giovedì 7 aprile 2016

Ma andò vai se la katana Li Mu Bai

La tigre e il dragone 2 - La spada del destino
Trama: La tigre e il cojone
 
Tutti, ma proprio tutti, ricordiamo quei cari saltapicchi cinesi che svolazzavano diqquà e dillà senza sosta, e mentre facevano un saltello da un bambù o una piroetta su un tetto, ne approfittavano per darsi un fracco di mazzate. Con buona pace dei vivai e dei posatori di tegole
Erano i protagonisti de La tigre e il dragone, un film di Ang Lee, che da bravo transfugo cinese in ameriga (uno dei tanti) portava all'attenzione dei pigroni americani il cinema wuxia, ossia (oxia, quindi) i film di cinesi che si menano.
Il film ebbe un successo incredibile, io personalmente gli diedi tre volte il prezzo del biglietto (anche se la terza volta era in un'arena, quindi costava un po' di meno, e io tentavo di ammazzare le zanzare con dei leggiadri colpi volanti dell'avvelenato di pizzichi sbraitante) e anche l'academy non scherzò, con centodue candidature.
Da quel momento tutti i combattimenti furono più o meno svolazzanti e gli attori dovevano tutti provare il brivido di essere appesi come salami a dei cavi che poi sarebbero stati eliminati con photoshop e cercare di sembrave più "leggeri" possibile.
Noi dal canto nostro dicevamo "ah certo però vedi che furboni i sorelli Wachosky, a far menare la gente per aria..."
Poi tra Tarantino
e i Chemical Brothers

il cinema wuxia cinese veniva definitivamente sdoganato. 
Salto in avanti di una decina di anni. 
A nessuno frega più niente di vedere gente volante che si picchia e poi atterra dentro un bicchiere d'acqua e ci rimane in equilibrio.
Adesso sono tornate in auge le botte quelle vere, quelle di gente che sta bella piazzata con le gambe un po' allargate per terra e si riempie di cazzotti veri e non di carezze leggere che magari ti comprimono pure la giugulare e da quel momento puoi solo ispirare e non espirare e muori male lo stesso, ma a livello coreografico è come vedere un balletto, quando invece adesso tu vuoi vedere solo nocche chiuse a pugno che fracassano mucose.
Colpa di Jason Bourne
Da lui fino all'ultimo Batman
passando per Fight Club
Sherlock Holmes
Warrior 
Oldboy

e Daredevil
ormai è tutto un menare solidissimo, pesantissimo, con sopracciglia che si spaccano e nocche che si insaguinano, altro che ninja svolazzanti

Tutto questo preambolo solo per dire che, assolutamente fuori tempo massimo, arriva il seguito imbarazzante di La tigre e il dragone. Su Netflix.
Ora, io non so bene come è andata, se il film è stato direttamente ordinato da Netflix oppure l'hanno fatto con la speranza che uscisse al cinema e poi Netflix ha fatto l'offerta di metterlo sulla sua piattaforma e loro si sono detti "sempre meglio di PopCorn Time"; oppure ancora Netflix ha un accordo con i supermercati americani e ogni domenica mattina in ciabatte va a ravanare nel cestone dei DVD e prende un po' di roba da mettere e lanciare come grande novità (no perché comunque su Netflix c'è roba imbarazzante, eh...). Insomma è andata come è andata, La tigre e il dragone 2 sta là, ma ora non volate di pino in pino a fare l'abbonamento solo per vedere questo film, perché davvero non ne vale la pena.
Il film è brutto, che ti viene voglia di rivedere il primo solo per capire se all'epoca ti era piaciuto tanto perché tu eri più piccolo, un po' più naif, ti stupivi di meno (avevi quanti, 3000 film in meno sulle spalle?), oppure se veramente è fico come ti ricordavi. Ovviamente non lo rifarai, non lo rivedrai, perché adesso vuoi solo gente che si mena forte in faccia, altro che saltapicchi vestiti camerieri di un ristorante cinese.
Non torna Li Mu Bai, che se non sbaglio era morto, al compenso ci sta lui:


Capite cosa comporta tutto questo. Lì un attore che veniva dalla scuola hard boiled ti John Woo, qui un tizio che al massimo viene dalla scuola dell'obbligo. O di ballo.
Ecco uno dei classici seguiti che rovinano il ricordo dell'originale. Non vedo l'ora di combattere contro me stesso e la voglia che alla fine avrò di vedere Ghostbusters 3.
Il film ha una storia raffazzonata, con spade importantissime custodite dentro delle teche senza lucchetto messe in stanze meno sorvegliate di un bagno pubblico alla stazione Termini, con vecchi maestri con nomi ridicoli che fanno a gara con i nomi ridicoli dei capi indiani, tanto che vorresti proprio avere un videogioco tipo Street Fighter per mettere contro Calzini spaiati vs Puzzola di giada. FIGHT!

E insomma brutto. Succube di una povertà produttiva non indifferente (gli effetti speciali sono ai minimi, addirittura peggiori del predecessore, datato 2000), ma peggio ancora i personaggi e la storia ricalcano malamente l'originale, stessi giovani iracondi che non controllano il chi, stessi maestri saggi che fanno fare le cose strane tipo "metti la cera togli la cera" che poi ti serviranno, prima o poi.... oppure volevano solo farsi lavare la macchina.

Risvoltino primavera.
Insomma avrei preferito mantenere il ricordo romantico della tigre ancora con tutta la sua forza e del dragone ancora capace di colpire, piuttosto che questi gattini e lucertole.
Poi non metto in dubbio che in Cina avranno riso a crepapelle vedendo il primo, perché era il loro classico cinema rifatto in salsa americana, come se domani gli americani decidessero di rifare, chessò, Ladri di biciclette... quanto rideremmo... fatto sta che questo passa il convento Netflix, e se continua così mi sa che inizio a pensare che dovevo limitarmi al mese gratuito.

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