giovedì 14 novembre 2013

Matt Doman

Elysium
Trama: I ricchi e poveri

Elysium è fico.
In anno dove la fantascienza - da quella gigarobottonica a quella rispolverata, da quella filosofica a quella più classica,  da quella distopica  a quella horror, da quella brutta a quella proprio orenda, pure la deriva attuale, che fanta non è, ma scienza sì - l'ha fatta da padrona (e ce ne sarebbero anche altri che non ho visto tipo Ender's Game e Riddick e Hunger Games che quanto è vero iddio se stasera non entro nel letto di Jennifer alla proiezione del Festival Film Roma scateno l'inverno, che l'ho preso a fa sto pass press, che l'ho press a fa?), mi ero perso questo che tutti aspettavano come i ciechi aspettano la luce e gli zoppi l'alluce, per il solo fatto di essere la seconda prova da regista di quello di District 9, il film che a tutti gli effetti ha dato il via alla riscoperta fantascientifica contemporanea, o meglio, a un modo di fare fantascienza "sporco" (oddio, niente che non avesse già detto Alien, in quanto a navi spaziali sporche, usurate, arrugginite... in netto contrasto con quelle tutte pulitine kubrickiane): polvere, polvere dappertutto, polvere che si alza a chili quando le astronavi atterrano
talmente tanta polvere che ti chiedi com'è possibile che i robot non si incricchino tutti, anzi che invece siano belli agili come scimmiette
E infatti SBEM, sta un po' fermo che te frantumo
Insomma, Matt Damon si rasa i capelli, recupera il fisico perduto, e da Fatt Damon
ritorna Matt Maron
e fa la fantascienza polverosa. E ne esce vincitore... non è da poco visto che Tom Cruise ha già provato quella algida con Evangelion e si è messo subito a correre verso quella sporca in Edge of tomorrow, guarda come corre porello con quelle gambette
La storia è topica del genere: poveri sotto (sulla Terra, sporca polverosa) ricchi sopra (su un'immensa struttura spaziale, qui sì tutto pulito e tirato a lucido), ovviamente i poveri piangono e i ricchi aprono l'ombrello.
Sotto muoiono come mosche sopra hanno delle caspule che guariscono OGNI male. Vi lascio immaginare la simpatia reciproca.
Matt è uno dei tanti vessati dalla società (ci sono momenti che gridano Running Man con le mani a conchetta proprio) che ovviamente si rivelerà l'eletto, colui che metterà equilibrio nello spazio. Avversaria in tailleurino una biondissima e frigida Jodie Foster, che però ci lascia troppo presto e in modo barbino, e barbone
Ma a farla da padrone, a sommergere tutto e tutti in quanto a presenza scenica, ficaggine, muscolarità, interpretazione, botte e carisma è lui, Shartlo Copley (chi?), quello che in District 9 faceva il mesto ometto aragosta, e qui invece è un cattivo che con la sola imposizione della barba e del suo accento si sgranocchia ogni scena in cui appare: è fichissimo, è uno dei migliori cattivi dell'anno (di quelli cattivi e basta, quelli pazzi, quelli viulenza pura).

Viulenza ma anche un po' dolcezza di uomo vero che mangiare maiale intero abbrustolito controllando la cottura con katana

Non aspettatevi la novità come fu Disctict e non aspettatevi un film esente da banalità americanoidi, (facile, troppo facile, il metaforone Nord America vs Sud America, anche negli attori di contorno, messicani e brasiliani, anche perché che c'entra Matt Damon? E poi se Elysium, la città spaziale, è tanto grande da essere visibile ad occhio nudo dalla terra, che un canadese non la vede? E uno svedese? E un inuit?)
Ma alla fine va bene così, va bene polverone, armi ammaccate, barboni vs glabri e questa cosa di mettersi un esoscheletro che rafforza il corpo (che è la nuova modo, vedi anche Tom là sopra)... anche se mi chiedo: tu mi metti un esoscheletro direttamente avvitato alle ossa che mi fa dare pugni con la potenza di una pressa idraulica, e ok, me se io do un cazzotto al muro, non mi si frantuma la mano ancora peggio? Fantascienza + Hollywood, inutile stare lì a farsi domande. Anche il finale non è (proprio) quello che ti aspetti.
Mi dispiace di non averlo visto sul grande schermo perché le scene di botte e di botti sono fiche, polverose ma fiche. Ecco come le hanno girate:

Cineposteria

4 commenti:

  1. Stavolta non concordo :D
    L'ho trovato la fiera del luogo comune, prevedibile fin dai primi cinque minuti, pieno di incongruenze che un po' va bene ma poi basta, eh, è troppo, no, è troppo davvero.
    O magari avevo troppe aspetative dopo l'ottimo District 9, chissà.
    Però, davvero, una sola idea originale che fosse una.
    Una.
    Mah.

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  2. Concordo con CyberLuke stavolta, pollice in giù, e dire che District 9 m'era piaciuto proprio tanto.
    :)

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  3. secondo me è andata così: io non mi aspettavo proprio niente (avevo letto di varie delusioni), tnato che neanche ci sono andato al cinema.... poi mi sono ritrovato davanti un film che pur non avendo nulla di nuovo (sottoscrivo) comunque mi ha intrattenuto... ovvio, LONTANO GALASSIE da District 9, ma sempre meglio di Total Recall remake ad esempio...

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  4. mi sono appena imbattuta in questo http://www.an-architecture.com/2012/01/space-sprawl.html

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