venerdì 6 agosto 2010

Ibrido Caldo aka DNA in Brody Primordiale

Splice

Trama: Creare creatura crea crisi di coppia. Potevi almeno farla obesa, così non volava neanche.

Ci sono talmente tante cose che non vanno in Splice che faccio a punti elenco e mi riparmio un bel po' di congiunzioni.

• Il plot del film è una versione leggeremente (ma solo leggeremente) più horror/fanta "giocoafarediomanipolandoiltuoDNA" de Il grande Joe. Avete presente Il grande Joe? Eccolo:
Il gorilla nasce, la scienziata che lo ha in affidamento (in crisis prémaman) lo cura come un figlio. Il ragazzo di lei è contro e anche un po' gelosetto ("grande"?). Alla fine il grande Joe deve essere lasciato libero perché la sua natura è la sua natura, deve tornare alla natura. Ecco, Splice è uguale, dove la creatura invece di mangiare banane ammazza la gente.

• La regia di Natali, che si ok ha fatto CUBE che è un film che, come si discuteva animatamente nel dopovisione ieri, fu innegabilmente un film innovativo e straniante, ma anche un film che per certi versi "si girava da solo", senza nulla togliere alla clamorosa idea. In Splice Natali praticamente mette in atto una sequela di errori di regia uno dopo l'altro. Non crea nessun momento di vero patos, sembra abbia preso la cinepresa in mano il giorno prima, creando campi e controcampi risibili, non sa dove "posizionare" gli attori, non sfrutta un paio di occasioni per creare scene davvero disturbanti (la scena di sesso infraspecie) e si limita a sfruttare al minimo le mille occasioni che la psicologia della creatura innamorata poteva regalare, relegandola a una sorta di arpia ingrifata.

• Ma Natali (a proposito della direzione degli attori) è aiutato a calci in culo da una recitazione (perlo di ADRIEN BRODY, non di altri, di lui!) che neanche nel teatrino parrocchiale. Il totococainomane lo dà 100 a 1 che sta recitando in tutti i film che gli capitano per racimolare qualche dollaro e comprarsi la droga (che poi con quel naso, troppa glie ne serve). In fondo, non scordiamoci MAI di GIALLO e soprattutto di alcune sue dubbie frequentazioni:
Lo sapete no che Brody è un assiduo frequentatore del mitico Twiga, che insomma, una notte lì qualche danno al cervello deve causarlo (ma mica per la coca messa sui tavoli al posto dei tovagliolini, no.... metti che ti capita di chiacchierare con la Gregoraci cinque minuti... so danni irreparabili.. c'è il rischio che ti viene voglia di fare Predators).
In più nella caratterizzazione dei personaggi, almeno sulla carta, i due scienziati empassi dovrebbero essere due nerd, quindi la casa piena di art toys (e kidrobot paga) e il camicie conle toppe militari. Però ne Brody ne la Polly hanno il fisique-du-role del nerd. Allora se proprio volevi farmi il nerd classimo mi prendevi Cera e la Faris e avevi fatto. Tanto che sarebbe stato anche interessante vederli in un film biofantascientifico.

• Il film vive di due tempi distinti a livelo di location. Da una parte il laboratorio (con scene che sembrano residuati di CSI, con DNA al computer e pizza mangiata a slice mentre intanto si creano creature di carne marcia) e dall'altra una sorta di fienile immerso nel nulla e nel nevischio che ho la netta sensazione sia un set in affitto a basso costo perché manca il riscaldamento, credo infatti di averlo visto anche nel Il respiro del diavolo e in Daybreakers, o forse ne I cesaroni, non ricordo.

• Quindi, a punti elenchi fatti, Splice è un occasione sprecatissima su praticamente tutti i fronti. Ma quello che sfianca è il totale appiattamento e incredibile banalità evoluzionistica della creatura. L'unico vero motivo di essere di questo film poteva essere proprio il tasto "sessuale", l'amore interraziale spinto agli estremi, tanto da diventare interspaziale (anche se poi, in futurama è già bello che trattato, e poi una cosa del genere ricorda troppo da vicino Species
(anche nelle locandine!)
e per certi versi pure Mystica degli X-Men... e per altri alcuni Alien verso la fine (in fondo Alien con Sigourney Weaver ci voleva fare una sola cosa: deflorarla a sangue, lo sapete no che Alien è una testa di cazzo, no davvero, lo è:

L'amore ibrido ci piace. Ma se trattato con amore.

• Last but not beast: gli effetti speciali sono risibili. Dopo che hai visto District 9, non puoi più permetterti di fare le linguette biforcute col computer. Devi darmi realtà, voglio gli alieni veri, no quelli falsi.

C'è da dire che l'attrice che fa la creatura avrà molti problemi sotto le lenzuola con i suoi prossimi ragazzi, perché si sa, ad un certo punto scatta il gioco di ruolo, è lei corre il rischio che gli si presenta così:
e loro gli chiedono di svestirsi cosi:
(ultimissimo pensiero dedicato al film: non accusatemi di aver spoilerato la creature con queste foto perché già dai poster del film si vede benissimo (grande errore di marketing, come se non bastassero gli altri).

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