venerdì 17 aprile 2015

Almost Humandroid

Humandroid
Trama: Vada via al Chappie

Neil Blomkamp ha un problema, anche serio.
Ha detto TUTTO quello che doveva dire - ed era anche TANTO - nel suo primo, superbo, innovativo, insuperato esordio, quel District 9 che sconvolse noi, Hollywood (come? un film di fantascienza un po' telecamerina bellissimo, profondo, girato benissimo con attori sconosciuti che viene pure candidato all'oscar come miglior film? E quando si era mai visto?).
I temi cari a Blomkamp sono quelli che hanno formato la sua persona, da sudafricano qual è il razzismo, l'apartheid, il disumano e spersonalizzante inscatolamento dell'uomo in baracche, come anche in uffici alveare, il diverso. Tutti elementi portati alla loro massima funzionalità in District 9, e poi semplicemente riproposti in Elysium e in questo Chappie - già, in originale si chiama Chappie il film, ma forse questa volta posso capire che intitolare un film come questo:
poteva essere un tantino controproducente.
Chappie è (l'ennesima, quest'anno sono tantissime) Intelligenza Artificiale inserita in un robot poliziotto, AI con coscienza di sé intendo, quelle che si credono umani quindi. Il tema non è nuovo, per nulla, anzi è vecchio tipo di 60 anni, e negli ultimi anni è molto presente (senza andare a 15 anni fa con Spilbi, mi vengono in mente Eva, Prometheus, lo stesso Real Steel anche quello con Jackman, ci sono stati i robot poliziotto del serial tv con quasi lo stesso titolo, ma brutto, per non parlare di Big Hero 6... Automata qualche settimana fa e la prossima settimana arriva Ultron e quella dopo Ex-Machina:

sarà che noi umani siamo sempre più stupidi quindi poi non ci lamentiamo se un giorno arrivano Skynet o il Matrix a farci il culo, è solo evoluzione baby.
Chappie è un po' Johnny 5, un po' Wall-E, un po' Pinocchio che impara le cose del mondo dai cartoni animati

e un po' un gangsta rapper figlio di puttana, 

già perché per tutta una serie di eventi il piccolo Chappie si ritrova ad avere tre figure di riferimento per la sua crescita sensiente: il suo creatore - lo scienziato che l'ha creato e l'ha inserito in un robot difettoso con soli 5 giorni di autonomia, quindi destinato a morire, e a capirlo anche, vista la sua coscienza, con cui ha lo stesso conflitto uomo-Dio, creatore ma al tempo stesso donatore di corpo mortale - e i suoi genitori putativi, i peggiori che potrebbero capitare a chiunque, anche nella realtà vera, i Die Antwoord. Sì esatto proprio questi due attrezzi qui:

Gente che viene pagata per fare queste cose che io veramente non so spiegarmi tipo:
Io ora mi domando e dico. C'è qualcosa che non capisco io? Cioè voglio dire.. sono vecchio io? No perché a me questo misto di proto-punk fuori tempo massimo misto a barbonaggio, droga, sessualità un po' schifosa, piselloni mossi a batacchio tipo maniaci per strada e disegnetti di bambini disturbati sempre coi piselloni di cui sopra mi sembrano un esacerbante esempio da NON seguire, da non ammiare, anzi proprio mi viene voglia di fare il discorso dei politici vecchi che dicono "ma dove andremo a finire, questi giovani di oggi, ai tempi miei". Ai tempi miei c'erano i Prodigy e i Faithless che dio mio almeno ti spaccavano il cervello musicalmente. Questi musicalmente mi fanno ribrezzo. Non fanno proprio al caso mio, e mi chiedo come Blomkamp abbia permesso di invadere la sua stessa immaginazione grafica - molto potente - a questi due... sembra quasi un film fatto per loro due, tutto è pieno di loro due, dai muri ai graffiti alla colonna sonora. Già perché nel film 'sti due aggeggi sono proprio loro stessi, si chiamano come nella realtà, si atteggiano come nei video e sul palco e indossano pure le magliette merchandising con il loro logo messo lì in bella vista, sfondando di netto il velo che divide realtà e finzione cinematografica. 
E io mi sono molto chiesto perché? Perché proprio loro? A parte che sono veramente un brutto guardare. Magari ripeto sono vecchio io eh, magari questa moda post-straccione strafatto da rave va tantissimo, ma dio santo fate schifo ragazzi miei. Ma come vi siete conciati? Ma che sono tatuaggi quelli? Ma che è uno scherzo? Siete orrendi e per favore camminate sull'altro ciglio della strada quando ci incontriamo che mi fate pure un po' paura. Inoltre mi sembrate degli idioti, anche se so che idioti non lo siete per nulla che per vendere milioni di dischi non si può essere idioti mai, e siccome "idiota è chi l'idiota fa" non capisco perché dovrete imbruttirvi così tanto per vendere. Insomma fate schifo, curatevi, o finitela di prendere in giro la gente.
Comunque la loro presenza è bella che spiegata, sono sudafricani pure loro, quindi Blomkamp ha deciso di usare nei suoi film sempre gli amici suoi, proprio come Sharlto Copto (Coptoi? Cotpo? Come cavolo si chiama questo...) che era già lo sfigato di District 9 e il pazzo assassino di Elysium, e ora è Chappie in versione motion capture:
A parte i due elementi di cui sopra onnipresenti e ributtanti, Chappie però funziona, non è un gran film, perché lo abbiamo già detto, dopo quel capolavoro su tutta la linea di esordio ora Blomkamp vive sia un po' di rendita nelle cose buone sia lo stallo profondo del confronto inevitabile nelle cose meno buone, ma funziona. Quindi fosse stato preso senza precedenti Chappie sarebbe stato meglio, ma almeno non ha subìto la critica scandalizzata di Elisyum (che era ancora più schiacciato dall'aspettativa), anche perché è palesemente più leggero e divertito, sicuramente anche realizzarlo deve essere stato più leggero, infatti le parti comiche sono spassose.
Gli elementi cardine del film sono gli stessi identici a quelli cari al regista (persino il finale riserva una struttura del tutto simile a... vabbé non ve lo dico ma tanto so' tre film quindi...), ma sono anche quelli in cui Blomkamp dà il meglio di sè: uffici, terra, esplosioni, riprese meta-televisive, spari, Joahnnesbourg. Insomma siamo di fronte ad una sorta di Wes Anderson della fantascienza: elementi distintivi fortissimi, sempre quelli (compresi i colori), che non definiscono però una ripetizione, quanto un vero e proprio stile.
Chappie funziona anche nei momenti violenti in cui il povero robottino si piglia un sacco di botte, e in alcuni momenti di battaglia, ma cede in una certa superficialità strutturale (succedono cose in pochi minuti che avrebbero potuto e dovuto richiedere molto più tempo), e alla fine dici solo "ok, certo però District 9 che capolavoro che era".
C'è Hugh Jackman che fa un po' ridere coi pantaloncini corti e il carrè che comanda un robot che forse è troppo simile a quell'immondo robocoso in stop motion sfornato tanti anni fa per Robocop


e c'è Sigourney Weaver che fa le prove generali con Neil visto che insieme faranno presto il nuovo attesissimo Alien con Ripley, questa un'anteprima concettuale:
Forse sarà il nuovo capolavoro di Blomkamp? Mi chiedo cosa farà Sharlto... Shatrlo... probabilmente lo xenomorfo in motion capture.
Intano Chappie ovviamente piace moltissimo all'internet perché è molto puccioso e allora tutti fanno delle cose pucciose con Cappie. Chappuccioso.

Comunque se vi ascoltate e vi piacciono i Die Antwoord vi prego camminate dall'altra parte dell'internet quando ci incontriamo grazie.

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