giovedì 17 maggio 2012

Assassini Nani

God Bless America
Trama: Bonnie & Clyde all'americana.

Il protagonista del film, grassoccio ominicchio (. . .) vessato dalla vita, dalla ex-moglie, dal capo, dal vicino, insomma da tutti, è insonne. Passa intere nottate a guardare la televisione: reality di ragazzine bionde che si fanno organizzare la festa dei 16 anni dai genitori inebetiti, reality di gente che pensa che si possa diventare famosi per il solo talento di respirare, reality di gente che canta male e viene presa in giro da gente che vive peggio, reality di donne con le extension che si tirano reciprovamente assorbenti interni appena estratti da, reality di uomini che mangiano scarafaggi vivi, insomma reality. Vi ricorda qualcosa?
I primi dieci minuti del film sono, in effetti, uno zapping allucinatorio subito anche da noi spettatori, molto simile a quello che sarebbe lo zapping contemporaneo in qualsiasi TV commerciale italiana (ma credo non solo italiana, se tanto mi dà tanto). 
Dice bene lui, in questa lucidissima disanima della società catodica (anzi viaLCD) moderna. Davvero, capisco che può sembrare un controsenso far passare una sparata anti-civiltà moderna attraverso il mezzo più "civiltà-moderna" che esiste (internet) ma davvero vale la pena vederla tutto:
Come non sottoscrivere parola per parola?
Come se non bastasse il giorno di ordinaria follia del protagonista inizia con un bel licenziamento in tronco (e il fatto che io personalmente abbia appena visto lo stesso attore venire licenziato dalla Sterling & Cooper mi ha fatto ridere. Ma sono io che l'ho viso solo ora. Lui è il fratello di Bill Murray. Nozionismo inutile.) e, dulcis in fundo, una bella visita dal dottore che - guarda caso - gli dice che ha due mesi di vita: un cancro al cervello lo porterà presto al creatore (il che porta alla ribalta un nuovo TREND! Ebbene sì: i malati terminali vanno un casino quest'anno. Esempio. Esempio. Esempio.).
Da questa mattinata al click mentale folle è un attimo: imbracciata una pistola, il nostro ruba la macchina del vicino, sfancula l'ex-moglie e va dritto dritto ad ammazzare la fonte del problema: la ragazzina bionda del reality.
Testimone oculare dell'omicidio una ragazzina che pare uscita da un fumetto di Daniel Clowes in quanto a nichilismo e odio per la società che la circonda, che si lega al pazzo omicida. I due sono i nuovi Mickey e Mallory, i loro bersagli: tutti gli idioti. E ce ne sono tanti.
l finale non può che vederli protagonisti di un paradosso spazio-televisivo. 
Saranno proprio loro le nuove star di un nuovo (nuovo per modo di dire) killer reality?
Ci sono scene in God Bless America che ti viene voglia fossero loro per prime dei reality: in questa nuova puntata seguiamo i nostri reality stars killer alle prese con Costantino & Daniele! Chi vuoi far massacrare per primo? Manda un SMS al C&B666! (che poi questa cosa la faceva mille anni fa Il Massacratore, appunto. Peccato fosse un bel po' brutto...).
Già regista di World Greatest Dad Bobcat (che nome è?) Goldthwait (che cognome è?) anche in questo filmmette in piedi una storia e una messa in scena che ripropone la visione al vetriolo della realtà - come se ci togliesse il velo di maya con la carta vetrata - ma dove lì c'era il microcosmo scolastico qui ci racconta il marcio della realtà dei reality, dove anche chi viene preso per il culo è contento e consapevole, almeno è famoso.
Ho appena scoperto con SOMMA gioia che il regista del film è uno dei miti di gioventù, mio e quello di un mio amico che ancora oggi quando ci sentiamo al telefono parliamo per tutto il tempo con la voce di... ZED:
Genio. Il doppiatore. Già che ci sono e che non c'entra nulla... ma ScottC. c'entra sempre (soprattutto ora che siamo amici per la pelle e ci parliamo con la voce di ZED, io e ScottC. vabbè altre cose):
Comunque a proposito di massacrare qualcuno - dovessi mai avere quel click nel cervello - lo sapete chi andrei a massacrare? Loro:
Perché loro sono PEGGIO dei presentatori o dei concorrenti dei reality. Loro sono IL MALE. Perché sono persone che l'hanno fatto con la consapevolezza, non sono innocenti, è gente che ha sfruttato l'incapacità di intendere e di volere dello spettatore, o meglio, l'ha concimata (con la merda) e ha fatto germogliare solo i frutti marci. Ognuno di noi è rimasto ipnotizzato almeno una volta nella vita davanti a un reality (figurati, io so ancora i nomi di tutti e dieci i concorrenti del primo GF), ma poi ho smesso. Invece i reality sono come una droga, più ne vedi, più creano assuefazione. E LORO lo sanno. E LORO sfruttano. E LORO spacciano. LORO che poi INSEGNANO LINGUAGGIO E TEORIE DELLA COMUNICAZIONE all'Università (lui) e si permettono pure di sentenziare (sentito con queste orecchie broccole) "la TV contemporanea è tutta spazzatura" e poi sono sempre LORO direttori di rete (all'epoca Canale5) che producono i trenini domenicali con puttane e calciatori, e lo fanno COSCIENTI di intorpidire il popolo. E io non credo nel serpente che si mangia la coda del tipo: 
la gente ormai è cretina la gente guarda solo reality  facciamo solo reality. 
Credo sia più: 
facciamo solo reality → la gente non ha altro che reality  la gente diventa cretina.
La domanda del film è chiara e semplice come la prima domanda di Chi vuol esser milionario? (per rimanere in tema): Vi siete mai chiesti perché si chiama LUCIDA follia?

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