mercoledì 8 giugno 2016

Le pillole van giù

Sempre meglio che lavorare
Trama: Il bott dei Pills

Io non lo so se a Torino ci sono i "bangla", se a Napoli si dice "zio" alla fine di ogni frase (non mi pare di averlo mai sentito in Gomorra), non lo so se a Bologna sanno cosa sono "torbella" o "sanba". Mi chiedo quindi se i The Pills e il loro produttore si sono studiati la situazione, prima di fare un film così smaccatamente romano.
Ma attenzione, zio, non "romano" nel senso di Verdone che poi alla fine diventa Roma tutta e in tutta Italia capiscono le sue maschere, è "romano" nel senso che si rivolge ai soli trentenni di solo una certa Roma, quella un pochetto hipster, un pochetto postuniversitaria, un pochetto vivo da solo, un pochetto Pigneto ma anche Monti ma anche Tuscolano, un pochetto vespino e carsharing, un pochetto le pischelle ma anche la ragazza mia. Non c'è da stupirsi che il film sia stato una meteora (516.000 euro non è un grande incasso).
I The Pills sono un trio di giovani romani che si è messo a fare dei video nel posto giusto (youtube) al momento giusto (l'esplosione dei pulsanti share su facebook) con gli argomenti giusti (non essere più "pischelli", i rimorchi su internet, l'ansietta) con ogni tanto le ospitate giuste tipo i ribaltoni di personaggi, sai tipo che ti ritrovi Gianni Morandi che fa il pornostar o Iva Zanicchi che canta Britney Spears; niente che non si fosse già visto ma certo Magalli che fa linguetta
o tre attori di cinema che "si abbassano" a fare uno sketch da web serie:
sono trovate intelligenti. Poi hanno iniziato a monetizzare facendo video promozionali per i parchi giochi e non so cos'altro.
E su tutto questo tantissimo di cappello, niente da dire (anche perché siamo nell'epoca in cui se dici "non mi piace" automaticamente ti rispondono "stai a rosicà"), ma il passaggio da un video di tre minuti - e ce ne sono di divertenti, eccome:

al grande schermo non è mai facile. Già non è facile quello dalla TV al Cinema, pensa quello da YouTube al Cinema (anche se a dire il vero leggo che in TV ci sono passati).

Il fatto è che la vita reale non è la quantità di volte che si ripete la parola "geni" nei commenti sotto i loro video, I Pills sono figli della facilità con cui si dice "genio" a tutti quelli che riescono in un modo o nell'altro a intercettare un pensiero comune. Zerocalcare - stessa romanità, stessa "cazzaraggine seriosa", stesso gusto per la nostalgia dei "bei tempi da pischelletti coi cartoni animati DAITANDAITANARRIVAILGRANNEMICSPACCA" - è l'esempio più alto. E infatti si sono pure incontrati:

Allora ogni volta c'è da chiedersi cos'hanno di tanto speciale quelli che riescono a fare successo semplicemente mettendosi a un tavolo a dire cazzate. Quello che hanno di speciale, sembra scontato ma non lo è, è averlo fatto.
Si sono messi a un tavolo, si sono ripresi mentre cazzeggiavano, l'hanno messo su YouTube, gli è andata bene, hanno continuato. E hanno fatto giustamente quello che avremmo fatto tutti, continuato, che fai, ti va bene una cosa ti fermi? No che non ti fermi. E non che non ti fermi non ti fermi no che non ti fermi. Perché se ti dice culo, tu il culo lo cavalchi, come una bomba nucleare Peter Sellers.
Allora eccoli tentare la carta del cinema, però forse era troppo presto (infatti i The Jackal, che personalmente mi fanno ridere di più, sarà che ora sto in fissa con Napoli e dintorni, se ne tengono ancora lontani), perché il film, nonostante faccia ridere in alcune occasioni azzeccatissime (l'allenamento bangla con la comparsata chissà quanto è costata di Gus Fringe, la parentesi mucciniana, il lavoro afrodisiaco), si perde in citazioni cinematografiche ormai trite e ritrite (abbiamo davvero ancora voglia di vedere una citazione cinematografica da Tarantino?) e in una trama troppo spezzettata, quasi insulsa. Che poi una trama ci sarebbe pure, ma appunto è tiratissima e a ben vedere interessa solo un personaggio, Luca, quello alto, e che copre si e no mezzora di film (e il film è quasi un mediometraggio, 1ora e 18minuti bloopers finali compresi). Il resto sono sketch che rimangono quello che sono, sketch, sketch di ridere, ok (il padre social, l'okkupazione), ma ai fini della trama?
La cosa peggiore è che i tre amici non si amalgamano quasi mai, le uniche parti in cui sono davvero un trio è quando sono seduti al tavolo e un po' sul finale, mentre invece si sarebbe dovuto pensare a una storia capace di coinvolgerli tutti e tre uniti per un fine comune. Aldo, Giovanni e Giacomo l'avevano fatto col loro esordio e una gamba.
Insomma, capisco la filosofia del "sempre meglio che lavorare", ma se il "sempre meglio" è fare film tirati via, allora "andate a lavorare". Con la scusa di non lavorare sei riuscito a trasformare il tuo cazzeggio in lavoro, bella pettè zio, ma visto che ormai è lavoro, ti devi impegnare.
Quindi il Broccolo ci sta, perché il media cinema è stato preso con una certa supponenza. E qui ci ritrovo un po' quella tipica romanità del "famolo zio, che ce frega", bisognava insistere sulla scrittura, perché regia, personaggi (l'esaltato, il nerd e il depresso) ci sono e comunque alla fine pure forza roma - passatemi una botta di campanilismo, zii. Ma da qui a dire che il concetto di cicorietta è "GENIO" ce ne passa.
Comunque a farmi decidere definitivamente per il Broccolo sono state le voci (uguali e diverse) di Contessa e Calcutta e i loro testi intrisi di luoghi comuni ricoperti da genialate dialettiche del tipo "la filosofia della busta della spesa che è un po' come l'amore c'è chi mette le cose pesanti sotto e quelle leggere sopra e chi il contrario ma poi ti trovi lo stracchino schiacciato":

È la dura lotta tra l'intellettuale che fa finta di essere low profile e l'ignorante che odia quello che non capisce. Io probabilmente sono il secondo, ma mi credo il primo. Sempre meglio del contrario.
E ovviamente il fatto che se sento ancora qualcuno chiamare "zio" qualcun'altro lo sparo. Proprio che lo sparo dal cannone del Gianicolo.
L'ultimo video dei Pills è sull'ansietta come sport più completoCi sta pure la scheda esercizi:

Fa ridere, ma a me fanno più ridere i Jackal

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