il resto sparisce
Lo continueremo a vedere solo per il suo Cassidy, ammettiamolo.
Comunque, la cornucopia di fumetti da serializzare (non dimentichiamo che già ne hanno fatte a bizzeffe, tutte più o meno evitabili, oltre a quelli Marvel di Netflix ci sono quelli DC per ragazzine della Fox, e tutte le varie ed eventuali tipo I Zombie, Powers, Constantine, Lucifer) è ormai una cloaca dove finisce di tutto. Ecco 65 serie (SESSANTACINQUE) tratte da fumetti in corso o in lavorazione. 65.
E ancora c'è qualcuno che si ostina a dire che le serie tv, in quanto tali, non sono morte? Io direi che sono belle che putrefatte.
PS. In questo post doveva trovare post (!) anche la serie tv di Damien, la trama sarebbe stata "E che diamin, Damien", ma poi non ho fatto in tempo a vedere la prima puntata che l'hanno cancellata. Amen.

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