martedì 28 giugno 2016

CB ANTEPRIMA • Alla ricerca di Dory

Alla ricerca di Dory
Trama: Dory's day

Per tutti dei giri pazzeschi (oddio, non così pazzeschi, semplicemente stavo a Taormina al momento giusto per puro caso) ho visto l'anteprima di In cerca di Dory in questa cornice qui:
Posso dire senza paura di smentita che è stato il cinema più bello in cui ho mai visto un film. Secondo me supera tutti questi (oddio forse quello con la piscina...).
Comunque, cosa c'è di più bello di andare a fare un weekend finalmente libero da recensioni e film brutti e ritrovarsi un'anteprima pazzesca come un film Pixar? Forse di meglio c'è Richard Gere.
Esatto, c'era proprio Riccardo Ghiro (ed è subito personaggio Disney) che faceva il padrino della manifestazione, eccolo in un'incredibile paparazzata del sottoscritto
lo vedete? Lo indico col dito. Quel capoccione canuto. Richard il Bianco. Non lo vedete? Solo lo stolto guarda il dito che indica il Gere.
Prima dell'attesa proiezione di Dory però ci siamo sorbiti 40 minuti di "gala" di inaugurazione.
Ora, figurarsi se io mi tiro indietro a del buon vecchio gossip, quando vado al Festival der Firme de Roma è la parte più divertente, ma devo dire che questa volta ci sono stati degli highlights che hanno superato qualunque assurdità mai vista prima. Ecco la mia top 3:
- Bianca Balti che sale sul palco e - visto che il filo rosso della serata era "Gli invisibili", sì insomma i senzatetto, una scusa per promuovere l'ultimo film di Gere, che si intitola, pensa, Invisibili - dice che lei sente molto il problema dei senza tetto perché anche lei ha paura di rimanere senza casa. Ripeto: ha paura di rimanere senza casa. Paura da cui si rilassa con dello shopping;
- il sindaco di Taormina che dice, testualmente: "Grazia a chi ha costruito questo schermo altrimenti questo posto è solo un teatro di pietra". Ripeto: un teatro di pietra.;
- Monica Guerritore che ci prova palesemente con Alessandro Borghi davanti a tutti.
Però sapete che c'è, una cornice del genere mi avrebbe fatto perdonare anche il pensiero fisso che il cinema in ItaGlia difficilmente diventerà una cosa realmente cool, finché è in mano a gente che sul palco invita politici e modelle decerebrate per accontentare i giornalisti e le signore accanto a te che riprendono TUTTI e 40 i minuti col telefonino.
Ma non siamo qui per parlare di cinema seriamente (scusate se a volte l'ho fatto...), siamo qui per parlare di Dory!
Che è uno di quei film che la Pixar fa per monetizzare (e gli riesce, il film è già record), come quando fa i seguiti di Cars.
Ora, dopo un capolavoro come Inside Out e un passo falso come Il viaggio di Arlo, lo studio che ha cambiato il modo di vivere il cinema d'animazione (vi piacciono le mie frasi fatte? Lo so che vi piacciono... sempre meglio di quelle di Bianca Balti), va sul sicuro e riapre gli acquari di Alla ricerca di Nemo, uno dei suoi film di maggior successo, ma anche, quando l'ho rivisto, uno di quelli più "sempliciotti", in senso tutto sommato buono, ma vuoi mettere con Toy Story? Vuoi mettere con Ratatouille? Vuoi mettere con Wall... ah non con quello lo metti visto che ancora peggio in quanto a sempliciotteria.quali
L'andamento è lo stesso: un road movie, anzi uno swim movie, con un personaggio (o un gruppo di personaggi) che va da punto A a punto Z e in tutti i punti che passano dalla A alla Z incontra Balene, Carpe, Delfini, Elefanti marini, Fusilli di mare, Gazze, pesci Hawaaiani, Ippocampi, Lucci, Mante, Narvali, Orate, Palombi, qualche pesce con la Q esisterà pure, Ricci, Squali, Tartarughe, Uova di mare e Vongole. 
In questo seguito le strade correnti si dividono, Dory cerca i genitori, Marlin e Nemo cercano Dory, e raddoppiano i personaggi incontrati, alcuni per qualche secondo, tanto per fare la gag, altri diventano nuovi compagni di avventura.
C'è la balena, il beluga e, su tutti il più divertente, il polipo Frank, di certo quello meglio caratterizzato e con il maggior spessore, quello che davvero è degno di essere ricordato come un personaggio Pixar dei più belli
gli altri sono più o meno tutti comic relief. Non ci sono veri villain, mai.
Ecco, forse la natura leggermente forzata di comicità del film diventa un limite. Certo, il ritmo è talmente alto per tutto il tempo che non si fa in tempo a ragionare un attimo sulla facilità di questo o quel personaggio, che si è già scaraventati nella vasca successiva, nella rocambolesca scena di fuga successiva, nell'incontro con il personaggio successivo.
Tutto bene se si accetta il film come un buon seguito (di certo meglio di Cars 2 o Monster University), ma non chiamiamolo capolavoro. I capolavori Pixar sono altri.
Sarà che poi ho difficoltà a fami piacere la protagonista assoluta, Dory, che continuo a trovare una pescia un po' innervosente (Marlin e Nemo sono poco più che comparse, e Marlin è diventato davvero fastidioso con tutta la sua ansia); certo molti l'adorano proprio per quel suo misto di intraprendenza incosciente e ottimismo indistruttibile, quindi mi prendo la responsabilità del fatto che a me non piace proprio il personaggio, e la sua sindrome da memento non mi diverte, almeno non alla 40esima cosa che si dimentica
a un certo punto inizia a diventare veramente troppo, dà vita sempre allo stesso sketch.
- Dory dobbiamo trovare X
- Ma certo andiamo.... chi dovevamo trovare?
Anche il lato "lacrimuccia" del film, per cui sappiamo la Pixar essere la vera esperta, è riservata la scelta più facile: Dory piccola con gli occhioni che "perde" i genitori
Ma la qualità di altre idee e della realizzazione è così alta e affinata, che non puoi proprio dire che Alla ricerca di Dory sia brutto, anzi, per alcuni sarà un "must sea movie" (cit.).
Tecnicamente ormai la Pixar si supera ogni volta e ha il gigantesco merito di non sedersi sugli allori, guardate come hanno fatto il polipo

ma in quanto a sceneggiature inizia a diventare un po' troppo rassicuramente. DAvvero sono finite le idee anche a loro, come in tutta Hollywood? No perché il futuro della Pixar non è mlto roseo (quattro film da qui al 2019, di cui tre sequel)
Quello del cinema d'animazione mi pare ancora meno:


Arriverà Moana Oceania, ma chissà...

Il corto animato allegato a Dory, Piper, è molto carino, palesemente una scusa per studiare come si fa il mare fatto al computer (incredibile sempre di più quello che riescono a fare con gli elementi naturali, sono fatti al computer e sembrano più naturali di quelli che vedi con gli occhi tuoi)
Comunque, tra tutti i personaggi che si vedono nel film, non lasciatevi ingannare dalla risata facile del balenese 
o dalla pucciosità delle lontre (ormai ci giocano sul fatto che fanno i personaggio pucciosi di proposito... lo fanno ma poi il peluche lo producono comunque. La furbizia.)
e innamoratevi anche voi di questi due pazzi scriteriati e sovversivi, dei veri corti circuito viventi in un mondo di tanto amore e LOLlosità:
che meritano uno spin off tutto loronon sono il solo a volerlo:
Voglio crederci.

Nessun commento:

Posta un commento