Unfriended
Trama: Hai fatto un video a un'amica ubriaca e sfasciata a una festa e lo hai postato su Facebook per prenderla in giro e quella poi si è ammazzata e torna come spirito vendicativo via laptop amazzando tutti sulla chat? Brava.
Sono andato all'anteprima di Unfriended e ho fatto livetweeting facendo finta che Twitter fosse un social che mi piace. Ecco il risultato:
E insomma è andata così, tutto molto social ve'? Soprattutto il bieco tentativo di rimorchio in puro stile broccolesco.
Ma 'sto Unfriended è bello e pauroso come cinguettavo? No. Esageravo un po' perché eravamo pochi in sala e se scivevo malissimo avevo paura della rappresaglia, ho pensato ad un tranello per finalmente spezzarmi le mani. Ah! Ma non mi faccio fregare così!
Si tratta di un film fatto tutto come fosse lo schermo di un Mac (inutile dire che gli utenti Windows si incazzeranno moltissimo), cosa per cui tutti hanno detto e diranno "fico, mai visto, uau" e invece lo abbiamo già visto eccome, qui. E lì c'erano anche delle tette, in questo giusto un'idea di, niente che non si sia mai visto dopo tre/quattro scambi su whatsapp
per il resto è gente che fa cose paurose tipo mettere prima le ditina cicciottelle, poi le manine paffutelle e poi le braccette rotondette nel frullatore e gli altri guardano con la connessione che non si stacca mai
Unfriended è un horror da MTV Generation della specie più superficiale, edulcorato e poco coraggioso, che preferisce il BU! alla suspance, una sorta di Final Destination sperimentale (che sarà costato pochissimo e che se andrà bene potrebbe creare non dico un genere tipo Telecamerina, ma molti epigoni). Non coglie l'occasione di inquietare davvero, passati i primi 10 minuti in cui riconosciamo tutti i social e i programmi che usiamo anche noi tutto il giorno dicendoci "pure io pensa te se succedeva a me", inizia a diventare ripetitivo e riesce a far sembrare i suoi 80 minuti scarsi pure troppo lunghi. Vorrebbe anche un po' criticare tutto il mondo delle chat, selfie, youtube, andate nelle piazze, parlate tra di voi e simili discorsi molto educativi, ma poi ti racconta solo di questi 5 fichetti + un ciccione che sono buoni solo per far ingrifare i teenager (tranne il ciccione, ma ci voleva per la quota nerd) e, come si dice in gergo internet, smarmella tutto.
Sai che sarebbe stato davvero inquietante, che i corpi dei ragazzi che uno ad uno vengono convinti a suicidarsi dallo spirito nel computer davanti a tutti gli altri via skype fossero rimasti lì, stecchiti con gli occhi spalancati a favor di camera, per tutto il tempo, a guardare i protagonisti e noi.
E sai anche cosa? Che si fosse riuscito a coinvolgere lo spettatore con qualcosa di virale o immersivo, tipo che durante la proiezione mi arrivava un messaggio di Laura direttamente sul mio cellulare.
Insomma manca la "maledizione" che un film horror dovrebbe portare con sé, anche fosse un film horror di teenager ingrifati che muoiono uno dopo l'altro, come It Follows.
Mi chiedo come sarebbe vedere il film sullo schermo del mio computer, sarebbe impossibile resistere alla tentazione di prendere la penna e cercare di spostare le finestre, allargarle, chiudere le chat col ciccione e mandare messaggi privati alla protagonista
augurandole un futuro roseo, mandandole foto di broccoli ammiccanti e dicendole di stare attenta a non finire nel Fappening che quello che succede sui vostri telefonini rimane nei vostri telefonini di tutti, come la candida (!) amica Tiziana ci ha insegnato poche settimane fa.
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