giovedì 26 agosto 2010

Porcellini d'India

The Experiment
Trama: Prendi 20 omini e li chiudi dentro un bunker/prigione. Poi a dieci gli dici che sono le guardie e a dieci gli dici che sono i carcerati. Ecco che hai fatto proprio un bel casino! BRAVO!

Questo remake (sì! è un dannato remake mascherato da film originale solo perché hanno aspettato dieci anni per farlo, e non i soliti dieci minuti come fanno sempre e lo hanno ripreso da un film tedesco) alla fine non è poi così così così male.
Insomma in questi film lo spettatore si deve calare nel ruolo dell'allibratore di corse tra levrieri, al posto dei cani, esseri umani: chi arriverà al traguardo? chi morirà per primo, il ciccione sognatore buono o il negrone un po' scemo dall'animo candido? Oppure il criptogay che usa la violenza per nascontere le sue beaviours? Oppure il portoricano che partecipa all'esperimento perchè ha "muyer e niños? vabbè tanto alla fine uno vale l'altro, sai solo che i due teste di serie – il protagonista ribelle che diventerà leader della microrivolta del microcosmo carcerario (che è la cartina tornasole del brutto.vilento.incivile.cattivone mondo in cui viviamo) e l'uomo medio che quando vestirà i panni del poliziotto tirerà fuori tutta la sua "quotidiana violenza repressa" – arriveranno fino alla fine in uno scontro testa a testa, quasi letteralmente.
Inutile dire che l'originale era molto, ma di molto, meglio. Più che altro perché erano tedeschi, e quindi gli attori che interpretavano i cattivi in divisa... be', sarà per quel piccolo particolare che si portano nel DNA (sapete, il nazismo)... facevano ben più paura dell'occhio sbilenco di Forest Whitaker, e ditemi quello che vi pare, che io trovo un attore medio-scarso.
(lo so che il nome del post non vi dice nulla, ma visto il film, vi illuminerete)
Adrein Brody che problemi di soldi ha? Già abbiamo detto che, essendo grande amico della golden couple Briatore/Gregoraci, forse per sentirsi adeguato deve comprarsi dei sandalini capri uno per ogni giorno della settimana e dei taftani fantasia firmati Marta Marzotto.
DA NOTARE IL PANNELLO DIETRO... stessa sera, stesso posto, sì, anche stessa ora.
Oppure è diventato, come propenderei, cocainomane, e con quel naso, diciamo, importante... Ad ogni modo si salva dall'imbarazzo che raggiungeva in GIALLO, altre carature vere.
Ah, sì, poi il finale, l'americanità ci mette sempre lo zampino e stravolgendo invece l'ottimo finale dell'originale, tutto è bene quel che finisce.
Insomma, non brillerà in originalità ma vi dico: meglio l'originale, che è questo:
PS di sevizio. Lo so vi aspettavate un ritorno in pompa magna. Manterrò le mie promesse, ma domani, insiema alla dieta.

1 commento:

  1. Personalmente ho preferito la visione del primo film rispetto al remake...quindi sono totalmente d'accordo con te!
    Cosa non si è disposti a fare per i soldi?!

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