Rullante di tamburi leggero, poi sempre più veloce, velocissimo e poi SSSTASCHH! Esplode il poster di WHIPLASH illustrato da GIANLUCA FOLÌ.
Credete forse che non veda i vostri occhi illuminati da cosi tanta bellezza? Da così tanta potenza? Li vedo, e mi ci specchio. Questa illustrazione è fuoco nelle vene e sangue sui piatti. È emozionante, non ci sono altre parole.
Gianluca ha una dote rara, riesce a comprimere in un gesto dolce una potenza da supernova. Hanno un qualcosa di teatrale le sue opere, sapete no, quella storia del minimo sforzo per la massima resa, del muscolo contratto, del momento esatto in cui l'azione sta per partire, ma rimane immobile per raccogliere tutta l'energia.
Che Whiplash sia un film pazzesco, sul sacrificio, sulla violenza dell'educazione e sulla dedizione all'arte, l'ho raccontato qui, ora ne parlo anche un po' con Gianluca (poi fatevi un giro sul suo sito):
CB: Cosa ti è piaciuto di Whiplash?
Giancluca Folì: Whiplash è un film intenso. Mi ha incantato. Letteralmente catturato dal continuo scambio emotivo e fisico dei due personaggi principali. Fletcher (J.K. Simmons) e Neyman (Miles Teller) collidono come due meteore in fragorosi lanci di sedie, casse e rullanti, grida, lacrime (una), pugni e comprensioni. Con un finale poi che ne rivela l’essenza principale della storia: il prezzo dell’eccellenza. Ad ogni costo. Capolavoro!
CB: Come hai affrontato la realizzazione del poster?
Giancluca Folì: Ho cercato di unire contrasto e leggerezza fra musica ed esercizio fisico usando l’unica chiave di lettura che permea tutto il film: la passione. Ero indeciso fino all’ultimo su come realizzarla ma poi ho capito che avrei potuto usare il colore in modo apparentemente istintivo giocando con linee negative e positive per restituire all’ occhio la fresca improvvisazione del jazz.
CB: Hai mai incontrato un professore (o un maestro, o un allenatore...) severo e atroce come quello del film? E se si, hai reagito spingendoti ai limiti o facendo il gesto dell'ombrello? Insomma Montessori o Steiner?
Giancluca Folì: Si, ora che ci penso. Alle medie un professore di matematica mi interrogava ogni santo giorno per 3 anni. Guai a non saper rispondere alle sue domande. Ogni tanto mi fingevo malato per non andare al patibolo. Altre volte crollavo lamentandomi del fatto che ero sempre il primo della lista interrogazioni. Alla fine però il suo metodo vinse. Ero diventato un bravissimo matematico. Oggi quel poco che ricordo e applico alla vita quotidiana lo devo a lui. L’ultimo ricordo che ho di lui è al mio esame di fine anno: portava una maglietta con su scritto “Steiner tutta la Vita”...
Giancluca Folì: Whiplash è un film intenso. Mi ha incantato. Letteralmente catturato dal continuo scambio emotivo e fisico dei due personaggi principali. Fletcher (J.K. Simmons) e Neyman (Miles Teller) collidono come due meteore in fragorosi lanci di sedie, casse e rullanti, grida, lacrime (una), pugni e comprensioni. Con un finale poi che ne rivela l’essenza principale della storia: il prezzo dell’eccellenza. Ad ogni costo. Capolavoro!
CB: Come hai affrontato la realizzazione del poster?
Giancluca Folì: Ho cercato di unire contrasto e leggerezza fra musica ed esercizio fisico usando l’unica chiave di lettura che permea tutto il film: la passione. Ero indeciso fino all’ultimo su come realizzarla ma poi ho capito che avrei potuto usare il colore in modo apparentemente istintivo giocando con linee negative e positive per restituire all’ occhio la fresca improvvisazione del jazz.
CB: Hai mai incontrato un professore (o un maestro, o un allenatore...) severo e atroce come quello del film? E se si, hai reagito spingendoti ai limiti o facendo il gesto dell'ombrello? Insomma Montessori o Steiner?
Giancluca Folì: Si, ora che ci penso. Alle medie un professore di matematica mi interrogava ogni santo giorno per 3 anni. Guai a non saper rispondere alle sue domande. Ogni tanto mi fingevo malato per non andare al patibolo. Altre volte crollavo lamentandomi del fatto che ero sempre il primo della lista interrogazioni. Alla fine però il suo metodo vinse. Ero diventato un bravissimo matematico. Oggi quel poco che ricordo e applico alla vita quotidiana lo devo a lui. L’ultimo ricordo che ho di lui è al mio esame di fine anno: portava una maglietta con su scritto “Steiner tutta la Vita”...
Oggi è uno di quei giorni che capitano poche volte. Quelli in cui vanno spesi 15 euro, e vanno spesi bene.
Il poster ha queste specifiche tecniche:
• Formato: 42 x 29,7 cm (A3)
• Carta: Fedrigoni martellata avorio 250 gr
• Stampa: fronte (a colori) + retro (bianco e nero con la recensione del film!)
• Costo: 15 euro + 3 euro di spedizione
E spingendo questa anteprima lo vedete più grande.
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