martedì 26 aprile 2016

STORIA VERA • La tempesta imperfetta

L'ultima tempesta
Trama: Finché la barca va... giù

Certo la Disney è strana però eh.
Voglio dire, abbiamo capito che è la società più ricca di tutte, ma di tutte tutte eh, anche delle corporation tanto cattive che non piacciono a me, a voi e a Micheal Moore.
Solo con l'indotto dei film (per rimanere in tema e non chiamare in causa parchi giochi, merchandising e televisione) si potrebbe fare tutta la casa d'oro zecchino, fili elettrici compresi: Disney, Pixar, Marvel, Star Wars. Serve altro?
Ma la Disney, oltre ai film sopracitati, ogni tanto produce dei film che vanno malissimo, forse lo fa di proposito, così, per ridere di qualcuno. Per far vedere che anche lei è fallibile e rimanere quindi in una dimensione umana. Cioè una sorta di Matrix che ci mette l'errore di proposito per confondere le idee.
Lo scorso anno fece un capitombolo con Tomorrowland, un film brutto e una spreco di denaro lampante, sin dall'inizio secondo me.
Ora arriva questo The Finest Hours, altrimenti detto L'ultima tempesta (cioè questo mi significa che la penultima era quella con Clooney e Uolberg?), che a questo punto speriamo veramente sia l'ultima perché hanno rotto le pale, le eliche per così dire. 
Allora questa è la STORIA VERA (aridaje. Io ve l'ho detto, tra poco fanno il film STORIA VERA di un cineblogger che non fa altro che recensire film di storie vera, poi non dite che non vi avevo avvertito... il seguito è il film STORIA VERA dei lettori annoiati dal cineblogger che recensisce solo film di storie vere... e via dicendo) di una volta che dei pinguani sono usciti con una meganave gigante e li ha beccati una megatempesta che gli ha rotto la barca in due, come il Titanic, ma senza scopate in macchina.
Quelli rimasti nella metà che sta a galla, comandati da un prode mozzo (il sempre bravo Casey Affleck, sempre meglio del fratellone)
che riesce a non far colare a picco il troncone rimasto e a far rimanere la ciurma unita anche se già dopo un secondo dalla tragedia si vogliono mangiare tra di loro, in attesa degli aiuti.
Gli aiuti in effetti arrivano, nella persona di Chrispino:
uno che anche quando sta salvando 30 marinai fa quella faccia lì. Guarda che per "rimorchiare" intendevano lo scafo! Non che ci devi provare... a meno che tu non abbia un debole per i marinai.
Alla fine il salvataggio riesce e tutti e 35 tornano in una barchetta da 12 persone. Grande eroismo, grande storia di sopravvivenza, grande america che alla fine salva tutti.
Faccio riferimento a quello che al momento è il mio sito preferito... ok, il mio secondo sito preferito... per farvi vedere le vere facce dei protagonisti di questa STORIA VERA
(da notare  una certa differenza nella lei del gruppo...) e per farvi approfondire il tutto ecco come sono andate le cose fuori dalla finzione hollywoodiana. Come? Non sapete il significato della parola approfondire? Ma sì dai, è quando vai a fondo... Ah ah ah.
Dunque, gli elementi per un bel filmone che ti lascia col fiato sospeso e alla fine ti emoziona pure c'erano tutti, sopravvivenza, amicizia, eroismo. Che non l'hai mai visto Alive? Io mille volte e ogni volta mi scende la lacrimuccia quando arriva la scarpina rossa.
Invece quando guardi L'ultima tempesta ti annoi, ma tanto, ma così tanto, che alla fine non te ne frega più niente se questi vanno a fare da mangime ai pesci o se Chrispino riesce davvero a salvarli o no.
Il problema è la prospettiva. Avessimo seguito per tutto il tempo i marinai, con l'ansia che cresce quanto più la barca affonda, con l'acqua alla gola, letteralmente, quando poi sarebbero arrivati gli aiuti avrebbo gridato al miracolo pure noi. Invece ci dobbiamo sorbire minuti e minuti e minuti di cose che al fine della storia non interessano (Chrispino che si deve sposare, Eric Banana generale senza palle, addirittura la futura moglie di Chrispino ha una storyline tutta sua), insomma tutte cose che succedono fuori dall'acqua e che smorzano l'ansia per quei poracci che intanto si prendono le travi in faccia
E non è neanche come il Titanic che per tutta la prima parte ci si bacia e si fanno gli occhi a cuore ma quando arriva iceberg non ce n'è più per nessuno e stiamo lì col fiato sospeso per un'ora, no, qui è tutto mischiato, spezzetato, confusionario.
Peccato perché le tragedie marine sono sempre una cosa bella. 
Ora, tornando alla Disney, la domanda sorge spontanea: perché ha prodotto questo film? Forse ci credeva poi si è accorta che era di una noia mortale? No perché tipo che a Roma è uscito in UNA sala. Neanche quei film dell'Opera lirica al cinema per soli due giorni escono in una sola sala. Mi incuriosisce capire perché questo film è stato distribuito, e così male, non potevano a quel punto venderselo in DVD come un'esclusiva? Deve per forza uscire in sala per poi andare in DVD o su SKY e poi su Cielo? Mi piacerebbe sapere di più di queste strane vie della distribuzione.
...
No. Non è vero. Non me ne frega niente. 'sto film è inutile e a malapena meritava di uscire. Che sia della Disney è un mistero e secondo me neanche loro sanno che l'hanno prodotto. Hanno fatto bene a farlo uscire in sordina che tanto non se lo sarebbe visto nessuno comunque e il botto sarebbe stato più rumoroso se fosse stato preceduto da qualche clamore. 
Intanto dice internet che 75 milioni di dollari sono andati a picco insieme alla nave. Secondo me anche se rimane la più ricca di tutte un pochetto le rode. Dai oh con 75 milioni di dolla poteva rifarsi il completo di stoviglie 18/10. Via che tanto prossima settimana esce Civil War e a Chrispino e la sua barchetta non ci penserà più nessuno.

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