martedì 31 maggio 2016

NOTTE BROCCOL • Martyrs (2016)

Buonanotte!
Ma davvero allora è vero che non dormite per venire a leggere Notte Broccol, un appuntamento notturno dove, IO, dormo, e VOI, leggete. Bello. Mi piace. Mi fa fare sogni tranquilli. Sogni già sognati, remake di sogni.
Ah i sogni, io spesso quando sogno cose belle vorrei continuare il sogno di prima allora mi metto a pensare fortissimo a quella cosa, mi fisso proprio, come un chiodo, un chiodo fisso.
Ma comunque di sogni ne parlava il film horror della scorsa settimana, non quello di stanotte, questo parla di donne che raggiungono l'estasi, vedono un signore e raggiungono il culmine celeste con dei brividi sopra e sotto la pelle. 
Non pensate male, io quando succedono queste cose solitamente dormo.
Ecco a voi il remake di un film che si chiamava uguale:
Martyrs
Trama: Martrit

E eccone un altro. Un altro remake di cui nessuno sentiva la mancanza. Quest'anno sembra che ci si debbano proprio impegnare, nel fare remake inutili (su tutti Point Break).
Che poi non mi stanco mai di dirlo, non ho nulla contro il remake (che è un po' come la cover musicale, se ci pensi bene) e addirittura a volta ho voluto bene anche a remake inutili di film belli (esempio La Casa).
Martyrs quello francese non era piaciuto a nessuno, mentre a me, ovviamente, piacque, anzi piacè, alla francese, piascèt.
C'era il gore, c'erano diversi finali uno dopo l'altro, c'erano belle ragazze pazzoidi, c'era che quegli anni l'horror francioso dava un sacco di soddisfazioni e c'era che la cosa del martirio era una questione interessante da trattare, sicuramente più della tortura fine a se stessa (tipo Hostel per capirci), insomma i pazzi torturatori avevano le loro ragione, poi che fossero pazzi è un altro conto. Insomma seconfo me aveva una sua originalità, ad esempio a tutti ma proprio a tutti piascèt Alta Tensione, pure quello fracioso, pure quello con bella ragazza che uccideva, pure quello supersplatter, ma che alla fine della fiera parlava di doppia personalità. Mmmh. Tema nuovissimo proprio la doppia personalità con risoluzione finale a zero sorpresa.
Insomma com'è come non è arriva il remake americano di Martyrs.
E fa cagare.
Ma proprio tanto.
Tutto quello che c'era di buono nel primo (c'era eccome) viene bellamente dimenticato/cambiato/edulcorato probabilmente per renderlo meno indigesto. E allora perché farlo? Allora vai a fare il live action di Masha & Orso e non rompere l'anima celeste a noi che ci piacciono gli horror con le persone spellate vive, no? Masha spellata viva da Orso, ecco un'idea...

E proprio la scena finale è la summa dell'inutilità. Passi (ma anche no) che le due ragazze dell'originale sono palesemente una coppia mentre qui sono "molto amiche" ma manco vivono insieme, che una delle due è PAZZA vera, non solo strana, proprio PAZZA,  mentre qui è traumatizzata sì, ma neanche troppo, che l'altra è la martire sin dall'inizio, che ha sacrificato la sua intera vita dietro i deliri dell'altro, anche se lo capisci solo alla fine mentre qui è una che ci va quasi di controvoglia a salvare l'amica perché in realtà sta al college a fare le feste della sorority, che i pazzi che nell'originale facevano una paura matta mentre qui sono poco più di una setta di annoiati cristiani con la voglia di barbeque, passino tutte queste cose (ma, ripeto, anche no), ma non passa che la scena finale, in nel Martyrs vero veramente una botta
martyrs
ora diventa una roba incisiva come i denti di Masha, poco più di un giochino di luci con un po' di passata di pomodoro e degli occhi bianchi fatti col computer. 

Guarda mi è piaciuto talmente poco che non voglio rubare altri minuti preziosi al vostro sonno che potrebbe essere pieno di sogni broccoli che fanno raggiungere l'estasi

Zio Broccolia

Nessun commento:

Posta un commento