giovedì 12 maggio 2016

NOTTE BROCCOL • The Boy


Neanche una settimana dal primo ed ecco già il secondo appuntamento con NOTTE BROCCOL.
Mi piace sempre inventare nuove rubriche perché parto in quarta e ne faccio tantissime all'inizio, poi verso la quinta, sesta puntata mi annoio e tempo di arrivare alla decima mi scordo addirittura che esistono! Fa quasi... PAURA!
Comunque per riassumere per chi di voi l'altra volta dormiva, Notte Broccol non è che una scusa per parlare di film horror, e per rompere la monotonia del post che arriva tutti i giorni alle 9, infatti questi escono a mezzanotte, come i film della serie Notte Horror di Italia 1.
Per questa notte che vede voi coraggiosi intraprendere questo viaggio urlante nel raccapriccio - e che vede invece me dormire della grossa con la bolla al naso, infatti questa roba l'ho scritta alle 14:00 e grazie al magico pulsante "pianificazione" la faccio uscire a mezzanotte" - abbiamo tirato fuori dalle purulente piaghe dei film americani una pellicola ch esce proprio oggi nelle sale italiane, uscita che ci dice due cose: 1) sta arrivando l'estate 2) stiamo messi maluccio.
Ma prima una sigla di una canzone che ci mette di buonumore:
Il film non è la biografia di George (!) e neanche un film gay come suggerisce Tumblr se cerchi "the boy", si chiama:
The Boy
Trama: Boys don't die

Una delle protagoniste di Walking Dead, cosa lì... dai... quella che sta col cinese koreano, riesce a strappare un contratto per un film da protagonista, ovviamente non va oltre l'horror.
L'horror in questione è quanto di più scontato, risaputo, già visto, banale si possa immaginare... eppure, ATTENZIONE, funziona. Sarà che le aspettative erano a zero e le promesse anche meno (si vede lontano un miglio che non volevano fare il filmone della vita), quindi perfetto.
Allora ci sta questa giovane donna che accetta il più strano dei lavori da babysitter: fare da badante a Brahms, che non è un ragazzino problematico, ma un pupazzo di porcellana. Che già averlo in giro per casa, 'sto coso:
metterebbe una certa ansia a chiunque... eppure c'è davvero gente che ama i pupazzi di porcellanaQui la questione è che questi due vecchi avevano un figlio, ora morto in circostanze (che sono le camere rotonde delle case grandissime) misterioooseee uuuu, e siccome sono mezzi pazzi trattano questo pu-pazzo (appunto) come il figlio morto anni prima. Poi dici l'alzheimer.
La ragazza prima gli ride in faccia
poi ride molto meno quando, una volta che i vecchi hanno telato, il pupazzo inizia a muoversi (sempre quando lei non c'è però, non sia mai...), fare rumori strani, fare la lista delle cose che lei deve fare per essere una brava baby sitter

Neanche Cicciobello che fa la cacca aveva bisogno di tutte queste attenzioni. 
Esisteva davvero Cicciobello cagoso:

Vi ho messo la pubblicità perché proprio come in ogni film trasmesso da Italia 1, non ci si può permettere di entrare nel vivo della storia che TAC partono 14 minuti di pubblicità, che poi sparati all'una di notte sono quella sezione micidiale che ti convince ad andare a dormire.
E insomma c'è poco da ridere, la giovane si ritrova sola nella magione e si convince che lo spirito del bambino morto si sia trasferito nel bambolotto. C'è da chiedersi se Brahams è il fratellino di Annabelle, amico di giochi di quello di Piccoli Brividi.
Tra un vicino di casa che la crede pazza e una scena di spavento di routine

il film procede senza infamia e senza lode fino alla risoluzione finale con sorpresa. Sorpresa che peraltro non sorprende nessuno, no di certo quelli che sono un po' avvezzi agli horror.
Perché insomma, se vi dicessi che la possessione non c'entra nulla. Eddai... [si capisce che sto ammiccando con le sopracciglia?)... bambino "morto" anni prima... casa gigantesca... so che potete arrivarci, capisco che è notte e il cervello sta già dormendo da svariate ore, ma mi fido di voi. Esatto, è proprio così. E, sempre più assurdo, è proprio questa differenza rispetto a tutti gli altri bambolotti viventi e cattivi a rendere Brahams diverso e addirittura più potente. 
Il gioco sta nel fregarci sulla nostra stessa abitudine di vedere il pupazzo muovere gli occhi, svegliarsi e aggredire qualcuno. Stiamo lì ad aspettare il momento che ci prendiamo lo spavento... e quel momento non arriva... e questo aumento la tensione.
Il regista sta sfornando un horror all'anno. È partito da quella cagatina videogiocosa di Stay Alive, per poi arrivare alle possessioni di L'altra faccia del diavolo e ai lupi mannari di La metamorfosi del male, insomma uno che in quanto a temi horror ama andare sul sicuro. Adesso aggiunge una bambola assassina (ma non è proprio così) alla lunga lista di bambole assassine già esistenti.
Buona notte pupazzi pazzi, ci vediamo alla prossima Notte Broccol! UA UA UA (risata diabolica in dissolvenza).
Zio Broccolia

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