martedì 19 aprile 2016

IL TRIANGOLO CherNObyl

Z for Zacharias
Trama: Margot rubi

Ci sono dei film che escono e tu non ti eri manco reso conto che potevano mai esistere. Proprio nessuno ne ha mai parlato, nessuno ne fiata quando fanno la loro apparizione, in sala o meno, nessuno ne sa qualcosa tipo se sono belli o brutti e poi PAF! spariscono. 
Esistono. E questo è uno di quelli. Ah no? Ah perché qualcuno ha mai sentito nominare Z per Zacaria? Qualcuno tra noi l'ha visto? Qualcuno qui ne ha mai sentito parlare? Ambé.
Eppure è strano perché a rigor di logica il tris di attori che mette in campo (intendo proprio un campo da zappare) ha tutte le carte in regola per avere il suo seguito, magari anche dignitoso. Perlomeno su internet che insomma, perdiamo tempo a scrivere gli articoli sulla migrazione delle cinciallegre e non due minutini su un film con questi tre? 
Spero bene che li riconosciate. Ci sta Margot Robbie che insomma... dico Margot... 
Robbie...
Serve altro? Ah sì?
Poi c'è Chiwetel Ejiofor, uno che devi sì andare a googellare il nome, ma te lo ricordi bene in 12 anni schiavo ed è l'attore nero a cui attualmente ci si rivolge per i ruoli un po' impegnativi (infatti l'abbiamo visto qui e domani o dopodomani ne riparliamo).
E poi c'è Chris Pine, quello di Star Trek, uno che vuol essere un po' la risposta degli anni 2000 al Brad Pitt degli anni 90, uno con la faccia un po' da scemo (infatti ho deciso che da oggi lo chiamo Chrispino), che forse è l'anello più debole dei tre protagonisti (non è figo quanto Margot, non si impegna quanto Chiwetel), ma insomma, non si può negare che magari qualche ragazzina in sala te la porta
E insomma questi tre attori messi insieme, se fai un rapido ripasso delle loro carriere e della posizione attuale che ricoprono ad Hollywood, sembrano poter assicurare a un film qualunque un certo seguito. Almeno un trafiletto da qualche parte. E invece niente. Invece Z for Zacharias è un film invisibile. 
Ma il motivo c'è: è di una noia mortale. Immagino quindi che chiunque l'abbia visto o si sia addormentato o abbia subìto una sorta di ipnosi che gli abbia offuscato la memoria. A me l'ha fatto. 
E pensare che poteva essere una buona deviazione sul tema The Road: apocalisse nucleare. Le grandi città non sono più praticabili. Puoi andartene ramingo per i monti Appalachi ma scordati gli aperitivi in piazzetta.
Margot è una ragazza di campagna rimasta sola al mondo che si adopera come può.
Ad una certa sulla sua strada si presenta un uomo con una tuta da preservativo umano e una capigliatura orrenda. 
Ovviamente c'è diffidenza iniziale, poi giorno dopo giorno i due conquistano della reciproca fiducia, tutto potrebbe andare meglio. Addirittura possono fare un mulino! E una famiglia. Di qui la famiglia del mulino mulatto.
Ma niente, dopo un altro po' ne arriva un terzo, che è fatto così:
Capite da soli che porterebbe squilibrio pure in un convento di monaci tibetani eunuchi.
Certo comunque se penso che alla fine del mondo rimangono vivi Margot Robbie e Chrispino, allora è vero che i belli hanno geni più forti...
Sin dalle prime scene il film procede con una calma a dir poco piatta, e l'intento di creare della tensione nelle dinamiche dei tre (ragazza innocente ma combattiva + uomo buono e operoso ma siamo sicuri? + il ragazzo affascinante inquietante ma forse) è portata avanti con una tale lentezza che affonda dentro sabbie mobili inesorabili, le palpebre calano (nonostante Margot! È un crimine!) e il risultato sono due coglioni così, tipo come se fossero mutati dopo una pioggia radiattiva.
Questo triangolo umorale e ormonale dovrebbe portare a un andamento in crescendo di sfiducia, strani sguardi, sospetti e a finale pazzeschissimo
E invece tutto si risolve in maniera più che banale, e con la piattezza di cui sopra. Capisco che l'apocalisse nucleare deve essere una bella rottura di palle, ma perché farcene assaporare 90 minuti pure a noi? 
Poteva essere un film intimo (tre attori, una casa, nient'altro) che esplodeva inesorabile in quella tipica violenza umana che si scatena quando chiudi due uomini in camera con una sola Margot Robbie, e invece grandissimi sbadigli.
Scopro che nel romanzo da cui è tratto la ragazzina era molto più piccola di età e l'uomo che arriva è uno solo e uno solo rimane, e la violenta pure, ma lei è in qualche modo costretta a conviverci perché forse durante l'apocalisse meglio in due con uno stronzo che da soli. Insomma tasso di crudezza molto più alto. 
'Mazza bravi, nel film ci hanno aggiunto addirittura un altro personaggio e sono riusciti a farlo noioso comunque. Il tutto pare una puntata annacquata di The Walking Dead, pensa a che livello di noia siamo.
C'è poco da fare foto simpatiche hipster
se facevi meglio il film era meglio. Che con 10 Cloverfield Lane il triangolo angosciante 2 giovani + 1 ciccione andrà meglio?

Comunque fa un po' ridere pensare che i tre attori del film sono tutti e tre impegnati su set supereroistici. Chiwetel saltella insieme al Doc Strange:
Chrispino si spupazzerà Gal Gadot in Wonder Woman.
E Margot... be'... Margot...
Ormai i cinecomics funzionano davvero come una filmografia a parte. Ci sono i film che fai durante l'anno, e poi ci sono i cinecomics. Ci sono così pochi attori non coinvolti in cinecomics che è quasi ridicolo fare la lista, sembra come quelli che non hanno Facebook, secondo me vanno pure un po' in giro a vantarsene...
Un illustraposter carino da cliccare:

Comunque, a proposito del titolo alfabetico. E del fatto che questo film dovrebbe e sottolineo dovrebbe essere un horror, ci sta un illustratore che sul suo Instagram (A PROPOSITO! CHICKEBROCCOLI È ANCHE SU INSTAGRAM! SEGUITELO SUBITO!) sta facendo l'alfabeto dei mostri. Alcuni bellissimi:












È arrivato alla U. Quali saranno i prossimi? V per Visitors? X per Xenia (!)? Y per Yeti? Z per... be' per Zacharias di certo no.
E ancora a proposito di A for Alfabeto e C for Cinema. C'è questo tipo che continua a fare i quiz alfabetici dei film, divisi per anni o per generi. Il design è abbastanza visto, ma il giochino rimane divertente. Clicca e indovinali tutti... come ho fatto io (non è vero, è solo per assumere quel tono di sfida gadrasso che tanto vi piace...)

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