mercoledì 20 aprile 2016

CB ANTEPRIMA • Codice 999

Codice 999
Trama: Codice fiscale

Ci sta un cast (cistast, quindi) di tutto rispetto in questo film: una manciata di giovini affermati (Aaron - Jesse Pinkman - Paul, Mackie, cioè Falcon nei film Marvel, l'Affleck piccolo, Norman "Negan avrà ammazzato lui?" Reedus, quell'essere celestiale di Gal - Wonder Woman - Gadot) aiutato in parti più piccole da vecchie leve espertone come Kate Winslet, per la prima volta in un ruolo di stronza al 100%... ah no la fa anche in quella serie per ragazzine e Woody Harrelson, per l'ennesima volta nel ruolo del poliziotto sgualcito dalla vita ma in fondo ancora onesto; in mezzo a tutto questo popò di cast (che è il contrario di un cast di popò) quello che si può considerare il protagonista del film, Chiwetel - 12 anni schiavo ma anche il film di ieri - Ejiofor, uno che devi sempre e comunque gogghelare il nome per scriverlo bene, ma si sta facendo una carriera a furia di ruoli da nero impegnato, potremo quasi considerarlo il Denzel Washington degli anni 2010.
Il film che più di tutti viene in mente guardando Codice 999 è quel The town, dell'Affleck grande, ma più in generale tutta una serie di film di criminalità metropolitana che in fondo non ricordi poi molto (tipo questo? Te lo ricordi? E questo? Io a malapena...) o ancora quei film poliziotteschi che si rifanno tanto ai film anni 70/80 tipo Il braccio violento della legge o Vivere e morire a Los Angeles.
Te li ricordano perché ci sono le rapine, perché ci sono le città notturne con tutte le lucine, perché ci sono i poliziotti corrotti che fanno i crimini e poi vanno a investigare sugli stessi crimini che hanno appena commesso, perché ci sono i poliziotti onesti che devono avere una strato di grasso di balena alto cosìsotto i giubbotti antiproiettile per non farsi contaminare da tutto lo schifo che hanno intorno
perché ci sono i drogati disperati e ci stanno le femme fatale.
E la trama è sempre una storia sospesa tra redenzione e stronzaggine, uno scontro vecchio come il mondo che infatti funziona sempre. Il confine tra buoni e cattivi è sempre sottile come la carta trasparente che avvolge le sottilette e alla fine è bello vedere se quelli cattivi diventeranno buoni o quelli buoni diventeranno cattivi.
Ecco, Codice 999 è un film banale ma impacchetato estremamente bene. La regia è ottima, come la quantità dei personaggi e la qualità di almeno metà del cast che li interpreta, il ritmo è tenuto alto per tutto il tempo con una miscela sostenuta di introspezioni e scene d'azione - bellissima la rapina iniziale tinta di rosso, molto "manniana" nel senso di Michael non di Thomas:
E poi ci sta Gal Gadot che fa un paio di comparsate sporadiche ma che si fanno notare:
e Kate Winslet in versione coguar russa boss della mala
che gliel'ammolla ancora fortissimamente
buttale via...
Oh, per il pubblico femminile ci sta tutto il resto del cast di maschi, sudati, feriti e omini veri, che volete di più pure voi non lo so.
Un film che non lascerà molte tracce, perché alcune cose superano il canone di genere e diventano solo ripetizioni, ma che almeno non sfigura durante la sua durata, come invece spesso succede.  Il film in sè è buono, ma basta che non ti ci fermi a pensare troppo, perché poi scopri tutte le magagne, le citazioni che forse sono anche un po' scopiazzature, i buchetti di trama che non sono poi così piccoli. Ma via che oggi sono buono e si piglia il Chicken.
Certo ritrovarsi Aaron nei panni di Jesse Pinkman... ma non intendo nei panni di "un" Jesse Pinkman, no, è proprio lui. Strafatto, inaffidabile, in fondo buono, disperato e constantemente riempito di mazzate:
È un po' troppo. Ma quello è pure colpa sua che accetta i ruoli che ha già interpretato.
Oltre ai canoni di genere il cast è stato anche chiamato a dimostrare che ci sa fare con i canini in genere:
A proposito di Reedus:

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